lunedì 26 dicembre 2016

fatevi i gatti vostri n 666 " Cioccolata orologio e TOPA svizzera" audioracconto di Dante Davini Diversi

Pubblico io un audioracconto-cronaca dello zio, dato che mia sorella si è infortunata leggermente. Un abbraccio e tanti auguri  Bobby

il Titolo è 
Cioccolata Orologio e TOPA svizzera 
audioracconto di Dante Davini Diversi
per ascoltarlo


Cliccate qui: CIOCCOLATA OROLOGIO E TOPA SVIZZERA

Intanto oggi mi tocca scrive a me dato che Dani pe facci vedé una danza Maori è rimasta nchiodata ala schienao o meglio io fo il brogliaccio e poi toccherà a Bobby trascrive e mette in rete il raccontino.
Fin da stanotte  ho dovuto tené bono Balena che s'è svegliato a metà nottata e saltando sur letto coll'occhi di fori e cole zampe ritte  diceva che se Esserino un era bono a fa la bestia servaggia del blog 666 l'avrebbe fatta lui cole prevedibili conseguenze. E' bastato dinni "pappa" e metteni du crocchi nela ciotola pe mette fine ala rappresentazione. 
Poi ho dovuto gestire la  sorpresa pe Dino. Un regalone che se un se lo sa godé davvero quando si torna a Livorno gli pianto una pedata ner culo e lo butto ner fosso grande. così se vole morì ha trovato la scorciatoia. 
Dunque i più attenti e affezionati tra i lettori ricorderanno che in post piuttosto antico narrai la storia di un vecchio amore di Dino o per lo meno d'una che da tant'anni era innamorata di lui perché su sentimenti der mi fratello di latte un ci scommeterei nemmeno cinquanta centesimi contro 100 euri. Comunque volendo fa un riassuntino com'all' elementari:  s'erano conosciuti quando Dino era già grandicello, io e lui si potevano avé 29 o 30 anni  e quell'anno dato che coll' università ci s'erano bell' e giocate tutte le carte utili a fa carriera ci si arrabattava a fa i bagnini in un villaggio svizzero guasi all' uscita di Follonica. Il lavoro ce l'aveva trovato la mi zia che abitava lì e riforniva il villagiio di frutta e verdura che coltivava lei e finito r'lavoro si dormiva a casa sua  perlomeno quando si dormiva. Nzomma  successe che una ragazzetta che un arrivava a 18 anni prese una di quelle cotte pe Dino che lo messero in non poco imbarazzo. All'epoca la depressione  gli era anche presa anche se il carattere malinconico era il su pezzo forte. Giovani abbronzati e cola canottiera rossa s'aveva un monte di donne dintorno e tutte più o meno erano tra i 25 e i 35 anni più qualche Amerigo Vespucci come noi si chiamavan le signore nave-scola o coguars come le chiamono oggi i giovani che son tutti doventati anglofili e dicono assòle per dì il vecchio buodiulo che sonava tanto bene specie n bocca a Livornesi. Nzomma mentre io cercavo di fa come l'orso che prima dell' inverno sabbuffa quanto più pole, Dino non riusciva a mandar via quella ragazzotta che ni faceva perdere tante, troppe occasioni con le maggiori di lei. Finì l'estate e non avevano combinato nulla perché lei era cotta ma perbene e Dino un era cotto ma secondo me era mbecille già da allora. La bimba aspettò un anno sempre a scrivegli cartoline da posti più inne dela svizzera e talvolta anche d'altri paesi poi l'anno dopo, forte dei diciottanni compiuti da poco tornò in Italia, lo rintacciò  steso ar sole perchè co tutti i casini combinati il posto al villaggio ce l'avevano levato e ni saltò addosso. Poi ni ci risaltò e ancora e ancora finché Dino mi disse oh Dante, un sarà mia ninfomane. Un era perché si condondeva solo con lui e più lui era restio più lei ni s'appiccicava. Ala fine anche il Ciampi cedette e ci si fidanzò ma la cosa un era destinata a durare, con quer su carattere di merda tanto disse e tanto fece che alla fine lei piangendo lo mandò in culo. Continuarono a sentissi, poi lei si fidanzò, si sposo, si divise, divorziò si risposò si ridivise si ridivorziò. Finche quarche anno fa Io l'amici del barre e soprattutto Don Luigi che ci mise i soldi di tasca, si riusci a vestillo per benino a fallo lavà come una macchina nova e a spedillo in isvizzera. Ci stette bene ma poi rivenne via. Lei che nel frattempo aveva i quattrini che ni sortivano dall' orecchie ni volle regalà un pianoforte a coda che fece recapitare a Livorno ma il seguito un ci fu.
Ieri sera mentre m'arrivano l'auguri di natale sur un telefonino che ha ancora lo sportello e non ha uozzap e tutti que troiai che un li sopporto, così mi chiamano a voce, chi vole, sento una voce con discreto aaccento tedesco che mifa
"Ciao Tante Pon Natale" e poi nela conversazione mi chiede ovviamente come stava Dino. A me in questi momenti vengamo l'idee meglio e così mi so spostato n camera subito seguito da Holli che si preparava a picchiami na padella n testa. Poi ha sentito la telefonata e s'è carmata, nzomma gli ho detto, "Dino è qui ma invece di passattelo ar telefono che ne diresti di fa un salto a Venezia te?"
Contrariamente al passato, in cui m'avrebbe piglio la  macchina e arrivo, mi ha parlato delle bufere di neve che c'erano intorno alla su casa di montagna aggiungendo però che riusciva a raggiungere un aeroporto  sarebbe venuta la mattina seguente. Posto a casanoi  un ci sà ma i soldi pell'albergo un gli mancano davvero così siam rimasti daccorddo che mi aggiornasse e stamattina è arrivata proprio sotto casa cor una bel motoscafo taxi che quando ir tassista m'ha visto venire giù coi panni di casa s'è dimorto meravigliato che una signora così elegante frequentasse dela gentaccia come me.
 E' nvecchiata anche lei, ha passato i 50 ma le porta dimolto bene e non ha perso il sorriso che aveva da ragazza anzi le rughettine di espressione mi pare ni stiano bene.
Dino c'è rimasto di sasso e m'ha detto piano" vigliacco questa me la paghi", al che gli ho replicato "no questa te la paghi da te, anzi credo te la dia gratisse" e così la cosa è finita in una bella risata. La svizzerotta ci ha portato cioccolate buonissime per tutti e un orologino da tasca  vintage molto carino,per me. A Dino invece ufficialmente un gli ha portato niente ma noi che si cominciano ad avé i capelli bianchi si sa che 'ncartato nele mutande gli ha portato un dono che conserva per lui da più di trent'anni, vera costanza svizzera!

