Si no aviva istato pe eso Gato Serino que in suio naturamento ava escito dala pansa di mama gata ifferente ab noiantri cuatro antri gati esciti senpe dilì io no avia potito inscribere cueste pelle di sagiessa que deso inscribo, Alora Serino que io ciamava velme et dèso que eso no puote faciere replicassione no lo ciamo velme mapù ava nscito cun bilità que erino dipù delli lumani que deli gati sendo que eso maniava gli ibri e invecie di facierli dipoi dal buso de lano li facieva dala buca informa de parolamenti lunghisimi che sempe ammé facievano dormisciere. Literature, atematiche, sciencie altruse et infuse, stronomie, me decine, isica, anchitetura inzoma eso gato ava sta nzinito dela medallia tregati a cueli dela nciclupedia che i lumani ciama trecani ma ciera melliore et massa antiqua esa tregati. Inficché eso Gato Serino fratelo dimé ava istato supra cuesta tera oni die que il sinior Gato Eternisimo meteva indela tera Serino ava spacato le pale annoi gati e anca ai lumani cule citassioni dote.
Deso que pacie ala lanima di eso Serino ista indei canpi etenni del Sinior Gato Eternisimo cui rennia la nioransia e tuti erino felicisimi sendo io Gato Dogie Serenisimo Balena I anca Ministero dela Publica Ducassione io ava cretato la serrassione di tute le scuole, la serrasione di tuti gli ornali otidiani, semanali et mensuali, ava bolito anca onni transimisione levisiva et lomini et gati puotevano maniare et duormisciere et faciere caca sensa intefferensie.
Leto dito et sotoiscrito cuì Venessia cuesto die sete de otubre dui milla vinte
Balena I Gato Dogie Serenisimo
Ministero dela Publica Strusione
Abbiamo lasciato sfogare il Serenissimo Rotolo ma non siamo d'accordo. Le scuole servono eccome magari possiamo avere idee differenziate sul come e quando esse possano apportare la loro funzione ma non certo sulla loro utilità. Mi ha sorpreso abbastanza il fatto che il figlio di una nostra lettrice abbia una professoressa di lettere che periodicamnte assegna come compito a casa la visione di un film eil commento che gli studenti debbono svolgere come compito. La lettrice mi ha inviato ieri per e mail la scheda con vari punti da riempire che la prof ha consegnato ai ragazzi. Si chiede loro quale sia il genere del film, chi sia il regista, che cosa sia la sceneggiatura ecc. ecc. Immagino che la prof si sia laureata magari portando una tesi di storia del cinema comunque i compiti che assegna mi piacciono e mi pare stimolino i ragazzi a una visione critica e attiva. Stavolta il compito è particolarmente difficile perché i ragazzi di una tranquilla città Emiliana dovranno confrontarsi con un film ambientato nella terra della camorra e delle bande di ragazzini che anziché al diploma ambiscono ad essere arruolati nelle file della malavita. Senza sottotitoli il film sarebbe incomprensibile ma è sottotitolato e l' ho rivisto volentieri ieri sera. Dato che si tratta di un compito scolastico dò volentieri la precenza all' immissione in cineteca di questo titolo. Un solo dubbio: ma la prof che assegna questi film non li possiede in una sua cineteca per poter fornire ai ragazzi il film oltre che la scheda guida da compilare? Se Eliana li conoscesse con un minimo anticipo potremmo con piacere fornirli anche noi ma un minimo tempo tecnico serve.
Vi lascio al film e alla recensione di mymovies
Dani
Napoli 2018. Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O'Russ, Briatò vogliono diventare ricchi alla svelta, comprare abiti firmati e motorini nuovi. In particolare Nicola, la cui madre gestisce una piccola tintoria non resiste alla tentazione di entrare a far parte di una 'famiglia' camorrista. Il furto di una pistola lo fa sentire più uomo anche nei confronti di Letizia che gli è entrata nel cuore al primo incontro. In poco tempo diventa il capo del suo gruppo. Nicola ha 15 anni.
La dedica con cui Roberto Saviano apre il romanzo omonimo da cui è tratto il film da lui cosceneggiato è: "Ai morti colpevoli. Alla loro innocenza". Non si riferisce ovviamente ai camorristi che ha sempre combattuto a rischio della propria incolumità ma a quei ragazzini la cui innocenza viene compromessa dai modelli negativi che li circondano.
