A Londra le giornate mi paiono interminabili, qui volano. Certo l' aiuto dato alla zia, in barca, contribuisce a tale sensazione: Alle 5 del mattino siamo già col motore acceso e in un attimo arriviamo alle 12,30 senza neppure guardare l' orologio. Inevitabilmente, tra riormeggiare la barca, fare un po' di spesa, andare a casa e cucinare se ne va un'altra ora e mezza. Alle 14, finalmente, ci sediamo a tavola. Dimenticavo: prima degli umani debbono mangiare i tre pilastri della casa: Balena, Alice, Emma.
A quell' ora rientra di solito anche zio Dante che, nonostante le condizioni di salute alquanto precarie, si è impegnato in un opera titanica. Ha svuotato la casa da tutta la sua roba che ha trasportato in terra ferma, nel suo box vicino al camper. Un'operazione che in qualsiasi altro posto sarebbe lunga, faticosa e noiosa ma che a Venezia rappresenta l' improponibile. Due rampe di scale senza ascensore e poi bisogna caricare tutto in barca e impiegare quasi un ora per raggiungere un approdo che è si vicino al suo box ma si tratta pur sempre di circa un chilometro e ciò implica di avere in barca un carrello e possibilmente la disponibilità di un amico che controlla la barca quando non ci sei. Lui ha optato per il trasporto via terra. Ovviamente, conoscendo le condizioni delle sue gambe, la zia gli ha urlato rimproveri e vaticinii ma la sua replica è stata pronta: "Non li porto mica sulle spalle giù per le scale e poi li faccio al massimo di 25 kg gli scatoloni". Mezzora dopo aveva già fatto il progetto una sorta di paranco autocostruito perché quelli in vendita sono troppo cari, a sentir lui. Comunque con quattro vecchie carrucole, recuperate tra il materiale che ha pazientemente accantonato negli anni, ha creto questo piccolo paranco che arriva a ridurre lo sforzo del 75%! Quindi 25 kg gli comportano uno sforzo di poco superiore a quello necessario per calare o sollevare 8 kg.
Ha poi fissato alla finestra di casa un palo di ferro sporgente che termina con un gancio al quale è appeso il piccolo paranco. Lui imbraca lo scatolone in una sorta di gabbia di robuste corde e lo cala. Fin qui semplice. Restava da risolvere come fare a far calare il paranco stando dabbasso senza che nessun partner dalla finestra agganciasse lo scatolone. Se il paranco fosse autobloccante non ci sarebbero stati problemi. Avrebbe appeso il carico in sospensione oltre il davanzale della finestra dopo di che buttata giù la corda del paranco, una volta in calle, al di sotto della finestra, avrebbe potuto sbloccare e calare il peso. Ma oltre all' ovvio pericolo di sospendere un peso su una calle stretta dove passa gente restava il problema di un bloccaggio non previsto nella realizzazione del manufatto. Lui ha risolto così. Imbraca lo scatolone in una sorta di gabbia di corde, lo aggancia al paranchino e lo lascia sulla finestra non troppo in dentro ma neppure in bilico da poter cadere giù; poi allaccia un'altra corda al gancio e la butta giù dalla finestra insieme a quella del paranco. Scende le scale e appena sotto afferra la corda del paranco con la destra, fa una trazione verso il basso e lo scatolone si solleva di una trentina di centimetri dal davanzale, poi con l'altra corda impugnata nella sinistra lo tira verso l' esterno mentre con la destra comincia a calare, in pratica lo mantiene sempre ben discosto dalla facciata della casa. Funziona meravigliosamente! L' ho provato anche io con ammirazione non tanto per aver concepito un marchingegno noto forse anche ai sumeri ma per averlo reso operativo in un attimo senza prove e riprove. Una volta che il carico è a terra usa un carrellino tipo quelli per fare la spesa (senza sacca) che ha rinforzato con del tondino di ferro perché non si piegasse sotto il peso. E' quello che usa anche per portare i valigioni enormi dalla Toscana. Per non affrontare gli alti predellini del bus, si serve del tram che ha l'accesso pari terra e così, cambiando linea una volta, a Mestre, arriva fino a Marghera dove ha il box. Dalla fermata non ha troppa strada da fare e comunque ogni 50 metri deve sedersi su un muretto o su qualche scalino per riposare le gambe che, altrimenti si bloccano. Una volta al camper l' organizzazione è perfetta. Lì ha tutto: ha perfino realizzato un allaccio all' energia elettrica, così può tenere il frigo in funzione, azionare ventilatori e può cucinare se vuole. Spesso, una volta arrivato è talmente stanco che si mette a letto. Lì può concedersi la visione di qualche vecchia videocassetta perché ha installato una piccola tv e un videolettore recuperato in un cassonetto. Dimenticavo la cosa più importante:
Purtroppo Youtube ha cancellato la maggior parte degli episodi completi di Colombo ottemperando alle pressioni di non so quale casa che vantava diritti su di esse Si tratta di roba talmente vecchia da rendere ridicole queste posizioni ma tant'è, non siamo noi i gestori di Youtube.
Così posto il film odierno grazie a Vimeo che si vede ugualmente bene con l' unica differenza di avere primo e secondo tempo separati.Apporto correzione a quanto avevo scritto in prima istanza non sempre cliccando sul link di Vimeo si apre il film quindi per maggiore sicurezza
copiate e incollate sul vostro browser in questo modo funziona sempre mi scuso per il disagio arrecato ad alcuni lettori e ringrazio il prof. Martinelli che me lo ha cortesemente segnalato
Bobby
Primo tempo (copiate e incollate)
https://vimeo.com/346818847
Secondo Tempo (copiate e incollate)
https://vimeo.com/346820173
La "bella" stagione non è bella per tutti. Per cui i ringrazio degli episodi del tenente Colombo. Mi aiuteranno a trascorrere queste giornate troppo lunghe da sostenere. Baci diffusi.
RispondiEliminaChiedo scusa ma sul mio monitor non appare il link al primo tempo. Per quanto riguarsa il secondo tempo c'è il link e una volta ha funzionato in seguito in varie altre prove
RispondiEliminasembra che stia caricando ma non accade nulla.
Con Affetto
Giovanni Martinelli
Risolto! Ho emendato le istruzioni che comparivano nel post.
EliminaGrazie Prof.!
Bobby
mi sono stancata solo a leggere....
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