giovedì 18 gennaio 2018

fatevi i gatti vostri n.837 "Per EFFE: un caso che mi tocca il cuore e mi riempie di rabbia" (♫)

Oggi scrivo in Italiano perché presento un caso sul quale non mi sento di scherzare:
Durante il mio soggiorno veneziano postai un pezzo musicale rischiestomi da una lettrice che mi aveva scritto in privato e la cui mail mi aveva colpito molto.
Non posso pubblicare il testo della lettera  e mi limiterò in termini generici a raccontare la vicenda di Effe. Userò per lei questo pseudonimo.
Effe è una signora tra i 30 e i 4, abitante in Sicilia, dopo una giovinezza da ragazza emancipata ed indipendente si è ritrovata nella gabbia di un matrimonio che le ha completamente tarpato le ali. Per evitare gelosie assurde ha lasciato ormai da tanti anni il proprio lavoro e vive praticamente sotto controllo del coniuge. Non ha un pc né un cellulare e può solo utilizzare quello di  amiche. La sua casa è piena di telecamere con le quali viene controllata. Le sue uscite per la spesa o piccole incombenze domestiche non devono superare i venti minuti e comunque deve rendere conto di tali spostamenti. Può contare solo su due buone amiche che le prestano i cellulari  e in rari casi i loro notebook tramite i quali, per qualche attimo, riesce a sentirsi viva. Effe ama i gatti ma dei molti , che abitavano con lei e i genitori, ha potuto tenere con sé solo una gattina bianca giusto perché sua figlia ha pianto tanto per poterla tenere. Proprio l'amore per i gatti le ha fatto incontrare casualmente il nostro blog che legge, quando può, dai cellulari o dai pc delle amiche, quando il marito va a caccia o a pesca. Probabilmente da un amante, immagino io, difatti sono le occasioni in cui non si fa sentire per qualche ora.  Sapere che una nostra amica, sia pur virtuale, vive così, mi fa star male e mi sale una rabbia indicibile, un uomo così sarei disposta ad ammazzarglielo io.
Non so quali minacce, quale terrore psicologico la tenga legata in quella situazione ma Effe è una donna di ottima cultura, laureata e  con buona conoscenza della legge, sa cosa sono i centri di ascolto, conosce i programmi di tutela delle donne   eppure....non riesce a fuggire dalla sua gabbia.
Il marito di Effe non è un orco rozzo e incolto, appartiene all' aristocrazia del posto, è laureato anche lui ed occupa una posizione di prestigio nell' amministrazione e nella politica locale.
Non temano le nostre amiche lettrici, ho riscritto la vicenda di Effe affinché nessun particolare sia riconoscibile o riconducibile alla reale persona.
Forse alla luce delle tante sanguinarie violenze di cui si sente parlare e dei femminicidi si potrebbe pensare che il caso non sia così grave o non abbia raggiunto livelli di pericolosità estrema ma a me fa venire i brividi.
Ho scritto ad Effe o meglio alla mail della sua amica dichiarandomi disponibile ad ogni forma di aiuto ma se tra voi che mi leggete qualcuna o qualcuno sa come ci si possa muovere in queste situazioni, per venirne fuori senza rischiare di comparire tra i necrologi una settimana dopo, me lo scriva, in pubblico o in privato e io farò in modo di farlo sapere a Effe. Se volete scrivere un articolo in termini generici su casi simili di cui avete esperienza lo posterò volentieri.
Grazie Zanza

Dimenticavo Effe ama la sua terra e anche Dante ama quei posti, un suo avo era di Pachino ed ha tuttora parenti nella zona di Pachino e di Capo Passero.
Nel nostro soggiorno veneziano a memoria mi parlo di questa vecchia ballata siciliana aveva sentito suonare  dal vecchio con lo scacciapensieri, che in Sicilia si chiama Marranzano. Parla di un carcerato condannato a trent'anni, ha fatto un solo giorno ma canta in dialetto e a voce spiegata:
Han da passare ventinove anni 
undici mesi 
e ventinove giorni, 
Chi ha detto che il carcere è galera? 
A me pare una villeggiatura
fuori ci sono tante bandiere
dentro mi pare una casa reale
chi dice che le manette sono di ferro? 
A me paiono dei bracciali d'oro. 

La musica è molto simile a quella della notissima "Vitti "na crozza" ma ci sono variazioni e girate musicali interessanti. Dante e Dino me la prepararono apposta in forma di tarantella siciliana dedicata ad Effe perché sorrida e si faccia venir voglia di ballare libera e da sola.

il pezzo è suonato con una bravi alpini alla maniera classica italiana, con gran dispendio di fiato e ritmo incalzante, tenete l'audio basso sennò vi assorda.
Zz



3 commenti:

  1. Cara Zanza, ne ho parlato con Vale . Non vorrei deludere il tuo sincero ed ammirevole desiderio di aiutare F anche io sento col cuore la sua condizione ma questa è la sintesi di quanto dettomi da mio marito:
    In ogni caso senza una sua precisa volontà e ben difficile muoversi, specie quando il coniuge è visto come persona rispettabile e soprattutto autorevole nel contesto locale. La povera Italietta va ancora avanti così. Solo essendo testimoni oculari di una violenza fisica si potrebbero far muovere alcuni dei dispositivi di legge previsti e ti assicuro che non è facile. La migliore organizzazione, a me nota, è il telefono rosa. Sicuramente
    avrà una sua sede vicina alla signora. Se ha difficoltà a contattarli, possono farlo almeno a scopo conoscitivo, le due amiche o tu stessa o anche io, sono discretissimi ed accettano anche segnalazioni da estranei, poi, purtroppo possono far poco senza di lei. Se invece la signora decidesse di dare un taglio a questa tremenda vicenda,potrebbero aiutarla concretamente trovandole una sistemazione protetta e ignota al marito. Credo però che la signora tema che dopo una fase iniziale in cui hai maggiore assistenza sopravvenga un momento in cui una persona potente e ammanicata può decidere di fartela pagare magari a mezzo terzi. Una terribile gabbia psicologica e la violenza psicologica proprio per una persona in grado di coglierne anche i risvolti più sottili è terribile quanto quella fisica e forse più.
    Scusa se mi sono dilungata,
    sappimi disponibile per ogni possibile aiuto in merito
    Patty

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  2. Grazie Patty
    di cuore, non so nemmeno se faccio bene a stimolarla a muoversi in quel senso, se le succedesse qualcosa poi mi sentirei coinvolta.
    Grazie anche per aver avuto pazienza e parole buone per Amedeo. Spero come lo zio che non sia il suo ennesimo scherzo altrimenti metto in moto tutti gli hacker che conosco lo rintraccio e lo sistemo a modo mio.
    Un bacione grosso
    Zanza

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  3. Bellissima ballata, davvero somigliante a Vitti 'na crozza, dal testo struggente e doloroso. Anche questa vicenda che si narra nel post è dolorosa. Spererei inventata, chè se è vera mi farebbe accapponare la pelle. Donne, donne, ma quando capirete, quando?

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