Stamattina sono rimasta interdetta di fronte alla pagina nella quale dovevo scrivere il post del giorno: Per la prima volta non avevo fantasia e non sapevo cosa raccontare. Non mi ricordavo particolari richieste di presentazioni e mi ero quasi convinta a mettere il listone della lettera "q" ma mi dispiaceva lasciare il nostro pubblico senza invito al film domenicale. Ho chiesto soccorso agli uomini di famiglia. Lo zio Dante mi ha suggerito:" fai come fanno tutti quelli che hanno poche idee e quindi parlano di sé."
"Non sono incline all' autobiografismo- ho replicato- e davvero non ho in mente neppure un titolo".
Allora è intervenuto Aceto, al secolo mio fratello Bobby che, privo delle consolazioni d'alcova alle quali si era abituato, in questi giorni sta dando il peggio di sé.
"Se decidi per per l' autobiografico- mi suggerisce - potresti scrivere gnocca con alto quoziente e scegliere se mettere la tua foto in minigonna mentre cerchi di risolvere i test di un concorso ciucciando la penna in cerca di ispirazione oppure e forse puo1 andare sul sicuro presentando "Formula per un delitto" un film della Bullock che si adatta benissimo ed è anche un bel thriller per nulla banale.
Ovviamente lo mando a quel paese per il suo sciocco sarcasmo ma il film della Sandra voglio proprio vedermelo. Ho sbirciato le recensioni di my movies e sono ok
eccole
Non è facile, in un thriller, non essere banali. Schroeder c'è riuscito |
Pino Farinotti |
Due studenti Richard e Justice, ricchi, intelligenti, sicuri di sé, soprattutto annoiati, decidono, così, senza alcun movente, di uccidere una donna a caso, per compiere il delitto perfetto. Il leader è Justice, ambiguo, completamente padrone della personalità dell'altro, che sarebbe la mente scientifica dell' "impresa". A indagare è Cassie (Bullock), detta la Jena, pragmatica e aggressiva. Le danno un nuovo compagno, Sam, anche lui in gamba. Dopo il falso suicidio del falso colpevole, il piano degli studenti diabolici viene intuito. I due poliziotti riescono a metterli l'uno contro l'altro e alla fine la verità viene a galla. Non è facile, in un thriller, non essere banali o cadere inesorabilmente nel già visto. Schroeder c'è riuscito. Presentato a Cannes.
Il delitto perfetto non esistedi R.A.F. |
lunedì 9 settembre 2019 |
Due studenti, figli di famiglie facoltose e assenti, cercano di combattere la noia inventandosi qualcosa da fare: esaltati dalle teorie filosofiche di Nietzsche, e convinti di avere un intelligenza sopra la norma, decidono di compiere il delitto perfetto. Uccidono così una vittima a caso, facendola sembrare l’opera di un maniaco, e cercano di addossarne l’omicidio ad un bidello balordo e decisamente meno intelligente di loro, sistemando sulla scena del delitto una serie di indizi, quali peli di moquette e di animali, raccolti nella casa dell’uomo. Ma il delitto perfetto non esiste… Sarà una determinata detective, molto più intelligente e scaltra di loro, a intuire il piano e a smascherarli. Il film, che prende spunto da un caso realmente accaduto nel 1924, non si dilunga sui particolari del delitto, che affiorano qua e là attraverso flashbacks, ma privilegia il ritratto caratteriale dei due protagonisti, studiandone a fondo la psicologia e le interazioni, le influenze reciproche e le differenze di personalità che in vario modo portano al fallimento del diabolico piano. Perfetta la Bullock nel ruolo della detective mascolina e ribelle all’autorità, bravi i giovani protagonisti, su cui spicca un Ryan Gosling ancora acerbo ma notevole, mentre Pitt prelude all’enigmatico protagonista di Funny Games. Un’ occasione per rivedere anche il compianto Chris Penn, scomparso troppo presto dalla scena cinematografica. Ben Chaplin c’è ma non si nota. |
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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RispondiEliminaMICIOSI SALUTI
Niente male come trama forse con qualche psicologismo di troppo ma ben congegnato e con una brava Sandra. Riconoscerete che sono una gossippara mica male se lo guarderete. Scrissi che tra lei e la Roberts non eccellevano in tette e difatti si tiene la maglietta anche nell' unico amplesso del film.....
RispondiEliminaComunque se andate avanti con le presentazioni in parallelo, quando non avete altre programmazioni vedremo dei bei film perché le due Hollywoodiane ne hanno fatti un bel po' e tutti decenti, alcuni anche molto belli.
Buona Domenica
Patty
E anche questo pomeriggio lo abbiamo passato. Film non male anche se alcune idee potevano essere sfruttate meglio. Ad esempio il genietto come regista al posto del viziato e dannato, scoperto magari con rivelazione finale e suicidio mentre recita non sarebbe stato male.
RispondiEliminaComunque buona prova della Bullock e trama meno consueta del solito
a domani
Giovanni Martinelli