martedì 31 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri n. 2070 "Eccoci ala sciampagna"



So che r titolo solleverà diverzi dubbi ne sostenitori der prodotto nazionale e forze anche in Dani, ferma sostenitrice der prosecco dela su terra. Ntendiamoci ritengo ir prosecco, quello d'un certo livello, un gran vino che supera la classica concezione di vino aperitivo rendendosi un eccellente complemento anche pei pasti con punte d'eccellenza nell'accoppiamento a formaggi stagionati. Se si considera che con 25 euri o poco più si pole comprà un ottimo Cartizze


 e cor una quindicina si beve dell' ottimo Riva San Martino il rapporto qualità prezzo la dà ampiamente vinta ar prodotto italiano anche perche le sciampagne da 25 euri fanno veramente caare. Se pero si mettano a paragone ir top nostro e ir top francese allora perdonatemi, un so esterofila, tantomeno ne confronti de Francesi che in bonaparte mi stanno sule palle. Dicevo a confrontà r meglio cartizze e anche no sciampagne relativamente economico dela maison Roederer (r mi preferito)


vince lo sciampagne anche se per onestà di palato si deve d' che ir confronto unè correttissimo perché si tratta di vini profondamente diversi. Anche un Veuve Cliquotte si piazza bene ncima ai podi. Diciamo comunque che se devi fa un regalo e porti na bottiglia der meglio prosecco nostro fai un figurone ma se porti un Roederer hai messo ir tu marchio di stile nconfondibile. Chiaro che si spende dal doppio del prosecco insine a 2 e anche 300 euri. Poi ci sono de prodotti da collezione che han prezzi persino a 6 cifre. Ora mi dirrete voi ma un eri na poveraccia che piangeva miseria nfino a ieri? Certo e lo sono ancora. Io di tasca mia è grassa se arrivo a un prosecchino da na diecina d'euri ma da na vita sto al barre e se un cliente di quelli cor borsello a organetto mi chiede quarcosa di strabiliante devo esse in grado di procuraglielo. Non la tengo al barre sta roba ma r mi babbo che ha fatto r barman in posti indove pe fa il barman ci mancava poco chiedessero il mastere m'ha nzegnato e quando ho potuto l'ho assaggiato. Na sera mi chiesero un catering pe na cena privata su no iotte ormeggiato a Livorno e rcapo cameriere delo staffe di bordo mi si raccomandò pe varie bocce di Roederer brutte nature der 2015. Boia gliene trovai solo 8 dar mi fornitore di fiducia e quando mi chiese 800 euri mi vienze male. Cor una servì arcuni calici d'aperitivo e r padrone delo iotte ni disse: fai beve anche la signorina che s'è pigliata tanto disturbo. E lo bevvi, fu come avé trombato cor principe azzurro, un me ne so più dimenticata. Però un me ne so mai comprata nemmeno na bottiglia e anche r mi babbo quando gniene racconta mi disse "eh quella è roba parecchio nzù". Ma voi difendete r prodotto nazzionale ci mancherebbe artro basta anche un prosecchino da 3 o 4 euri e l'allegria ma leggete bene se potete l'etichetta o la recenzione deve venì da na vigna che une spruzzi r veleno dall'autobotti pe fa stiantà i parassiti ma anche l'umani nel raggio di arcune centinaia di metri.

Parlavo d'allegria spero mi venga stasera perché ar momento so solo preoccupata pel barre e la bona riescita dela serata. Mi manca e parecchio r conzueto affollamento a casa di Holly. Mi manco  io medesima e Samatta e le trombanti tutte zeppe di voglia di fa casino e magari di gonficrci d' arcole. Ma sono qui, almeno fino a mezzanotte e son contenta che i mii sieno a Venezia. Da lì mi scrivano che si stanno divertendo come mai gli era capitato. Bravissimi Holly Dani e Dante che si so prodigati a portalli a giro, scaricandoli cola barca ni punti più belli. Fatta così Venezia un è punto faticosa  e ci si godano comunque i gomitoli di calli più nteressanti dela magica città. Stasera ceneranno tutti nzieme e poi entro r 3 tutti, forché Bobby e la su ingresotta torneranno a casa. Bobby e Amy staranno fin oltre la Befana. Io forze potrei fa n salto n treno. Dani mi scrive che ne sarebbe felicissima e un po' di riposo e di sedia  il mi poro culo e se lo meriterebbe. Sto ritta armeno 14 ore al giorno e mi spuntano già le varici nele zampe. Oggi due doni: siccome si vive in una gabbia di matti e forse tutti noi s'ha diritto  di cittadinanza in questa gabbia metto in bibrioteca l'edizione n italiano d' un famoso prontuario di psichiatria, la sinossi vi spiegherà meglio di che si tratta, l'edizione è vecchiotta, 11 anni ma l'ho comperato usato e questo mi potevo permette.

Il secondo testo è uno dei mi strumenti di lavoro e se volete beve bene, specie in occasioni come stasera, credo doventi guasi ndispenzabile. Anche qui lo faccio seguì dala su presentazione per rendevi più facile capì se vale la pena di fa un sarto in bibrioteca o di comprallo e tenello come piccola bibbia accanto ar vostro barre di casa

Bona fine d'anno

Zanza
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione, Text Revision (DSM-5-TR) è lo strumento più completo e aggiornato per la pratica clinica a disposizione dei professionisti e dei ricercatori nell’ambito della salute mentale. Con il contributo di oltre duecento esperti, questo volume propone i più attuali risultati della letteratura scientifica e fornisce una presentazione organica dei criteri diagnostici, dei sistemi di codifica e della descrizione dei disturbi. Dalle statistiche sulla prevalenza alle caratteristiche associate, dallo sviluppo e il decorso ai fattori di rischio e prognosi, ai marker diagnostici: l’intero testo è stato revisionato, attualizzato e innovato, dimostrando una particolare attenzione per l’inquadramento socioculturale, le questioni di genere e le problematiche relative a ideazione e comportamenti suicidari, argomenti affrontati trasversalmente in tutto il volume. La codifica per i disturbi è aggiornata alla più recente versione dell’ICD-10-CM, sono stati introdotti nuovi specificatori per fornire una terminologia corretta, precisa e rispettosa delle diversità, e nella Sezione II è stato introdotto il Disturbo da lutto prolungato.



