venerdì 18 agosto 2023

fatevi i gatti vostri 2014 "pronte pe lo scodinzolìo ar Lido"

Ed eccoci arrivate alle  le hit estive dal 2000 al 2010. Posto stasera che è venerdì, perché dopo il turno che durerà fino ale 2 di stanotte, lascerò il barre nelle mani dei miei fratelli e dei miei genitori pe na diecina di giorni. Con Samatta domattina si parte. Si fa un salto a Venezia da Dani. Leilì, nel frattempo, stanotte lei dovrebbe rientrà dalla su splendida vacanza in Islanda nzieme ar fratello Bobby. Le trombanti vanno ale Canarie a vedé se rimediano du canarini docche. Come uccelli so piccinetti i canarini ma a loro2lì interessa come cantano mica come so grossi.  Dino verrà raggiunto da Costanza che lo dovrebbe portà in quarche posto scicche in Sardegna o sula Costa Azzurra. Ancora devan decide. I giorni che vanno dal 20 al 31 agosto mi garbano in modo particolare. La roba prencipia a costà di meno ed è cosa fondamentale. Sento però, in quel periodo, anche ir senzo dell'estate rovente che cede pian piano r passo ar clima pur sempre estivo ma vorgente al  settembrino. Ma non voglio indurge in questi sentimentalismi tutti mii. Quindi largo a primi successi. Il prossimo post lo faremo da Venezia a più mani e concluderà la serie delle gettonatissime canzoni estive dar 2011 ad oggi.

Le sorelle Iezzi seguitano ad apparì come dele ragazzotte sofisticate ma io ero a fatica all' elementari quando lorolì sfornarono quest'ennesimo successo. Ad esse sincera non stiantavo né stianto ora di simpatia per loro ma bisogna riconosce che hanno saputo giocà abbastanza bene su propri personaggi visto che prencipiarono come coriste degli 883 sula voce c'è poco da dì: l'hanno.Cecchetto che ha la vista acuta fu il primo a pintalle verzo il grosso pubbrico. Tutte e due sonano la chitarra più  Paola basso  e Chiara tromba. Nzomma verzatili e preparate poi cola svorta sessi dell'anni dumila hanno sdoganato quer tantino di trasgressivo che ala gente piace. Ora hanno cinquant'anni e fra un po' le vedremo a fa la pubbricità der tina ledy cantando "gocce di piscia su di voi" e sicuramente quarche migliaio di adoratori trasgressiv li raccatteranno ancora.



2000 – Vamos a bailar – Paola e Chiara

La prima estate del nuovo millennio è circondata da un’infinità di tormentoni estivi ma la hit “Vamos a bailar” del duo Paola e Chiara è stato il tormentone per eccellenza.

Rimasto al primo posto per 4 settimane tra i singoli più venduti in Italia è tutt’ora il singolo più venduto dalle sorelle. Registrato anche in inglese e spagnolo ha riscosso particolare successo pure all’estero.



2001 – Tre parole – Valeria Rossi

Pure l’anno successivo ha visto la nostra amata Italia in pista. Infatti il successo estivo più venduto nel 2001 è stato “Tre parole” di Valeria Rossi.

“Dammi tre parole: sole, cuore, amore.”

Impossibile negarlo, tutti l’abbiamo canticchiata grazie alla sua melodia super orecchiabile e in testo particolamente no sense.



2002 – Asereje – Las Ketchup

Il singolo “Asereje“, debutto delle 3 artiste spagnole Las Ketchup è stato un successo planetario e tormentone estivo in tutto il mondo. 

La canzone, accompagnata dal famoso balletto, e a primo impatto senza senso ha, invece, una spiegazione. Il ritornello si rifà alla prima strofa del brano Rapper’s Delight cantata dal punto di vista di chi, non sapendo la lingua inglese, improvvisa usando parole a caso.



