fatevi i gatti vostri 1726 " Talliato e ritalliato buciato e ribuciato"

Cuesta cuì erat linstoria delo asasinamento dun gato sendo eso gato memme desimo Gato Balena non Serenisimo ma incassatisimo. Unque nobstante i chiami e gli amenti di me no avino dato lo magnare anisuno di niantri gati epoi mavino gabiato et cundoto inel gabineto duna lesse lesse pele torturassioni. Sendo ese cunzistite in tallio de pelicia duna sampa e buciassione desa. Tallio de pelicia dantra sanpa e buciassione anca desa. Et avino cavato sanguine belisimo et purisimo meo. Pemmia supremisima bona fortunassione lo Sinior Gato Eternisimo ava pusto finimento ad cuesto istrassio. Indel canbio de cuesta eroicassione di memmedesimo avo vuto baciamenti dele giemele et tono dila melliore cualità sed dovarano instrisciare soto ale mee sampe ante que abbino la perdonassione del Gato Balena.

Eh sì ogni tanto tocca anche fare le analisi del sangue e servirebbe anche una radiografia di controllo. La zia dopo l' incasso di ieri ha subito pensato al suo micione ed ha devoluto i suoi cento euri per le analisi.

Tenere fermo Balena è stato uno sforzo erculeo, di solito lo tiene lo zio ma non è voluto venire ad assistere alle "torturassioni" e io la zia e la veterinaria abbiamo durato non poca fatica durante il prelievo perché Balena è il gatto più buono del mondo ma quando spalanca la bocca e mostra le unghie induce a una certa prudenza e rispetto.

ogni freccia indica la "torturassione" sulla relativa "sanpa"

Adesso è tra le Gemelle Esser che si fa coccolare. Ha talmente tanto pelo che la carbe rosa, a distanza di 4 ore sista già ricoprendo delle sue striature naturali. E' la rivincita del pelo che continua a crescere anche a me con grande disperazione. Quanti millenni ci vorranno ancora perche le leggi dell' evoluzione ci regalino donne completamente glabre? E con questa domanda che lo zio definisce Ameletica vi lascio alla presentazione di un film richiestoci da Eliana via mail perché anche lei sta trovando difficoltà ad inviare messaggi. In effetti la firma a mezzo URL ha dato problemi anche a me, tanto che nel post di ieri  avevo messo il messaggio di redazione, che anziché l' avatar con Balena, reca il nome del redattore del giorno ma poi Patty mi ha segnalato che la comunicazione ai redattori  non era apparsa. Staranno sperimentando qualche altra innovazione sulla piattaforma che, a parer mio, ha sì problemi ma anche un vantaggio: quello di appartenere a un padrone ricco il che le garantisce una sicura longevità.

Buona Giornata a Tutti 

Dani

Ecco dunque la presentazione di Pecore in Erba un film che fa pensare.

La recensione di Zappoli è comparsa su my movies

L'OPERAZIONE DI CAVIGLIA HA UNA SUA EFFICACIA CHE VA AL DI LÀ DELLA POLEMICA, STIMOLANDO LO SPETTATORE A RIFLETTERE SUL TEMA DELL'ANTISEMITISMO.

Recensione di Giancarlo Zappoli

Nel luglio 2006 Leonardo Zuliani scompare e l'intero universo mediatico si occupa della notizia di un avvenimento che priva il mondo di un fondamentale attivista per i diritti civili. Fin dalla più tenera infanzia infatti Leonardo ha sentito in sé una spinta ad impegnarsi affinché qualsiasi forma di antisemitismo potesse esprimersi liberamente senza alcuna interdizione. Non è stata un'impresa sempre facile.
Alberto Caviglia, al suo esordio nella direzione di un lungometraggio, decide di adottare la forma narrativa del paradosso applicata a un genere poco praticato in Italia: il mockumentary. Il falso documentario che mescola elementi di totale finzione con testimonial che tutti conoscono, consente di sviluppare una tesi con la complicità dello spettatore che decide di stare al gioco divertendosi nello scoprire quali e quanti personaggi a lui noti si sono resi disponibili. L'elenco in questo caso è decisamente lungo perché si va da Fazio a Freccero, da Mentana a De Bortoli, da Elio a Sgarbi. Come si può evincere da questo parziale elenco Caviglia è stato in grado di raccogliere l'adesione di personalità anche ideologicamente molto distanti tra di loro. Il fine era quello di mettere in luce una stortura ideologica, ribaltando l'assunto come ha fatto in passato la letteratura con dei classici rimasti nella storia. Basti pensare, a titolo di esempio, a Jonathan Swift e al suo Una modesta proposta: per impedire che i bambini irlandesi siano a carico dei loro genitori o del loro Paese e per renderli utili alla comunità in cui l'autore de I viaggi di Gulliver proponeva di ingrassare a dovere i bambini poveri per poi venderli al mercato una volta compiuto un anno di vita quale cibo per i ricchi, combattendo così al contempo la sovrappopolazione e la futura disoccupazione.
Caviglia si inserisce nella stessa linea ipotizzando una società italiana (e non solo) in cui l'antisemitismo più feroce sia norma e in cui ogni forma di sostegno alla cultura ebraica rappresenti una devianza inaccettabile. Il 'bravo ragazzo' Zuliani è dotato di una genialità innata che lo porta ad inventare costantemente nuove modalità di dileggio e di contrasto agli ebrei che, a suo avviso, stanno alla base di ogni evento negativo. Nonostante risenta di una durata che sembra a tratti superiore alla forza della sceneggiatura ed abbia qualche caduta goliardica unita a dei bersagli ormai da decenni non più proponibili come tali (vedi la Chiesa cattolica postconciliare che ha esplicitamente e con gesti significativi rimosso gli elementi di antisemitismo che in precedenza ne caratterizzavano parte della dottrina) l'operazione di Caviglia ha una sua efficacia che va al di là della polemica stimolando lo spettatore a riflettere sul tema.