Grazie a questo manuale, la miscelazione per voi non avrà più segreti. Quali sono le tecniche di base? Qual è il bicchiere adatto a ciascun cocktail? Quali strumenti sono davvero indispensabili per ogni bartender che si rispetti, amatoriale o professionale che sia? E ancora, imparerete tutto quel che c’è da sapere non solo su liquori e distillati, ma anche su ghiaccio, acqua, zucchero e tutti gli altri ingredienti fondamentali per ottenere un buon drink. E ovviamente non possono mancare le ricette: dai grandi classici a formulazioni più all’avanguardia, con tanti piccoli trucchi e curiosità che renderanno ogni cocktail davvero indimenticabile.


lunedì 30 dicembre 2024

Fatevi i gatti vostri n. 2069 "Quello di Edgar era tutto nero"

Credo che non ci siano nostri lettori che non lo conoscano. Il fatto è che questo racconto di Allan Poe ha per me un fascino indescrivibile. Intanto perché il deus ex machina è un gatto, perdipiù nero. Poi è una sorta di mio talismano. Al liceo lo usai per un tema libero e presi 9. All'università mi regalò un bel 30 sulla letteratura americana del periodo. E poi c'è chi dice che i gatti neri portino male. Lo metto in biblioteca perché l'ho comperato, ieri, in edizione a sè stante. Io lo avevo tra i molti racconti dell'autore   in un bel volumetto antico  della Readers Library  in inglese



e  anche in italiano nella pregevole edizione de "i Meridiani". Così come singolo  l'ho trovato  su una bancarella a Venezia, a un euro, occasione troppo ghiotta. Inoltre i gatti neri hanno una parte molto importante in quel mio famoso giallo veneziano rimasto, ahimè in un cassetto. Mi son ripromesso di metterci mano e vi assicuro che ci farò entrare anche il gatto di Edgar.

Buon inizio di settimana

Dante




La storia è raccontata in prima persona da un omicida condannato a morte che, pur sapendo di non essere creduto, vuole rivelare quanto gli è successo, per alleggerirsi la coscienza e spiegare cosa l’ha portato alla condanna. Il narratore afferma di essere stato un uomo per bene e di aver avuto una grande passione per gli animali, condivisa anche da sua moglie, che non perdeva occasione di procurarsene molti: avevano uccelli, pesci rossi, un cane, conigli, una scimmietta e un gatto nero, di nome Plutone, che il proprietario amava particolarmente. A causa dell’abuso di alcool, il carattere del padrone di casa cominciò a peggiorare? iniziò a picchiare sua moglie e a maltrattare gli animali, mantenendo però un certo riguardo per il gatto.

domenica 29 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri n. 2068 "Un dono per la Georgia"

Non ammetto risatine o maliziosi ammiccamenti, la Georgia che ntendo è no stato USA no na famosa cantante italiana né na presidente der Conziglio. Dunque mi giunge voce, tramite un georgiano  docche, che la Georgia, da Gennaio 2025, intende mettelo ner culo all' evasori e non più a contribuenti, come da sempre è accaduto.

Ecco allora che voglio donà simbolicamente ala Georgia na tesserina pe la biblio di Esserino dove metto la famosa lista Falciani. Se poi la Georgia se lo vol comprare ne troverà copie in libreria anche in quella lingua ngrese che lei parla. con l'ovvio accento der sudde perché La Georgia un  ir Massaciussette e nemmeno r Miscigan.  Se un sapete cos'è sta lista Falciani, n giro da quasi 9 anni, leggete la sinossi qui sotto. Se un vi basta, comprate il libro o venite a leggelo in bibrioteca da noi.

Baci Zanzosi frizzanti e briosi



Hervé Falciani ha messo ko il segreto bancario svizzero. Non era mai successo che l’intero archivio di una banca fosse copiato e rivelato alla pubblica opinione. La famosa Lista Falciani ha fatto tremare i salotti buoni di tutta Europa e continua ad agitare il sonno di politici, banchieri, imprenditori, campioni sportivi e riciclatori di enormi somme di denaro (sarebbero più di diecimila i clienti italiani, per un totale di 8 miliardi di euro). Ecco la versione dell’uomo più temuto d’Europa, inseguito da servizi segreti, magistrati, poliziotti, una primula rossa versione 2.0, ex dipendente di una delle più grandi banche del mondo, la Hsbc… La sua storia non l’aveva ancora raccontata: dai primi passi al casinò di Montecarlo alla banca di Ginevra, la fuga dalla Svizzera, le minacce di morte, il finto rapimento, il viaggio in Libano, il carcere a Madrid, la collaborazione con i magistrati spagnoli, francesi e americani (mentre l’Italia sta alla finestra per timore che salti fuori qualche nome importante) che ha fruttato il recupero di centinaia di milioni di euro. Un’avventura dopo l’altra che culmina con il progetto di una rete internazionale per aiutare le gole profonde che denunciano casi di corruzione e di frode fiscale: lui le chiavi per far saltare il sistema le ha e lo dice, rischiando grosso. In gioco ci sono la sua reputazione, la sua famiglia e l’avvenire politico dell’Europa.

sabato 28 dicembre 2024

Fatevi i gatti vostri n.2067 "il post di Holly"

Scrivo poco e di rado lo so. Fa parte del mio carattere un po' schivo e del fatto che sono perennemente presa da altre attività che mi lasciano poco tempo. Seguo però volentieri il blog e i commenti dei lettori che benevolmente continuano a seguirci. In questi giorni, in cui casa mia è piuttosto affollata ho visto con piacere che i nostri storici redattori sono riusciti a sfornare post quotidiani ricevendo auguri e ringraziamenti. Mi fa molto piacere tanto più che questo blog porta il nome di due storici gatti che conquistarono il mio cuore quando li vidi piccoli in una cesta a casa di Dante e che se ne sono portati via un grosso pezzo quando fatalmente hanno dovuto salutare la loro esistenza terrena. Con le due sorelline Emma e Alice facciamo 4 femmine contro un unico maschi, Dante, il quale conscio della inferiorità numerica del suo partito non sta quasi mai a casa.

