giovedì 16 novembre 2017

fatevi i gatti vostri n. 732 "Stratagemmi pro Ito"

Torno a Venezia dopo 10 giorni passati tra Livorno e Follonica. A Livorno c'è un ber pezzo dela mi vita, Dino, il Bar Nado, ma potrei dì: le mi radici e avrei bell'e detto abbastanza. Poi da quando Zanzara è cresciuta c'è sempre musica e il barre, in cui una volta i passatempi erano le carte e le sfide a braccio di ferro, pur mantenendo il suo aspetto da adorabile bettola anni sessanta ha dato spazio ad alcuni amatori che si ritrovano e sonano lì. A Livorno però non ho più casa, ir mi babbo stava in affitto e quella di Don Luigi è tornata ala chiesa. Don Luigi aveva anche un bugigattolo di suo  dove praticava l'esercizi spirituali con qualche prosperosa parrochiana che ancora lo ricorda con rammarico: " Un omo così un rinasce più!" Siamo d'accordo co loro, forse non avranno apprezzato il prete ma quarcartra cosa di certo l'hanno apprezzata.... Ora in quel piedatterre ci dorme Dino e quarche vorta mi ci fermo anch'io ma Dino quando va a letto è gonfio di ponci e di vino e dorme tutto attraverso russando come un animale, un c'è versi di chiudere occhio.
Nel retrobottega di Ampelio c'è un mobile letto a una piazza, a vedello pare un settimino ma se si gira ha dentro una rete piegata. Il pomeriggio ci si buttano, a turno, Ampelio e Nara pe riposassi e a vorte Zanzara quando non ha voglia di andare a casa. Ho l'autorizzazione speciale dei barristi per dormire lì, c'è anche un bagnetto e l'acqua carda, inzomma tutti i conforte.
A Follonica, anzi a diversi km in collina, c'è la casa dela mi zia che ormai ha l'alzaime ed è ricoverata in una struttura specializzata in questo tipo d'assistenze. La casa è stata affittata ma io c'ho un orto a nemmeno mille metri dar mare che era mezzo de mi babbo e mezzo dela mi zia e che con un po' di passaggi tra me e la mi cugina, ci siamo accomodati perché toccasse a me  mentre lei ha preso un garage in collina.
All'orto ho dieci ulivi, una carciofaia e un po' di baccelli, tutta roba che non si deve annaffiare e che qualcosina dà. Ho fatto dodici litri d'olio bono raccogliendo le olive da me e ho piantato i carciofi. Nell' orto c'è anche un magazzino agricolo e posso dormire lì, è pieno di roba mia e in mezzo a tante scatole di cartone coi libri e tutte le cose mie e dela mi famiglia ci si sta caldi anche in pieno inverno.
Stanotte ho dormito lì per salutare Ito l'ultima volta. Il treno  per movermi da Livorno a Follonica l'ho pagato pochissime vorte, la sera fanno pochi controlli e io ho trovato uno stratagemma. Zanzara m'ha procurato una maschera da negro che serviva per rappresentare uno de' 4 Mori di Livorno. Io mi metto i guanti, e un passamontagna
poi mi siedo in mezzo a i negri che a quell'ora affollano il treno, loro ormai mi conoscano e ridano, anzi mi si mettano davanti perchè mi possa nasconde meglio.
Sempre andata bene. Di mattina faccio un biglietto per una destinazione vicina, che costi poco e lo lascio controllare. Poi mi metto a dormire. Di solito non me lo controllano più ma se per caso tornassero domando smarrito: ma indove siamo? Alla risposta  bestemmio una diecina di volte e dico che mi sono addormentato.
Non lo faccio per cattiveria o malizia ma non potrei spendere 160 euri per andare da Ito. Ci vogliano più di 8 euri a viaggio. Il viaggio per Venezia, che cola carta d'argento costa oltre 50 euri, lo pago regolarmente e anche l'autobus e il vaporetto, quando li piglio. Questo piccolo magheggio lo converto in cibo e medicine per Ito.
Lui lo sa e apprezza, ogni volta, quando lo saluto, gli faccio tre giri intorno con la vespa e lui mi fa una capriola di lato. Da tre giorni la vespa non ce l'ho ma questa è un'altra storia e ve la racconterò domani.
Un abbraccio a tutti
Dante

1 commento:

  1. Quella di mascherarsi è pura genialità mista a senso innato della comicità ma apre anche a una seconda lettura sulla discriminazione al contrario.
    Tranqui Dante non andrai all' inferno per questo e il Gatto Eterno ti concederà indulgenze in gran copia
    un abbraccio
    Patty

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