Boia dé se è vera vella storia dell' Ostia. S'era nelo stesso periodo di ora o forse era digià prencipiato Maggio, era ir sessantasette ala radio davano sempre luglio di Riccardo Del Turco. Io e Dino si faceva la terza media. Lui studiava gia il piano e azzardava già quarche piccolo componimento. S'era come fratelli ma essendo ragazzi quarche competizione c'era: A lui mancava la famiglia essendogni morta la mamma quando era nato lui e Renatino, ir su babbo, grande amico der mio, era sempre al lavoro. Difatti in quegli anni si stava guasi sempre coll'uscio aperto ed essendo dirimpettai la casa di Dino era la nostra area giochi mentre la mia era il posto ideale per mangiare e pelle merende che la mi mamma preparava in abbondanza. Renatino per compensare i tanti vòti che c'erano negli affetti di Dino cercava di accondiscendere a ogni sua voglia, ni comprava giocattoli belli e appena Dino dimostrò talento pe la musica ebbe in dono una chitarra prima e subito dopo un armonium di seconda mano che comunque permetteva di facci quarsiasi cosa.
In casa mia c'era quarche problema economico e ai conti dela mi mamma i soldi un bastavano mai, in più ir mi babbo era un pezzo di pane ma era burbero e non gli si potevano rompe le palle con tante cazzate, quando io tentavo di perorare qualche mia causa portando ad argomento il fatto che che Dino, per esempio, aveva la chitarra e io no, ir mi babbo, dopo na discreta serie di bestemmie che davano l'incipit a quello che sarebbe stato il succo del discorso, replicava:
" Te ciai la tu mamma, 'sa rompi i coglioni? Ci staresti a non avé la mamma in cambio d'una chitarra?"
Forse il discorso era troppo ruvido per un ragazzetto ma quando mi diceva così, io che amavo l'esercizio dialettico senza averlo studiato, andavo dala mi mamma, l'abbracciavo alla vita e ni dicevo: "senti mamma io fra la chitarra e Te un ho avuto dubbi, ho scerto te ma armeno un coltellino di velli con tante lame me lo potresti comprà."
"Magari tu avessi scerto te" rispondeva la mi mamma. "E' quer tipo lassù che fa ir solitario cole nostre vite e quando sorte l'urtimo regio l'hai ner culo, ti tocca partì anche se ciai un bimbo piccino e un lo vorresti mai abbandonà".
Quest'immagine di un dio ingiusto e tiranno, che fa il solitario con le carte e condanna un essere vivente in base alla riescita o meno der gioco mi accompagnò per diversi anni, finché lessi da grandicello una cosa scritta da Einstei: "mi rifiuto di credere che Dio giochi ai dadi colle sorti umane."
Un discorsone che mi riserbo di toccare un altra volta.
Un giorno, spinta dale mi insistenze, la mi mamma mi comprò un armonica. Era di marca, della Honer, che al tempo era quanto di meglio si potesse trovare sul mercato. Il resto ve lo ha raccontato Zanza attraverso le parole di Dino.
La sfida cole trombanti è persa in partenza. Insieme a Dino ma non ci sfigura nemmeno Ampelio che come batterista dice la sua, potrebbero sonare tranqullamente ala Rai. Il pezzo jazz che hanno fatto è una vera chicca e ner duo a cappella sono favolose.
Quindi non c'è tenzone, ma la canzoncina irlandese la provo volentieri, anche per vedé se ale prime note mi risortisse fori Ostia Divina.
Non ho base, di questa roba non si trova o non so bono io a cercalla, non ho batteria e mi funziona male anche ir microfano, così la posso fare solo nel modo più semplice, come la facevo da ragazzo. Non appena ne compresi il tempo e l'esecuzione diventoò accettabile tanto da far esclamare ar Ciampi: "Ma bada te a Dantino con quer troiaio cosa n'è riescito d'imparà!"
Buona giornata a tutti
DANTE
cliccate qui sotto per sentire
Dante l' ho sentito all' opera con ben altri mezzi tecnici. Sia pure assemblati o rielaborati da lui. Ha armoniche potenti, alcune amplificate. Commuove la sua scelta di
RispondiEliminaripercorrere il cammino del suo apprendistato usando la vecchia diatonica che fece il bagno. Solo lui e quelle poche lire di latta e legno che, all' epoca erano un piccolo tesoro. Non può esserci sfida alcune volte ma si può essere un "Leonida alle Termopili"
Con affetto
Giacomo
Chiedo scusa per commento anonimo dal cellulare non riesco a stabilire cotatto tra livejournal e blogspot
RispondiEliminaBuona giornata
Giacomo
Non ti preoccupare Giacomo! Qui s' accettano tutti, anonimi e firmati. Polemizzai un po' con Amedeo, al tempo, perchè mi pareva se ne approfittasse ma ho fatto bene a non essere troppo rigido con lui.
