Ecco qua, ce l'abbiamo fatta! Una settimana di lavoro col contributo volontario di tutti quelli che avevano due mani. Non potevamo alterare tutta la stanza anche perchè i materiali insonorizzanti in estate rendono la temperatura invivibile, così considerato che il rumore non era elevatissimo e, normalmente, non usiamo gli amplificatori ad alta potenza, ci siamo limitati a insonorizzare la maggior parte dell'ampio locale che era un tempo , la casa di mio nonno Nado ma abbiamo lasciato anche parti al naturale.
Abbiamo usato legno di recupero e bugnato in espanso che abbiamo trovato in massima parte anch'esso di recupero presso un locale di musica che aveva cessato l'attività da tempo.
Un lavorone è stato scollarlo dai muri senza strapparlo, ma con pazienza ce l'abbiamo fatta, poi lo abbiamo applicato su intelaiature di legno, anche questo in massima parte di recupero. I pannelli sono stati poi fissati al muro con grossi ganci ad angolo retto e uniti tra loro tramite viti.
Alla fine il risultato è questo
A inaugurallo volevano che fossi io ma ho forte mal di gola e volevo che il pezzo di inizio fosse perfetto, grintoso, quanto la nostra voglia di sporavvivere a tutto e ad ogni difficoltà specie oggi che per me è un giorno come un altro. Nel Bar si canta tutti, dala mi mamma ar mi babbo a mi fratelli ma c'è na persona speciale che io ho sempre preso a modello di grinta:
matta come un cavallo eppure pignola fino all' ossessione nelle esecuzioni musicali e non solo. Ricordo che a 16 anni a scuola uno degli argomenti più dibattuti era la depilazione o ceretta, che dir si voglia, io sono mora di capelli e di carnagione olivastra con tratti tipicamente mediterranei ma sono poco pelosa, nelle gambe sono quasi liscia e nelle braccia anche. Pare il pelo mi si sia concentrato in capo, all' inquine e alle ascelle, lei invece chiarissima di pelle e rossina di capelli peggio d'un'iraldese di Dublino aveva una tappeto di pelo incredibile addosso, tanto che io la chiamavo orsa bianca. Bene mentre noi tutte contavamo gli spicci per andare da Luana, l'estetista del Pontino, Lei fu presa da una delle sue tante follie e si depilò tutto il corpo, credetemi, ogni centimetro indove poteva arrivare perfino in mezzo ale mele, con le pinzette. Nessun essere umano all' infuori dela Giusti avrebbe potuto reggere una tale tortura eseguita con meticolosità assoluta e sprezzo del dolore. Dev'essere stato un premio del Gatto Eterno, nella schiena dove non arrivava bene, è rimasta come il velluto ma sulle gambe e sulle cosce ne ricrebbero la metà e lei sprezzante: "care bimbe se non avete le palle farete le donne a vita!" ci disse. Ridevamo come matte. Insomma avete capito che la prima esecuzione in sala prove la fa Samatta. Avete sentito questo pezzo diversi mesi fa fatto al sax sempre da lei. Oggi ve lo canta con una grinta che se la sentono i Francesi decideranno che per loro le donne italiane hanno una "marche" in più e a Carlà e Monicà aggiungeranno felici anche Samattà. Sama è abituata a cantare in francese, il rivestimento della sala fa sentire la musica a non più di 20 db oltre la porta del bar, gli strumenti messi dietro non vanno in copertura alla voce abbiamo usato sia accompagnamento umano diretto da Dino si da base elettronica gestito da me. Siamo stati tutti contenti del risultato dovuto soprattutto alla grinta della cantante.
Bavissima Sama, ci credo che gli omini hanno paura di te basta ascoltatti pe caassi addosso!
Con infinito affetto e immortale sodalizio
per ascoltare cliccate sempre sul nome di chi firma il post
Non festeggiamo l'8' marzo celebriamo la donna e i suoi diritti tutti i giorni come sarebbe giusto che fosse
Buon pomeriggio e auguri! Fortissima la sala prove, secondo me l'avete insonorizzata pe altri scopi ma comunque e venuta bene
RispondiEliminaDunque io vi volevo chiedere se l'invito era sempre valido, quello di venire a trovarvi. Se sì verrei anche ma a un patto che Samatta la tenete legata a catena perché mi fa paura. Mi piace ma mi fa paura davvero OK?
vostro Amedeo
che quest'anno lo bocciano.
Molto ben riuscito, si vede l'artigianalità e il materiale di recupero ma tutto è stato assemblato con sobrietà precisione ed efficienza, nel pezzo eseguito da Samatta non c'è il minimo disturbo ambientale. Bravi e brava lei.
RispondiEliminaGiacomo