2003 – Chihuahua – Dj Bobo

Questo singolo diventa il maggior successo di Dj Bobo nonchè tormentone dell’estate 2003 in tutto il mondo e quindi non poteva non essere citato nella nostra classifica de le hit estive dal 2000 al 2020.



2004 Anastacia – Left Outside Alone

Left Outside Alone è il brano dell’estate 2004 presentato da Anastacia. Il brano è stato scritto dalla stessa artista ed è una dedica al padre che abbandonò la famiglia quando lei era ancora una bambina. Il singolo in Italia ebbe un ottimo successo arrivando alla prima posizione dei singoli più venduti e visto l’enorme successo il brano fu utilizzato da una nota compagnia telefonica come campagna pubblicitaria.



2005 – Gasolina – Daddy Yankee

Correva l’anno 2005, Youtube era stato lanciato da poco e il brano raggaeton “Gasolina” diventava il tormentone estivo per eccellenza.

Il brano dell’artista raggaeton Daddy Yankee ebbe un successo strepitoso e toccò la maggior party e del mondo, dagli Stati Uniti, America Latina, Giappone, Australia e naturalmente l’Europa.



2006 – Siamo una squadra fortissimi – Checco Zalone

Dopo la vittoria della nostra amata Italia ai Mondiali di Calcio 2006, Checco Zalone fece uscire il singolo “Siamo una quadra fortissimi” con una melodia canticchiabile e parole divertenti ma con errori grammaticali, segno contraddistinto del personaggio pugliese.

Quest’ultima diventò un vero e proprio tormentone estivo.



2007 - Bruci la città Irene Grandi   

Da rockettara aggressiva a donna dolce e sensuale. Fu questa la trasformazione di Irene Grandi, la regina incontrastata di bandiera italica dell’estate 2007. “Bruci la città” fu non solo uno dei pezzi più trasmessi dalle radio, ma anche una delle canzoni che in giro per la città si sentivano  cantare di più dai bambini e se la cantavano anche i bimbi  vuol dire che l’obiettivo era centrato e la canzone colpiva davvero tutti, trasversalmente. E propio di questa bellissima canzone dela toscanissima Irene Grandi, che   anche lei unnè più di nidio (Firenze 1970), eccovi una cover che solo una voce potente ma musicarmente  educatissima come quella di Samatta poteva realizzà, naturalmente nzieme a Dino che si dimena tra la chitarra e il pianorgano er mi babbo come sempre a picchià sula batteria.





2008 Non ti scordar mai di me Giusy Ferreri


Il fenomeno Ferreri esplode immediatamente, confermandosi a pieno titolo tormentone estivo del 2008 e canzone più scaricata sul web secondo la classifica Fimi Nielsen. Giusy è ancora ufficialmente cassiera all’Esselunga, essendo in aspettativa, quando raggiunge il primo posto in classifica. Ben presto si renderà conto che la strada da percorrere è quella del canto, scambiando definitivamente il registratore di cassa con la sala di registrazione. Il lieto fine della commessa che diventa cantante fa breccia nei cuori e nei giornali, che apprezzano il romanticismo delle storie in cui tutto sembra essere nato per caso



2009 Paparazzi Lady Gaga


Scritto da Rob Fusari e dalla stessa Lady Gaga, il brano delinea i patimenti di Gaga per bilanciare successo e amore, ed in particolare è dedicato al suo compagno d'epoca, Lüc Carl.

Durante un'intervista, Poiché Ron Slomowicz di About.com ha parlato di diverse interpretazioni del singolo, Gaga ha risposto:

Beh, sono molto lieta che vi siano distinte interpretazioni, è stata proprio questa l'idea. Il brano ruota attorno a cose diverse – discute sui miei quesiti, desidero la fama o desidero l'amore? Parla anche di come corteggi i paparazzi per farli innamorare di me. Parla della prostituzione dei media. È una canzone d'amore dedicata alle cineprese, ma è anche una canzone d'amore dedicata alla fama o all'amore – puoi averli tutti e due, o puoi averne solo uno



2010 Mondo Cesare Cremonini

Cesare Cremonini, "Mondo" - 2010

«Ho visto un posto che mi piace, si chiama mondo!» canta Cesare Cremonini nell'estate 2010 quando scala le classifiche italiane con la hit "Mondo", estratta dalla prima raccolta di successi "1999-2010 The Greatest Hits". Insieme a lui anche Lorenzo Jovanotti, che ha preso parte al singolo sia in fase di scrittura sia di interpretazione. Daricordare però che anche Ligabue mise a segno un gran successo con Un colpo nell' anima.

