mercoledì 31 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1133 " Acqua Granda "

Ho avuto un bel dirgli io:
"ma sta bon ti che ea zé ea stesa acua granda che riva sempre de sto periodo, pol eser che ea zé un fiá bondantina ma ti vedará che co ea marea se sbasarà"
(Facile vero il veneziano? Non serve neppure il Google traduttore.)
Niente da fare. Queste situazioni lo eccitano. Si è infilato muta impermeabile e cosciali ed è andato, parole sue, a mettere in sicurezza la barca. E' tornato zuppo dopo 4 ore e mi ha annunciato felice di aver portato la barca a Fusina da un conoscente al quale aveva fatto dei lavori di saldatura. Lui ha la gru  e i bretelloni (alzano perfino natanti di questa stazza)

e l' hanno messa a terra su un rialzo autocostruito,  in un suo terreno in una posizione dove l' accqua alta non è mai arrivata. 

Certo noi veneziani siamo abituati a subire questi fenomrni da sempre e tante precauzioni ci paiono un esagerazione. 
Ma poi ho visto la tv e le foto e sebbrne sotto casa nostra l' acua salga poco, stavolta era tutto allagato. 








Dicono sia la 4a avqua alta di sempre. Per le barche non c'è ancora pericolo perché le ormeggiamo con cappie larghe a due pali uno a popppa e uno a prua in modo che col salire e scenfere felle matee la barca si alzi e si abbassi lungo la verticale dei due pali. In effetit però in condizioni di eccezionalità qualche barca con pali bassi o mal ormeggiata puo andarsene a torzeo (ovvero girobagare da sola) e se c'è corrente può prendere velocità e produrre danni urtando le altre. L' altro pericolo e che qualcosa che galleggia  si impigli nelle cime legate ai pali e vada a bloccare una cappia d' ormeggio in tal caso la barca non e piu libera di salire e scendere lungo i pali perche la cima si blocca la trattiene e pian piano l' acqua supera la murata riempiendone l' interno  e facendola affondare. Se affonda un topo come il mio per recuperarlo non bastano 500 euri e il motore diviene praticamente inservibile quindi almeno altri 3 o 4 mila euri per prendere un usato che ormai sta per tirare le cuoia.
Situazione rara  sì ma non impossibile e alla fine ho capito che dante talvolta può apparir folle ma che ha la benedizione di pensare tre passi avanti, diciamo che la sua vita è un manuale di sopravvivenza e nelle situazioni limite è  davvero di aiuto averlo vicino il che non basta a bilanciare le innumerevoli bizzarrie con le quali copre i 365 giorni di un anno.
In questa situazione me ne sto a letto con Balena ed Esserino addosso e faccio un bel maglione ai ferri per quando sarà anche più freddo. Per adesso abbiamo 20 gradi.

Un caro saluto a tutti

Holly

martedì 30 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1132 " Da Londra un barlume"

Zanza è piuttosto incasinata in questi giorni. La zia idem, sullo zio non conto anche se il suo ultimo post vocale mi ha dilettato alquanto.  Scrivo io dunque. Sono ormai  a Londra oggi ho ripreso con la scuola. L'arrivo non mi ha né depressa né entusiasmata. In questa fase sono stata meglio a Venezia con la zia. Abbiamo riso da matte a fare un lavoro da uomini riuscendo spesso a farlo più velocemente, con la zia a manovrare e io a correre col carretto siamo un team vincente ma quanto potremmo durare?
Al momento non so neppure per quale motivo io abbia studiato visto che l' insegnamento mi dà qualche soddisfazione e innumerevoli incazzature. Per adesso ho alcune classi di latino e io latinista non sono ma qui basta aver fatto un buon classico per dar buon risalto alla formazione italiana. Ovviamente i miei studenti hanno l' aria piuttosto triste del resto cosa aspettarsi da chi fa studi classici a londra sono degli ibridi tra il classico secchione e il nerd. Però mi hanno salutato con affetto e anche io ho sentito un certo trasporto per loro 11 maschi e solo una donna che mi ha preso da parte e mi ha detto in un orecchio che sono tutti cotti di me. Oh Mària Vergine mi manca l'etichetta dell' italiana procace che semina inquietudine!
Bobby è stato felice di vedermi anche se, come è giusto ambirebbe a conoscere le mie intenzioni per poter dire si o no ai vari colleghi che si erano fatti avanti per prendere la casa. Domani prenderò il tea con Lady Jane e ascolterò il suo consiglio.
Per il momento aggiungo qualcosa del Malvaldiano Barlume nello scrigno. Non l' ho messo nel ripiano dell' autore ma in quello del giallo italiano. Attenendomi all' idea della zia  metto l' immagine del bel forziere che farà comprendere a chi legge che c'è roba nuova per loro.

