Scrissi, parecchio tempo fa, mi pare fosse ir Gennaio dell' anno scorso, un post su Teo che dipingeva cavalli. Post nel quale ricordavo la figura di un singolare pittore che, negli anni settanta, abitava in via dell' Agnolo, a Firenze, a pochi metri da casa mia. I quadri, che presi davvero a buon prezzo, sono rimasti a farmi compagnia e ogni tanto mi fanno tornare indietro con la mente a quei miei stupendi vent'anni nei quali raccontavo di studiare, mi mantenevo facendo mille mestieri, tra i quali il corniciaio e dormivo in quei brevi intervalli di tempo che restavano fra lavoro, libri e la parecchia ginnastica a due che a quell' età è un bisogno pressoché quotidiano o armeno lo era a mi tempi, ora un lo so se s' usi ancora.
L' altro giorno m' è arrivata una mail pubblicitaria di uno di quei siti che si occupano di vendite d' usato. Mi presentava un quadrettino con tre cavallini di Teo a un prezzo stracciatissimo. Ormai a forza di cavalli di Teo i miei spazi di lavoro sembravano le scuderie di Porta Romana ma il quadretto era davvero ben fatto e così ho fatto ricorso al maialino di coccio nel quale butto gli spiccioli che mi restano in tasca alla sera. Sentendomi importante guasi come Draghi ho contato le monetine e mi son deciso per l' investimento che non avrebbe certo sollevato le mie sorti economiche ma probabilmente giovato al mio senso estetico e al mio morale.
Tornando però al post ricordo che, insieme ai cavalli di Teo e a qualche villaggio di tre o quattro case, esisteva un suo soggetto da me amato e più raro da trovare tanto che Firenze Art ne proponeva uno a ben 650 euri. Si trattava di un paesaggio innevato e mi rammento che in calce al post ne avevamo parlato anche con Murasaki che mi scriveva di non averne mai visti prima sebbene ricordasse perfettamente che Firenze fosse invasa all' epoca dai cavalli di Teo e dai Marinaretti di Antonio Bueno.
I 650 euri erano un riconoscimento doveroso e comunque ancora modesto per un pittore bistrattato dalla vita e adesso dalle quotazioni ma purtroppo irraggiungibile per me e da quella volta non ci avevo pensato più.
Proprio mentre contavo le monetine per i cavallini Dani lancia un gridolino: "Zio zio vieni a vedere la neve".
"Boia" ho penzato "è andata fori di cervello", difatti dopo varie giorbate d'un freddo cane almeno a Venezia pareva proprio fosse arrivata la primavera.
"O indove?" gli gridato in risposta " A Cortina?"
"Ma no il quadro bello colla neve del pittore di Firenze". Sono abdato al pc, che era in un altra stanza e l' ho visto, stupendo, almeno per me e anche a buon prezzo per il formato era un 75 x 85 ma comunque fori dalla portata della mi manciata di spiccioli così le ho detto," Bello ma un lo posso pigliare mi contenterò di vesti cavallini".
Non ci ho più penzato fino a ieri quando finalmente il corriere della sda mi porta il quadretto coi cavalli.
Sembrava volesse imitare con successo il Gatto Balena.
"Quale altro?" chiedo "aspettavo solo questo".
"Non so ci erano dui uno picolo e uno grandi che facieva didididin dididin didin come sòna vitro roto".
"Ma come faccio per vedere cosa era?"
"Devi indare in persona da Sda e firmi che lo voi anche se roto".
La Sda ha il suo hub in terraferma e così è stato un po' laborioso raggiungerla ma alla fine sono arrivato e ho ritirato il pacco che in effetti era indirizzato a me.
"Devono avere sbagliato qualcosa" pensavo ma rimandare un quadro al mittente con tanti vetri rotti significava condannarlo alla lesione quasi certa della tela e sarebbe stato un sacrilegio.
L' ho aperto subito e per poco non mi viene un colpo. C'era un grande paesaggio innevato di Teo proprio quello che mi aveva mostrato Dani e i vetri spezzati lo avevano lasciato indenne.
Ho telefonato al mittente che, per fortuna, aveva aggiunto il numero al suo indirizzo e molto cortesemente, dopo essersi dispiaciuti per il vetro rotto, mi hanno informato che il quadro era stato commissionato da certe Daniela e Danielle che come sapete sono i nomi battesimali di Dani e Holly
A casa ho saputo che le due complici avevano sacrificato i loro salvadanai per farmi quel bellissimo regalo. E' un quadro nato bene perché ha superato subito l' agguato del vetro rotto. Mi farà buona compagnia. Adesso mi manca un marinaretto di Antonio Bueno e una pozione magica che mi levi 50 anni e ritornerò nel 73.
Invece lascio voi in compagnia della presentazione di Rugantino film che vidi tanti anni fa e che presenta un Celentano dal romanesco appreso per corrispondenza ma più credibile a livello di personaggio che in tanti altri film che lo videro protagonista in quegli anni.
Buona giornata da Dante
Rugantino desidera ardentemente Rosina, sposata a Gnecco, e ne ottiene l'amore solo quando costui è condannato all'esilio per l'assassinio di un improvviso corteggiatore della moglie. Venuto a sapere dell'accaduto, Gnecco ritorna di nascosto a Roma, ma è ucciso da un cospiratore prima di poter porre riparo al tradimento. Rugantino, incolpato del delitto, sceglie di morire pur di non deludere la stima di Rosina.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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EliminaMICIOSI SALUTI
Un altro interessante elemento da aggiungere alla vostra pinacoteca che non sarà per collezionisti investitori ma è di indubbio gusto. I miei complimenti
RispondiEliminaGiovanni Martinelli
Dopo tanto riesco a lasciare un commento e sono lieta di incontrare un bel post di Dante. Ho seguito anche quelli di Dani e Zanza trepidando per le vostre vicende ma non trovavo un momento per scrivere e come arrivo a casa ce ne sono altre mille da fare. Molto carini i due quadri, ricordavo il post su quel pittore e quella vita bohemien di Dante. L' arte da i suoi colori anche ai giorni più grigi, per questo mi piace e credo faccia star bene chi l' ama.
RispondiEliminaUn caro saluto da
Anna
sebbene all'epoca del post citato del 2020 io fossi già una assidua lettrice, non ricordavo quasi nulla così sono andata a ricercare il vostro vecchio post era di mercoledì 29 gennaio 2020. Molto belli quei quadri e bella al storia del pittore. Adesso torna a farsi vivo con due nuove opere e che carine che sono
RispondiEliminaBuona notte
Eliana