Il segno del comando
Un giovane docente universitario inglese, Edward Foster, approda a Roma; qui conosce Lucia, una ragazza dal fascino sfuggente e misterioso che lo condurrà sempre di più nel cuore di una Roma che abbaglia e sorprende. Ben presto infatti, il suo soggiorno si rivela occasione per scoprire non tanto le testimonianze storiche e monumentali della città eterna, quanto il vortice emozionale che essa nasconde. Un vortice in cui la razionalità e il sentimento si smarriscono negli stupori del soprannaturale. Ma la Roma arcana e notturna che Edward Foster attraversa sarà reale? E la bellezza di Lucia appartiene al sogno o alla realtà? Romanzo ricco di sorprese e meraviglie, da cui negli anni settanta fu tratto un memorabile sceneggiato.
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Giuseppe D'Agata (Bologna, 11 gennaio 1927 – Bologna, 29 marzo 2011) è stato uno scrittore e sceneggiatore italiano.
Partigiano, ha raccontato la Resistenza in più opere, fra le quali I ragazzi del coprifuoco. Alcuni suoi romanzi, da Il dottore a I passi sulla testa, sono stati particolarmente valutati dalla critica per il valore di ricerca e di sperimentalità; altri si sono rivolti al grande pubblico, come Il ritorno dei Templari. Fu autore anche di sceneggiature cinematografiche e televisive, così come alcune sue opere sono state tradotte in film e sceneggiati televisivi di enorme successo, come Il medico della mutua, Il segno del comando e L'esercito di Scipione.
Ha diretto la rivista L'orto e si è occupato a lungo di arte contemporanea, curando rubriche di critica su alcuni quotidiani. Ha vissuto molti anni a Roma, dove il suo impegno di scrittore si è unito al lavoro di dirigente RAI.
Biografia completa: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_D'Agata
Bellissimo romanzo e bellissimo sceneggiato degli anni che furono, con Ugo Pagliai e Carla Gravina, in una Roma bellissima, credo quella della zona del Ghetto, del Portico di Ottavia. Din don din don amore...cento campane stanno a di' de no...cantava Lando Fiorini. Grazie tesori belli, vi voglio bene.
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