Varche giorno fa Dani scriveva dela controversa faccenda dei ristori che dovrebbero comunque essere erogati anche a chi sia in giallo, qui siamo in zona rossa, il barre si deve tenere chiuso e dei ristori un si vede nemmeno l' ombra.
Noi si continua a vivere nel barre e solo a dormire si va a casa, tranne Dino che ormai ha la sua poltrona letto in un angolo della saletta musica e a casa ci va solo pe lavassi vando se ne ricorda.
Samatta capita spesso e anche la trombante maior che non si è piu rimessa nzieme a George Dalton. I pochi intimi che vengano a facci visita passano dal portone invece che dall entrata principale del barre perché, come sapete, i locali commerciali furono ricavati da na vecchia pompa di benzina e dar magazzino gommista che confinava cola casa der mi nonno Nado. Lui creò un passaggio ner muro di confine e cosi dal barre poteva entrare in casa. Noi poi del suo appartamento se n' è fatto la cucina, la sala musica un magazzino e un vano multiscopo dove si mangia quando siamo pochi. Il portone di casa der mi nonno s'è lasciato com' era in modo da avè n entrata di servizio. Io sto spesso nela veranda che e freddina ma perlomeno ha tanta luce. Leggo scrivo, guardo i filme chiacchero con Dino e quarche vorta canto. Questa l'avevo già fatta in passato ma con la calma l' ho riregistrata co Dino che mi fa un po' di svogliato accompagnamento cola chitarra. E' na cover gucciniana come avrete capito dar titolo del poste. leggo ora dai commenti che la traccia qui sopra un si vede più deve esse perché Guccini protegge i su diritti d'autore ma c'avevo scritto che era una cover mica che l'avevo nventata io
allora uno che canta a fa se poi la gente un pole ricantà o canticchià le su canzoni, forse deve esse perché sti siti ci guadagnano quarcosa anche dall' ascolti di brani di dilettanti come me.
riproviamo col vecchio sunclaudde
Il filme di oggi appartiene alla vecchia e famosa serie di Lupin, ce lo aveva chiesto Murasaki estimatrice dei cartoons d'autore e noi gli si mette in cineteca. La recenzione è di my movies la pellicola sarà disponibile al prestito dopo mezzogiorno.
Bon Giovedì
Zanza
Miyazaki entusiasma, diverte e stupisce con il contributo di una sceneggiatura brillante e ben bilanciata
Dopo un colpo al casinò che non ha portato i risultati
sperati, Lupin e Jigen, decidono di impossessarsi delle preziose matrici
che un potente falsario, il Conte di Cagliostro, tiene nel suo
castello: arrivati sul posto però, i due si imbattono nella bella
Clarissa, promessa sposa in fuga dal crudele Conte che la desidera per
meri motivi di interesse. Seppur braccato da Zenigata, Lupin aiuta la
ragazza e si trova quindi costretto a dover affrontare un nemico
insidioso.
Dei tanti film dedicati alle avventure del simpatico ladro gentiluomo, ideato da Monkey Punch, Lupin III - Il Castello di Cagliostro
è il più amato, ricordato, apprezzato e, col passare degli anni, è
diventato una vera pietra miliare del cinema di animazione giapponese.
Il fatto che in cabina di regia ci sia Hayao Miyazaki, che in troppi
hanno scoperto solo dopo i recenti riconoscimenti, non fa che
alimentarne la leggenda. Nonostante il "periodo Ghibli" sia ancora di là
da venire (lo studio verrà fondato anni dopo, in concomitanza dei
lavori su Nausicaa), alcuni temi classici della poetica e dello stile
Miyazakiani si ritrovano già in questa pellicola: l'attenzione per le
eroine femminili dolci e sfortunate, ma al tempo stesso volitive e
tenaci, la brillante costruzione di sequenze ricche di azione (quella
che vede protagonista la mitica 500 gialla è forse la scena
d'inseguimento più celebre della storia del cinema di animazione), la
cura dedicata ai fondali e alle animazioni, queste ultime curate da
Yasuo Otsuka, character designer della serie televisiva.
