mercoledì 17 febbraio 2021

Fatevi i gatti vostri 1754: ghghghghghghghghghghghghghghgmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm-firmato Cice

Oggi, a detta dela mi nipote, il poste toccava ammé perché, essendo r 17 febbraio, se fossi un credente, dovrei festeggià l' ammissione al regno de celi der mi babbo avvenuta 6 anni fa.  E nvece di sovvenimmi dell' angeli cole trombe e di Pietro maestro di cerimonie che va incontro ar novo venuto gli butta via la sedia a rotelle e ni dice "Ora un ti serve più! Qui starai come n Paradiso, anzi ci sei dentro!" Mi ricordo solo che quelle furono le parole d'un prete polacco che, poveretto faceva ir su mestiere e a chiedegni conto di ver Paradiso era come chiede ad Ampelio se ir su ponce è bono. Così di ver giorno, in seguenza, mi ricordo: la telefonata dele cinque la mattina cor un' infermiera che mi diceva che era deceduto. Poi l' affannosa ricerca di quarcheduno che mi prestasse na macchina e per fortuna me la diede r fratello di Holly che, facendo l' ingegnere, si pole permette dele macchine nove e che caminano come dele schegge. Poi na corsa forsennata cola macchina che ringhiava e pigliava  a tutta randella le curve dell' appennino. Allora un c'era ancora la variante tutta in piano co 25 km di gallerie e si doveva salì fino a Roncobilaccio per poi precipitassi ingù verso Firenze. Leilì era l' unica contenta perché dopo essesi tanto esibita, ostentando tutti  i su opzional e tutti l' euri che era costata, finarmente si sentiva come na cavalla da corsa che aveva trovato r fantino che la faceva corre davvero. Peccato che r fantino quella mattina aveva tutt'altro nel capo e se un gli fece assaggià il ferro di varche guardaraille fu solo per culo e no per perizia. Arrivai che ormai era digià diaccio e un ce la feci a rimproveragli di un avemmi aspettato come aveva fatto la mi mamma tant'anni prima. So sicuro che se avesse potuto decide lui un avrebbe voluto vedemmi fa quer patimento e armeno in questo, all' apparenza, era riescito ner su urtimo proposito.

Poi quando, scrivendo, ho prencipiato a sentì la gola che mi tirava e l' occhi che avevano voglia di rigettà quer dolore ancora vivo, s' è messa di mezzo Cice che m'è sartata sul computere e ha scritto ir titolo di oggi: ghhh eccetera, che voglio lascià così come l' ha scritto lei di zampa sua.

 


Ciao Babbo ovunque tu sia, salutami Gigi ed Esserino e une state a tenemmi ir posto a me m'anderebbe stretto anche r Paradiso. Ho digià scelto indove devano buttà le mi ceneri, speriamo ir più tardi possibile. Un manciatino ner cimitero  de gatti in montagna indove c'è r mi Esserino. Un' altra manciata nterrata addosso a na pianta che c'è nel cortiletto sotto a casa di Holly, un pochine indove a quell' epoca sarà  Ito e r monticello più grosso n mare davanti a mi posti. Sto poste odierno vale come testamento se se ne dovessero dimenticà di vekllo che ho detto a voce e speriamo che a quell' epoca Blogger funzioni ancora.

Passiamo ar filme

C' hanno chiesto Ronin l' altro giorno e siccome ar mi babbo gliera piaciuto tanto e parlando di Deniro che è uno de protagonisti diceva: "mi piace sto firme perché luilì ragiona mica spara e basta" penzo che sia r giorno giusto pe mettilo n presentazione.

Bona giornata a Tutti

Dante


Commento da My Movies e Morandini


Finita la guerra fredda l'ambiente trabocca di spie rimaste senza lavoro. I "Ronin" sono appunto i Samurai rimasti senza padrone. Un gruppo formato da ex agenti (Cia, KGB, MI5, eccetera) è assoldato per recuperare una misteriosa valigia, non se ne saprà mai il contenuto. I professionisti si mettono in azione e alla fine la valigia rimane senza padrone, ma non ha importanza. Film d'attori, di location e di grande azione. La location magnifica: si va da Parigi, a Cap Ferrat con corse sulle varie corniches, ad Arles. Ci sono inseguimenti in macchina e capovolgimenti di fronte. Naturalmente, su tutti, "comanda" De Niro, come è giusto. Ma "comanda" anche Frankenheimer, un quasi ottantenne pieno di energia. Divertente e liberatorio, vecchia maniera. 

Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

A Parigi un'energica irlandese riunisce cinque mercenari di varia nazionalità, tutti alla deriva dopo la fine della guerra fredda, per impadronirsi di una valigetta agognata da una banda di mafiosi russi e da estremisti dell'Irlanda del Nord. Dopo un ventennio di film insignificanti o soltanto alimentari, torna alla ribalta l'americano Frankenheimer con un "non-stop action thriller" in cui esibisce al meglio il virtuosismo tecnico, la dinamica tattica, la balistica pirotecnica degli scontri a fuoco, l'efficace organizzazione dello spazio nelle sequenze di massa (l'arena di Arles, l'attentato al Palazzo del Ghiaccio di Parigi). Troppi, però, due interminabili e forsennati inseguimenti in auto. A dare spessore all'azione c'è una bella galleria di personaggi dei quali si preserva sapientemente una parte di mistero. Qui emergono le qualità della sceneggiatura di J.D. Zeik e Richard Weisz. In giapponese ronin sta per samurai senza padrone. I 47 Ronin citati in un dialogo sono quelli di una famosa storia del Giappone medievale, filmata innumerevoli volte tra cui un film epico in due parti del 1941-42 con la regia di Kenji Mizoguchi, non distribuito in Italia.

3 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Scritto in vernacolo ma con una forza di immagini degna delle migliori penne. Stupende figure retoriche, struggente resa scenografica. Scrive assai meno il nostro Dante ma scrive ancora assai bene.
    Mi auguro che il prete polacco avesse ragione.
    Buona giornata
    Giovanni Martinelli

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