In vita mia ho fatto cento lavori. Andavano dal fabbro all'arrotino, dal venditore di aspirapolveri al camionista. , Di molti altri v' ho raccontato in quarcheduna di ste dumila e più pagine di blogghe.Tra tutti sti lavori un è mancato quello di nzegnante. Avevo successo coll' allievi, meno co colleghi, mezzemmezzo cole colleghe. Tra quest'urtime c'era chi m'assediava e chi si vortava di là. Colle dirigenze un so mai ndato daccordo. Donque la mi carriera da proffe è stata parecchio frammentaria e caratterizzata da entusiasmi iniziali e da diverze lettere di dimissioni.
Così quando Dani mi ha regalato le registrazioni dele du stagioni della serie televisiva "Un professore", prodotta da Rai fiction mi sono messo a guardalle, un paio al giorno. con un certo interesse.
Ho appena fenito di vedé tutte le puntate della prima e della seconda stagione e in autunno dovrebbero attaccà cola terza. L'aspetto, no trepidante ma co interesse. Ora però provo a buttà giù quarche considerazione su quer che ho visto e provo a fallo n'italiano armeno sufficente sinnò un ci crede nessuno che ho nzegnato.
Bona Giornata
Dante
"Un Professore", attraverso la storia di Dante Balestra, un insegnante di filosofia anticonformista interpretato da Alessandro Gassmann, cerca di raccontare le sfide e le complessità della vita scolastica e adolescenziale. si propone di offrire uno sguardo sulla generazione dei giovani di oggi.
Dal punto di vista emotivo e narrativo, "Un Professore" riesce a coinvolgere lo spettatore grazie alla bravura degli attori e alla naturalezza delle interpretazioni. Alessandro Gassmann dà vita a un professore che, pur con le sue contraddizioni e limiti, riesce a trasmettere passione e autenticità, rendendo i filosofi come Socrate, Nietzsche e Epicuro non semplici teorie, ma strumenti per affrontare i problemi di tutti i giorni. Dante ha il naturale talento per catturare in vari modi l'interesse dei suoi alunni, non si può dire altrettanto di lui come uomo e come familiare: incapace di instaurare legami duraturi, passa da una donna all'altra intrecciando relazioni fugaci e superficiali, senza mai legarsi veramente a qualcuno. Claudia Pandolfi,con la sua spontanea e naturale avvenenza, nel ruolo di Anita, e i giovani Nicolas Maupas e Damiano Gavino, contribuiscono a creare un cast credibile e coinvolgente, capace di suscitare empatia e riflessione.
Tuttavia, la serie presenta anche evidenti limiti. La rappresentazione scolastica appare spesso poco credibile: è difficile immaginare un insegnante che possa avere in classe il proprio figlio senza che questo influenzi il giudizio, o che possa lasciare gli studenti per fare lezioni all’aperto senza rispettare regole di logistica e buonsenso. La scuola stessa sembra ridotta a pochi personaggi, con pochi insegnanti e un ambiente poco realistico, dove le vicende si concentrano quasi esclusivamente sulla classe protagonista. Inoltre, alcune trame risultano forzate o improbabili, come il personaggio del detenuto che si aggira in giro per raccogliere soldi del pizzo.
Uno dei punti forti della serie è la capacità di affrontare temi delicati e attuali, come l’omosessualità, spesso non dichiarata apertamente nella prima stagione, e le difficoltà di crescita di giovani come Simone, il figlio di Dante, che si confronta con il suo orientamento e con le relazioni complicate con i coetanei. La serie cerca di rappresentare anche il fenomeno degli hikikomori, anche se in modo stereotipato, e il peso delle aspettative sociali e familiari sui ragazzi. La difficoltà di comunicare tra generazioni emerge chiaramente: Dante, pur con il suo talento naturale, fatica a relazionarsi con il figlio, i genitori e gli altri adulti, spesso sono incapaci di comprendere i disagi dei giovani o di instaurare un dialogo autentico.
Nonostante le incongruenze e le semplificazioni, "Un Professore" si rivela un eccellente prodotto di intrattenimento che, grazie alle interpretazioni e alle storie di vita dei personaggi, riesce a suscitare emozioni profonde. La serie invita a riflettere sui temi giovanili con cui si confrontano gli adolescenti. Numerose le vicende con cui lo spettatore si può identificare e di notevole interesse i problemi dei ragazzi,che riflettono di una generazione cal confronto con adulti dalle vite altrettanto complesse.
Quella serie mi era molto piaciuta spero ne facciano ancora
RispondiEliminaSaluti Eli