affiancati nella conquista dell' aureo troveo da una smagliante Quadarella (1500 stile libero)
e dall' intramontabile Settebello
che nella pallanuoto, per il secondo mondiale consecuitivo relega gli spagnoli pigliatutto al ruolo di secondi. Senza contare che la Quadarella porta a casa anche uno stupendo argento negli 800 insieme agli stupendi argenti di Martina Carraro nei 100 rana, della staffetta mista 4x 125, dei 25 km di fondo di Alessio Occhipinti al doppio argento nel due mixed libero e tecnico di Minisini e Flamini all' argento di squadra della hihlight routine e ai non meno emozionanti bronzi conquistati da Detti nei 400 stile libero e da Rachele Bruni nel fondo da 10 km.
Lo zio è in estasi i Francesi che lui non sopporta hanno perso il tour de france dove ha trionfato Bernal un giovanissimo ciclista colombiano cresciuto sportivamente in Italia. Nel nuoto che uno dei suoi sport preferiti gli Italiani trionfano!
Che bello stare in acqua e vincere mentre abbiamo caldo caldo caldo in tutta Europa. Quindi non ci sarebbe da lamentarsi se non fosse per questo 90% di umidità che rende i 33 gradi di Venezia insopportabili quanto i 40 di Bruxelles.
I gatti dormono sui marmi di casa e a intervali le due gemelline passeggiano sotto la gocciolina d'acqua che gemica del rubinetto stanco della vasca da bagno.
Io per la prima volta dopo tanti anni ho una stupenda abbronzatura da operaio quella contornata dal bianco della canotta per intendersi.
Da più di 20 giorni ogni mattina sono sulla barca di zia Holly e dato che a Venezia persibno ai facchini è proibito stare a torso nudo, uso le stupende canottiere da vogatore di zio Dante che, quest' anno per la seconda volta ha dovuto lasciare appese al chiodo in occasione della Vogalonga a lui tanto cara ma impraticabile nelle attuali condizioni della sua schiena.
Mi piace lavorare con la zia ed ho ripreso bene la mano nella conduzione della barca che avevo appreso sin da adolescente.
In realtà per quanto i veneziani vivano a "bagnomaria" quelli che hanno una barca di proprietà sono relativamente pochi" così se i rudimenti essenziali delle manovre sono noti ai più l'abitudine a praticarle quotidianamente è roba per pochi. Idem dicasi per il nuoto abbiamo una Pellegrini che ci regala ori e prestigio ma son parecchi i veneziani che se cadono in acqua annegano perché non sanno nuotare. Un distinguo è necessario: una caduta in acqua in inverno con giaccone pantaloni scarpe e acqua gelata costituirebbe un bel problema anche per me che nuoto bene ma ricordo che dei miei compagni di liceo su 24 di cui si componeva la classe solo in 6 eravamo buoni nuotatori. Se considero la realtà degli amici del Bar Nado invece l'acquaticità degli avventori tocca il 100% compresa Nara che in un mare per nulla facile come il tirreno sottostante Livorno e tra la risacca degli scogli se la cava come un pesciolino.
Eppure nelle regate delle repubbliche marinare è quasi sempre Venezia a primeggiare su Amalfi, Pisa e Genova come si spiega questo fatto?.
Lo si evince piuttosto facilmente a Venezia chi vive in acqua e di acqua rappresenta una minoranza della popolazione ma essendo tutti i trasporti di merci e persone affidate alle vie d'acqua il numero di chi lavora in acqua è decisamente superiore a qualsiasi altra realtà Italiana ma credo che il primato si estenda anche a livello extranazionale. Senza dubbio in passato in ogni repubblica marinara doveva esserci un numero esorbitante di maestri del remo ma ormai si tratta di ricordi mentre a Venezia almeno per quanto riguarda gondole, sandoli e mascarete si conta ancora un gran numero di utilizzatori professionali e amatoriali.
Così un gondoliere Veneziano alla fine voga per molte più ore di quanto faccia un qualunque sportivo che non sia un olimpionico. Ovvio che in gare di voga il loro fisico e la loro consuetudine prevalga sui pur agguerriti avversari. Tuttavia a Venezia non c'è alcuna necessità di nuotare anzi un bagno nei canali non è troppo salutare per la pelle quindi chi nuota lo fa al Lido o a Jesolo sulla spiaggia o in piscina come in ogni altra parte d'Italia. L'alta percentuale dei livornesi bravi nel nuoto,secondo zio Dante, deriva da diversi fattori
il primo è che a Livorno l' accesso al mare richiede di sapersi tuffare e per il rientro servono destrezza e buone braccia perché a ridosso fegli scogli cingono la costa si forma risacca e un inespereto potrebbe restare un ora a dieci metri da riva senza riuscira a guadagnarla ma per un livornese andare al mare in spiaggia è quasi un' umiliazione e così fin da piccoli cominciano a tuffarsi e risalire, in pratica se vuoi fare il bagno devi essere bravino. Il fatto di diventare subito destri in questo splendido esercizio implica però una sorta di livellamento qualitativo, i livornesi amano poco la piscina che come dice lo zio "già dal nome stesso sa di piscio" e insofferenti come sono dell' autorità e della disciplina mal si piegano alla vita ordinata dell' atleta così, sebbene siano abilissimi nuotatori non hanno mai avuto la soddisfazione di avere tra loro qualcheduno che si avvicini alla nostra Federica portatrice di ori, una ragazza che ha iniziato a masticare cloro fin da bambina e che una volta fuori d'acqua invece di contemplare i tramonti sul tirreno dalla stupenda terrazza di Calafuria deliziava ale sue orecchie col canto delle rane sovrane delle campagne di Spinea.
Non dimentico l' impegno del filmL' episodio odierno è uno di quelli che mi piacciono particolarmente. Nonostante il titolo in originale e la scritta Columbo ha tutti i dialoghi in Italiano
lo trovate nella videoteca di Esserino alla quale potete accedere seguendo le indicazioni che vi ho dato nel post precedente.
Buona Domenica
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Bobby Venezia on line fino alle ore 9:00
Interessante la tua disamina sul nuoto. A Roma che città d'acqua non è il nuoto è una disciplina molto seguita del resto però a Roma ci sono un sacco di piscine, il CONI ecc. I toscani della costa li ricordo come valenti nuotatori (ho un ramo familiare in Versilia). Complimenti per l' impegno col quale ti sei trasformato da prof. oxfordiano a trasportatore lagunare, ti fa onore tanta duttilità.
RispondiEliminaVale quando toglie cravatta e camica sembra sfiorato dall' alzheimer...poi si riprende.
Grazie per questo nuovo sitema nel postare i Colombi efficace come i precedenti e libero dai vincoli dei monopolisti della rete
un bacione
Patty
E i francesi che s'incazano tarattatà tarattatà tattà E' dall' 85 che non vincono un tour! Io povero sguazzatore di fossi e fiumiciattoli mi inchino davanti alla maestria di chi si muove in acqua come in terra. Grazie a Bob per la continuità che sta dando a questo magico angolo. Grazie per gli episodi di Colombo che rivedo sempre volentieri.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti voi carezze a Balena e alle gattine e l' invito a farsi sentire a tutti coloro che da tempo partecipano meno al blog.
Con affetto
Giacomo