Un abbraccio

Dani

lunedì 29 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1131 " Dante conversa " Traduzioni, slavistica, Anton Cechov, Antonio Logli, Gianrico Carofiglio e un ignoto poeta"

Il vecchio, da Venezia, ci ha fatto un bel dono. Una chiacchierata di mezz'ora con  un inserto musicale di Holly che si cimenta con De Andrè. Con incoraggianti risultati conferma il Ciampi che fu suo mentore ma per poco.
Nel pezzo, tutto dialogato, col quale Dante chiacchiera con Voi, tocca argomenti tanto disparati e astrusi da avermi fatto dubitare che sapesse poi trarne le fila ma lui in questo è maestro e anche io mi sono messa a seguire  volentieri quel suo ritmo lento e ipnotizzante ascoltando il quale sono cresciuta, bambina, adolescente, ragazza, donna.
Grazie Dante
Zanza




domenica 28 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1130 " Riparte Dani"

Oggi non posso dilungarmi con parole o musica, Dani è in partenza per Londra, non so quanto resisterà. Siamos tate molto insieme in questi giorni e l' ho vista riaffezionarsi a Venezia ai canali alle barche. Temp però che sia un modo di spostare l'attenzione dal punto cruciale nel quale si trova: il classico cosa voglio fare da grande. Considerata l'età media dei "bamboccioni" mia nipote è ancora piuttosto giovane ma come diciano noi a Venezia: el sol magna e ore. come a dire che la vita corre e se una pausa di riflessione è importante e auspicabile per tutti, troppe pause potrebbero diventare una significativa perdita di tempo vitale.
Comunque Dante si è impegnato a preparare i mezzi di trasporto per l'aeroporto, Dani chiude le ultime valigie ed io licenzio questo breve post domenicale con una aggiunta allo scrigno di mia nipote.

La conclusione della Storia d' Italia che troverete insieme a tutti gli altri volumi. Dove sapete e con le modalità che ormai vi saranno ben note. Se le avete dimenticate scrivetecelo in un commento indicando la vostra e.mail e vi scriveremo in privato.
Per il futuro penserei addirittura di fare così, quando vedrete in un nostro post l' immagine dello scrigno di Dani potrete andare a colpo sicuro: significa che abbiamo aggiunto qualcosa di nuovo.
Buona Domenica a Tutti

Holly

sabato 27 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1129 " The four Mori song"

Quella che stiamno per propovvi io e Holly che s'è tarmente innamorata der banjino che lo porta perfino a letto e poi lo attacca alto pe sarvallo dala gelosia di Balena, è na canzone morto vecchia, di velle che si cantavano nele piantagioni deli stati del sud tipo Alabama Georgia Mississipi. Per tale ragione oltre che p'andà nculo a diritti siaeschi l' ho intitolata la canzone de quattro mori e fa così

diceeee
r primo moro a vell'artri
boia dé c'è r ministro che
da sordi pe ritonà a casa

e te ci credi bischero?
ni fa ir secondo?

tanto ne dice poche di cazzate
fa eco il terzo.

A luilì bisognerebbe trombanni la
moglie, se la signora è 
consenziente ovviamente
chiosa r quarto

ma uno ala vorta o tutti nzieme?
ripiglia il primo che un è tanto sveglio

bisogna chiedegnene
fa ir secondo ch è un tantinello più vispo

e ir terzo che ha studiato commenta
boia dé ni si deve chiede e perbenino
sinnò anche se dice sì a tree no ar quarto
vello deve restà a guardà sinnò e stupro

e il quarto che ha il dono dell' amarezza
sì lo stupro lo fanno ar buo der culo 
dell' italiani r su omo e su compari
senza fa nomi senno ste catene un ce le
levano più






venerdì 26 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri n.1128 "Dino Ciampi il capitale di Chico Marx"

Avete mai visto i filmati dei fratelli Marx in cui Harpo e Chico si contestano l'uso del pianoforte o lo suonano insieme? A me fanno morire e ieri ne parlavo col Ciampi che mi ha raccontato che erano dei bravi musicisti ma che, soprattutto avevano fatte proprie delle tecniche percussive molto personalizzate, una per tutte quella dell'alternanza pollice indice estesi come nel gesto di mimare una pistola.

 Davvero esilaranti poi Dino poi si è seduto al piano e, come se nulla fosse si è messo a improvvisare alcuni dei brani che proprio dei fratelli Marx costituivano il repertorio preferito
ecco il Ciampi in una performance anaomala ma esilarante
manda a dire a Dante che ci sono i suoi brani preferiti e, nonostante sia uno scherzo....okkio al tempo.
Baci Zanza

giovedì 25 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1127 " ho scambiato r mi cavallo ed il mio can per te perché avevi il pelo rosso e gli occhi blé""

