giovedì 11 gennaio 2018

fatevi i gatti vostri n. 826 " immagina che ir ponce sia meglio cor caffè...." (♫)

Via abbiamo stressato con le nostre idee folli, colle nostre zampe di fori e mele e poppe semignude, abbiamo violato i vostri timpani cogli assoli di armonica e gli acuti delle trombanti, nemmeno il sax è riuscito ad accarezzarvi perche Samatta lo suona di petto imponendosi sul silenzio nel quale è molto difficile entrare in punta di piedi. Solo uno lo sa fare, un tipo strano, che beve troppo, che parla poco, scostante, provocatore eppure infinitamente dolce saggio e paziente, un uomo che vorresti sempre vicino ma non come il tuo uomo perché lo ammazzeresti dopo cinque minuti. E' apparso stamattina sulla soglia del bar col solito passo strascicato e l'eschimo, per poco a me e a Dani non ci casca ir cappuccino di mano.

"Otté? O un eri in Isvizzera e ci dovevi stà un par di settimane?"
"Dé ala dogana m'ero digià rotto 'oglioni."
"Ma mi pareva che co Costanza andasse tutto bene...."
"Sto concetto di bene da dove l'hai mutuato? Perchè.. per me ..ha poo senzo"
"Oddai Dino, lei era contenta ha detto che facevate l'amore.."
"boia lo fa anche Ito se ni metti na gatta 'n calore a stuzzicallo".
"Ber paragone ir calore coll'amore  e fanno rima fanno"
"No è un comprimento a 50 anni è nnamorata come a 22 e un è roba da tutti bisogna ave un meccanismo svizzero dentro come l'orologi o i treni."
"E te?"
"Ammé un mi mporta più na sega di nulla.  Se devo pensa a una donna che ci sto bene a letto e fori dal letto mi viene da pensà a lei ma io tutta sta smania d'avè na donna accanto un ce l'ho, Dante l'aveva fine da piccino e ha fatto bene a sposà Holly,Iio spero di  stiantà presto perche mi dà noia anche la mi ombra".
"E ora come pensi d'andà avanti?"
"Come sempre fino a che un sorte ir mi numero ala lotteria der gatto Eterno"
"Ci pensi che può voler dire stare male ma davvero male per tanti anni?"
"In tar caso vor dì che ir numero cercherò di tirallo fori da me".

Meglio cambiare discorso, A Dani ni so venute le lagrime all' occhi e a me m'ha fatto nodo lo stomaco perche lui ste cose non te le dice pe dassi un'aria o pe fassi compatì, è coerente cola su stortura, è sempre stato così.
Cambio discorso
"Dino ce li fai un po di pezzi dorci dorci che io possa postà e che i nostri lettori possano ascortà in pace magari coll' occhi socchiusi?. Eppoi ci devi risentì un cantato pel burlesque"
Tentenna un po', beve un doppio caffè, corretto du vorte ala Vecchia Romagna, poi si mette a sedè ar pianoforte, che ormai fa brutta mostra di sé nella sala anteriore der barre, secondo la mi mamma ci sta meglio.
Ha il mobile di formica e tutta l'aria dell' anni sessanta/settanta in cui deve esse stato fatto, ma tutto il barre è anni settanta, s'adoprava la formica allora perché la potevi lavà cola varechina e un si rompeva mai.
Le prime note mi fanno subito venì i brividi ale braccia. E lui mi fa: "Dante la riscrisse così, luilì, ir poeta da vini diversi. La potete cantà anche co queste parole torna perfetta."

Immagina che il mondo 
sia come lo voi teeeee   
uououom   
immagina che ir ponce 
sia meglio cor caffèèèè
che Livorno sia in Messico
e Pisa....no non c
immagina  il  tuo mondo
lo poi fa solo te
fallo a forma di culo
colore del  caffé
e poi giragli intorno
fino a che pare a te 
uououommmmm

Baci da Zanza e Dani

4 commenti:

  1. Grazie Dino
    sapevi che era la mia preferita dai!
    Che matto a rientrare così presto. Quasi quasi vado io da Costanza.
    Un bacione da Holly e tienimi d'occhio la nipotina.

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  2. Un titolo che fa riflettere. Magari fosse vero! Un pezzo tra i più belli di sempre e un interpretazione magistrale, il suono del piano in qualche punto lascia intuire la qualità dello strumento ma Dino ha mani superlative. Mi permetto di segnalare che, almeno quando ascolto io i brani postati su questa nuova piattaforma hear.this si interrompono un po prima del termine naturale. Se altri lettori o Voi stessi volete verificare. Non inficia la qualità dell' esecuzione ma vorrei collezionarli interi se possibile.
    Grazie e scusatemi tanto per la pignoleria
    Giacomo Calzolari

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  3. un'interpretazione
    un po'
    l'analfabetismo di Giacomo
    perdonatemi

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  4. E qui sorge spontanea la domanda "ma come fa Costanza a sopportarlo invece di strozzarlo?"; e ancor più spontanea arriva la risposta, non solo legata al grandissimo e incommensurabile potere dell'amore ma alla constatazione che probabilmente Costanza lo capisce e le piace così, amando magari come si ama a ventidue anni, ma avendo in più quel po' di saggezza che in qualche modo a cinquanta arriva.
    E dunque onore al merito, e complimenti per l'esecuzione (fin quando Costanza non lo strozza, si capisce!)

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