Metto in biblioteca un piccolo dono per chi vorrà passare a dargli un'occhiata per poi magari decidere di comperarlo in libreria. Io l'ho trovato utilissimo e ben fatto. Eccone la presentazione

Un abbraccio a tutti

Holly


«Ho sempre desiderato tenere traccia delle mie coltivazioni, scontrandomi ogni volta con il mio disordine compulsivo. Per questo ho pensato a uno strumento che possa aiutare. Si tratta dell’agenda che avrei sempre voluto avere sottomano, spero che torni utile anche a voi! Vi accompagnerà durante le vostre coltivazioni: tra un anno vi ritroverete con qualche ditata di terra sulle sue pagine, ma soprattutto con un resoconto completo delle vostre esperienze agricole. Sarà molto utile poterle ripercorrere, per capire cosa ha funzionato bene e come migliorare in futuro.» Questo libro nasce dall’esperienza di Orto Da Coltivare, la community più seguita in Italia sulla coltivazione, un punto di riferimento per oltre 250.000 persone. Un taccuino con approfondimenti su clima, programmazione, progettazione, rotazione delle colture. Ad accompagnare il tuo anno nell’orto ci saranno consigli pratici, tradizioni contadine e proverbi, oltre alle indicazioni sulle fasi lunari e alle storie dei “custodi della terra”. Un diario di bordo con tabelle di semina e un promemoria dei lavori da fare, sia nell’orto che nel frutteto, mese dopo mese. Varietà • Spese • Semine • Problematiche • Raccolti • Lavori • Disegni dell’orto. Un planner quotidiano, con pillole utili e spazi vuoti dove annotare spunti, appunti e idee. Le tantissime illustrazioni arricchiscono l’agenda, mentre in un’area riservata online troverai materiali multimediali, fogli vuoti stampabili ed esempi di compilazione.

venerdì 27 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2066 "Dante vs. SSN"

Come vi ha preannunciato ieri, lo zio, questa mattina, va in ospedale. Lì dovrebbe fare un esame colontac. Glielo avevano prescritto con urgenza ma quando è andato giorni fa non gli avevano detto che serviva il consenso informato e l'esame della creatinina. Così non ha potuto far nulla. Corri per procurarTeli ma nel frattempo arriva il Natale. Adesso ha i due documenti ma non sa se gli terranno buona la richiesta urgente. Ha solennemente dichiarato che non si incazzerà col personale e non devasterà la sala di aspetto ma altrettanto solennemente giura che le bestemmie si sentiranno fino a Padova se gli fanno fare una levataccia a digiuno senza poi fargli l'esame. 

Tanto per non camminare Dino ha deciso che sarà lui l'accompagnatore e la povera Costanza verrà ancora in giro con me. 

Domani condurrò io la barca della zia e con me ci saranno appunto Costanza, Ampelio, Nara,Amy e Bobby. La zia ha del lavoro di consegne da fare ma è davvero poca roba e allora utilizzerà la barca dello zio. 

Ovviamente oggi serviva ormeggiarla sotto casa e così ieri pomeriggio lo zio e Dino sono andati a Malcontenta in autobus a prenderla per portarla via acqua fin qua. 

Dino ama molto la laguna, specie d'inverno ma non gli piacciono i canali del centrocittà pieni di gondole, vaporetti e turisti ovunque. Lui ama i paesaggi desolati della laguna nord e sud, con la nebbia e gli uccelli di palude. E' rimasto sorpreso nel vedere una grande colonia di cigni che quando aprono le ali fanno davvero impressione. 

Ieri sera siamo andati tutti a letto prestino perché eravamo cotti dalla stanchezza. Io e Costanza abbiamo girato tutti i negozi del centro. Sono rimasta ammirata da come Costanza sappia scegliere i negozi giusti e gli articoli davvero belli, eleganti ed originali.Non è facile in mezzo a tanta paccottiglia messa in mostra. Ha comperato due stupendi vasi, un Lalique e un Sakura che da soli arrederebbero una stanza. Mi pareva che li avesse pagati una fortuna ma poi ho guardato i prezzi su internet ed ho visto che li ha portati via per meno della metà di quanto si chiedeva in rete. Gli altri in barca si sono divertiti tantissimo e Nara ha sentenziato: Chissà che non decida di trasferirmi quassù" E quando Ampelio le ha chiesto "a farci che cosa?" serena come se non le fossero bastati 50 anni al banco ha risposto: "Ma ad aprirci un barre, è ovvio!".

Bene è tempo di metterci in moto. Lo zio e Dino sono già partiti. Gli altri hanno terminato di far colazione. La zia è in acqua da un pezzo.

Oggi aggiungo alla biblioteca due testi  che ho comprato ieri alla libreria "Acqua alta" 



un posto da favola di cui parlai anni fa in un post. Costanza ne è rimasta affascinata. Si tratta di due libri di un ex brigatista. Conosco poco quel periodo sebbene lo zio me ne abbia parlato spesso, così cercherò di sapere qualcosa in più

 Buona giornata a tutti.




Da un lato l’attrazione fatale del rischio e dell’avventura, il potere ipnotico della forza e dell’azione per l’azione. Dall’altro il timore di perdersi, le domande senza risposta, il sospetto, inquietante, di essere prigionieri volontari di una feroce illusione. Sullo sfondo, opaca e potente, l’ideologia della Rivoluzione a tenere insieme la contraddittorietà tra i sentimenti e gli impulsi, remote speranze e violenze immediate. In sei episodi, brevi e densi, confluisce il ritmo incalzante, sincopato, scarno, del racconto d’azione e l’andamento riflessivo del frammento autobiografico. Teatro: gli anni ’70, la clandestinità, la lotta armata, il carcere.

Dopo il prologo dei racconti di A guerra finita , che hanno attraversato una miscellanea di emozioni raccolte a caso nei ricordi, e dopo la cavalcata nella formazione alle armi nelle scompigliate turbolenze dei primi anni ’70 nel Ritratto di terrorista da giovane , con la Peggio Gioventù si focalizza l’attenzione nell’analisi dettagliata, senza sconti per nessuno, compreso l’autore stesso, nell’avvenimento che ha segnato in Italia l’apice del terrorismo: il sequestro Moro. Un’analisi storica, politica, ma anche psicologica, che delinea una panoramica a tutto campo del comportamento dei protagonisti, dello sviluppo della vicenda e del concatenarsi ineluttabile dei suoi imprescindibili antefatti. Il libro è aperto, prima dell’avvio della serrata scansione dei fatti, dal racconto in tempo reale e in chiave soggettiva del subbuglio di emozioni ed eventi della mattina di quel 16 marzo 1978. Questo racconto in apertura è a tutt’oggi l’unica testimonianza diretta e integrale da parte di uno dei suoi protagonisti di quel minuto che ha posto nella storia del paese un macigno non ancora rimosso dopo altre quarant’anni. Un minuto, o poco più.



giovedì 26 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2065 "col Ceppino casca doni dar camino"