E come mi arrabbiai la prima volta che col suo fare da cicisbeo me la suonò dicendo che ogni volta che la suonava pensava a me. Fanculo pensai ho i capelli castani e gli occhi nocciola a chi cavolo li hai visti i capelli rossi e gli occhi blu
Ma poi molto tenero mi spiegò che la canzone era così in origine e non l'aveva composta lui semmai l'aveva tradotta quasi letteralmente.
 Scambia il mio cane e il mio cavallo per te che avevi r pelo rosso el' occhi blè
Vabbé ha guadagnato pazienza, cibo e un po' di coccole per un a settimana con quel generosissimo gesto del dono del banjo. E' davvero una favola, lo appendo in alto in salotto perché tempo che i mici sentendo l'odore della pelle animale lo attacchino a unghiate.
Qui gli accordi cambiano un po' più spesso ma l' ho provata a lungo e alla fine non mi pare venuta malissimo.
Aspetto comunque con umiltà e rassegnazione i commenti del maestro Ciampi o anche di Samatta, Daria e Marina la cui compagnia comincia già a mancarmi. Spero che a Natale vengano tutti quasì o che noi si abbiano due centesimi per andare a Livorno ma preferirei loro qui perché Livorno è bella in estate e Venezia d' inverno e, soprattutto non me la sentirei di far fare un altro viaggio ai gatti. Dani ha deciso di seguire il mio consiglio e di tornare a fare cassa a Londra. Poi vedrà. A Natale ha comunque le vacanze. Parte domenica pomeriggio.
Per gli appassionati del genere ecco un western alla Woodie Guthrie... magari!

Ancora marito e moglie alle prese con armonica e banjele

Con affetto

Holly

mercoledì 24 ottobre 2018

Fatevi i gatti vostri 1126 "talvolta è amabile"

Erano diversi giorni che Dante armeggiava su uno dei suoi due mandolini con risultati dubbi. Dato che qui né io né Dani sappiamo suonare la chitarra troppo bene e che lui non ha mai l' accompagnamento per i due pezzi si era messo in testa di trasformare il mandolino in una sorta di banjo. Tolgo qui aggiungo là. Alla fine è riuscito ad ottenere un mandolino dai suoni opacizzati e gutturali e se ne stava con la coda tra le gambe come ogni volta che un suo progetto naufraga. Poi la sera siamo tornate a casa io e Dani e non volevamo credere ai nostri occhi. Sul mobile dove tengo la roba da cucito faceva bella mostra di sé un bel banjo, sicuramente ricco di storia ma molto bello a vedersi.

"E questo?"  Ho chiesto.
"E' tuo, visto che non riuscivo a modificare il mio ne ho comperato uno".
 So che il Bamjo è uno strumento costoso ma pare, almeno così me la racconta che lui sia stato dentro a 50 euro perché c'erano da rimettere vari pazzi al manico, lavoro che ha eseguito da sé con risultato buono. 
Dante mi ha spiegato che si tratta di un Banjolele
ossia  uno strumento a quattro corde con un corpo di tipo banjo piccolo e un collo di ukulele a forma di concerto, molto popolare negli anni '20 e '30. Presenta il suono distintivo di un banjo e lo stile di accordatura e riproduzione di un Ukulele su scala ridotta. Lo strumento utilizza l'accordatura standard per ukulele. 
Lo provo, il suono del banjo mi piace moltissimo. Il manico dell' ukulele è facile, piccolo adatto alle mie mani  econ l'accordatura a 4.  Ho scaricato un piccolo manuale di accordi tipici per lui e me li sono studiati. La tecnica della suonata mi richiederà più tempo, chi suona con le dita a scatto chi col fingertips chi con plettri alle 4 dita. Mi serve il Ciampi per instradarmi.
 Dopo un oretta di prove ci siamo cimentati in questa canzoncina. Ovviamente il mio accompagnamento è per lo più una sorta di percussione di un accordo più o meno statico eseguita cercando di rispettare il  tempo. Con l'armonica mi pare renda bene, cercherò di impegnarmi e migliorare

Holly

il pezzo lui lo chiama

lettaondesend 

ma voi lo riconoscerete subito

Holly





martedì 23 ottobre 2018

fatevi i gartti vostri n. 1125 " due bei pezzi di montanelliana"

Non ce ne vogliate abbiamo qualche impegnuccio famigliare a Venezia e Zanza ammalata a Livorno. Bobby è irreperibile e io cerco di mandare avanti la baracca.
Per oggi saldo un debito d'onore con  l'inserimento di due pezzi fondamentali della montanelliana nello scrigno online di Dani. 
ormai manca poca roba alla fine.



Se avete dimenticato la chiave chiedetecela con un commento

Grazie un abbraccio Holly.

lunedì 22 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1124 " finalmente tanta creatività senza Dante! ""

C'era di tutto a Vicenza,
veramente una bella fiera. 


Dato che sorella e mamma mi han chiamato all' ultimo momento non avevo i biglietti sconto che avevano loro due ma per fortuna, Dante all' ultimo momento mi ha ricordato; mostra la tessera di Stampa Alternativa e dì che sei una Blogger se proprio vogliono vedere gli mostri  gli 11 anni di attività di fatevi i Gatti Vostri.
Non ero molto sicura del risultato ma dato che con la magica tesserina da fotoreported della mitica testata diretta da Baraghini ho visto passare Dante dappertutto ho esibito timidamente la mia. 


