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martedì 3 luglio 2018
fatevi i gatti vostri n. 1029 " per aspera ad astra "
Mi sono messo a ristudiare musica, un pochino l'avevo studiata con Dino ma pur potendo contare sulla sua estrema disponibilità fin da quando eravamo ragazzi, vedere la facilità con cui affrontava le strade più ardue mi metteva un senso di angoscia perche io per ogni tonalità che apprendevo dovevo detergermi tinozze di sudore. Lui mi consolava dicendomi ci sono anche doti naturali, tutti e due amioamo la musica così come amiamo il mare, tu stai sott'acqua un' infinità di tempo e a me dopo 30 secondi schiantano i polmoni, nella musica accade esattamente il contrario. In quei momenti avrei ceduto tutta la mia abilità nel nuoto nei tuffi e nelle immersioni per saper suonare alla perfezione un valzerino.
Poi l' armonica mi ha aiutato tanto, mi ha dato il senso del tempo e mi ha permesso di correggere alcuni errori di intonazione che, con la voce consevo ancora nella loro primitiva natura.
Ora da tempo ho un tormento. Come sapete, a Natale Costanza ci ha regalato una bella tastiera, perché quando siamo tutti insieme non dovessimo rinuncire al piano e all' organo. Dino ci mette le mani e sembra chopin anche con questa steccona elettronica. Io quando sono solo la guardo con timore e riverenza e qualche volta la tiro fuori ma per ora ci so fare solo il valzer della vedova allegra in maniera dilettantistica ma accettabile.
Oggi invece m'è saltata in testa un'altra aria, scontatissima dato il mese corrente.
Correva infatti il 1968 e avevo dato gli esami di terza media con un febbrone boia dovuto alle immersioni nel fosso reale che avevo fatto per recuperare la mia armonica dopo avercela gettata con rabbia per i miei primi insuccessi musicali.
Presi la broncopolmonite e mi si creò un brutto focolaio in un polmone. Dovevo stare in casa e non pigliare il sole e Dino, con la chitarra mi veniva a sonare Luglio che era il tormentone di quell' anno.
Così stamattina ho tirato fori la tastiera e ho scaricato la musica e dale 6 e mezzo rompendo le palle ai gatti sono riescito a falla venì fori.
Non v'aspettate granché, è roba che non ha nulla a che vedere colle mie sonate di armonica ma come si dice:
per aspera ad astra e prima di morì vorrei imparà a sonà ir piano un pohinino meglio, fosse mai che all' inferno dove anderò di sicuro abbiano bisogno di un sam che ni faccia ir sottofondo mentre i diavoli infilano coi forchettoni dannati e dannate.
Spero anche che Dino si commova pe sto sforzo e mi risoni Luglio cola chitarra come quando s'aveva quell'anni meravigliosi che un s'hanno più ma si ricordano sempre.
Bona giornata Dante
clikkate qui per ascoltare LUGLIO ho masticato un aglio e mi ritorna insù
4 commenti:
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L' esecuzione è ancora un po' "scolastica" ma gradevolissima e con un accompagnamento idoneo. ".....ad astra" dunque!
RispondiEliminaG.Martinelli
Boia Dantino,
RispondiEliminamale male un l'avresti fatta, la parte dell' armonia e ir tempo vanno benino e te ne devi esse accorto perché in fondo c'hai stiantati a forza di ripetela. La melodia è quella ma pare fatta co du diti su nattera ventidue dell' olivetti invece che su un piano. Comunque se prometti di un provacci più ti si battano le mani. Cola chitarra te l'ho digià fatto ora tocca a Zanzara a infilallo dentro perché a me un mi riesce
A presto
Dino
una lettera ventidue dio rospo nemmeno so scrive
RispondiEliminaDino
Non sarà uno di quei pezzi che ha rivoluzionato la musica di tutti i tempi, ma è un brano gradevole e simpatico e tutti quelli della nostra generazione lo ascoltano sempre volentieri, in qualsiasi forma e con qualunque arrangiamento (anche se già da bambina mi domandavo perché la fanciulla non TELEFONAVA al suo innamorato, invec di lasciarlo ad arrovelarsi. All'epoca davo per scontato che ovunque e comunque cu fossero fior di telefoni a disposizione) 😌
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