Na vorta pel Ceppino (26 Dicembre da taluni detto anche Natalino) si faceva na gita o si andava a trovare quarcheduno che aveva un podere in campagna o in collina. Si seguitava a mangiare accanto ar foco e si pigliavan gli accordi pell'urtimo dell'anno. Mi sa che sta tradizione si sia un po' persa. Comunque dato che i convenuti pel Natale ci han permesso di fa na bella tavolata, n allegria, oggi l'ho mandati tutti a mangià fòri e a casa siamo rimasti solo io e Dino. Lui perché a caminà gli fanno male i piedi e io perché domattina devo andà all'ospedale pe fammi na colontacche. Mi dole r buzzo in basso dala parte destra  e ala visita m'han detto che se va bene pol'esse n'ernia o n'appendicite. "Se va bene" e se va male? Un ci voglio nemmeno penzà. Comunque devo mangià leggero e sta digiuno da stasera. Così oggi io e Dino si mangiano deli spaghetti aglio e oglio e si beve poco. L'altri voglian mangiare gli stritfudde che di quelle boiate Venezia abbonda. Essendo questi esercizi tipo  friggitorie e chebabbe per lo più in mano a orientali e conoscendo io bene il loro modo di pulissi r culo un ci vado nemmen se mi ci legano e mi pagano per mangià. Holly ha messo in moto il su barcone e sopra ci sono Ampelio, Nara, Amy e Bobbe. La mi nipote e Costanza nvece han preferito movessi a piedi. Il Ciampi ha detto: meno male che un ha rotto troppo i coglioni coll'andà in giro io n giro un ci vo volentieri nemmeno a Livorno e dopo l' ultimo mi toccherà andà in Isvizzera da leilì e vedrai te come ci sarà da caminà tutto r giorno. Lo capisco, sebbene io sia sempre stato iperattivo ir cavallo di san Francesco un m'ha mai convinto. La bici si a chilometri e chilometri, la moto, la vespa, r ciao, in ultima alternativa la macchina e l campere ma a piedi no. Un mi ci fate nemmen pensà. Ora poi che mi tira la pamcia come se ciavessi un rospo dentro un se ne parla propio. Si sta bene, sur divano di casa, cola stufa accesa e le gatte co noi una per uno. Emma che è più socievole ma anche più nervosa s'è scelta Dino e Cice nvece s'è allargata sule mi gambe. Pare na sottocoperta pare.

In attesa di fa l' ora di pranzo s'è sonato un po' tanto pe un perde l'abitudine e si so scelti que libri che Babbo Natale aveva lasciato nela cappa der camino e che so cascati giù stamattina. 

Mettiamone 2 dato che ieri un s'è messo nulla.

Dino sceglie un bel libro biografico su Puccini

io un prezioso manuale di sceneggiatura che conosco da tanto ma non avevo mai avuto pelle mani

quanto ala musica già alcuni anni fa e s'era fatto un ber duetto scherzando musicalmente sull'intramontabile  pezzo di Lennon. E allora e si rifà. Ci si ha a disposizione solo la mi armonica, la chitarra di Holly, che in mano a Dino cambia sòno, e un vecchio amplificatore quindi un v'aspettate troppo.

Bona Giornata

 Dante e Dino


A 100 anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini, 29 novembre 1924, usciranno numerosi e nuovi studi che si proporranno di indagare l’uomo e l’artista. Vallecchi, grazie a un lavoro importante di riscoperta del suo storico catalogo iniziato, con la pubblicazione di Tobino e Gide nel 2020, ha deciso di riportare in libreria Giacomo Puccini Intimo. Un suo storico libro del 1926. Non si tratta di una biografia o di un testo monografico sul compositore luccano, ma di qualcosa di appunto più intimo, il cui valore non viene cancellato dal passare del tempo, ma anzi ne viene esaltato.

Ci sembra importante far rivivere, in occasione dell’anniversario, il racconto che di Giacomo Puccini ne fanno i suoi più cari amici, due com-pagni di vita: Guido Marotti e Ferruccio Pagni. Entrambi conosciuti a Torre del Lago dove il compositore vive uno tra i momenti più felici della sua vita: è il periodo di Madame Lescote, Bohème e Tosca.

Intimo è quindi il ricordo, di Giacomo più che la biografia di Puccini. Un racconto che attraverso le parole di Pagni svela l’uomo nella sua quotidianità, grazie ad aneddoti dimenticati e la rievocazione vivace di momenti famigliari e di svago.

A Marotti è invece affidato il compito di descrivere il rapporto tra Puccini e il mondo artistico del suo tempo e testimoniare l’importanza che la musica ha rivestito nella vita del grande compositore.





La sceneggiatura è la premessa essenziale della costruzione delle immagini e dei suoni che costituiranno il film.

Analogamente il discorso sulla sceneggiatura è la premessa essenziale del lavoro critico sul film.

Una sceneggiatura approssimativa genererà dunque, con buona probabilità, un film malfermo; un’analisi approssimativa della sceneggiatura genererà, ancora più probabilmente, una recensione malferma. Per neutralizzare questi rischi, occorre concepire la sceneggiatura come un sistema, cioè come un intero formato da parti essenzialmente connesse fra loro.

Tenendo fermo tale principio, questo saggio propone un modello concettuale in grado di spiegare il funzionamento narrativo di qualsiasi film, da L’arroseur arrosé dei Lumière a Tutti pazzi per Mary dei Farrelly, da Biancaneve e i sette nani di Walt Disney a Goodbye South, Goodbye di Hou Hsiao-hsien. Non solo: nell’elaborare schemi applicabili a qualsiasi film, Il sistema sceneggiatura si rivolge a un qualsiasi potenziale lettore, sia questo sceneggiatore, critico cinematografico, cinéphile, insegnante o studente. Nel suo tentativo di coniugare teoria e pedagogia aggiornando la Poetica di Aristotele all’era delle immagini in movimento, Il sistema sceneggiatura ambisce a essere al tempo stesso un manuale per imparare a scrivere i film e un trattato per imparare a capirli.

mercoledì 25 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2064 Buon Natale 2024

La serata della vigilia è andata secondo le previsioni eravamo comunque una discreta tavolata: Zia Holly, zio Dante, io, Bobby, Amy, Nara, Ampelio, Dino e Costanza . Nove persone con voglia di conversare e bere sono un buon numero. 

Abbiamo mangiato, bevuto, suonato e cantato, l'enorme focaccia della zia farcita con 8 gusti ha spopolato e i dolci toscani portati da Ampelio sono piaciuti a tutti.

 Quest'anno per non creare i soliti imbarazzi coi doni tutti noi abbiamo ricevuto solo regali alimentari così li mangeremo anche oggi e nei giorni a venire in assoluta condivisione e tutti saranno contenti. 