Licenzio sto poste mentre cola mano destre metto digà mutande e costumi in valigia. Eh sì anche i costumi perché se a quarcheduno fosse sfuggito a Venezia ir mare c'è. Bisogna raggiungelo col vaporetto ma cor una mezz'ora si sbarca al Lido e la spiaggia per chi un sela immagina è quella del fime morte a Venezia, decisamente miglia al di sopra per qualità rispetto ale gettonatissime spiagge di Rimini Riccione e co.

Cero per noi che siamo di scoglio come le triglie avé trecento e passa metri d'arenile ci pole dì pohino ma intanto andiamo a vedello. In tant'anni siamo sempre arrivate a Venezia d' inverno e una passeggiatina in riva all'adriatico a sdindellà mele e poppe come tre sceme pole esse un divertimento.

Bon uicchende

Zanza


venerdì 11 agosto 2023

fatevi i gatti vostri n. 2013 "Le canzoni di quando s'era piccini! Io e quarchedun artro"

Licenzio vesto post di venerdì sera perché domani ho giornata libera e se esce un ber sole vorrei andare al mare co Samatta e le trombanti. Spero che il post bello denso apporti qualche nota simpatica al vostro week end.

E siamo arrivati a' mi anni. Anzi a' nostri perché sia io che r mi gemello Riccardo ma anche il piccolo Mosca si rientra ner decennio e ci cascano n pieno anche  Samatta co le  du trombanti e  Dani. Tutti quanti  venuti ar mondo in quell'anni novanta che oramai distano da noi circa tre decenni.

Una caterva di canzoni belle e di gran successo, tra le qual,i  se dovessi sceglie la meglio, sarei in grande imbarazzo.

