Ritorna prepotentemente alla ribalta un caso firmato Asia ed io, a pochi giorni dal post in cui parlai dello scandalo Weinstein usando nei confronti dell' Argentina solidarietà piena e denuncia dei fatti ma qualche titubanza in merito ai modi e ai tempi, torno a parlare di lei e di come un caso come quello riportato dai quotidiani italiani e amplificato da un servizio delle iene, mi porti a vergognarmi di essere italiana.
Dunque Asia, sulla scia della pima rivelazione inerente il porco americano, arriva con una nuova sortita e stavolta su un italianissimo porco.
E come farebbe il paese del prosciutto e dei salami a essere secondo agli USA in fatto di maiali?
Regista di chiara fama sia in ambito teatrale che cinematografico sarebbe dunque l'autarchico maiale che avrebbe commesso su Asia una violenza anteriore a quella del produttore americano.
Dato che l' Argentina ha riferito di essere incappata in questa orrenda disavventura quando aveva 16 anni la rete ha subito gridato e dato addosso a Placido, che all' epoca aveva lavorato con Asia in un film in cui lei faceva la figlia e lui il padre stupratore. Che in vena di realismo assoluto, il sedicente maestro abbia voluto provare dal vivo quanto avrebbe interpretato sullo schermo? Scrivo "sedicente" non perché non sia maestro ma perché ama dire di sé ed è un tale narciso che alla voce autocelebrazione sullo Zingarelli c'è scritto Michele.
Lo staff di Placido ha smentito, non lui di persona, come se andassero tutti a cacare o a scopare insieme a lui.....
Asia stessa ha dichiarato di non avere fatto nomi in merito al fatto riferito.
Adesso a una persona minimamente pensante sorge un dubbio:
Ma come, una settimana fa denunci Weinstein facendo nome cognome ed elenco dei fatti, (ci mancavano solo le foto autoscattate della violenza) e ora fai la reticente e che cazzo sono queste denunce a metà?
La rete si infuria, il mostro vuole carne e non discorsi e tutti ridanno addosso ad Asia, davvero sfigata la bimba.
Io però provo a ragionare e ancora una volta, obtorto collo, mi metto dalla parte di Asia, prima di tutto perché se violenza c'è stata e non ho motivo di non credere a una donna d'onore, io sono dalla parte della vittima.
Mi schiero poi ancora con lei per la reticenza. Ma retaioli miei vi infuriate perché non fa nomi?
La storia di Weinstein è successa in America, paese strano, governato da un ometto strano con una vocazione guerrafondaia, consolidata attraverso gli anni ma anche un paese dove un presidente viene inquisito e messo alla gogna per un mezzo pompino o per aver spiato dentro al Watergate. E poi Weinstein era attaccato da tutte. Qui no, amici miei, qui se apri bocca e dici X mi ha toccato il cul sul bus, parte una querela e magari per tapparti la bocca arriva qualcuno che malauguratamente ti investe con l'auto mentre torni a casa. Qui se parli male di un regista, ti dicono tutti brava ma poi tutti quelli che hanno il culo sudicio (letteralmente che hanno la coscienza sporca) non ti fanno più lavorare.
Qui a far nomi si rischia e basta e nessuno ti protegge. Quindi, malvolentieri, perché mi è proprio antipatica ma sto con Asia e per l'ennesima volta mi tocca vergognarmi di essere italiana.
Mentre stavo per licenziare questo pezzullo. Dino mi si avvicina col bicchiere in mano, visto che in pratica vivo al bar sto scrivendo a un tavolino tra gli avventori, sbircia sopra la mia spalla lo schermo e poi mi fa:
"secondo me domani leilì annuncia che si fa monaca e si chiude in un monastero di clausura"
tutto sommato mi da uno spunto e lo prego: dai fammi il munasterio in musica Dino almeno i nostri lettori sentono qualcosa di rilassante.
"ci vorrebbe il mandolino oppure chitarra e armonica, si fa quando viene Dantino" ma poi stacca la chitarra dal chiodo e sentite che robetta e che arrangiamenti, lo mangerei a morsi quando suona così!
Baci Zanza
Completamente d'accordo con te!
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