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mercoledì 27 marzo 2019
fatevi i gatti vostri 1259 "un sogno e tante frasi vote nella testa"
Mi succede di rado, da un po' di tempo a sta parte, perché arrivo a letto disfatta e quindi sogno, probabilmente, ma un me ne ricordo.
Quello di stanotte invece lo ricordo. Ero nel mezzo a un campo semiabbandonato raccoglievo asparagi. Mi sorprendeva il fatto che, per quanto il campo paresse privo di coltivazioni dovute a mano d'omo, era tuttavia pieno d'un' erba che sembrava curata da un giardiniere difatti d'asparagi un ne avevo trovati punti e prencipiavo a rompemi le palle. A un certo punto mi sento chiamare: "Zanzara o Zanzaraaaaa" cor un timbro di voce che mi ricordava quarcosa o quarcheduno ma che sur momento un mi riesciva d'associallo correttamente a na situazione o na persona. Ho guardato meglio perché ir sole m'abbagliava e lontano lontano ho visto un giovanotto che avanzava verzo di me ma a na distanza di armeno un cinquecento metri. Ho affrettato ir passo mentre lui mi pareva si movesse dimorto piano.
Quando l' ho raggiunto m' ha detto:" scusa Zanza ma un sò ancora abituato a caminà sule gambe e a vorte nciampico". Boia dé era Amedeo!
"Popò di stronzolo- n'ho detto- ma allora stai bene!".
"Dé Còcca e mi ci mancherebbe di sta male anche di qua, tanto so stato poco male vand'ero da voialtri!"
E allora sebbene n sogno m'è sovvenuto che Amedde ir vendicatore, Amehd Mohadi, Amedeo Duchenne era passato di là quarche giorno dopo Esserino ma per su espresso volere la mamma ci aveva raccomandato di un dare la notizia e di un fa epitaffi e noi sera stati osservanti dele su volontà anche se era stata na bella batosta specie per me che con lui avevo un discreto filinghe.
"Ma perché hai voluto sparì così ala chetichella n'ho chiesto? Un siamo nemmeno potuti venì a portà du fiori".
" Me ne facevo na sega de fiori"
m' risposto nel medesimo stile che aveva da vivo.
"Ma ora che siamo io e te me lo poi dì com'è successo? Mi pareva tu fossi n forma".
"No oramai la distrofia aveva chiappato anche r cuore e avevo l' ossigeno fisso così na sera n' ospedale ho chiesto se mi davano qualcosa per dormì, poi la pasticca un l' ho presa e l' ho asserbata ner comodino, la sera dopo eguale pe 6 sere poi la settima sera n'ho prese 2 ale 11
2 a mezzanotte e 2 all' una e quando ho sentito che ero impastato di sonno mi so strappato il tubo dell' ossigeno e il resto te lo poi immaginà. Di quà un'ho ancora visto nessuno ma riavevo le game e potevo sta diritto. Da mangià un me lo danno ma un ho mai fame. So stato a visità i gatti e ho trovato Esserino, pare un principe. Pel resto girello e dormo. Di topa per ora niente ma un n'ho una gran voglia sicché un patisco. Dato che sarei morto lo stesso di li a poco mi dovrebbero perdonà pe avé accellerato ir processo.
Per piacere quando torni al barre dinni che seguitino a sta zitti su di me."
" Ma ir sogno lo posso raccontà?"
" Va bè ir sogno è come na fiaba sicché lo poi anche raccontà"
e mi so svegliata che grondavo di sudore.
Sapete in un blogghe come ir nostro c'è dela realtà e dela fantasia spesso la realtà che di per sé sarebbe scialbina viene arricchita con arifizi narrativi:
Magari ir mi babbo nvece di fa ir barista e sonà bene la batteria fa ir sindaco di Livorno e governa da fa caare.
Magari io manco da Livorno da anni, so andata in Francia pe fa un postlaurea e nvece fo la troia a Parigi.. Samatta è l' amante segreta del cardinal Buzzone e le trombanti so nelo staffe di forzitalia
Magari al posto del bar Nado c'è na bisca di cinesi e coreani.
Di certo nvece esistivano i gatti ma un parlavano e un leggevano e forze ora uno dei due legge e parla e quell' altro continua a dormì e mangià.
Di certo Amedeo un si chiamava Amedeo e forze io e Samatta ci siamo nfilate ner su letto pe fagli provà armeno na vorta la gioia d'abbraccià na donna, anzi due, cole puppe gnude , ma le mutande un ce le siamo levate perché come sapete bene è peccato mortale.
Di certo luilì c'era e ora un c'è più, quindi i su commenti, sverzati ma sagaci, un si leggeranno più ma da nantra parte ci dev'esse bello, arto, diritto e magari co quarche anima stratopa che gliela dà.
Di certo ci so io perché so qui a scrive ma forze se un ci fossi mi garberebbe di più.
Quando ci penzo mi vengano in mente le parole di una bella canzone di Guccini:
Noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
Restano I sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
Le luci nel buio di case intraviste da un treno:
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno.
Un abbraccio a tutti
Zanza
7 commenti:
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"gli eroi son sempre giovani e forti"
RispondiEliminaEh sì Guccini è una Treccani per le citazioni!
RispondiEliminaMi dispiace tanto e allo stesso tempo riconosco che in Amedeo ho sempre trovato quel coraggio eroico e sprezzante di quel trapasso che a noi tanto ci atterrisce. Non avevo mai creduto alla sua recita aggressiva ma sentivo che era un tipo forte. Spero che di là ci possa dire come si sta anche attraverso i sogni. Io mi metto volentieri a disposizione come ricevente. Alla mamma un abbraccio infinito. A Zanza un grazie per avercelo detto sia pure con questo artificio edulcorante.
Patty e Valerio
Il mio commosso saluto a un giovane del quale avevo apprezzato l' arguzia e quella vena malinconica che accumuna le anime sofferenti.
RispondiEliminaGiovanni Martinelli
Unisco la mia muta voce a quella degli altri. Non saprei cosa aggiungere di più valido e pertinente...la morte in qualunque forma e di qualunque forma mi annichilisce. Siano benedetti i sogni, sempre
RispondiEliminaQuesto 2019 decisamente non ci piace.
RispondiEliminaSalutiamo commossi anche noi la nuova vita di Amedeo che per il poco tempo nel quale abbiamo, talvolta, scambiato qualche messaggio con lui ci era sembrato un ragazzo davvero speciale oltre che un vero talento nell' area informatica. Speriamo gli trovino un posto nella riorganizzazione dell' agenda celeste perché al momento pare abbastanza caotica.
Un abbraccio commosso a tutti i suoi amici e alla famiglia
Anna e Giacomo
che bello nel dolore questo sogno!
RispondiEliminaUn abbraccio
E che ci sia da qualche parte davvero un incontro. O tanti incontri. Che ci si ritrovi o ci si trovi pure... Sarebbe bello ma ci credo poco. Siamo qualcosa che non resta ma ora ci siamo e sogniamo. Ciao Amedeo. Un po' troppo presto eh.
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