La zia ha codotto magistralmente la sua campagna ostracistica nei confronti dei due biechi individui che tentarono di drogare le mie amiche con l' intento di approfittarne. Appurato che la storia della gondola era solo una bufala acchiappa turiste Holly si é premurata affinché tra tutti i trasportatori di persone e di cose si diffondesse il msssimo discredito per i due. Tanta è stata la cassa di risonanza ottenuta dalla zia che quello malmenato da Samatta, essendo già universitario a Padova ha preferito trasferirsi lá presso dei parenti. L' altro ha chiamato Zanza ed ha avuto almeno la faccia di volerla vedere per scusarsi. Lo abbiamo incontrato insieme e le scuse ci sono state ma lagnose e mal articolate. Soprattutto argomentate in modo di far ricadere la colpa principalmente sull' amico. Zanza non ha girato il coltello nella piaga ma il suo volto esprimeva una delusione tale che dopo poco il tipo ha balbettato ancora due scuse male infagottate ed è sparito.
In giro insieme per Venezia ci stiamo disintossicando solo dalle pene di cuore ma anche dal lavoro.
Ho capito anche di non esser nata per fare l'insegnante. Devo ammetterlo gli adolescenti mi innervosiscono, i programmi mi tediano, gli orari mi opprimono. Vorrei far qualcosa di dinamico tipo la fotoreporter e avere il mio studio qui nella mia casetta veneziana sopra gli zii e i mici che a Londra mi mancani troppo. Vorrei però fare in modo da non imprigionarmi a Venezia ma di farne la mia base dalla quale organizzare i miei viaggi nel mondo.
Zio Dante è un buon fotografo e mi ha insegnato i rudimenti della tecnica. Oggi, col digitale, molte cose si sono semplificate e perfino col cellulare sono stati fatti ottimi servizi. Anche Zanza sognava questo e ancor piú di me ha diretto i suoi studi universitari in questo senso ma non è affatto facile fare la freelance, mi dice. Lei pur non disdegnando la foto è giornalista nell' animo. Da più di un mese è qui a Venezia, con me, fuori dai ritmi del bar ed è letteralmente rifiorita tanto che, pur nella gelida aria veneziana il bel colorito del suo volto si sta già trasformando in abbonzatura. In questi giorni abbiamo anche pensato a un lungo viaggio insieme. Lei a descrivere e io a immortalare con l' obiettivo. Il tema che ci interessa è complesso, in pratica ci intriga molto l' esplorare come l' uomo cerchi di sfuggire alla angoscia della finitezza terrena. Quindi dalle religioni, ai centri commerciali, dai santuari della musica a quelli del denaro dalle droghe all' ascetismo ce ne sono di aree da indagare.
Oserei dire che vorremmo raccontare e fotografare l' anima, se il termine non fosse stra abusato, soprattutto da Oliviero Toscani che pur col dovuto omaggio alla carriera, mi sta sulle palle sia quando sta zitto sia quando esterna. Non prendetemi in giro per la presunzione del sogno. Da giovani, dice lo zio Dante, si sogna in grande poi si impara ad accontentarsi.
Per il momento questa febbre io e Zanza la sentiamo ancora e quando tu vuoi capire perché vivi è difficile stare a preparare ponci o a spiegare i verbi irregolari.
Per rendere l' idea dei soggetti che mi piacerebbe ritrarre ho messo a sbalzo nel testo, alcune foto, non sono mie sono foto d'archivio (lo si vede anche dal logo che hanno in filigrana) ma le trovo particolarmente evocative e rendono l' idea di quello che cerco di individuare (dolore, passione, amore, attesa, dedizione, autodistruzione ecc.)
Chissà cosa riusciremo a combinare?
Un abbraccio a tutti
Dani
Ciao Dani
RispondiEliminami ha colpito molto questo tuo post. La storia del blog, almeno per come l' ho capita io, ti vuole loquace e scherzoza ma nell' ultimo anno delle nostre letture ho scorto raramente questo aspetto. Anzi ho sempre percepito un velo di malinconia mista ad inquietudine. E' una sensazione che da giovane ho sperimentato spesso e se non avessi avuto accanto la rassicurante e asfissiante presenza di Giacomo probabilmente non avrei finito neppure l' università. Poi come dice tuo zio si capitola o meglio le esigenze cambiano e si modulano su bisogni più concreti ma sicuramente meno alti. Fate bene tu e Zanza a non mettere da parte il vostro desiderio di conoscere sperimentare, anche soffrire se è il caso. Peraltro per la donna è condizione abbastanza nuova visto che secoli e secoli l' hanno relegata al focolare e a far figli. Viaggiate, scoprite fotografate scrivete VIVETE! Leggerò molto volentieri i vostri reportage anche se, son sicura degli effetti su di me: una malcelata malinconia.
Un bacione a entrambe
Anna
Ciao Ragazze! Leggendoti Dani ho provato anche io sensazioni simili a quelle commentate da Anna. Almeno non eravamo piatte cellularizzate. Bene bene che tra tante troi-ette virtuali ci sia ancora qualcuna palluta che vuol girare il mondo capire e raccontare soprattutto degli altri mentre oggi si tende solo a roccontare noi stessi.
RispondiEliminaIo da quando viaggio mi ammazzo di fatica ma sono felice e abbraccio mio marito contenta, non era la stessa cosa quando per due anni restai chiusa a casa a sognare senza fare un c....
Coraggio partite subito!
Patty
Ciao Anna Ciao Patty
RispondiEliminaho letto dal telefonino mentre ci siamo concesse una pausa spritz. Si qualcosa inventeremo e racconteremo sul blog. Grazie per la costante affettuosa frequentazione delle nostre pagine. Un grazie enorme a Valerio e Te per il libro arrivato ieri!
Sono in debito
Zanza & Dani slogged ma serene
Un tempo usava mandare in giro i ragazzi di buona famiglia (oppure quelli più avventurosi) per il mondo a farsi un po' di esperienza, e qualcuno non tornava, nel senso che restava all'estero e diventava cosmopolita. Oggi è una tappa della vita che si è quasi completamente persa, ed è un peccato. Bon voyage, se decidete di partire davvero, e fatevi vive ogni tanto! 💜💜💜💙💖
RispondiEliminaLe Signore che mi hanno preceduto hanno ben sintetizzato il senso e il valore del viaggio fonte di esperienza e conoscenza, il punto di vista delle nostre guiovani esploratrici si avvale anche di un area di ricerca di indubbia profondità
RispondiEliminaComplimenti e Auguri
Giovanni Martinelli