Le micette, che ormai sono miciotte di oltre 7 kg ciascuna, hanno socializzato con tutti ma da buone femmine sono rimaste un po' più sulle loro di quanto facessero Balena ed Esserino.  

Amy parla un accettabile italiano ed ha confessato che Bobby è stato il suo insegnante. Alla fine quando Bobby stava  recitando appieno la sua parte del distaccato ed ha esordito dicendo che lasciava un attimo la banda per   accompagnarla in albergo ho fatto il mio sgambetto fraterno dicendo. Perché non dormi tu  nel salotto degli zii al mio posto e io e Amy dormiamo insieme  in camera tua?. Amy che è più furba di lui ha subito ringraziato di buon grado dicendo che ne sarebbe stata felicissima mentre lui è sbiancato. Così ridendo ho detto  che era uno scherzo avevo fatto a Bobby e che potevano tranquillamente dormire insieme al che Amy, trasparente come un vetro lavato dalla zia ha esordito: Infatti noi ad Oxford lo facciamo già da mesi. Ricco applauso dei presenti e Bobby ha dovuto accettare l'ufficializzazione del fidanzamento. Perde sempre il fratellone in queste scaramucce con me. Bene, adesso spererei che questa simpatica stangona dai capelli rossi mi sforni un nipotino con le lentiggini e allora potrei anche decidermi a passare un periodo in Inghilterra a coccolarmelo.

Gli auguri odierni ve li fa questo bel Babbo Natale in cemento che lo zio Dante aveva rinvenuto in cantina, in Toscana. Era ridotto in almeno venti frammenti, conservati però accuratamente in un sacco. Forse ce li aveva messi Uliano. Comunque gli ha ricostruito piedi e mani, parte dei doni, lo ha colorato dando anche al viso un bell'incarnato. Il tocco di grazia lo ha dato mettendogli in braccio una sorta di vaso fatto con uno spezzone di tubo di ferro nel quale ha lasciato crescere una piantina vera. Giusto perché anche in quel simpatico Babbo Natale di cemnto (pesa 12 kg) ci fosse vita.

AUGURI DI BUON NATALE 

A TUTTI I NOSTRI AMICI LETTORI 



La canzoncina di Natale proposta è un jingle rauco che Samatta quasi afona, ma sempre intonatissima, cantò almeno 4 anni or sono accompagnata dal Ciampi. Con la biblioteca oggi ci riposiamo ma domani riprenderemo gli inserimenti ancora auguri a tutti

Dani

martedì 24 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri n 2063 "L'appello natalizio"

Mi piaceva quando eravamo in 14 o 15 a Natale. A quel tempo il Tafano e la sua girl di allora dormivano nel camper dello zio perché, sebbene ci fossero a disposizione l'appartamento della zia e quello mio e di Bobby, al piano di sopra, non avevamo abbastanza posto per far dormire tutti. Nemmeno utilizzando la cucina e il corridoio. Quest'anno per forza di cose il numero è ridotto ma sono felicissima di avere tra noi per la prima volta Ampelio e Nara. Bobby alla fine è arrivato ieri sera ma ha annunciato che oggi lo avrebbe raggiunto una collega Amy e mi ha chiesto l'auto per andarla a prendere in aeroporto. Appena arrivati a casa, verso le 11, lui ce l'ha presentata in effetti come collega e come scusa per la sua presenza ha addotto che lei  desiderava tanto vedere Venezia e lui voleva sdebitarsi per una collaborazione stretta in cui Amy si era fatta valere egregiamente come professor assistant. Zio Dante le ha dato un occhiata stile TAC e poi ha annuito sussurrandomi "per essere ngrese è piuttosto  trombabile, comincia ad avere buon occhio r mi nipote". A parer mio lo aveva avuto già con Martina ma le sorelle non debbono metter bocca su ste cose. Vorrei però sapere dove dormirà Amy visto che la mia camera va ad Ampelio e Nara. Dino dormirà con Costanza nella solita pensione davanti a casa nostra. Io dormirò nel salottino degli zii con le gatte. Insomma libera c'è solo la camera di Bobby. A meno che lei non vada alla pensione e mio fratello occupi la sua camera da solo per poi trasferirsi da lei di notte. E' capacissimo di aver pensato tutto ciò, perché lo conosco dall'infanzia e so che nelle questioni di cuore (o di coscia come dice Zanza) è tutt'altro che trasparente. I coniugi Fabbri che poi sarebbero babbo e mamma di Zanza arrivano col furgoncino di Ampelio insieme a Dino verso le 15. Ampelio nonostante la meritata pensione e il bar che in mano a Zanzina va piuttosto bene continua a usare la stessa macchina che prestava a noi al tempo delle mitiche scorribande.

L'appello sia pur in forma raccontata è fatto. Credo di aver presentato tutti i partecipanti alla cena della vigilia e al pranzo del 25. Il menù è parco prevede solo due grandi teglie di pizza fatte dalla zia. Formaggi e salumi per chi li ama, pane toscano e olio dello zio Dante per stimolati bruschette. Vino rosso di Bolgheri come sempre. Per i dolci la zia ha dato forfait e quindi pandori e panettoni come avranno la maggior parte degli italiani. Ampelio porterà cavallucci, ricciarelli e panforte a difesa della toscanità. Dimenticavo, in arrivo anche 5 litri di aperitivo preparato da Zanza e shakerato o meglio mixato  durante il viaggio in auto. Grappa di Bassano e Centerbe abruzzese per le digestioni più difficili. Il "caffè alla livornese" lo preparerà Nara, ci è abituata. Le gattine Cice ed Emma sono già in agitazione. Balena per adesso sta buono in formato cenere sul comodino di Zia ma potrebbe fare una apparizione come fantasma tigrato. Non mi farebbe paura e lo vorrei come regalo di Natale. Proverò a sognarlo. Credo di aver detto tutto.

Non mi resta che augurarvi una felicissima cena della vigilia e notte di Natale. 