E proprio in grazia di tale imbarazzo decisionale per la conzueta cover musicale musicale abbiamo voluto peccare di campanilismo e rendere omaggia, in  un certo senzo anche rifondere, quella che per noi è indiscutibilmente una dele voci più caratteristiche tra i cantautori italiani. Parlo di Marco Masini  che, pur sfoggiando un talento musicale  e una voce caratterizzata  dall'unicità, ebbe la sfortuna di diventare bersaglio di una delle peggiori dicerie che possan colpire una persona dello spettacolo: quella di essere sfigato e portar sfiga. Ne uscì perché il talento non può essere soffocato dalla cialtroneria. Ma ne usci con ferite notevoli. Penzate che ancor oggi sentiamo battute cretine da personaggi  di merda come uno che ho avuto occasione di sentire di perzona. Quando si diffuse la notizia della morte di Franceschino Nuti, in un barre che frequento talvolta, nele serate di libertà, sto cervello penzò bene di esordire cola battuta: "Capirai poche settimane fa  dala Venierre c'erano Panariello e Masini.  Hanno  fatto gli auguri a Francesco Nuti, che ti volevi apettà?". Da non credeci! Fossì stata al mi barre gli avrei tirato un caffé ner muso e nvece qualche merda come lui ci ha anche riso. A fare le cover di Marco si sono impegnati ir mi gemello, Riccardo e il Mosca, al secolo Edoardo. Quest'ultimo per la prima volta ci regala una sua interpretazione canora espressamente fatta pe sto blogghe perché cantare canta ma è schivo dalle pubbricazioni. Sebbene Dino non sia benevolo con lui e ne annoti ogni imprecisione, a parer mio Edo non canta male e mi farebbe piacere che partecipasse più spesso. Sia lui che Riccardo sono allievi del Ciampi e sanno suonare ambedue la chitarra e il piano. Ben lontani dalla  classe del maestro ma abbastanza abili per un auto accompagnamento, lasciano il vecchio a bofonchiare e a scotere la testa in segno di rassegnazione durante l'ascolto dele loro esecuzioni. Su Riccardo Dino dice che è sì ben intonato e suona decentemente ma che invece di eseguire una canzone seguendone la partitura, tende ad adattalla sfacciatamente  ala su voce. Una voce  che ha potenza piuttosto modesta e quindi ne sortano delle decenti moscerie. Più cattivo con Edo che ha soprannominato "Edo e le stecche estese" adducendo a spiegazione del nicche che non solo Edo stona abbastanza spesso ma che quando lo fa sembra esserne compiaciuto e allora strascica la nota dello svarione rendendola una sorta di belato. Non ha tutti i torti ma secondo me meritano ambedue l'ascolto e poi si tratta di roba fatta in casa così come i miei pezzi. Tra noi del barre bisogna distinguere i vari livelli: il Ciampi, Samatta e le trombanti sono maestri di musica e sòrtano dal conzervatorio. Ir mi babbo e la mi mamma, Armandino e Roberta (genitori di Samatta e Camillina) sono dei bravi mestieranti. Ner senzo che tant'anni fa si guadagnavano da vivere sonando e cantando nei locali. Non sono maestri, certo,  ma bravi artigiani si. Come outsider di tutto rispetto metto Dante che, autodidatta in tutto, non ha mai preteso di saper cantare ma se canticchia lo fa benino e con personalità, specie se non si richiedano grandi mezzi vocali. L'armonica la sona alo stesso livello in cui ir mi babbo suona la batteria e Armandino la chitarra. Inzomma è un amatore che però anche davanti ar pubblico la su figura la fa. Poi veniamo noi: io, Riccardo, Edoardo, Camillina, siamo dei dilettanti e le mperfezzioni ci accompagneranno sempre. In un altra categoria Holly, Dani e Bobby. Holly a livello di voce è una pista avanti a tutti. Un soprano purissimo che accoglie il plauso perfino dell'arcigno Dino. Purtroppo non può permettersi di cantare troppi pezzi per problemi ale corde vocali e,  tecnicamente, paga   il fatto di aver lasciato il conservatorio a meno di metà percorso. Dani e Bobby sono anche loro dilettanti ma con alcune aree del repertorio in cui riescono a esprimersi davvero bene. Come, presempio, nelle canzoni Sheeran (lui) e in quelle di Joan Baez (lei). Oltre ai due pezzi restituiti in covere da mi du fratelli oggi ne propongo anche uno mio, accompagnata da Dino ala chitarra. Credo di avevvi raccontato tutto e  fatti sentire più vicini alla compagnia del nostro barre.

Bona Settimana

Zanza




Sotto questo sole (Francesco Baccini e i Ladri di Biciclette) 1990

Sotto questo sole è una canzone scritta da Francesco Baccini, Paolo Belli ed Enrico Prandi, e cantata dallo stesso Baccini con i Ladri di Biciclette nel 1990. Questa collaborazione artistica causò forti tensioni e attriti all'interno dei Ladri di Biciclette. Paolo Belli scrive infatti, sul suo libro, che lui era l'unico a volere la partecipazione di Baccini, mentre gli altri componenti della band non erano d'accordo. Questo scontro, portò alla separazione di Paolo Belli dai Ladri di Biciclette.



