lunedì 22 febbraio 2021

fatevi i gatti vostri n 1759 " Addio al Bar Nado lo comprano i cinesi e lo chiameranno Bar Nao per riciclare l' insegna "

Il titolo è dello zio. Lui riece anche a ironizzare sulle tragedie: ha aggiunto un tempo lo avrebbero chiamato Bar Mao ma oramai è passato di moda e i cinesi invece del libretto rosso hanno l' agendina Moleskine.

Sono ancora io, la Dani a scrivere. Proprio questa mattina mi ha chiamato Zanza per comunicarmi che un compratore ahimé cinese si è fatto avanti proprio ieri sera con una offerta quasi tutta in contanti che Ampelio, ormai soffocato dai debitì non può rifiutare. Questa mattina ha appuntamento per il compromesso al quale deve partecipare anche Zanza perché per risparmiare un po' su tasse e contributi era stata inserita come socio di minoranza. Mi dispiace molto soprattutto perché verrà a mancare un punto di ritrovo, una sorta di luogo sacro verso il quale tutti noi facevamo il nostro pellegrinaggio annuale. Ho conosciuto il Bar Nado quando avevo 12 anni e zio Dante aveva da poco conosciuto la Zia, accompagna i miei pensieri e le mie emozioni da 17 anni e non oso pensare cosa significhi questo per Zanza che ha avuto la sua culla là dentro in un aria densa di fumo e bestemmie. Zio Dante ha commentato "meno male, ormai era una cosa patetica e le cose patetiche è bene levassele di torno prima di morì" ormai il suo registro di fronte alle cose dolorose ha questa tonalità.

Non ho molta voglia di approfondire la vicenda, sarebbe come rigirare il coltello nella piaga. La morte di Don Luigi, di Uliano, di Esserino e adesso la vendita del Bar Nado mi hanno molto segnata e sebbene i miei anni sian pochi questo dover far il conto con la finitezza delle cose terrene mi turba molto e non riesco ancora a trovare giustificazioni non tanto ragionevoli, quelle le ho, ma emotivamente accettabili.

Il film di oggi è Soldato Blu, un gran film a detta dello zio.

commento da mymovies


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Dal romanzo Arrow in the Sun di Theodore V. Olsen: un soldato federale scampato a un micidiale attacco dei pellerossa e una ragazza che ha vissuto con i Cheyenne assistono al massacro di Sand Creek del 1864 compiuto dalle giacche blu, nel quale morirono 500 indiani fra cui donne e bambini. Aperto e chiuso con un massacro, è un western violento che denuncia l'inferno delle guerre indiane, nascondendo le sue ambizioni di apologo sul Vietnam. Famoso, o famigerato, per la carneficina conclusiva che non esclude stupri né evirazioni. Le copie in circolazione sono spesso alleggerite dei particolari più raccapriccianti.

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Uno dei primi western dalla parte degli indiani. I Cheyenne assaltano un convoglio militare massacrando tutti e lasciando in vita solo un soldatino di cavalleria e una donna bianca, che, rapita, ha vissuto con un capo pellerossa. I due hanno insieme varie avventure contro un ambiguo trafficante d'armi e la ragazza continua a difendere la causa degli indiani. Più tardi il soldato si riunisce ai suoi commilitoni e, per ordine di un burbanzoso colonnello, li vede compiere una terribile strage su donne e bambini Cheyenne, anche se questi ultimi sono protetti da una bandiera americana. Tenta di opporsi, ma viene arrestato. 


5 commenti:

  1. E che caz! pure a Roma se stanno a comprà tutto. O loro o Bengalesi e Indiani. Spero che almeno Ampelio riesca a risolvere tutti i guai economici e ad andare in pensione come progettava.
    Un abbraccio
    Patty

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  2. Durissimo momento. Spero che Zanza e gli altri sodali del Bar Nado sappiano trovare una adeguata reazione a questo momento cupo, non so, ad esempio un club musicale che si chiami sempre Bar Nado. Ricordo la Bar Nado Brass Band. Magari anche in un altro locale. I muri e la storia non saranno le stesse ma le anime sì.
    Sappiatemi vicinissimo
    Giovanni Martinelli

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  3. Mi dispiace molto, e vi abbraccio tutti.

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  4. "non è Venezia, ma Chioggia
    non è un bar, ma na merceria
    non so' di Livorno, ma pisani"

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