Come musica ho ripescato l'insuperabile "Mamma maiala jazz" eseguito dalla Bar Nado Jazz band per una mitica vigilia di Natale del 2022. Parodia di uno dei nostri pezzi preferiti ovvero "Ho visto la mamma baciare Babbo Natale"



Auguri e bacioni a Tutti a domani per il pranzo del 25

Dani

 a seguire le parole per chi la volesse cantare



Wow! Mommy's kissing Santa Claus!
I saw Mommy kissing Santa Claus (kissing, kissing Santa Claus)
Underneath the mistletoe last night
She didn't see me creep
Down the stairs to have a peep
She thought that I was tucked up
In my bedroom, fast asleep
Then I saw Mommy tickle Santa Claus (tickle, tickle, Santa Claus)
Underneath his beard so snowy white
Oh, what a laugh it would have been
If daddy had only seen
Mommy kissing Santa Claus last night
He saw Mommy kissing (kissing, kissing) Santa Claus
I did! I really did see Mommy kissing Santa Claus
And I'm gonna tell my dad

Then I saw Mommy tickle Santa Claus (tickle, tickle Santa Claus)
Underneath his beard so snowy white
Oh, what a laugh it would have been
If daddy had only seen
Mommy


lunedì 23 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2062 "Veneziani o Genovesi?"

Bestiacce entrambi tanto che al tempo delle repubbriche marinare, mossi dall'ambizione di dominà r Mediterraneo, si smusarono di cazzotti all'urtimo sangue  senza che ci fosse uno de du contendenti a spuntalla e a poté dì: boia dé se n'è prese ma s'è vinto noi.  Ma oggi dico "Genovesi" e un voglio ntende quelli della repubblica marinara bensì Fabio,eccellente narratore ben noto anche pe su nterventi curturali a tressessanta infilati a corroborarà il lavoro de commentatori e cronisti der giro d'Italia e der Tour de France. Mi piace il modo di scrive di Fabio. Così  quando Dani m' ha regalato st' audiolibro mi so messo l' auricolari nell'orecchi pe godemmi r su avvincente racconto. Non l'ho ancora fenito d' ascortà ma da quel che ho sentito per ora, m' ha straconvinto sulla bontà della storia e sulle su qualità di scrittore. Mi par giusto quindi inserillo a pieno merito nella Biblioteca d' Esserino condividendo la gioia dell'ascolto co chi potrà venicci a visità a Venezia . Infine, nota non da poco, Fabio legge da sé ed essendo nato e vissuto al Forte dei Marmi nella sua parlata manca quel che di cialtronersco de Livornesi e soprattutto è assente quella vena antepatica tipica de liguri suoi confinanti.

Buona giornata anzi, siccome è guasi Natale aggiungo uno dei nostri storici pezzi realizzati dal duo Dino (chitarra) e me (armonica). A proposito  nel pomeriggio arriva Bobby e domattina Ampelio Nara e il Ciampi


Dante



Palos, Spagna, agosto 1492. Nuno ha sedici anni, ed è un granchio. O almeno questo è il soprannome che gli ha dato sua madre, morta pochi mesi prima, di cui Nuno conserva un ricordo che è dolore e luce insieme. Pur vivendo sul mare, Nuno non ha mai desiderato solcarlo, e preferisce guardarlo restando aggrappato alla terra, proprio come fanno i granchi. Finché, per una serie di circostanze tanto sfortunate quanto casuali, deve imbarcarsi su una nave di cui ignora la destinazione. Si tratta della Santa María, a bordo della quale Cristoforo Colombo scoprirà – per caso e per sbaglio – il Nuovo Mondo. Mentre Nuno si renderà conto, lui che di navigazione non sa nulla, di condividere lo smarrimento coi suoi compagni molto più esperti: tutti spaventati da quell’impresa folle e mai tentata prima. Avendo imparato dalla madre a leggere e scrivere, Nuno diventa lo scrivano di Colombo, e trascorrendo ore ad ascoltarlo sente crescere l’entusiasmo per i grandi sogni di questo imprevedibile esploratore visionario. Attraverso lo sguardo di Nuno, percorriamo il viaggio più importante della storia dell’umanità: i giorni infiniti prima di avvistare terra, fino alla scoperta di un mondo nuovo, una nuova umanità, una nuova, diversa possibilità di intendere la vita. In questo Paradiso Terrestre, Nuno imparerà quanta ferocia, quanta avidità possa motivare le scelte degli uomini, ma anche la forza irresistibile dell’amore, che lo travolgerà fino a sconvolgere i suoi giorni e le sue notti.

In questo romanzo, Fabio Genovesi non solo ci racconta la navigazione di Colombo come mai è stato fatto prima, ma ci cala dentro una grande avventura umana, esistenziale e sentimentale, che si snoda attraverso imprese, amori, crudeltà spaventose e improvvise tenerezze, svelandoci come dietro la scoperta occidentale delle Americhe si nascondano violenze, soprusi e malintesi, ma soprattutto l’insopprimibile, eterno istinto degli uomini a prendere, consumare e distruggere tutto, persino se stessi

domenica 22 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri n. 2063 " e pareva e pareva sì....."

Du anni fa si titolò un poste un po' trèsce pe l'atmosfera natalizia fatta di oranti in ginocchioni e belanti pecorelle. R' titolo n questione mi rammento fosse più o meno: pare l'abbia n culo r blu clisma. E leilì a sentilla belà pareva davvero ntenta a sciroppassi du litri di camomilla pela  via dell'ano. Si trattava ovviamente di Kate la figliola più piccina di George Dalton che in altre occasioni s'era definita unanimemente la voce più arrapante del blogghe. Quest'anno nessuno della famiglia Dalton è a Livorno. Ci si domanda dunque:  "Chissà se ora se lo sarà levato o magari mossa dar Natale se ne sia fatto n'altro?". Proviamo a risentilla per indovinà l' arcano. 

Io e lei, strafatte di ponci e tutte e due a corto di maschi (lei in quell'occasione, io guasi sempre) si riscrisse anche la versione trasgressiva dell'arcinoto brano strappalacrime portato al successone da Elvisse. Eccola qui, ricordatevi che la potete cantà ma no in presenza di minori perché abituati come so a onlifanze vi direbbero che è roba da educande e fa ca'à per davvero meglio dell'enteroclisma. 

