Amy mi sta davvero sorprendendo. Intanto non sta tutto il giorno con mio fratello intenta a sbaciucchiarsi con lui. Questo è un gran punto di merito. Detesto le donne che insistono pervicacemente a far le "morose" anche quando c'è tanta gente. Io non l'ho mai fatto e mi è sempre parsa una stupida esibizione. Non ho mai visto tante moine neppure fra zio Dante e la zia Holly .Dino e Costanza, poi, sembrano quasi distaccati. Valentina, l'ex del Tafano invece era insopportabile: mangiavamo tutti insieme e lei addirittura si metteva a sedere sulle gambe di lui. In varie occasioni rimediandosi le punture più velenose di Zanza che una volta le disse in presenza di tutti: "se fai così di mattina e di pomeriggio vol dire che la notte dormi". Perdipiù anche Zanza era un po' gelosetta del fratello come lo sono stata io del mio. All' epoca entrambe eravamo invaghite del fratello dell'amica del cuore. Curiose come siamo noi donne ne avevamo seguito lo sviluppo anatomico del proprio fratello ed eravamo in grado di rassicurare l'amica almeno sulle qualità di base che non sono tutto ma contano. Bobby, però, era forse troppo grande per lei e il Tafano attraversava uno stadio di narcisismo in cui vedeva solo se stesso. Poi sono cambiati ma nel frattempo eravamo cambiate anche noi e avevamo diretto i nostri interessi altrove.
Tornando ad Amy, ogni giorno scopro in lei qualcosa che mi piace. La scoperta di ieri era inerente ai suoi interessi per la storia economica, quella odierna al suo profondo amore per la natura. Mi parlava delle piante selvatiche ed anche delle infestanti. Di quelle che noi chiamiamo comunemente erbacce. Poi mi ha fatto vedere su internet due testi, per lei sacri, in inglese. Le ho proposto così di andarli a cercare insieme, in italiano per aggiungerli alla biblio di Esserino. Non ci crederete ma sempre in quel posto meraviglioso dove libri, gondole e gatti convivono a pelo d'acqua li abbiamo trovati.
Edizioni vecchiotte offerte agli italiani grazie ai tipi dell'editore Ponte alle Grazie di Firenze. Con noi è venuta anche Costanza che ha fatto acquisti col carrello per rimpinzare gli scaffali di Esserino. Avremo da far recensioni per un bel po'. Comunque vi lasceremo anche il tempo di metabolizzare perché dopo la Befana, col nostro Blog, torneremo più o meno ad una uscita alla settimana. Intanto vi ringrazio per l'attenzione e per aver lasciato commenti lusinghieri che ci motivano a mantenere in vita questa nostra iniziativa che ormai ha ben 17 anni di età.
Infine una nota, quest'anno la Befana cade di lunedì ciò significa che regala una coda al weekend permettendo un festeggiamento un po' più lungo. Ampelio osserva che di venerdì sarebbe stato meglio. Avrebbe regalato ben due giorni dopo la festa. Dino aggiunge che tra sabato e domenica sarebbe stata la collocazione ideale perché avremmo avuto un giorno non lavorativo prima e uno dopo. Insomma opinioni diverse ma comunque tre giorni attaccati non sono male.
Partiranno tutti martedì mattina, Bobby ed Amy in aereo per Londra, Dino e Costanza in auto per la Svizzera e Ampelio e Nara col furgoncino verso Livorno e il Bar Nado. Superfluo dire che mi dispiace e molto. C'è stata, in queste vacanze, un'allegria che non si sentiva da tempo a casa nostra.
Preparatevi anche voi per accogliere la vostra Befana sia che sia la classica vecchietta sia che indossi il reggicalze come la interpretammo con Zanza e Samatta parecchi anni fa. E ricordate: il momento magico dell'arrivo è nella notte tra oggi e domani.
Buona Domenica
Dani
di seguito libri e sinossi dei testi suggeriti da Amy
Flagello biblico, responsabili di avvelenamenti di massa o simbolo di rinascita postbellica: fin dagli albori l’umanità ha rinunciato a dare una definizione scientifica di «erbaccia», cambiando etichetta a seconda delle mode e della cultura dell’epoca. Prendendo avvio proprio da questo dato di fatto, l’autorevole botanico inglese Richard Mabey scrive la prima storia culturale di queste creature che vivono ai margini della società vegetale, così importanti per il sistema immunitario del pianeta, preziose per le loro proprietà curative, belle per le forme e i colori, eppure così strenuamente combattute dall’uomo che le ha sempre considerate pericolosi invasori dei suoi spazi.
I nostri sensi sono uno strumento privilegiato di conoscenza e di comunicazione con la natura, da cui nemmeno lo scienziato può prescindere. Ne è pienamente convinto il famoso botanico inglese Richard Mabey, tanto da dedicare a ognuno di essi un saggio di questa sua raccolta. Riuscendo nell’ardua impresa di coniugare la visione romantica della natura con la scrupolosità dell’osservatore scientifico, Mabey ci regala una raffinata serie di meditazioni poetiche e soprattutto ci guida in un viaggio alla scoperta del mondo naturale in cui siamo immersi, per un godimento sensoriale e intellettuale a tutti gli effetti
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
RispondiEliminahttp://www.esserino&balena.blogspot.it
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Non ho dubbi che la rossa stanga inglese, almeno mi pare d'aver capito che è alta, abbia colpito Bobby e non solo. Sapete che sono piuttosto vicina ai vostri luoghi di malaffare? Sono sul Garda a passare la Befana con Luci che ci aveva fatto visita per Capodanno così i consorti continuano a parlare di lavoro e noi a far le befane. Buona serata Patty e Luci
RispondiEliminaDimenticavo, in margine all'augurio che Dani faceva di risentire il prof.Martinelli confesso con dispiacere che non ho avuto risposta alle 2 mail che gli avevo scritto tempo fa. Patty
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