Mi hanno chiesto se mi ero accreditata ed ho dichiarato di averlo saputo solo al mattino da mia sorella quindi, se avessero voluto li avrei volentieri citati sul nostro blog altrimenti sarei entrata come normale visitatrice. La cosa mi rompeva un po' perche servivano 12 euri. Sono stati molto gentili e ho potuto frequentare la sala stampa.
Per sdebitarmi dunque metto a disposizione tutto il materiale informativo che ho avuto, lo trovate a questo loro link 
 CLICCATE QUI PER L' INTERA CARTELLA ZIP.



Diciamo che faccio loro da piccola cassa di risonanza per quell' utenza, come molti dei nostri lettori che a Vicenza non andrà di certo ma che potrebbe visitare i successivi eventi in altre città italiane.
Dicevo che Dante con le sue invenzioni non ci è mancato perché siamo state subissate da migliaia di idee applicabili alla casa, al cucito, all' impresa.

Siamo tornate stanche e col mal di piedi ma pienamente soddisfatte e con la sensazione che in Italia di gente che lavora e che si da da fare ce n'è moltissima. Speriamo che presto un lavoro lo abbiano tutti o almeno tutti quelli che lo desiderano seriamente.

Ieri notte mentre dormicchiavo non ho sentito i gatti vicino a me. In compenso C'era Dante che mi suonava una musica dolce coll' armonica. Ho realizzato che era una bella canzone di Elvis (decisamente un cantante che amo) quella che dice sei così sola stanotte. Associando l'assenza dei gatti al tema della canzone gli ho chiesto: "certo che sono sola, dimmi subito dove hai messo i miei gattini se non vuoi che mi incazzi". 
"I tuoi ventun chili di ciccia e pelo sono chiusi in bagno" e al "perché???" che gli ho urlato, mi ha risposto facendo la voce tenera tenera: "avevo voglia di stare un po' con te ma quattro occhi che mi puntano il sedere mi imbarazzano troppo". Che fare? L' incazzatura mi è sbollita e poi stava suonando Elvis, aveva gli occhi da gatto, la voce era  bassa e profumava di  quel bagno schiuma che mi piace tanto...

Caratterialmente sono troppo riservata per dilungarmi sui momenti intimi ma qualcosa con voi voglio condividere

ecco la canzone riprodotta con l' armonica e con la mia vecchia chitarra con la quale lo accompagno facendo quei pochissimi accordi che mi insegnò Dino. Sui tempi non ho problemi, nel poco conservatorio che seguii gli insegnanti mi tormentarono all' inverosimile con la divisione. Per questo comprendo Dino quando si arrabbia.
Un abbraccio a tutti i nostri lettori
Holly

domenica 21 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1123 " Un mezzo ispanico a Livorno"