Baci Zanza






I'll have a blu clisma without you    

Senza di te mi farò un triste clistere                             

I ll be so blu with that  clisma in my asshole 

sarò così triste con quel  cristere ner buo der culo

and those  pants of red on my bottom so sad                

e quelle mutande rosse sur mi  sedere così triste

wont be the same that I showed  to  youuu                        

non saranno le stesse  che mostravo  te

 I' ll have a blu clisma                                                      

Mi farò un triste clistere 

that's certain                                                                    

questo  è certo

and when the pains of bell push me strongly                 

e quando i dolori di pancia mi    spingeranno con forza                                                                                                                      

you' ll be fucking away with a girl so ok                      

tu sarai a trombare lontano con  una ragazza proprio  giusta                                                                                                                                                                                 

And  I'll have a blu clisma in my asshole                      

E io avrò un triste clistere ner buo  der culo.

sabato 21 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2062 " 'na frebbre brutta e mala"

Scrissi, ne primi mesi del ventitrè,  di  quel Marco Teglia col quale mi intrattenni in varie occasioni durante una calda estate a Follonica, ospiti entrambi di un carissimo amico, medico di mia zia.  Ne scrissi su questo blog recensendo due suoi scritti dai quali trassi anche alcune letture. Si trattava de "il Popolo va agli Uffizi" e "il Popolo va a Viareggio". Aggiunsi anche  il rimando a un commiato che Adriano Sofri aveva pubblicato in occasione della prematura scomparsa di Marco. Mi par di ricordare che in quella occasione rammentassi anche del talento musicale di Teglia, simpaticissimo affabulatore ed ottimo cantautore. Al contempo  in quello scritto lamentavo di aver perduto un cd contenente alcuni simpaticissimi brani musicali opera di Marco. Bene, a novembre quando mi sono dedicato alle olive e ai gattini, nel rovistare tra le mille carabattole con le quali ho riempito la cantina di mia zia  ho trovato proprio quel cd, ancora perfettamente funzionante. 

Come si soleva scrivere in alcune lettere commerciali: "tanto vi dovevamo e con l'occasione...."

Avendo parlato del talento di Marco dovevo appunto a Voi lettori almeno l'esempio di quanto andavo decantando. Inizio a farlo oggi con un pezzo che mi fa sbellicare. 

Per una migliore comprensione delle arguzie in esso contenute è doveroso far presente che la cantata attinge al vernacolo Fiorentino e che "la cicala", in quel di Firenze è il nome dato a quella deliziosa fessura che le femmine hanno fra le gambe. Corroboro questa asserzione riportando il lemma così come compare nel vocabolario fiorentino online: 

CICALA: 1) Organo sessuale femminile 2) Ragazza piacente Anche “Passera”. 3) L’insetto attaccato agli alberi,

soprattutto a pini, che d’estate ci fa sapere co’ i’ suo tipico suono che fori si schianta da’ i’ cardo che fa.



Il pezzo tratta di una smania o meglio una vera febbre che affligge tre sorelle angosciate per la mancanza di un partner, una febbre che, come dicon loro al proprio medico  "Questa febbre sor dottore la ci coglie a tutte l'ore, di scaccialla un ci riesce la ci cala e la ci cresce, l'è una febbre brutta e mala, la ci cresce e la ci cala".

Buon Ascolto e Buone Feste a Marcone ovunque lui sia, magari ne prati del Gatto Eterno insieme al  mio caro  amico "dottore",  anche lui troppo presto scappato da questo monduccio per accaparrarsi il  su posto tra erba sempre verde e gatti che fanno le fusa.

Dante

venerdì 20 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2061 "Un nobel di nome Mario"

Ciao a tutti da Bobby, tra pochi giorni sarò a Venezia e prometto di dare una mano un po' più consistente in redazione. Intanto presento questo interessante audio che metterò personalmente in biblio al mio arrivo

a presto


Bobby


---==oOoOo==---


Considerato uno dei massimi romanzieri e saggisti contemporanei, ha conseguito molti riconoscimenti: il Premio Nobel per la Letteratura nel 2010; il Premio Cervantes nel 1994, il più importante per la lingua spagnola; il Premio Príncipe de Asturias de las Letras nel 1986; il Biblioteca Breve nel 1962; il Rómulo Gallegos nel 1967; il Planeta nel 1993, e altri ancora. Assieme a Gabriel García Márquez, Julio Cortázar e Carlos Fuentes, è uno dei massimi esponenti del boom latinoamericano.



Così rispondeva l’autore a chi, al momento della pubblicazione, gli chiedeva se La ciudad y los perros – bruciato in piazza dai militari, considerato dalla critica il migliore tra i suoi romanzi, – fosse un romanzo “sulla violenza”.

E la violenza – fisica e non – fa da sfondo al microcosmo del Collegio Leoncio Prado di Lima dove avviene l’educazione del protagonista-alter ego dell’autore. Un collegio retto da militari secondo una disciplina militare in cui confluiscono sia i figli delle classi inferiori ammessi per merito sia quelli delle classi alte mandati lì dalle famiglie nella speranza di domarli, e dove la sopraffazione, la forza bruta, il dispotismo sono le leggi della convivenza, a dispetto di regolamenti e norme. “Ero un bambino viziatissimo, presuntuosissimo, cresciuto, faccio per dire, come una bambina… Mio padre pensava che il Leoncio Prado avrebbe fatto di me un uomo, – ricorda Vargas Llosa, – ma per me fu come scoprire l’inferno”.


giovedì 19 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2060 " Scelto per voi da Ampelio"

Se l'abbia scelto perché l'autore è un su collega ovvero un bravo batterista e percussionista o perché scriva bene un lo so. Un l'ho ancora letto. Ma ar mi babbo sì gliè piaciuto e poi mi ha passato il libro perché lo mettessi nella biblio di Esserino. Dagli anticipi e da quarche recenzione oltre la paterna mi parrebbe degno di lettura, fatemi sapé

Qui sotto la covere e  la sinossi co  du note sull'autore, 

Bona Giornata Zanza




-----------------------------

Hotel Firenze non è un albergo. Niente insegna al neon, né stanze, né letti. Esso esiste solo nella speranza di chi cerca una vita migliore. Il commissario Franco Mezzanotte, che di Firenze si sente ormai parte integrante come l’acqua grigia dell’Arno, non ne sa niente. Così come non conosce il motivo per cui una giovane coppia di sposi sia stata uccisa a colpi di pistola in una villetta della periferia. Non sa perché, nella cella di sicurezza del commissariato, un gigantesco ragazzo di colore sia caduto in un sonno profondo dal quale è impossibile svegliarlo, e non sa come mai una vecchia signora si ostini a contestare la chiara dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita suo marito. Come se ciò non bastasse, non sa nemmeno come ricorrere allo spiccato spirito di osservazione di Simòn Renoir, perché il suo vecchio amico è ricoverato in ospedale dopo una brutta caduta. In tutto questo c’è solo una cosa di cui Mezzanotte è certo: può contare su una squadra forse non sempre infallibile, ma che lavora con grande spirito di sacrificio. In una Firenze in bilico tra luce e ombra, il commissario Mezzanotte dovrà confrontarsi con una delle indagini più complesse della sua carriera, per scoprire come può un’illusione trasformarsi nella più crudele delle realtà. Simone Togneri è nato a Barga, in provincia di Lucca, il 30 gennaio 1975. Nel 1999 si diploma all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Successivamente tiene mostre collettive e personali in varie località d'Italia e parallelamente svolge un'intensa attività musicale come batterista e percussionista. Negli ultimi anni la passione per la lettura, thriller e noir in particolare, lo ha portato a cimentarsi anche con la scrittura. Al momento vive e ascolta le voci in una grande casa ai piedi dell’Appennino tosco-emiliano.  Con Fratelli Frilli Editori ha pubblicato i romanzi Arnoamaro (2013), Nature morte a Firenze (2015) e Dio del Sagittario (2016), tutti con protagonisti il commissario Franco Mezzanotte e Simòn Renoir

mercoledì 18 dicembre 2024

fatevi i gatti vostri 2059 "I gatti regalano gatti"