Francesco Baccini Le donne di Modena 1990

Le donne di modena  bissa il successo di sotto questo sole. Ma negli anni a seguire si tira addosso critiche di sessismo che perdurano ancora oggi.Nel 2022 durante una serata a Sondrio, dove doveva ricevere un premio, il cantautore ha introdotto il brano con un battuta dicendo: “Oggi forse avrei qualche problema a pubblicare un pezzo del genere perché potrei essere accusato di sessismo”. Una ragazza del pubblico lo ha quindi contestato. Lui sui social spiega: “Il testo mette alla berlina il gallismo italiano. Con questo politically correct saremo costretti a cancellare De André, Dalla, Vasco, Jannacci, Vecchioni”




Gino Paoli Eravamo 4 amici al bar 1991

Quattro amici (conosciuta anche come Quattro amici al bar, o Eravamo quattro amici al bar) è una canzone del 1991, scritta ed interpretata dal cantautore Gino Paoli. All'epoca il brano divenne molto popolare e lo si poteva spesso apprezzare nelle varie trasmissioni radiofoniche. In un successivo remix alla fine del brano è stato inserito anche Vasco Rossi che canta il ritornello di Vita spericolata. La traccia interpreta e traspone in maniera romantica e musicalmente allegra la tipica situazione nella quale in molti si sono trovati a vivere in prima persona, vale a dire il lamentarsi della vita, del lavoro o della società stando seduti al bar e sorseggiando la propria bevanda preferita. La canzone è raccontata come una storia e al termine dell'arco narrativo il protagonista finisce per rendersi conto che il tempo è passato, le cose sono rimaste esattamente come prima, ma egli è rimasto solo, mentre una nuova generazione già bussa alle porte.


Luca Carboni Mare Mare 1992

Il testo è scritto dallo stesso Carboni, che ha curato la musica insieme a Mauro Malavasi. Con questo brano l'interprete si presentò al Festivalbar 1992, uscendone vincitore assoluto. A settembre Carboni eseguì la canzone a Vota la voce e si aggiudicò il premio come miglior artista maschile.

Nel 2013 Carboni ha reinciso il brano in duetto con Cesare Cremonini, inserendola nell'album Fisico & politico. Nel 2020 è stato incluso tra i 45 brani più belli della musica italiana all'interno dell'evento radiofonico I Love My Radio.


Lucio Dalla Attenti al Lupo 1990

Pare che ne avesse fatta una versione non commerciale che cantava solo con pochi intimi e si intitolava "Attenti al culo". Da un estroso e scherzoso talento come lui non mi stupirebbe. La canzone ascoltatissima nell'anno di edizione è tutt'oggi annoverata tra i successi del cantautore bolognese.



Gianna Nannini & Edoardo Bennato Notti magiche 1990

Un'estate italiana, colloquialmente conosciuto come Notti magiche, è un brano musicale composto da Giorgio Moroder, Edoardo Bennato e Gianna Nannini, canzone ufficiale del campionato del mondo 1990 svoltosi in Italia. Il titolo della versione internazionale è To Be Number One, con testo scritto da Tom Whitlock e incisa dallo stesso entourage dell'autore, sotto la denominazione Giorgio Moroder Project.Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, la portarono in vetta alle classifiche della penisola. Infatti, da gennaio a settembre, con qualche intervallo, Un'estate italiana è risultata il singolo più venduto in Italia e, storicamente, l'ultimo 45 giri a ottenere un massiccio riscontro commerciale prima della sparizione di tale supporto. Non portò purtroppo gran fortuna all' italia che in quel mondiale si fermò alle semifinali guadagnando il terzo posto.


Marco Masini Malinconoia  1991 

Il termine Malinconoia proviene dall'unione dei termini malinconia e paranoia. Nell'estate del 1991 Masini vinse il Festivalbar nella sezione Album. Malinconoia arriva a vendere oltre un milione di copie solo in Italia: l'album esordì al primo posto nella classifica settimanale e restò in vetta per 11 settimane consecutive, per poi mantenersi in top 5 per altri tre mesi, risultando così l'album più venduto in Italia in tutto il 1991 È il lavoro di maggior successo dell'artista fiorentino, con 1.200.000 copie vendute complessivamente.