RispondiEliminaCiao e Bona Giornata a Te e Signora Anna
Dante
Dante scusa, dato che mi sembri al pc, avrei una domanda hai le note di questa canzone? Perché con l'armonica diatonica? Con la cromatica che effetto darebbe? Scusa le domande banali del neofita e tanti complimenti per le tue interpretazioni
EliminaGiacomo
Si sono qui per un lavoretto di test online da correggere per conto di una scuola, robetta che mi passa talvolta Bobby per alzare due spicci.
RispondiEliminaAllora la scelta delo strumento dipende dal sonatore. La canzone la poi fa anche cor bassotuba o cola tromba di Daria ma...
ecco i ma
si tratta di musica gaelica nella quale lo strumento principe è il violino sonato alla maniera folk.
L'armonica ha un sono che ar violino somiglia abbastanza.
Ossia ni somiglia la diatonica che avendo ancie tremolanti vibra.
La cromatica ha fori grandi tanto che la si pole sonare a bocca appuntita foro per foro e non coprendo cola lingua come si fa cola diatonica. Quindi colonna d'aria grossa ancia più robusta, da un sono che pole variare da quello di un clarinetto a uno simile a un sax, permette veri e propri virtusismi e rende l'armonica degna di partecipare a qualsiasi band ma perde il suo tono raschiato e popolare. Da qui la mia scelta.
G è la tonalità, sarebbe un sol maggiore che sta bene quasi con tutto, per quello la scelsi così ai tempi preferendola alla più comune diatonica in C che sarebbe il nostro D più comunemente usata agli inizi.
Penso che la tonalità elettiva per la musica celtica sia il Re ma lo dovrei chiedere A Dino perché se mi avventuro in cose oltre la mia competenza ci posso fare delle figure di merda.
Le note te le posso scrive
: DANNY BOY
-3 4 -4 5 -4 5
Oh, Dan-ny boy, the pipes,
-6 6 5 -4 4 4
the pipes are ca-ll-ing
4 5 -5 6
From glen to glen,
-6 6 5 4 5 -4
and down the moun-tain side,
-3 4 -4 5
The sum-mer's gone,
-4 5 -6 6 5 -4 4 4
and all the flow-ers are fall-ing,
-3 4 -4 5 -5 5
'Tis ye, 'tis ye must go,
-4 4 -4 4
and I must bide.
6 -6 -7 7 -7
But come ye back when
-7 -6 6 -6 6 5 4
sum-mer's in the me-a-dow,
6 -6 -7 7 -7 -7
Or when the val-ley's hushed
-6 6 5 -4
and white with snow,
6 6 6 8
'Til I'll be here
-8 -8 7 -6 7 6 5 4
in sun-shine or in sh-a-dow,
-3 4 -4 5
Oh Dan-ny boy,
-6 6 5 -4 4 -3 -4 4
Oh Dan-ny boy, I love you so!
se invece la voi prendere alta fine dal prencipio
6 -6 -7 7 -7 -7
Oh, Danny-boy, the pipes,
-6 6 -6 6 5 4
the pipes are calling
6 -6 -7 7
from glen to glen
-6 6 5 4 5 -4
and down the mountainside.
-3 4 -4 5
The summer's gone
-4 5 -6 6 5 -44 4
and all the roses falling.
-3 4 -4 5 -6 6
It's you, it's you must go
5 4 -4 4
and I must pine.
e poi si ripete
spero di avetti fatto contento
Accipicchia Dante sei un mago, sono commosso!
RispondiEliminaGrazieeeeeeeeeeeeeeee!
Giacomo
Te la ricordi la promessa che mi hai fatto Mastro Dante? Parola da uomini?
RispondiEliminaAllora comincia a scegliere i pezzi
Un abbraccio da
Amedeo
Già che so ar pc tutta la mattina rispondo ar volo anche a Te a vorte tu un abbia a esse geloso di Giacomo.Poi
EliminaSenti npò topastro, a me semmai è r coso laggiù che vole i su tempi pe risponde mica 'rcervello.
M'hai chiesto la banda ar tu trasporto e te l'ho garantita ora però dimmi na cosa perché ste faccende mi fanno sta male:
hai avuto dell' aggravi? o fai solo pe riavé vicine le poppe di Zanza e Samatta? In tal caso ti capirei, so' di prima scerta ma se sei all' ospedale o altro dimmelo, magari anche in privato
Un stretta di zampa bestia zoppa che non sei altro!
Dante