Quando e si mettano nzieme la mi nipote e Zanza e farebban venì i senzi di corpa anche a Gesù. Che se quest'anno nascesse ale due nvece che a mezzanotte gli c'entrerebbe di fa n'antra cinquantina di ponci a leilì. Comunque io dovevo ancora dà ir resoconto dela mi calata in Toscana e quindi eccomi qui co le nuove: Quest'anno bone per fortuna e nzieme cole notizie prencipio a distribuì anco la mi parte di regali. So andato giù ntorno a San Martino e la rimpatriata ar bar Nado è stata notevole. Mancavano purtroppo arcuni pezzi da novanta che, avendo paura di un trovà posto si so avviati prematuramente nell'aldilà. Il Ciampi c'era, un po' malandatuccio di salute ma vivo e vivace ner su spirito caustico e nella facoltà d'indisporre chiunque gli rivolga la parola. Verrà a Venezia per Natale e son contento. Più di me sarà contenta Costanza che armeno a Natale avrà quarcosa da nfilassi fra le zampe. Questo sempre che luilì un sia ndisposto come gli capita spesso fin da quando s'era giovani. Dopo alcuni giorni di bevute e sonate co Dino e Ampelio mi chiamava un dovere: La raccolta dell'ulive all'orto di Follonica. Orto che fu der mi babbo e dela mi zia (quella dela casa der nespolo indove visse ITO e nacquero Balena ed Esserino) ma sempre gestito da quest'urtima. Quando anche lei fu vecchia e n preda all'arzaime lo rilevai dala mi cugina, su figliola, che tanto vive in Francia e non gliene mportava na sega. Sta di casa a Venezia e avere un orto a Follonica un è cosa da geni ma sto fazzoletto di terra è vicino al mare (poco più di 1000 metri) e se voglio ci posso campeggiare l mi camper e facci l'unica vacanza al mare che mi posso permette di sti tempi. Poi ci sono 11 piante di ulivo che, a seconda di come gli gira, fruttificano e mi rendano un po' d'olio per casa. Quest'anno l'ulive c'erano e i mi vicini m'avevano avvertito, Non ho altre attrezzature che i teloni, la scala e le mani e così mi sono fatto un discreto culo ma ho cavato un po' d'olio. Quantità modesta ma  qualità eccelsa come diceva r' duce all'italiani quando gli andava male cola raccolta del grano. Ma la cosa meglio è stata quella di trovare l'orto popolato da 5 gatti. Secondo me me li hanno mandati Balena Esserino ed ITo per non farmi sentire troppo solo,

 Uno è giovane ma svezzato ed è spiccicato a Balena,  m'ha seguito anche sula scala durante la raccolta. Poi c'è una micia rossa e bianca che apparteneva ai proprietari dell' orto accanto al mio e che non se ne è voluta andare quando questi lo hanno dismesso.


Ha sfornato 3 micetti rossi deliziosi che dormano nel mi orto dove una volta stavano gli animali da cortile e dove io adesso ho ricoverato un gran numero di biciclette. Un ci sarà tanto caldo ma almeno un ci piove. Eccone alcune foto. Qui mangiano sul mio pozzo dell'acqua  


questo è Red a pelo medio


questo è Pallino cosidetto per la testa rotonda, a pelo raso


e questo è Leo a pelo lungo e muso leonino

qui il Balenino assiste i lavori controllando


 quante olive siano cadute
e qui sotto  si vede una parte dela raccolta


Sarebbe l'ora de doni, ce n'ho una cassa da mette in biblioteca così procedo ala scelta e ala presentazione in sinossi.  Visto quel che ho scritto in precedenza vi presento questo simpaticissimo qui sotto. Dato che ci s'hanno tutte e due  mettiamo in biblio sia la versione cartacea che quella in audiobook


Bona giornata a tutti  Dante



Cassandra Sartori è la consulente in cultura felina che tutti vorrebbero per amica: simpatica, affettuosa, creativa e, soprattutto, autenticamente e orgogliosamente gattara. Oltre ad aver fatto del suo amore per i gatti una vera e propria professione, Cassandra ha dato vita a una community di proprietari di mici che la seguono sia per le simpatiche e irresistibili imprese dei suoi mici in casa e della sua colonia felina, sia per chiedere e raccogliere consigli preziosi per comprendere il proprio gatto, prevenire tanti problemi che si possono evitare con le giuste attenzioni, affrontare le criticità comportamentali o di ambientamento. L’esperta in relazione felina, infatti, aiuta umani e gatti a impostare fin dal primo giorno una convivenza serena e armoniosa, o eventualmente a riequilibrarla con interventi sul piano relazionale, ambientale e comunicativo.

Tra i tanti argomenti pratici trattati nel libro: come inserire un nuovo gatto in casa (soprattutto se ce ne sono già altri), come affrontare un trasloco, come abituarlo al trasportino, come gestire aggressività o sveglie di notte, come fare in vacanza… E molte altre informazioni e indicazioni che Cassandra ha appreso grazie ai suoi studi in etologia e grazie alla convivenza con i gatti che hanno fatto parte della sua vita, dal primo (indimenticabile) Napoleone a Mimmi, trovata per caso, passando per Perla con la sua cucciolata e Mr. Black, rimasto con lei troppo poco, fino a Filippo, arrivato in famiglia nel momento più caotico, e diventato a tutti gli effetti una star di Instagram.

Nel percorso tracciato in queste pagine, Cassandra ci insegna a capire e a soddisfare al meglio tutte le esigenze del nostro amico felino, accompagnando il lettore dai primi giorni di vita del gatto fino alla sua vecchiaia: perché rendendo più felice lui, saremo più felici anche noi.