3 commenti:

  1. Ricordo benissimo la storia della rimpatriata di... tre? Quattro? insomma di qualche anno fa, che finì col pianoforte, e mentre leggevo il prequel mi sono ricordata delle mie (poche) estati marine dove c'era sempre qualche fanciulla (sì, anch'io) attaccata a cozza a qualcuno interessato il giusto, poi improvvisamente la cosa per un po' funzionava. Credo sia una tappa obbligatoria nella vita di una giovinetta.
    Spero che Dani si riprenda prima di subito (e che ci diate poi qualche aggiornamento su com'è andata a finire con Costanza Svizzera) ^__^

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  2. Lo abbiamo visto solo oggi perché ci siamo concessi una gita fuori porta. Delizioso! E il classico dono incartato nelle mutande è metafora degna dei migliori umoristi. Aguri per il Capodanno, Vale e Patty ( ex bloggers erprencentrence)

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  3. E anche Dino ha avuto il suo regalo! Mi scuso per l' assenza ma abbiamo avuto qualche problema di natura veterinaria che sembra, comunque, essere rientrato. Ma qui di salute ce n'è poca per tutti e siamo sempre sul chi va là. Vi faccio tanti auguri per un Anno Nuovo ricco di quello che desiderate. Che poi è quello che desideriamo un po' tutti. Un abbraccio.

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