Saviano non poteva trovare migliore interprete di questa innocenza di Claudio Giovannesi la cui filmografia è tutta incentrata su quella dualità osservata con amore e con quella compassione priva di pietismo che risale all'etimologia del vocabolo latino: 'patire con'. L'aver trovato poi nel giovane pasticcere Francesco Di Napoli lo sguardo giusto per reggere, anche nei primissimi piani, questa intenzione ha chiuso il cerchio.
Napoli è teatro della vicenda ma non è quella di Gomorra. Se la serie televisiva di straordinario successo planetario ha le caratteristiche del noir qui sono l'osservazione dei personaggi, il mutare della psicologia di Nicola ad essere al centro dell'attenzione. Lui, che ha assistito alla prevaricazione della richiesta del pizzo a sua madre, si ritrova ad andarlo a sua volta ad esigere in altro contesto salvo poi coltivare il pensiero di poter fare giustizia eliminandolo nelle aree che ritiene di controllare. Da quando ha un'arma pensa di poter ripristinare, attraverso quel possesso illegale, proprio giustizia e legalità nel suo mondo.
mercoledì 4 luglio 2018
Uscirà il 1° semestre 2019 il film tratto dal bestseller di Roberto Saviano "La paranza dei bambini", edito Feltrinelli. Dietro la macchina da presa c'è il regista Claudio Giovannesi, esperto nel raccontare realtà drammatiche adolescienziali (da Alì ha gli occhi azzurri a Fiore) e con un buon approccio con il linguaggio del crime e con la narrativa di Saviano (vedi puntate della serie tv Gomorra da lui firmate).
Protagonista è un gruppo di ragazzi, tutti esordienti tra i dieci e i quindici anni, capeggiati dal giovane Nicolas Fiorillo, pronti a sparare, spacciare, derubare, uccidere, tutto pur di prendere il potere.
I loro soprannomi sono apparentemente innocenti (Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone), ma non esitano a salire sul motorino per compiere i crimini peggiori nel nome del dio denaro. Avere il controllo dei quartieri è tutto, urge sottrarli agli avversari, ogni mezzo è quello giusto secondo la non-legge della strada.
Il lavoro di casting, spiega il produttore Carlo degli Esposti, è stato intenso e ha portato alla scelta di non puntare su attori professionisti ma piuttosto su ragazzi provenienti dal rione Sanità, per rispettare l'autenticità dei volti e del racconto attraverso di essi.
Così Roberto Saviano, autore del libro e sceneggiatore del film insieme a Maurizio Braucci: "L'immagine che resta impressa è quella di un ragazzino che sfida un vecchio boss che lo minaccia per lasciare il quartiere. Il ragazzo gli dice: "Per diventare bambino ci ho messo 10 anni, per spararti in faccia ci metto un secondo". Raccontiamo ragazzini criminali, che prendono per la prima volta nella storia il potere colmando lo spazio vuoto dei boss in carcere o latitanza. Quindicenni in grado di gestire il narcotraffico che smuove milioni di euro e che sono capaci di uccidere a sangue freddo, eppure dormono ancora nella loro stanzetta accanto ai genitori".
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Redazione: Dani Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00
Ciao grazie infinite Dani gli serve proprio per dopodomani, così cu potrà lavorare col mio aiuto. Purtroppo la prof. non preavverte mai cmq se riesco ad averlo grazie a gente gentile come voi bene, altrimenti pazienza non porterà il compito.
RispondiEliminaBacioni
Eli
Mi appaiono due versioni dello stesso film (la paranza) peraltro ambedue funzionanti. Ve lo comunico solo per accertare che non ci sia qualche malfunzionamento. Grazie
RispondiEliminaGiovanni Martinelli
Balena ha sempre ragione per principio, e comunque io ci ho il conflitto di interessi e non posso esprimermi più di tanto 😇 Comunque le schede sui film non sono merce rara a scuola, io stessa ne ho confezionate parecche negli anni in cui gestivo il cineforum. Un buon film è spesso di grande aiuto per intavolare argomenti di vario tipo o riassumere un po' qualche periodo di storia. Di solito però il film se lo procura l'insegnante e si guarda insieme in classe, e confesso di disapprovare l'idea di passare la palla ai genitori che forse ci hanno anche altre cose da fare.
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