mercoledì 8 luglio 2020

Fatevi i gatti vostri n. 1540 "I LAUTARI" E che palle! Non il film (BELLO) ma i pop up!

Il prof. Martinelli ci ha chiesto questo film fuori lista e ho controllato se per caso lo avesse lo zio. "Ti pare che possa non averlo?" mi ha detto "avrei assegnato 10 oscari a quel film". Io l' ho guardato ieri sera e alla fine mi sono accorta che stavo piangendo perché nelle scene finali mi è venuto uno di quei nodi alla gola che possono esser sciolti solo lasciando andare le lacrime. Non mi succede spesso. Invece mi sono moolto ma mooolto arrabbiata quando cercando una bella recensione per presentarvi il film, mentre facevo il consueto copia e incolla, operazione che compio senza cambiar nulla, per totale rispetto del pensiero dei recensori e dei siti che li ospitano, mi sono trovata questo bel pop up e sul tema si era già soffermato Bobby giorni fa


Come vedete è proprio sopra il testo che stavo copiando. Fanculo!
Stavo usando  il computer mio e lo uso solo io. Non visito siti porno, ovviamente ho il blocca pop up, il firewall, l' antivirus, l' adblock e mille altre protezioni, sono una donna e non voglio scopare una donna e nemmeno un uomo consigliato da terzi ma voglio che questi stronzi smettano di invadere direttamente o indirettamente la privacy di chi non ha mai chiesto i loro servigi e le loro offerte.
Quasi quasi vorrei contattarli dicendo loro che cerco lavoro e poi andare all' indirizzo, di notte, con un' autobotte di benzina!

Dani

I LAUTARI di Emil Loteanu

lautari1I Lautari, 1972, di Emil Loteanu [regista moldavo molto affermato in Russia], è un film di una straordinaria forza visiva, lo si capisce fin dai primi istanti, quando l’obiettivo si incanta ad osservare un paesaggio collinare, attraversato da un carretto guidato da un gruppo di musicanti. Sono i lautari, musicisti nomadi di origine moldava, che, per vivere, portano in giro la loro musica ricevendo in cambio o offerte di denaro dagli spettatori, o ristoro presso la casa di qualche nobile, che li ha ingaggiati per una serata festosa nella sua dimora.
Siamo nel 1800, e in Bessarabia [l’attuale Moldavia], si respira un’aria molto tesa. La povertà è uno dei mali maggiori, così come pure la ferocia dei soldati zaristi e la convivenza forzata tra zingari e moldavi, ormai all’apice della tensione. È in questo contesto che si muovono i lautari, bersagli preferiti del governo zarista, che non esita a perseguitarli servendosi dei suoi soldati. Il film ruota intorno alla figura di Toma Alistar [Lunkevič Serghei], un violinista prodigioso, così talentuoso da essere corteggiato dalle corti viennesi. Seguiamo la sua storia, tra presente e passato, attraverso l’uso di flashback che ci riportano all’infanzia di Toma, figlio di lautari.
Alla morte del padre, Toma, ancora bambino, ricevette da questi in eredità il violino e gli spartiti, condannandolo ad un futuro da lautaro che, se da un lato gli permetterà di essere un uomo libero, dall’altro gli garantirà solo miseria, nonostante riceva complimenti dalle alte classi nobiliari.
lautari2È pur sempre un lautaro, e perciò deve accontentarsi della sua posizione. Non gli è permesso oltrepassare una certa soglia di successo e notorietà. Durante uno dei tanti viaggi con i suoi compagni [Dumitru KhenesceskuKaralambie BerdagaVasile ZubkuVilli Musojan], Toma incontra Ljanka [Olga Kympiani], una zingara. I due si innamorano perdutamente, ma il destino di Ljanka è già deciso: non può mischiare il sangue zingaro con un uomo moldavo, e perciò sposerà un uomo molto ricco, della sua stirpe, appartenente ad una tribù tzigana ungherese. In nome di questo amore, i due fuggiranno, ma, rintracciati dagli zingari, verranno legati e frustati insieme. Non si rivedranno mai più, e il futuro dei due non mostrerà nessuno spiraglio di vita positivo.
Il mestiere del lautaro è come una maledizione, un’eredità scomoda, figlia di un destino inesorabile verso il quale non c’è alternativa.
I Lautari è un film di un certo spessore, profondo anche nella recitazione degli attori, che sembrano provenire da una formazione teatrale per movenze e impostazione. Ci sono delle scene che è difficile dimenticare, come la fuga nei campi di Toma e Ljanka, ma soprattutto la loro fustigazione, lenta e precisa, alla fine della quale il cavallo accanto al quale i due sono legati, si avvicina a Ljanka, annusandola. Certo, e va detto, I Lautari è un film estremamente lungo, e proprio questa sua estensione di  due ore piene rende difficile la visione, anche perché si tratta di una storia dai ritmi molto lenti, con pochi dialoghi, cosparsa di belle musiche popolari moldave, nelle quali sono il violino, il flauto e la fisarmonica a dominare la scena.
La chiusa è evocativa, nel senso che, nell’incantevole e contemporaneamente ombroso paesaggio moldavo, vediamo stagliarsi nel cielo un uccello, come a rappresentare la libertà, cercata e sognata dai lautari.
Gilda Signoretti
Regia: Emil Loteanu
Con: Lunkevič Serghei, Olga Kympiani, Dumitru Khenescesku, Karalambie Berdaga, Vasile Zubku, Villi Musojan