Pensavo di passare la giornata a casa a riordinare e a coccolare i micioni, invece stamattina mi suona il telefono alle sei, è mia sorella Francesca con la mamma che hanno deciso di andare a Vicenza alla fiera della creatività e mi vogliono con sé.
C'è solo la consegna di 3 scatoloni di bicchieri a un ristorante e Dani si offre ma Dante dichiara che se vogliamo fare il poker di donne andrà lui. Gli raccomando di stare attenta ai pacchi fragili e soprattuto di ormeggiare la barca al suo posto a turno terminato perché lui è capacissimo di attaccarla alla ringhiera adiacente il ponticello col quale si accede alla biblio. Un posto terribile perché adibito alle gondole e possono fioccare multe incredibili.
Promette di riportarla al mio ormeggio vicino casa perché tanto dopo il utrno da facchino deve mettersi la cravatta. Io proprio ho difficoltà a capirlo. Va bene cambiare, va bene andar là elegante ma mica è un dogma. Comunque noi andiamo a Vicenza. Il resoconto ve lo farò nel prossimo post. Per ora Lascio a Dante il compito delle consegne e quello di mettere un po' di musica o di andare avanti con l'inserimento dei libri e scappo alla volta della fiera.
Un salutone Holly
-----------------------------------------
Questo ha lasciato  scritto lei e io, appena tornato dal giro e dalla biblio, dove ho portato avanti le mie traduzioni, mi sono fatto da mangiare. Una bella pizza in padella, perché se accendo il forno minimo vengo sottoposto a un interrogatorio, e un po' di vino. Di più non posso per via della dieta. Ora che ho mangiato e sono in relax vi racconto una cosetta simpatica: 
Donque ieri Patty commentando il post di Holly ha fatto riferimento a una canzone che s'era citata o fatta in passato. Ha ragione se ne parlò e con Dino si registrò, no cola qualità di adesso perché allora la sala musica un c'era. La canzone resa celeberrima da Julio Iglesis (e questo bastò a non faccela eseguì troppe volte  'n pubbri'o) era nata nel 1977 da du francesi Pierre Billon e Jacques Revaux e la cantò per primo Johnny Haliday che così, essendo tre francesi, la cosa un mi faceva impazzì ma le parole erano belle e Halliday era sposato cola Vartan che bella un era di certo ma noi del barre s'era tutti arrapati per lei tanto che Ampelio rimediò anche no schiaffo da Nara che ni disse: "senza culo senza poppe co denti di fori e sto testa di cazzo a sbavanni dietro a leilì".
Poi la rifece in spagnolo Julio Iglesiasse e la portò ale stelle. Le parole in questa lingua qui,  come ho detto, so belle e riporto sta versione  perché quella in italiano, invece, fa cacare. 
Dino mi sfarinò le palle a forza di fammela fa e rifà perché , secondo lui, sbagliavo i tempi, quando cantavo "vivìr" sembravo un ciuco che raglia e non aspettavo ir cambio dell' accordo nelle entrate, difatti si sente che spesso  s' affretta pe stammi dietro invece d'esse io a seguì lui ma se bioboia si chiama accompagnamento sarà dunque giusto che io andìa avanti e lui mi segua o no?
Se l'avesse cantata lui sarebbe venuta perfetta e a Iglesias l'avrebbero mandato a raccattà le cicche per terra ma co me sempre un "ma" c'era: Dino un sapeva lo spagnolo mentre io  colo spagnolo andavo da Dio. Ho una esse liscata al naturale come loro laggiùe e del resto la mi nonna Inesse in realtà si chiamava Inès e pur nata a Livorno, a un anno era stata portata in Spagna, aveva vissuto ad Alicante fino a ventott' anni e lo spagnolo lo parlava come l' italiano. Una volta rientrata  si sposò, tardi per quell' epoca e lo insegnò anche ala mi mamma e in seguito anche a me cosicché quando morì nel 78 ( era del 1901) avevo una bella esperienza di conversazione e  quando ricevetti la borsa di studio pe andà a Caracas a lègge l ' Alighieri non trovai difficoltà cola lingua, anzi tanti venezuelani mi scambiarono proprio per un nativo della Spagna dato che lorolì pronunciano un po' più in modo bleso come tutti i latinoamericani. Così armeno il Ciampi un ha potuto dì nulla sula pronuncia perché a Livorno c'ero solo io in grado di cantà una canzone in spagnolo come no spagnolo, stonature incluse.
Il titolo ridicolo sur bidet  è sempre pe la siae come detto e ridetto.
Bon ascolto e perdonate qualche piccola sbavatura che neppure l' ossessiva persistente pressione  der Ciampi  riuscì a fammi evità.
Un caro saluto a tutti e riflettete su ciò che dice. Holly applica ala lettera  e fa benone. Io ho capito ir senso e mi colpisce  ma ancora un mi ci uniformo, sebbene tarvorta mi sforzi...
speriamo che  la vita mi conceda  tempo pe l' esami di riparazione così da abituammici e da fanne un mantra quotidiano
Dante 

De tanto correr por la vida sin freno
Me olvidé que la vida se vive un momento
De tanto querer ser en todo el primero
Me olvidé de vivir los detalles pequeños
De tanto jugar con los sentimientos
De aplausos envueltos envueltos en sueños
De tanto gritar mis canciones al viento
Ya no soy como ayer, ya no se lo que siento
Me olvidé de vivir
Me olvidé de vivir
De tanto cantarle al amor y la vida
Me quede sin amor una noche de un día
De tanto jugar con quien yo más quería
Perdí sin querer lo  que mas yo tenía
De tanto ocultar la verdad con mentiras
Me engañé sin saber que era yo quien perdía
De tanto esperar, yo que nunca ofrecía
Hoy me toca llorar, yo que siempre reía
Me olvidé de vivir
Me olvidé de vivir
De tanto correr por ganar tiempo al tiempo
Queriendo robarle  mis noches al sueño
De tanto fracasos, de tantos intentos
Por querer descubrir cada día algo nuevo
De tanto jugar con los sentimientos
De aplausos envueltos envueltos en sueños
De tanto gritar mis canciones al viento
Ya no soy como ayer, ya no se lo que siento
Me olvidé de vivir
Me olvidé de vivir

e qui vi si dà la traduzione 

Mi sono dimenticato di vivere


Ho vissuto la mia vita così di corsa e senza freni
che mi sono dimenticato che la vita si vive in un momento
Volevo così tanto essere il primo in tutto
che ho dimenticato di vivere i piccoli dettagli

Ho giocato così tanto con i sentimenti
avvolti di applausi avvolti in sogni
Ho gridato così tanto le mie canzoni al vento
che non sono più come ieri, non so più cosa provo

Mi sono dimenticato di vivere
Mi sono dimenticato di vivere


Ho cantato così tanto per l'amore e per la vita
che sono rimasto da solo una notte
Ho giocato così tanto con chi amavo di più
da perdere senza volerlo ciò che avevo di meglio

