Chissà chi avrà ragione, lo metto come dubbio ma non per partigianeria. Nella questione mi sento dalla parte di Zaia perché, prima ancora che si esprimesse in merito, io avevo già avanzata la mia teoria che poi lui ha sostenuto con i crismi di una semiufficialità. Ovvio che non sto insinuando di essere entrata nel cervello del buon Luca per suggerirgli. Sarebbe compito vano, pieno com'è di grovigli infernali in cui numeri riferimenti storici confusi, tabelle maledette si intrecciano in maniera indissolubile e quando vengon fuori paion opera di una possessione demoniaca. Qui si tratta di mera logica e vengo al punto. Il Veneto, sta stazionando in zona gialla . Noi qua non siamo proprio una terra di gente simpatica, Dante ci vorrebbe anche scrivere un trattatello avente per tema la palude sociale e culturale. Se ne dovrebbe evincere che particolari favori al Veneto non se ne facciano a meno che non si ipotizzi una sottilissima manovra politica con la quale dando a Zaia la possibilità di brillare si metta in ombra Salvini. Ci fosse ancora il gobbo o anche elementi velenosetti come D' Alema potrei anche considerare la cosa ma Di Maio e Zingaretti se giocano a scopa testa testa quando arrivano alla fine si accorgono che hanno giocato con trentotto carte. E' un modo di dire che ho cercato di italianizzare ma che è a sfondo satirico per definire chi oltre a giocar male non sa neppure dare le carte.
E veniamo al nocciolo della questione ovvero i ristori. Quando ne parlarono pensai a una mela e una bottiglietta di acqua minerale. Tutti quelli che, come me sono in zona gialla, si sono chiesti "ma sti ristori li daranno anche a noi no?" E mi pareva ovvio perché non è che stando in zona gialla io lavori in maniera sufficiente al mio mantenimento anzi per pagare le spese sono costretta ad accettare lavori di manovalanza che in condizioni normali eviterei volentieri. Bastassero almeno, da inizio di novembre abbiamo incassato 1300 euro lavorando talvolta in 5. Considerate che per accendere il motore e stare in giro una mattina in barca si devono considerare almeno 50 euro di spese fisse che coprono, carburante ammortamento mezzo, ricambi e riparazioni, indumenti da lavoro, contravvenzioni, piccoli furti. Ahimè c'è anche qualche sciacallo che salta su e ti ruba il salvagente o i razzi di segnalazione, mi hanno addirittura portato via dei moschettoni di acciaio inossidabile. Sono sciocchezze ma se ti fanno fuori un salvagente son 25 euri, il corredo razzi 60. Insomma devo anche stare attenta a non dirlo subito a Dante perché sarebbe capace di mettersi a dormire in barca per beccare i ladri e tornarmi a casa con la bronchite.
Con questa miseria che non sfiora neppure un quinto di un ricavo mensile normale, perché bisogna fare almeno 300 euro al giorno per sopravvivere in modo risicato, direi che la logica dovrebbe certo prevedere il ristoro anche per noi e non perché mi piaccia elemosinare anzi me ne vergogno ma poi riflettendo penso che non sono soldi del governo sono soldi NOSTRI e dei nostri figli e nipoti. Non se li toglie di tasca Conte ma li pagheremo tutti noi con iva maggiorata, tasse, tassette, gabelle ecc Le pagheremo per due generazioni. Pare tuttavia che le varie organizzazioni di categoria dei residenti e operanti in zona gialla abbian sentito dire picche dal governo. Ora non lo ha detto Conte, non Gualtieri, non Di Maio. Lo ha lasciato trapelare tramite un sotto sotto segretario di un capoufficio che potrà essere messo al rogo, reo di ogni colpa se dovesse servire. Il buon Zaia, tirato in ballo, è diventato paonazzo, si è grattato la zucca ha proteso il mento in avanti e poi ha detto quallo che in pratica pensavo io. Ha citato il Vangelo che ha corretto dicendo: "beati i ultimi sto beato casso! Qua a sentarse par ultimi no trovemo gnanca i ossi, co sta gente che parecia ea tola easó a Roma". Qua a sedersi per ultimi non troviamo neppure gli ossi visto chi è che apparecchia la tavola laggiù a Roma (google translator) Che insomma, come diceva Camaleonte da Lentini: se a stare in zona gialla significa farsi il culo, impegnarsi sapendo che soldi non escono e non avere aiuti allora ditelo che è meglio restaurare la Serenissima Repubblica Veneta con magari Balena per Doge.