(883) Max Pezzali Hanno ucciso l’uomo ragno  1992

Il brano ha come protagonista l'Uomo Ragno, il supereroe dei fumetti della Marvel, a simboleggiare la gioventù che si scontra con le problematiche della vita.[2] Con questa canzone gli 883 partecipano al Festivalbar 1992 e vengono premiati a Vota la voce 1992 come Miglior rivelazione e Miglior album.



 Raf Il battito animale  1993 

Il battito animale è un singolo del cantautore italiano Raf, pubblicato nel 1993. Il brano, scritto da Cheope, diventa un tormentone estivo[1] e vince il Festivalbar 1993.



Marco Masini Ti innamorerai 1993
Continuavano a mettelo in copertina r nostro marco  e nzomma bisogna dà a Cice quer che è di Cice: un era propio Alén Delonne. Lo trovo molto più interessante oggi, guasi sessantenne, con occhiali e barba lunga. T'innamorerai è il terzo album di Marco Masini, pubblicato il 15 gennaio 1993. Si compone di nove canzoni. È uno degli album di maggiore successo dell'artista; fra le canzoni creò particolare scandalo il pezzo Vaffanculo, che suscitò polemiche e censure sia in TV che in radio. La canzone racconta le difficoltà che ha avuto Masini con i discografici prima di diventare famoso e anche dopo il successo a causa dell'immagine di portasfiga che gli era stata dipinta addosso da alcuni giornalisti e da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. 
Qui r mi fratellino Edo detto r Mosca pell'innata capacità di rompe le palle, si adopera nella cover della canzone




883 Sei un mito 1993 

Sei un mito è un singolo degli 883, pubblicato nel 1993 e contenuto nell'album Nord sud ovest est. Il singolo è stato edito in formato maxi singolo e vinile LP, in Italia; esiste anche la versione tedesca del singolo sempre in maxi singolo, con copertina e CD di grafica diversa.




Marco Masini Bella stronza  1995

Bella stronza è una canzone di Marco Masini, scritta con Giancarlo Bigazzi,  primo singolo dall'album "Il cielo della vergine".Caratterizzata da un testo forte, scatena polemiche ancor prima della sua pubblicazione per il suo titolo ritenuto troppo esplicito e da taluni ritenuto  volgare. Pubblicato a febbraio trova l'apice dei consensi in estate.Insieme a Vaffanculo è uno dei brani celebri e di maggior successo del cantautore fiorentino. La cover qui di seguito è eseguita dal Tafano che sarebbe r mi gemello Riccardo. Anche lui deve il nicche alla medesima persistenza che ha col Mosca nel rompere i coglioni. Mi astengo dal commentare il mio di nicche che, come sapete tutti, è Zanzara.



Shaggy Mr Bombastic 1995 

Boombastic è un brano scritto da Robert Livingston e Shaggy per il terzo album chiamato Boombastic. Il singolo, utilizzato per uno spot pubblicitario dei celebri jeans Levis diventa un vero e proprio tormentone in tutta Europa, consacrando il successo del cantante giamaicano anche in Italia dove il singolo arriva alla prima posizione della classifica dei singoli più venduti.


Luciano Ligabue Certe notti 1995

Certe notti sortì  nell'agosto 1995 e un quella rimanenza d'estate sbancò .Durante n' intervista rilasciata aVincenzo Mollica il cantante raccontò che una notte, guasi pe sfida, vorse  scrivere una canzone con tutti l'accordi in tonalità di Mi maggiore. Pare propio sia riuscito nell'intento e  creato così quella che in seguito sarebbe diventata una delle sue canzoni più famose. E questa ve la canto io. L'avrete sentita già molte volte su questo blogghe in covere eseguite dalla mi vociaccia. Del resto in questo post estivo non poteva mancare il trio dei fratelli Fabbri. A Dante piaceva molto questa canzone e sebbene fosse uno de su pezzi preferiti coll'armonica inzistiede perché ne facessi una cover, accompagnata dal Ciampi ala chitarra. Così feci e gliela dedicai. Oggi la dedico a voi. 