Ho nascosto così tanto la verità con menzogne
che mi sono ingannato senza sapere che ero io a perdere
Mi aspettavo così tanto, io che non davo niente
che oggi è il mio turno di piangere, io che ho sempre riso

Mi sono dimenticato di vivere
Mi sono dimenticato di vivere


Ho corso così tanto per guadagnare tempo al tempo
volendo rubare il sonno alle mie notti
Così tanti errori, così tanti tentativi
perchè volevo scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo

Ho giocato così tanto con i sentimenti
avvolti di applausi avvolti in sogni
Ho gridato così tanto le mie canzoni al vento
che non sono più come ieri, non so più cosa provo

Mi sono dimenticato di vivere
Mi sono dimenticato di vivere

sabato 20 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1122 " la somma dei momenti" riflessioni sul tempo by Holly

Eccoci qua, 
è Holly che scrive e  gira e rigira il testimone è tornato in mano mia.
Zanza è veramente cotta dalla stanchezza. 
Poareta ea! Ha due fratelloni belli e robusti che però, quando si tratta di alzare la serranda del Bar, sono sempre altrove. Non parliamo poi di quando la necessità li reclamerebbe alla macchina del caffé svaniti nella nebbia sebbene Livorno non abbia nebbia. 
Zanza con la sua estrema generosità si sveglia all' alba, pensa alle prime pulizie, fa l' apertura, sveglia Dino, ne ricompone i pezzi sparsi, dà l'avvio al post e, di solito, si incarica delle cose più complicate relative alla nostra pagina:  
-ripulire i files musicali dagli inevitabili rumori di fondo, -ricercare le basi più adatte per quando Dante vuol suonare qualcosa di buono, 
-photoshoppare tutto il photoshoppabile.
Mia nipote Dani qualcosina ha fatto a partire dal suo rientro a Venezia ma è in preda al magone. Non sa se stare o rientrare a Londra e alla fine della prossima settimana deve dare una risposta. 
Le ho consigliato di far cassa almeno fino a Pasqua ché l' inverno è brutto tanto a Londra quanto a Venezia e in più lei avrebbe, in ogni caso  un po' di vacanze natalizie da trascorrere con noi. Per adesso ci pensa e cerca di trarre ispirazione abbracciando Balena ed Esserino.
Io ho ripreso a lavorare e con Dani mi trovo assai meglio che con Dante. Mia nipote sa pilotare benino, le ho insegnato fin da piccola ed è molto tonica fisicamente per cui pur non caricando il carrello all' inverosimile come il mio amico Maurizio (quell' ercole del filmato pubblicato qualche tempo fa) sfrutta la velocità facendo più viaggi con minor peso. Dante è volenteroso e mi ha dato una gran mano ma è polemico e per ogni foglia caduta solleva una discussione, se fa una riparazione alla barca poi pretende di spiegartela per filo e per segno o meglio bullone per bullone, apprezzo molto il suo aiuto e la sua forza di carattere ma  lavorando è difficile sopportarlo. Sono molto contenta che abbia da fare traduzioni almeno fino a Natale.
Se ne va in biblioteca ben vestito e torna a tardo pomeriggio con un gran numero di fogli scritti a mano che poi trascrive col pc. Per quale ignoto motivo  poi, voglia fare il lavoro due volte non so proprio.
Per qualche giorno starete in mia compagnia, quindi preparatevi a legger di gatti e ricette e a veder qualche foto dei due pelosoni. 
Io volo piuttosto bassa e da quando Esserino e Balena sono arrivati a Venezia la mia vita è rimasta, grosso modo la solita. 
Certo avevo 36 anni e ora ne ho quasi 49.
 Qualche volta mi pare strano che una così grossa fetta di vita se ne sia andata senza che me ne accorgessi. 
Direi che l' unico segno tangibile di questo scorrere del tempo, oltre a qualche ovvio filo d'argento sulle tempie, siano proprio il grande numero di post che hanno contrassegnato la vita del nostro blog. 
Ogni tanto li guardo e li riguardo come un tempo facevamo con le foto che la nonna custodiva riposte in una scatola da scarpe. 
Allora sì mi rendo conto che la vita è fatta di tanti momenti e poco importa se molti di essi ci paiono tutti uguali. L' importante, secondo me, è che in ognuno di essi, in ogni risata fatta, in ogni canzone intonata insieme, in ogni abbraccio ai nostri amici a quattro zampe si sia sentito quel senso di gioia che anima anche i piccoli gesti e le cose di ogni giorno.