Peraltro il Dpcm citando i ristori non ha fatto assolutamente menzione al fatto che fossero condizionati al colore della zona dell' eventuale beneficiario. Abbiamo visto il reddito di cittadinanza dato a spacciatori, membri di clan, nomadi dediti al furto, altre tipologie di delinquenti, allora fate in modo di di non darlo a me che mi alzo alle 5 così è la volta buona che prendo la carta di identità e la uso al posto della carta igienica e scusate lo sfogo perché mi viene dal cuore.
In cineteca trovate un film che mi ha passato Dante, è di Sidney Lumet del 66 dovrebbe essere una garanzia
Buona Giornata Holly
il commento è di My movies
Chiamata per il morto
Abbiamo già conosciuto l'agente George Smiley in La spia che venne dal freddo; qui si chiama Charles Dobbs, e differisce dall'originale non solo per il nome, ma anche per una più marcata crudezza, per l'incapacità di separare le questioni personali dall'indagine in corso. Si tratta infatti di scoprire se un agente del controspionaggio britannico trovato morto si sia effettivamente suicidato o sia stato ucciso. Quest'ultima ipotesi è quella esatta. Dal romanzo di John Le Carré.
Sfortunato in amoredi samanta |
martedì 5 maggio 2020 |
Chiamata per il morto è un film del 1966 tratto da un romanzo di Le Carré (il primo in cui appare George Smiley) diretto dal grande Sidney Lumet (La parola ai giurati, L'uomo del banco dei pegni, Serpico, Quinto potere, Il verdetto) che oltre ad alcune nomination ebbe solo l'Oscar alla carriera.Sono molteplici le trasposizioni cinematografiche dei libri di Le Carré, George Smiley il protagonista (nel film non capisco la scelta del regista di chiamarlo Charles Dobbs), ebbe vari interpreti ricordo nella trasposizione TV de La Talpa l'eccezionale interpretazione di Alec Guinnes (uno Smiley perfetto) e l'interpretazione al cinema sempre ne La Talpa dell'ottimo Gary Oldman. |
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
RispondiElimina===============================================================================
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Redazione: Holly Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00
Interessante. Di LeCarré lessi La Talpa, durante una delle mie convalescenze (credo la prima) riempiendo un vuoto che avvertivo dal 1976, quando appunto non potevi aprire un giornale o una rivista senza trovarci la pubblicità della Talpa, una recensione sulla Talpa o una qualche analisi del romanzo della Talpa. Visto che non solo è il primo film da LeCarré che vedo, ma anche la prima storia di Smiley me lo guarderò molto volentieri - in un gelido pomeriggio invernale un film di spionaggio ci sta d'incanto, secondo me.
RispondiEliminaSui ai ristori, l'impressione dall'esterno è che abbiano promesso millemila supermiliardi ma a che a conti fatti per il momento abbiano distribuito abbastanza pochino, anche se ogni volta han tirato fuori la tromba, i tamburi e pure il megafono financo se distribuivano mezzo euro a testa, e tutto questo mi ricorda moltissimo la riforma della scuola Moratti, dove vennero stanziati non so quante centinaia di milioni che di fatto la Moratti non vide mai (e le scuole nemmeno) ma che vennero annunziati più volte nello stesso modo.
Bene, veniamo ai film che chiesi in nemmeno ricordo io quale post: erano Lanterne rosse, Lincoln, Lupin III e il castello di Cagliostro e Last Christmas, e se capita ci aggiungo Calore e polvere e Donne sull'orlo di una crisi di nervi che a suo tempo avevo chiesto e ottenuto ma erano i primi tempi della Didattica a Distanza, io stavo di fuori come un terrazzo e mi dimenticai di guardarli, quindi se un giorno me li fate av ere vi sarò ancora più riconoscente di come già sono adesso.
Buona giornata, e speriamo in un futuro migliore!
Ciao sono Zanza, loro poveretti saranno ancora all' umido. Ho esso il bimbo nell' armadio con la canfora per qualche ora e così te li cerco io, poi magari li sistema Dani. Una volta entrati da Esserino chi primo di noi arriva mette in ordine.
EliminaUn abbraccio e un caro saluto a St. Mary Mead posto fascinoso ed enigmatico quanto il mio bar.
Zanza