Eros Ramazzotti Più bella cosa  1996

Più bella cosa è un singolo del cantautore italiano Eros Ramazzotti, pubblicato nel febbraio 1996 come primo estratto dal settimo album in studio Dove c'è musica.Ramazzotti ha eseguito la canzone pubblicamente durante il Festivalbar nell'estate del 1996 (di cui fu anche la sigla). La canzone ha vinto il premio "Best Song", con l'album che ha ricevuto il premio "Best Album". La canzone ha anche vinto gli MTV Europe Gold Awards nel 1997. Come è da tradizione con molte altre versioni di successo di Ramazzotti, ha pubblicato una versione di "Più bella cosa" in spagnolo per Spagna, America Latina e mercati latini degli Stati Uniti dal titolo "La cosa mas bella". 





Los del Rio Macarena  1995 Bayside Boys 1996

Macarena è un singolo del duo musicale spagnolo Los del Río, pubblicato nel 1995 come estratto dal loro album in studio A mí me gusta.La canzone ha raggiunto il successo planetario nell'estate 1996 grazie al remix dei Bayside Boys, che le ha permesso di raggiungere le prime posizioni delle classifiche di oltre trenta paesi, inclusi gli Stati Uniti, diventando col tempo uno dei classici balli di gruppo estivi da eseguire nelle discoteche, nelle spiagge o nelle feste.




Alex Britti Solo una volta o tutta la vita  1998

Solo una volta (o tutta la vita) è una canzone di Alex Britti, in seguito inserito nell'album It.Pop, secondo album, ma primo noto al grande pubblico, del cantautore romano.Pubblicato ad inizio estate 1998, il brano parte in sordina, entrando nella top 20 dei singoli più venduti soltanto il 15 agosto 1998. Sostenuto da una massiccia programmazione radiofonica, il brano diventa un vero e proprio tormentone estivo,[2] e pur non raggiungendo mai la vetta della classifica (arriva al massimo alla seconda posizione), rimane in classifica fino alla fine dell'anno, dimostrandosi uno dei singoli di maggior successo dell'anno.



Cesare Cremonini 50 special  1999

Era il 1999 e Cesare Cremonini non era ancora il fenomeno pop che oggi tutti conosciamo, ma il cantante di un gruppo, i Lunapop, che avrebbero, però, trovato subito il successo con il loro album d'esordio "…Squérez?", uscito nel 1999 e lanciato da un singolo che sarebbe rimasto nella Storia e nella mente di tanti adolescenti, "50 Special": "Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi, se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…" cantava Cremonini con la sua già allora inconfondibile voce. Quel brano debuttò in radio e nei negozi il nei negozi il 27 maggio di quello stesso anno e ci mise qualche settimana per farsi spazio tra i singoli estivi, ma ad agosto ottenne il risultato, entrando nella top 10 dell'airplay radiofonico, andando al primo posto e resistendo in classifica per un anno, diventando la canzone che lanciò definitivamente Cremonini nell'Olimpo del pop italiano.



Miranda Vamos ala playa 1999

Vamos a la playa, a mì me gusta bailar…" Semplici parole che rimettano a tutti in mente l’estate del 1999, quando il brano “Vamos a la playa” spopolava nelle discoteche, negli stabilimenti, nei locali, nei programmi televisivi e radiofonici. Ovunque. Ma chi la cantava quella canzone che divenne rapidamente un tormentone, tanto da essere inserita anche nella raccolta estiva del Festivalbar 1999? Forse non tutti ricordano Miranda, nome d’arte di Sandra Miranda Garcia, la cantante nata a Bordeaux ma di chiare origini spagnole che interpretava proprio quel celebre brano.Bella voce, bella topa con perzonale da fotomodella, attività con la quale aveva iniziato la carriera Miranda sembrava destinata a un successo durevole nell'anni. Contrariamente ai pronostici, la carriera di Miranda si fermò lì. Il singolo del 2001, Bamba! (El ritmo de Miranda), non ebbe il medesimo riscontro dei precedenti, e da quel momento in poi della cantante  si sono totalmente perse le tracce.


sabato 5 agosto 2023

fatevi i gatti vostri n.2012 "l' ho tanta o n' ho poca? Domandava l'oca di Francia ostentando la pancia"

Non vi arrovellate a  decrittare il titolo cercando di riscontrarvi reconditi significati e allusioni. Nè a tentare di risalire a chi sia l' Oca di Francia e perché ostenti la pancia. 