Un abbraccio a tutte le pazienti e affezionate lettrici e lettori

Holly

venerdì 19 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1121 " l' occhiolino del Ciampino"

Mentre il primo mattino mi regala un clima calduccio giá alle sei in grazia d'uno scirocco che fa presagire sudate copiose anche in ottobre vi racconto di ieri mentre aspetto che il barre pigli il su ritmo quotidiano: lento ma inesorabile.  Mattina di ieri dunque. "Un' ha ncora attacccato a rompe le palle ver troiaio?" Mi domanda la mi mamma mentre prepara l' ingredienti pel cacciucco nel retro del barre. Ovvio che si riferisca a Dino.
"No è qui che si sbrodola cor cappuccino."
"Boia dé e so guasi l' undici sai che mpasto fa ir cacciucco quando all' una ni ritrova l'avanzi di latte e caffè nelo stomaco? Roba da rigettà anche l'anima."
" Oioia mamma così però fai rigetta me subito senza aspettà r cacciucco"
"Va bene mi cheto ma ome siamo delicati ! Un sarai mia ncinta  eh? So belle tre o 4 vorte che rammenti r vomito sta settimana".
"Si delo spirito santo so ncinta come r budello di laggiù".
"Otè era n'uccello anche lo spirito santo sai?  Loro scrivano "un piccione" ma in sanscrito c'è scritto:
ni si presentò un bell' uccello e le ni disse che la vorresti anco te?
Boia dè tanto e sei di nidio ni fece lui, ni si buttò fra le zampe e prencipiò tutto sto casino dela religione."

"Un ber vangelo ir tuo mamma chi te l' ha raccontato Dantino?

"Chi bazzica lo zoppo lo sai...." E po' sai ora che un c'è più don Luigi un ho più bisogno di tenemmi e a me chiesa e preti mi stanno sur gozzo".

Tanto pe cambià discorzo domando ar Ciampino se ha sentito l'urtimo brano di Dante

"L'ho sentito l' ho sentito pe stanni dietro mi so dovuto mette l' orecchi da corsa anco ieri."

"Boia o che ha risbagliato? Eppure ammè mi pareva fatta bene."

"Nzomma  fatta bene come te e Samatta  messe nzieme che a piglià le poppe tue e r culo suo si farebbe no stianto di fia."

"Nvece cole tu corna ci si farebbe n'attaccapanni pel barre caaata. Ni replico e poi seguito: O indove ha sbagliato mi pareva bella ntonata?"

"Io boia e riboia e accidenti a quella troia, ma possibile che canti ,soni, stai in mezzo ala musica da sempre e un capisci la differenza tra ir tempo e l' orecchio? Certo quando Dante  mi tocca Paganini si merita na reazione e na lezione. Morandi lo pole fa, vello vien bene a tutti ma tornando a orrecchio e tempo così magari capisci:  L' orecchio è na dote naturale. Quello Dantino ce l'ha, no un granché ma lo vedi che piglia l'armonica e in du menuti ti trova quarsiasi canzone? Vor dì che si ricorda più o meno l' intonazione.  Ir tempo è na questione di divisione di ordine mentale ed esecutivo e lui è disordinato in tutto quindi fa le note giuste ma le fa troppo corte e corre oppure non rispetta le pause. Questo quando è solo, quando sona con me o cor tu babbo, Ampelio essendo batterista deve esse perfetto ne tempi sennò butta tutti di fori, sente ir tempo nostro e si uniforma e allora va dimorto bene."

"Ho capito quindi come cazzo la doveva fa allora ?"

"Ascorta - mi fa-  ma te ne fo poca un occhiolino solo sennò mi leva ir saluto luilì"

e si mette ar piano, ni deve girà bene oggi perché me ne canta anche na strofetta scimmiottando Morandi. e calca su indove andavano fatti li stacchi. Ha ragione anche io mi sbaglio spesso.  Un c'è niente da fa, che soni Chopin o canticchi Morandi è perfetto ma solo n questo eh per resto fa caare sur serio, sarà dieci giorni che un si cambia i carzini ale mutande un ci voglio nemmeno penzà, ci credo che Costanza un viene più sarà sempre a fassi la disintossicazione.

Baci Zanza




giovedì 18 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1120 " l' occhio della tromba Marina"

E' na merda lo so da sempre e oltre a esse na merda si diverte anche a piglià pel culo la gente. Avrebbe potuto umiliarmi rifacendolo ar piano il valzerino di Paganini ma sapeva le obiezioni più ovvie:
"sì sull' abilità non si discute ma il piano ha le note fatte, perfette, basta sonalle, coll' armonica bisogna costruille cola bocca "
 allora cosa ti pensa sta caata di gabbiano?  Ti piglia uno strumento che ha nella bocca il suo cuore, lo strumento a bocca per eccellenza ancora più difficile dell' armonica. Sceglie la tromba e la fa sonà a una che, non lo dico per campanilismo, ma è decisamente una delle meglio trombanti d' Europa e se prese da sole lei e la su sorella possano entrà nele prime venti in duo co Daria secondo me so tra le prime dieci der mondo.
So' du talenti naturali e Marina che è un po' meno social dela su sorella quarche volta passa in sordina, tanto pe usare una metafora trombifora,  ma quando ni si lascia campo ragazzi un c'è storia.
Ha fatto un pezzo da antologia dela musica. Paganini cola tromba sonata al pari d'un violino di primissima classe. Sono commosso. Che poi lo stronzo der Ciampi l'abbia fatta sonà non tanto pe facci ammirà sta meraviglia di ragazza quanto pe piglià pele mele me è n'antro fatto. Assodato. Sennò avrebbe avuto mille occasioni pe faglielà eseguì in antri contesti.

