lunedì 27 luglio 2020

fatevi i gatti vostri 1558 "la gatta gnuda"

Quando ero piccolina mi capitava di avere paura e dicevo a mamma Nara: Mamma ho paura! E lei mi rispondeva puntualmente minimizzando: sì dela gatta gnuda. Io non capivo cosa volesse dire ma il suo tono ironico mi tranquillizzava. Saggezza e tradizione popolare attribuivano a questo strano felino senza pelo l’immagine di una paura inutile, senza senso.
Magari un tempo si credeva davvero che, nelle notti scure,questa gatta, sgraziato e glabro, alter ego femminile del gatto mammone si aggirasse per la campagna lanciando inquietanti miagolii e rappresentando un vero pericolo per gli umani che avesse incontrato sul suo cammino.

Poi, nel lessico quotidiano, destituita dell' alone fantastico e riportata appunto all' icona quasi ridicola di gatta senza pelo è forse rimasta appunto come espressione per sminuire o ridimensionarele paure di bambini e forsanche di adulti.
La gatta gnuda dunque come emblema delle nostre paureche in qualche modo, però, ne vanno affrontatee, se possibile, vinte. Cosa c'entra col film? Quasi nulla ma quando ho letto naked mi è venuta in mente la mia infanzia e la gatta senza pelo.
Buona giornata Zanza
qui la recensionde di mymovies  sul film che mettiamo oggi in cineteca

Una romcom leggera leggera, con Ethan Hawke che ben si adatta agli schemi narrativi di Nick Hornby.
Recensione di Emanuele Sacchi
Duncan e Annie vivono una relazione abitudinaria da 15 anni: lui è ossessionato da un musicista ritiratosi misteriosamente dalle scene, Tucker Crowe, mentre lei vorrebbe un figlio ma non osa insistere. Quando emerge un album inedito di Crowe e il musicista entra di fatto nelle loro vite, le crepe tra i due diventano insanabili.
Tutto in Juliet, Naked grida forte e chiaro il nome di Nick Hornby e di una tipizzazione dei rapporti umani che si ripete con variazioni minime da "Alta fedeltà" in poi.
Un Peter Pan brizzolato, anzi due: fan e artista, differenti declinazioni della figura di perdente cara all'autore di "Febbre a 90". Il differente punto di vista, americano e non britannico, di Jesse Peretz rischia di rendere più stereotipata la visione dell'inglesità, fatto che, non a caso, la critica britannica ha mostrato di non gradire. Ma quel che si perde in britishness si guadagna nella componente a stelle e strisce, visto il casting perfetto di Ethan Hawke come Tucker Crowe (è l'attore a interpretare tutti i brani musicali).

Un "giovane nonno", o un vecchio ragazzo, scombinato, perdente e sconclusionato almeno quanto Duncan lo aveva assurdamente mitizzato. Uno scollamento tra elaborazione dei propri miti, con generazione di un proprio intangibile avatar, e realtà concreta: una collisione che raggiunge l'apice quando Tucker Crowe entra nelle vite di Annie e Duncan e nello schema da romcom di Jesse Peretz. Duncan è detestabile nella sua incapacità di ascoltare la propria compagna, ma è anche drammaticamente realistico e contemporaneo.

Paradossalmente l'equilibrio creatosi fin lì, attraverso una pregevole caratterizzazione dei personaggi, si sfalda progressivamente man mano che il rapporto tra Annie e Tucker prende corpo. Splendida coppia Byrne-Hawke, ma la sceneggiatura finisce per assisterli sempre meno, introducendo nuovi personaggi e situazioni da romcom (la mostra con esecuzione di Waterloo Snset dei Kinks), che rallentano il meccanismo anziché oliarlo. Come se si preferisse girare attorno alla svolta narrativa senza assumersi il rischio, come se la sceneggiatura dimostrasse la medesima incompiutezza dei protagonisti raccontati.

3 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Zanza Livorno on line dalle ore 19:00 alle 23:00

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  2. Di sicuro era un modo di dire diffuso anche nel contado fiorentino, ma lo usavano molto anche certe mie amiche del bolognese. La cosa buffa è che il gatto nudo esiste davvero: prima, genericamente "gatto nudo del Messico" e noto solo come curiosità esotica, oggi "gatto sphynx", a qualcuno non piace molto ma conta la sua brava schiera di fan anche fan molto agguerriti e sembra sia molto simpatico. È una razza regolarmente catalogata ma NON selezionata negli allevamenti, esiste e basta. Oggi che di gatte gnude non si parla quasi più in Italia ne abbiamo parecchi (qualcuno anche nei gattili 😢) mentre quando il modo di dire era di uso comune, qualche decennio fa, dubito ci fosse in Italia anche l'ombra di uno Sphynx.
    Buona settimana e rilassatevi bene - per me sarà inquieta ma conto di uscirne con onore.
    Saluti ai mici, cui in questo periodo essere nudi farebbe un bel comodo 🌞🌞🌞🔥

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  3. Grazie Cari
    molto solleciti stavolta Bravissimi
    Baci
    Patty

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