sabato 18 marzo 2023

fatevi i gatti vostri 1991 "una testa di maiale"

Tranquilli con questo titolo non mi riferisco ad alcun politico. Mi complimento però con Zanza per il post della scorsa settimana e per il consistente interesse che ha destato nei lettori. Molto interessanti tutti i punti di vista che questi hanno espresso. Qui in Inghilterra, alla elezione della Schlein nelle primarie PD, è stato dato un  risalto abbastanza modesto e quando ho chiesto ai miei colleghi che cosa ne pensassero mi hanno risposto  che a loro sembrava che tutto ciò che veniva avanzato come proposta dalla neo leader fosse cosa normalissima in tutto il mondo. In pratica per loro l' apparire certe posizioni come rivoluzionarie derivano dal fatto  che l' Italia è indietro di cento anni. Sono stato zitto ma qui che è una culla cosmopolita non sono molti gli inglesi che si preoccupano dei diritti delle donne appartenenti a comunità etniche in cui la donna conta ancora quanto il due a briscola. Forse li toccano di più le rivendicazioni lgbtq perché  costituiscono un nucleo molto più vasto e agguerrito che in Italia e, probabilmente anche un bacino elettorale estremamente interessante. Ma lasciamo le considerazioni sociopolitiche a chi ne sa molto più di me e torniamo ai nostri film.

Quello che propongo oggi nelle due edizioni cinematografiche comparse non si tratta di un esperimento vero e proprio ma della trasposizione sul grande schermo del romanzo Lord of the Flies dello scrittore premio Nobel  britannico William Golding. Il libro ha come protagonisti un gruppo di ragazzi britannici bloccati su un'isola disabitata e racconta il loro disastroso tentativo di autogovernarsi. 

Scritto nel 1952, fu pubblicato due anni dopo, non riscuotendo molto successo: negli USA vendette meno di 3000 copie nel 1955 prima di andare esaurito. Tuttavia, l'opera divenne un bestseller con 14 milioni di copie vendute nei soli paesi anglofoni, favorito dal grande successo della pubblicazione in edizione economica negli Stati Uniti nel 1959.

Nel 1963 Peter Brook ne diresse il film. Ecco qualche nota liberamente tratta da my movies. Il pericolo di una catastrofe nucleare induce le autorità inglesi ad evacuare gli studenti da un college. L'aereo che trasporta in salvo i ragazzi precipita, però, su un'isola disabitata. Gli adolescenti, per sopravvivere, sotto la guida di Ralph si dividono in squadre spartendosi i compiti di costruire capanne, procurarsi il cibo e mantenere acceso un fuoco. Quando subentra la stanchezza e la pigrizia, l'organizzazione razionale voluta da Ralph cede il posto alla violenza del gruppo di Jack. Regrediti ad uno stato di istintualità primordiale i nuovi capi spadroneggiano sui più deboli ed eleggono una divinità - una testa di maiale infissa su un palo e bersagliata da nugoli di mosche - alla quale occorre fare sacrifici.



Nella pellicola di Brook i protagonisti sono dei ragazzi, ma - come in altri film inglesi dei primi anni '60 - ad essere ritratti sono gli adulti. La situazione di emergenza che degenera nella intolleranza, nella superstizione e nella violenza, è il drammatico itinerario della ragione che nell'esasperarsi delle tensioni sociali soccombe sopraffatta dall'ignoranza e dall'impulso prevaricatore. Il romanzo di William Golding sarà nuovamente portato sullo schermo da Harry Hook, ancora con il titolo Il signore delle mosche, nel 1990. Rispetto alla precedente trasposizione, questa di Harry Hook si risolve in un'opera formalmente curata, ma priva della intensità drammatica e della visione pessimistica che il soggetto doveva suggerire. La sequenza più incisiva è, forse, quella della danza selvaggia dei ragazzi intorno ad un fuoco, danza che evoca il senso di uno sfrenato rito primitivo e che dipinge bene la nascente vittoria dell'istinto e della paura sulla ragione.


In cineteca, come al solito, tutte le indicazioni per reperire i canali che lo trasmettono in diretta o streaming.
Buon fine settimana
Bobby

3 commenti:

  1. Ad ore ante lucane che di solito dedico alla mia lunga preparazione per uscire e andare a lavorare vi segnalo che per tutto il fine settimana êstato impossibile commentario. Dopo l invio il commento spariva. Sperando che ora funzioni grazie saluti
    Luci

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    Risposte
    1. Ciao Luci questo ė arrivato. Bobby mi aveva detto di aver cambiato qualcosa nel templare della pagina ma penso inerente l'orologio non i commenti. Dopo gli chiedo. GRAZIE per la segnalazione. Invito altri che abbiano riscontrato lo stesso disservizio a riprovare oggi segnalandocelo grazie in anticipo
      DANI

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  2. Buon pomeriggio, confermo di aver avuto gli stessi problemi della sig.a Luci e e di aver desistito dopo vari tentativi fatti anche come utente anonimo. Visto che oggi pare tutto resettato vi ringrazio per le visioni proposte per il fine settimana
    Giovanni Martinelli

    RispondiElimina

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