Primo film nella storia del cinema di animazione a essere presentato a un Festival (di Cannes, nel 1980), Lupin III - Il Castello di Cagliostro
offre un palcoscenico privilegiato per il ladro dalla giacca verde,
qui assoluto protagonista e capace di relegare in secondo piano gli
altri carismatici personaggi della serie animata (che però fanno tutti
almeno una comparsa). Nonostante siano passati oltre venticinque anni
dalla sua realizzazione, Lupin III - Il Castello di Cagliostro
riesce ancora a entusiasmare, divertire e stupire, grazie a una
sceneggiatura brillante e ben bilanciata, ironica e irriverente e a una
realizzazione tecnica, scevra da contaminazioni "tecnologiche", ma che
lascia anche oggi a bocca aperta.
Andrea Chirichelli
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Cantata semplici di Guccini benissimo. Il Ciampi suona sempre benone anche se i ritmi piuttosto monotoni di Guccini non sono l'ideale per le sue più alte improvvisazioni artistiche. Vedo che ti sei ripresa bene ma un consiglio da amica più stagionata ora che il motore ha trovato i suoi giri non lasciarlo raffreddare un'altra volta. Io mi sono rimessa a provare qualche passo di can can giusto per fare uno spettacolino di fine anno con unospettatore unico, mio marito. E sperando di uscirne indenne per adesso col ballo e il burlesque mi sono lesionata una gamba e il naso ricordi?
RispondiEliminaDavvero con tanto affetto
Patty
oddio sto cell che me sta a scrive a cazzo
RispondiEliminavolevo dire cantata benissimo, semplici andava coi ritmi monotoni e piuttosto semplici di G.
scusate
Patty
Ancora io sta gran rompi
RispondiEliminaguarda Zanza che me so ricollegata e ho visto che la canzone che avevo appena ascoltata adesso non c'è piu. La SZIAE te sta a combatte duramente credo
besos
P
Grazie dé.
EliminaFaceva poi si vede che hanno un censore automatico che un vole nemmeno le covere.
ora che m' hai messo n mente r can can sai che faccio. Mi metto il costume e provo in veranda è chisua ma da fori si vede chissà che a mette n mostra le mele un trovi marito.
Baci anche a te
Zanza
Se fai come hai detto dovrai mettere il Ciampi a dare i numeretti io ricordo che eravate 5 bonazzone da paura. Ti scrivo cmq per dirti che funziona bene anche a noi lettori adesso a distanza di circa 20 minuti se lo dovevano bannare in auto già era stato fatto.
RispondiEliminabesos
Patty
Il pezzo si sente molto bene ed è molto ben eseguito, chissà che Guccini che da tempo non voleva più eseguirla nei concerti e l' aveva quasi rinnegata dichiarando: "Io detesto l’Avvelenata. Una canzoncina. Non capisco perché abbia avuto tutto questo successo" non presagisse che tanto qualcuno che l' avrebbe continuata a cantare ci sarebbe stato.
RispondiEliminaLupin proverò a guardarlo.
Buona giornata
Giovanni Martinelli
A me questa canzone piaceva e la canticchio ogni tanto, malamente perché non h o voce e neppure buona intonazione ma tu la canti in modo assai più piacevole di quanto facesse il sommo Guccio. Con questo non voglio dir "meglio" solo che lui con quelle tonalità basse dava gravità e pesantezza ad ogni cosa. Questo "anima" lo voglio proprio vedere, ho molti LupinIII nel cassetto della memoria ma non ho mai visto questo che pare sia il pezzo d'arte. Visto che ho gia mangiato e la mia pausa pranzo dura dalle 13,30 alle 14 compresa pipì e lavaggio denti credo di aver tempo per commentare anche il tuo bel post di ieri e mi accingo subito
RispondiEliminaBuon pomeriggio
Anna
Perché ebbe tanto successo l'Avvelenata? Ma perché è una bellissima invettiva, e anche piuttosto cantabile. Tra l'altro ci han fatto su diverse cover e viene benissimo anche cantata alla moderna (come l'ha fatta J'Ax) oppure in modo gentil-garbato, come l'hai fatta tu che è molto divertente.
RispondiEliminaIl Castello di Cagliostro è... mah, ho sempre dire che è praticamente la settima meraviglia del mondo, o l'ottava, ma tra una cosa e l'altra alla fine non l'ho mai visto. Finalmente posso rimediare, e comunque Miyazaki è una garanzia. Sono sul computer fisso e quindi non riesco a mettervi i cuoricini, ma immaginatevene una mezza dozzina come minimo.