fatevi i gatti vostri 1660 " Chi si ferma è perduto"

 E con Ikiru  riusciamo a soddisfare anche la seconda richiesta di Smartynello. Io pensavo di riuscire a riposarmi un po' ma non posso far conto su Bobby che giustamente sfrutta queste giornate di libertà per far conoscere a Martina ogni angolo di Venezia. Duole vederla così svuotata della gente ma non posso nascondere che per chi è veneziano sorge anche una sorta di compiacimento nel potersi riappropriare dei propri spazi. Mi diceva mio fratello che fin dalla nascita non se l' era mai goduta così e anche io provo qualcosa di simile. Prima per avere tale sensazione giravo di notte e nemmeno allora era sempre possibile avere tanto silenzio intorno. Certo la citta non vivrebbe senza i suoi turisti e i commerci che sono al 90 per cento funzionali al turismo. Non posso contare sullo zio che appena ha un momento libero se ne va in terraferma nell' area semiagricola dove ricovera il Camper. Sta risistemando la strada che con le piogge diventava un pantano. deve verniciare il tetto del box. Rimettere in sesto una delle sue innumerevoli bici e se non è una bici è un orlogio o una macchina per scrivere o un motorino. Po ci sono le rose da potare, le foglie da raccogliere e se proprio si è già dedicato a tutto ecco che gli viene in mente che lavarsi le mani con bottiglie di acqua è piuttosto scomodo e allora con un seccchio vuoto da pittura, ieri ha improvvisato questo serbatoio con rubinetto perfettamente funzionante, mi ci sono lavata le mani proprio prima di scattare la foto

 Proprio ieri mi ha detto "Se mi fermo penso alla vecchiaia e alla morte e dato che non ne ho voglia mi do da fare, finché mi muovo mi sento vivo e spero che mi prenda un colpo mentre sto lavorando, magari il più tardi possibile".

Non ho molte notizie di Zanza, mi scrive che sta bene col suo nuovo ragazzo ma che ha tante paure. Nulla di più. Il bar Nado chiuderà probabilmente per l' aumento dei casi covid in Toscana.

Zia Holly mi ha promesso di darmi il cambio domani e quindi probabilmente troverete qualche suo post.

Buona Giornata a tutti

Dani

la presentazione è tratta da:

Centro Culturale di Milano 

il film sarà  in cineteca dopo le 11

“QUELL’ ORIGINALE DIPENDENZA”: CINEMA E SENSO RELIGIOSO
“VIVERE – IKIRU” DI AKIRA KUROSAWA

Vivere- Ikiru
Giappone, 1952, 143’

regia di Akira Kurosawa
con T. Shimura, S. Himori, H. Tanaka, M. Chiaki, M. Odagiri.

Quando l’anziano burocrate Watanabe scopre di essere gravemente malato inizia un inaspettato percorso verso la coscienza di sé: decide così di riscattare la sua bieca esistenza bonificando una palude trasformandola in campo giochi per bambini.