Non e chiaro se Dante che si limita a suggerirci il titolo intendesse il virus che ci insegue o che ormai ci ha fregato. Conoscendone il repertorio propendo per questa seconda interpretazione chissà allora se a stringer le chiappe lo si possa bloccare o addirittura schiacciare. Forse ci potrebbe provare Dani che ha il sedere da farci un poster per una palestra. Vuoi per costituzione sia mia sorella che io siamo asciuttissime o come dice Dante legnose, vuoi perché a Venezia si cammina almeno il quadruplo di quanto lo si faccia nelle altre città, vuoi per lo step naturale imposto dai ponti, sommati infine con un anno continuativo di barca alla tenera età di 29 anni conserva lo stesso fisico che aveva a 17
Martina che indulge maggiormente ai piaceri del letto e intendo solo l amore per per il dormire si è di buon grado aggregata alle camminate e vari lavoretti col barcone e già dotata di un fisico assai aggraziato nota con grande soddisfazione i benefici cambiamenti apportati grazie alla palestra naturale. Io invece mi sento tutta rotta alla stregua di Dante e rimpiango il sole estivo sia esso veneto o toscano. Oggi ci riposiamo a letto coi gatti. Dani mi ha lasciato il suo telefonino spaziale e sto provando per la prima volta a farci il post quindi chiedo perdono fin d'ora. Per scrivere non trovo grossi intralci a parte l' invadenza quasi insopportabile del correttore
Un po' più ostiche da sfruttare le funzioni di copia e incolla che comunque ho capito come eseguire.
Non mi resta che lasciarvi al film. Facciamo bis con Virzí con un altro suo film pluripremiato che guarderò anche io e che troverete in cineteca dopo le 11. Qui il commento di my movies.
Buona domenica
Holly
Nel bel mezzo di una corale apertura onirica a suon di Beach Boys, la voce narrante di Laura Morante ci introduce cautamente nella favola nera di Marta, ventiquattrenne siciliana trapiantata a Roma neolaureata con lode, abbraccio accademico e pubblicazione della tesi in filosofia teoretica.
Umile, curiosa e un poco ingenua, Marta si vede chiudere in faccia le porte del mondo accademico ed editoriale, per ritrovarsi a essere "scelta" come baby-sitter dalla figlia della sbandata e fragile ragazza madre Sonia (interpretata con struggente intensità da Micaela Ramazzotti). È proprio questa "Marilyn di borgata" a introdurla nel call center della Multiple, azienda specializzata nella vendita di un apparecchio di depurazione dell'acqua apparentemente miracoloso.
Da qui inizia il viaggio di Marta in un mondo alieno, quello dei tanti giovani, carini e "precariamente occupati" italiani: in una periferia romana spaventosamente deserta e avveniristica, isolata dal resto del mondo come un reality, la Multiple si rivela pian piano al suo sguardo ingenuo come una sorta di mostro che fagocita i giovani lavoratori, illudendoli con premi e incoraggiamenti (sms motivazionali quotidiani della capo-reparto), training da villaggio vacanze (coreografie di gruppo per "iniziare bene la giornata") per poi punirli con eliminazioni alla Grande fratello. Un mondo plasticamente sorridente e spaventato, in cui vittime (giovani precari pieni di speranze come il fragile Lucio 2 di Elio Germano) e carnefici (Ghini e Ferilli, di nuovo insieme diretti da Virzì dopo La bella vita) sono accomunati da una stessa ansia per il futuro che si tramuta in folle disperazione. Non c'è scampo per nessuno all'interno di queste logiche di sfruttamento, e a poco servirà il tentativo dell'onesto ma evanescente sindacalista Giorgio Conforti (Valerio Mastandrea) di cambiare idealisticamente un mondo che difficilmente può essere cambiato.
Prendendo spunto dal libro della blogger sarda Michela Murgia, "Il mondo deve sapere", Virzì esplora con gli occhi di Marta, attraverso il viso curioso della fresca Isabella Ragonese (per adesso solo una piccola parte in Nuovomondo), l'inferno di questo precariato con tutta la vita davanti; e lo fa con lo spirito comico e amaro che da sempre lo contraddistingue. Accentuando stavolta i toni tragicomici e grotteschi da commedia nera, il regista toscano dà vita a un'opera corale, matura e agghiacciante, che rivisita (attualizzandola) la miglior tradizione della commedia amara alla Monicelli, costruendo - grazie anche all'apporto del fido sceneggiatore Francesco Bruni - personaggi complessi e sfaccettati, teneri e feroci, comici e tragici a un tempo, ma tutti disperatamente umani e autentici. Con la stessa umiltà e onestà intellettuale di Marta, Virzì si muove tra le spaventose dinamiche del mondo moderno senza mai cadere nel facile giudizio, nel pietismo o - vista l'attualità del tema - nella trappola del film a tesi, mantenendo sempre in primo piano il suo amore per gli ultimi e una compassione per le sue creature disperate e perfide, figlie di una società malata, ma forse non ancora in fase terminale. E se Marta può ancora sognare un mondo migliore per sé e per la bambina cui fa da baby-sitter, un mondo che balla spensierato ascoltando i Beach Boys e si affeziona a una voce telefonica, tutto attorno resta un ritratto allarmante dell'Italia di oggi, che Virzì svela sapientemente sotto una patina di sinistra comicità. Un'Italia dolce e amara quella di Tutta la vita davanti, che commuove e angoscia lasciandoci con un groppo in gola, come quell'ovosodo che non andava né su né giù.
2008
2008
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Redazione: Holly Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00
Visto il monito che c'era nella scheda di accompagnamento mi sono precipitato a chiedere il prestito. Spero di non aver sottratto la visione ad altri interessati
RispondiEliminaBuona domenica
Giovanni Martinelli
Tranqui Prof. un richiedente non toglie il diritto al prestito agli altri. Se poi qualcuno finisse fuori orario penseremo noi a riservarglielo ancora.
EliminaBuona domenica
Dani
Inizio a guardarlo anche io poi la Rama mi piace tantissimo. Intanto è una che la gavetta se l' è fatta e non è figlia d'arte. Siamo coetanee e mi ricordo quando faceva i fotoromanzi di Cioè. Se la tira solo al punto giusto cioè quello della consapevolezza del proprio fascino e della propria bravura e poi s' è innamorata e ha sposato un intellettuale livornese che si dichiara anarchico con lei Weinstein e Brizzi avrebbero preso sputi begli occhi e pugni in faccia.
RispondiEliminaSilo ora che orai ho scritto Vale cola sua ironia a cavolo mi fa notare che qui la protagonista non è lei vaBBè i complimenti erano meritati
buon pomeriggio
Patty
Grazie Holly. La Pazza gioia è stato favoloso e anche questo promette bene. Ottimo Virzì di lui avevo visto solo Ovo sodo e lo rivedrei anche volentieri se capitasse in cineteca.
RispondiEliminaBuona Dom
Anna
Ci tenevo a vederlo Holly ma purtroppo mi arriva un messaggio di errore.
RispondiEliminaCiao Grazie per quanto puoi fare
Eliana
Ciao Eli ti ho letto al volo,
Eliminafra circa un' ora quindi alle 19.15 troverai una nuova scheda con il pass rinnovato. Ricordati che puoi usarla fino alle 22.15
Se non puoi usarla in quel lasso di tempo fammelo sapere
Dani
Grande Dani, che servizio!
Eliminasi io in quegli orari sono a casa, tengo una finestra aperta sul blog così quando hai sistemato passo in cineteca
Grazie un abbraccio
Eliana
tutto a posto Eliana è ok per le prossime 3 ore
EliminaDani