4 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Buongiorno a tutti e conplimenti a te e a Holly in versione usignoli per l'audio di ieri 😃
    Io dubito che avrò la forza morale di guardare i Lautari, comunque ho qualche giorno di tempo per pensarci. Nel frattempo vengo a batter cassa per un film che mi è tornato in mente stamattina appena sveglia: il Labirinto del fauno, che conosco solo a pezzetti e su cui ho sentito dire di tutto e di piû, e mescola fantasy e storia... insomma, lo volevo guardare completo.

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  3. Hai diecimila ragioni Dani. Ormai questa spropositata offerta di trasgressioni e incontri, quasi al buio, invade territori che prima erano incontaminati. Ho già detto che è capitato anche a me mi sorprende, però, che tutti gli antimalwares siano inefficienti. O forse sono inefficienti quelli gratuiti? Forse proprio per questo lasciano passare queste boiate? Perché la gente compri le versioni a pagamento? Può essere. Comunque vorrei una legge in proposito: "il mio IP deve essere free e in tal senso compilo magari formale richiesta, da proposte a sfondo sessuale come anche magari da proposte per il cambio di gestore Enel, son spaccapalle quanto i porno sellers. Posso dimostrare che sul mio pc è arrivata roba che avevo elencato tra la non desiderata? Bene allora grosso multone e diffida al responsabile che me l'ha mandata. Non me l' hanno mandata ma sta sul sito che visito?Bene facciano in modo che se ho fatto richiesta in tal senso a me non appaia. Ma si noti bene non che debba essere io a schermare il computer. Porto un esempio SE NON VOGLIO PROSTITUZIONE IN STRADA non mi possono dire di oscurare i vetri dell' auto o di tapparmi gli occhi o di passare da un'altra parte in caso ci siano i bambini con me.
    Ma siamo diventati matti? Se si va avanti così ci troveremo a dover salvaguardare anche la libertà di un esibizionista che si mette a masturbarsi in piazza del Duomo. Immagino le argomentazioni: poveretto ha bisogno, ha problemi, non fa male a nessuno, basta non guardarlo.
    Presa dalla foga ho dimenticato i complimenti il pezzo è bellissimo. Voci ambedue bellissime.
    IL film voglio proprio vederlo, magari in più riprese. Se Dante si è sbilanciato così deve essere qualcosa di molto particolare
    Bacioni solidali alle donne in lotta
    Anna

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  4. Dani la veemente! In effetti rompono. Io ormai ignoro tutto quello che non mi interessa e non immagini quanto, nella vita lavorativa di ogni giorno, sia laborioso scansare le attenzioni di tutti gli imbecilli che quando vedono una donna da sola in giro per il mondo si sentono in diritto di fare avances estremamente esplicite pur sapendo che sei sposata che non sei in cerca di nulla e soprattutto che non hai dato loro alcun minimo accenno di disponibilità. Un approccio elegante, una piccola galanteria possono esser gradevoli anche se le respingo ma quando sono pesanti mi viene voglia di demolir loro le palle a ginocchiate.
    Un abbraccio solidale anche da me
    Patty

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