Vi ricordate che scrissi quarche settimana fa
Non ce l' ho fatta a trovare un quadro di Marcello Scuffi che fosse ala portata dele mi tasche e ne son contento, bene che la buona considerazione dela su opera, che in questo mondi di merda si quantifica in quanto costa e non in quanto è bella, arrivi lassù (o forze sarebbe meglio dì "lì oltre") a confermaggli che se l' immortalità spacciata da preti pol' esse una grossa baggianata armeno quella conferita dall' arte è na cosa serià e piuttosto duratura. Sebbene co quadri un ce l' abbia fatta, quella piccola promessa mi tornava ammente e un è che mi fossi arreso compretamente: ogni tanto sfruzzicavo nela rete pe vedé se ale vorte fosse capitato varcosina.
Ierlaltro è capitato questo, volevano 15 euri, gliene ho offerti 10 perché ne avevo 15 precisi ma c'era la spedizione. Me l' hanno accettata e così da Fucecchio il ber catalogo di Marcello viaggerà verzo Venezia.
DUGENTO pagine! Sarà un bel vedere e vole dì che invece d'esse attaccato a un chiodo come tutti i quadri starà sur comodino dala mi parte, nzieme a le città nvisibili di Calvino che ci tengo dar 72, vando sortì n prima edizione, ar Marchesino pittore di DePisis, a na cartellina co le stampe de quadri più belli di Rosai e a quer povero mio giallo che forze un finirò mai di scrive.
Così, armeno se n sogno mi dovesse venì voglia di varcosa di bello allungo la mano, accendo la mi lucina da mezzo watte che un rompe le palle a Holly e un fà guasi girà r contatore e mi rifaccio l' occhi. Del resto mica voglio accende la tivvu pe senti parla ancora di guerra, ma che vadino n culo loro e l' informazione, e so peggio deli sciacalli, prima du anni di covidde ora n mese e mezzo di guerra. Un so voi ma io ho le palle piene. M'auguro e soprattutto a chi è sotto le bombe auguro che fenisca presto e che i nostri giganti dell' informazione ripiglino a chiacchierà di poppe rifatte e culi ar silicone.
Prima che me ne dimentichi: prima di passammi r testimone der blogghe per questa domenica Zanza mi ha raccomandato di ricordammi che Emily è andata ar cine pe na stagione ntera e ora a riprencipiato così oggi sarebbe la seconda vorta che ci va e dato che nzieme a lei civadano anche arcuni de nostri lettori non mi resta che dire bona visione e, naturalmente,
Bona domenica
Dante
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RispondiEliminaDelle frasi che Dante ci ha dispensato, in tanti anni di attività da blogger, conservo, più che il contenuto e il contesto dell' epoca, l'eccezionale forza segnica che si sostanzia nella capacità di mettere il lettore davanti ad una determinata realtà usando un numero assai ristretto di parole. Ed è esercizio, si badi, da esser tenuto in massima considerazione dato che, quando vuol esser intenzionalmente verboso o ridondante, Dante sa farlo con uguale maestria. Siamo davanti, in questo caso, a un fatterello che parrebbe insignificante di fronte ai grandi attuali in questi giorni eppure Dante, con un artificio retorico degno di un novello Cicerone, inizia con lo scusarsi della difficoltà nell'osservare una promessa. Poi ci rende edotti dei pochi mezzi che son la principale causa di impedimento ma non lasciamoci ingannare, mezzo rigo è già a parlare dell' immortalità dell' arte,
RispondiEliminacon severa critica a questo mondo che dà valore in base al costo e non alla bontà. Un ritorno alla dimensione dimessa col resoconto di quel fortunoso acquisto fatto persino grazie a una contrattazione e poi di nuovo una fontana di luci: quel modesto catalogo è trasformato in qualcosa di addirittura più originale ed emozionalmente potente rispetto al solito quadro appeso al chiodo. Troverà posto tra quegli oggetti che, sul comodino di Dante, paiono doverlo accompagnare ogni notte in un mondo dove gli incatenamenti alla opprimente materia del quotidiano devono cedere il passo alle espressioni più potenti della fantasia. Non a caso insieme al catalogo da duecento pagine ci saranno opere di Calvino, De Pisis e persino quel giallo che ormai ben sappiamo rappresentare il tormento e l' estasi dantesca. Io credo che Marcello Scuffi ovunque sia nell' aldilà, forse semplicemente lì oltre, possa sentirsi lieto nel recepire una così singolare, profondamente sincera, forma di apprezzamento della sua opera.
Grazie per le notizie sull'americanina a Parigi.
Giovanni Martinelli
Chiedo scusa, nel lungo commento odierno avevo commesso molti errori ortografici. Ho riscritto eliminando i più evidenti ed ho eliminato il testo redatto in precedenza.
Eliminagiemme
Si sono convinta anch'io che questo pittore debba esser contento, nella sua dimensione extraterrena, di aver diffuso entusiasmo e ammirazione per quello che sapeva trasmettere con la sua pittura. Dante, come sempre rende benissimo l' idea.
RispondiEliminaUn abbraccio