Io che volete, m'arrabatto, studicchio, cerco, co queste du lire di ferro e ottone , di cavacci quarcosa di gradevole, tengo in vita una tradizione popolana più che popolare ma di più un posso. La musica la leggo ma un so bono a legge e sonà così la leggo, la provo, la riprovo infine la eseguo senza spartito a memoria e un po' d'orecchio, Spesso ho il vizio di correrere. L'armonica mi ci porta perché se le pause son lunghe si sente che sfiato un po come un mantice vecchio.
Qui ho scerto per voi un pezzo da relax che posso eseguire colla medesima tecnica dell' auoaccompagnamento che in questi giorni mi diverte parecchio.
E' un vecchio pezzo di Gianni Morandi che piaceva tanto ala mi povera mamma e gliela dedico col cuore  anche se po  in modo meno romantico, perche invecchiando dovento incline ala commozione, il titolo lo prendo a prestito da una bella immagine che Dani salvò sul computer e che ritrae gli occhi birbanti, o trombanti? Proprio della nostra Marina.


Saluti a tutti

Dante

mercoledì 17 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1119 " Marina e Dino: famolo strano"

"O è proprio n' imbonitore da fiera luilì!
Vengino venghino donne guardino i muscoli abiamo qui l'essenza del maschi diretamente derivato dal Bove del Carducci tocchino tocchino  costa solo un euro ar menuto."

Il Ciampi ha commentato così il pezzo all' armonica der su fratello di latte.
"O che c'ha che un va?" n'ho chiesto io
"Boia dé  Zanza ma che ha bevuto stattina? ma lo sai chi l' ha scritto sto pezzo?"
"No"
"Niccolo Paganini! E lo sai chi era ir più grande ammiratore di questo pezzo?"
"Nemmeno"
"Un che lavorava al porto cor mi babbo e co Uliano mi pare si chiamasse Chopin che, ar dopolavoro ARCI mentre beveva na birra  ci scrisse sopra delle variazioni che so un capolavoro"
"boia dé e Dantino che avrebbe fatto di male"
Niente, lui è sé stesso sempre è duro come un sasso luil', chi lo smove? Sanguigno e bestia anche quando sona,, ha trasformato un capolavoro a modo suo. Fatto in quer modo pare il valzer della maiala sonato ala festa dell' Unità.
"Vedrai come s'incazza quando legge ste cose"
Ah lei poi scrive tutte. Oh se s'incazza è un problema suo lui vole sonà come quando si fanno le flessioni se fai dugento flessioni sei bravo no? E allora a lui secondo sta logica der cazzo, se ni riesce di corre sonando fino  affassi scoppià i pormoni penza d'avé  fatto un opera d'arte
è il braccio di ferro trasmigrato nela musica, dio serpone."

"O che ti devo dì? Ammé mi piaceva.
Perché sei come lui a te un ti garba le cose raffinate se ti garbassero l' omini l'apprezzeresti a peso come le bistecche.

"Casomai un tanto ar metro ! Ma va n culo Dino mi trovi così pecoreccia?"

"Ner fisico no ma nela testa spesso".
Boia oggi ir vino ni dev'esse andato in aceto

Entra Marina

"Ciao  gran trombante"

"Trombante na sega so rinverginita come da bimba"

"Passa niente r convento?"

 "O roba moscia o na sega nulla".

"Boia dè na tragedia. Armeno soni?"

"Dé sennò sarei digià stiantata dall' inedia"

"Ascorta passerotta rammoscita, Dino è du ore che critica il valzerino che ha messo ieri Dante"

"L'  ho  sentito"

"E come ti sembra?"

"Dé è come è  lui, na prova di forza sempre e comunque"

"Ammé e mi pareva discreto"
"Ma sí poraccio dai... pe n'armonichina sola è un gioco di prestigio cavacci quella roba ma è for di tempo corre sfiata tra le note mi par persino di sentillo sputà"

"
Addirittura ma come andrebbe fatto?"

"Il Ciampi piglia la palla al balzo"

"Boia inviti la lepre a corre! Marina ci s'è diplomata cor un saggio su quer pezzo cole variazioni rivedute e adattate dar povero coglione qui presente. Chiappa la tromba trombante ni si fa sentì a sta disgraziata che un capisce na sega come 'r su mentore".

"Va bene dai Dino, famoglielo strano che magari apprezzano"  concorda Marina parafrasando Verdone.

Ecco la stupenda infinita versione di Marina  tromba più piano esercizio in cui Marina si cimenta così bene da esse arrivata ar punto di un trombà per niente
come la scrivente del resto

baci

Zanza