Come da titolo, poi vi racconto
Dani
il film sarà pronto dopo le 13 commento da my movies
Jesse è un ragazzino che ha un amore per il disegno e la pittura. La famiglia e la scuola, però non gli danno credito e, spesso, è irriso da qualche bulletto di classe. L'improvvisa e magica amicizia con Leslie lo conduce in un mondo di fantasia, dove la creatività può essere liberata.
La Disney è da sempre stata maestra nel genere per famiglie, e questo viaggio nel fantastico, ha la particolarità di non essere contaminato da incantesimi potteriani ed esseri ultraterreni, ma si basa principalmente sulla capacità umana di immaginare. Il piccolo e classico scuolabus in cui si verificano gli scontri più accesi si confronta con gli spazi aperti del bosco, mettendo in parallelo acerbe ostilità e amicizia universale. È forse la semplicità di questa opera a essere vincente, perchè gli effetti speciali, sono presenti, ma con moderazione, per lasciar parlare l'umanità. Il regno di Terabithia è il prodotto della fantasia di due ragazzi, che immaginano tutto ciò che vedono.
Nell'evoluzione di questo genere cinematografico, c'è un aspetto da non sottovalutare. È come il film veicola un messaggio parlando ai giovani e agli adulti, innalzando la solita morale a qualcosa di più concreto, in una società in cui i confini fra adolescenza e maturità sono labili e quasi scompaiono per la velocità di crescita forzata dall'effetto dei media.
Di conseguenza, Un ponte per Terabithia non è un percorso verso uno scontato lieto fine, ma un cammino verso una luce, un'apertura che ha il sapore di un piccolo sogno.
Jess e Leslie s'incontrano a scuola. Lei ama inventare storie fantastiche, lui disegna benissimo. Entrambi non si sentono abbastanza capiti da genitori distratti. Per difendersi dall'emarginazione scolastica e dal bullismo di cui sono vittime, creano un mondo fantastico, il regno di Terabithia, dove sono re e regina e dove vivono incredibili avventure. La tragedia riporterà bruscamente Jess alla realtà. Dal romanzo (1977) per ragazzi di Katherine Paterson, che lei scrisse per aiutare suo figlio David (che ha sceneggiato il film) a elaborare il lutto per la morte di un'amica, l'esordiente di origine ungherese G. Csupo ha realizzato la storia di un'amicizia e di una perdita, di un viaggio iniziatico che è metafora del passaggio dall'infanzia all'età adulta, che "è una delle sorprese più belle e profonde della stagione. E a misura di ogni pubblico, pur trattando temi tutt'altro che facili" (F. Mazzarella). Gli effetti speciali sono raffinati, le scenografie (R. Gillies) sofisticate, i personaggi fantastici - disegnati da un artista russo - efficaci e magici, i due giovanissimi interpreti (J. Hutcherson si era già fatto notare in Innamorarsi a Manhattan ), affiatati e credibili.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Redazione: Dani Venezia on line dalle ore 21:00 alle 23:00
Pregusto già l' idea della visione di questa bella storiella e anche dell' ascolto degli aggiornamenti sulla love story tra Bobby e la Trombante (Non volermene Martina ma vista la lunga separazione la battuta ci stava). Mi piacerebbe anche sapere come se la passa la ex monaca di clausura Zanzina!
RispondiEliminaBuona giornata a tutto il gruppo
Patty
Grazie, questo è un film che avrei sempre desiderato vedere. Non sapevo se sareste riusciti a procurarlo ma dubitare di Voi è peccato mortale.
RispondiEliminaSaluto con piacere l' arrivo di Bobby e Martina che avranno Venezia tutta libera per le loro passeggiate romantiche. Mi raccomando di non protrarle oltre le 22:00
Un affettuoso saluto da
Giovanni Martinelli