Si tratta di un un puro nonzenze in rima buttatomi lì da Dante mentre cercavo di scrive questo poste su successi musicali dell' ottanta con particolare riferimento a quelli dell' estate. Spesso anche detti tormentoni ma non sempre tali perché tra di essi possono trovar posto melodie così belle da trasformare il tormento in estasi.

Eravamo tutti lietissimi per questo luglio soleggiato e per la presenza tra noi di Dante e Holly. Purtroppo in questo mese di solleone il Bar Nado  ha visto sparire un' altro de su componenti storici mentre un secondo è sulla via. Si tratta di amici carissimi appena giunti intorno ala settantina e immaginerete lo sgomento che ste cose mettano in un barre che per cinquant'anni li ha visti a su tavolini. Che dire? Questa è l'amara storia dele nostre vitucce e anche caratteri ottimisti come quello di Dante e der mi babbo hanno dovuto fare i conti con questa triste realtà. 

Per qualche verzo il ritardo nella pubbricazione è dovuto anche alo sgomento che serpeggiava fra i tavolini poi ci siam detti che il nostro mestiere di scanzonati giullari doveva dimostrassi all'altezza dela situazzione e oggi ripiglio la penna anzi il mouse in mano sperando che un me lo mangi il gatto. 

Dante e Holly sono stati da noi fino al 2 e sono comunque  la loro  presenza ha avuto un effetto assai  corroborante  pel Bar Nado che era in preda a una discreta mosceria.

Holly, generosa come sempre. dopo essesi stiantata pe du giorni suli scogli di Calafuria doventando nera da fa nvidia a 4 mori s'è fatta ripiglià dal sacro foco del lavoro e ha voluto aiutà me e Samatta al barre. Dante e Dino come c'era da aspettassi un hanno fatto na sega nulla per tutto r tempo tranne bé e sonà varcosina.

Si sono fatte doverse escite in barca, e siccome la barca di Dino, che poi sarebbe vella stata lasciata qui da Dante anni fa, più di 5 a bordo un ne porta, ci siamo alternati mantendendo loro due come equipaggio fisso e alternandoci noialtri: na vorta io, Samatta e Holly, na vorta le trombanti e George, na vorta r mi babbo la mi mamma e Camillina e così via finacché tutti un hanno potuto godé der sole e der ber mare che ogni giorno bacia Livorno e le su scogliere.

Veniamo ai successi estivi  del decennio 80, siamo certi di aver dimenticato qualcosa ma furono così tanti che perfino il Ciampi ha riscontrato dei voti di memoria.

ESTATE   ANNI  80




Donatella Rettore – Kobra (1980)



Con questa canzone, che suscitò molte polemiche per vie dei doppi sensi a sfondo sessuale presenti nel testo, Donatella Rettore vinse il Festivalbar nella categoria donne. Sicuramente una canzone immortale.

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Lu Colombo – Maracaibo (1981)



Maracaibo della "one-hit wonder" Lu Colombo è una di quelle canzoni perfette per i balli di gruppo e dunque va benissimo per essere suonata in due occasioni: o a Capodanno per fare il trenino, ma non è questo il caso, oppure in spiaggia, dove è capace di far muovere tutti. Persino i più timidi.La canzone, scritta dalla stessa Colombo e da David Riondino nel 1975, fu rifiutata da varie case discografiche per il testo "scomodo". Fu incisa nel 1980 con una veste dance grazie agli arrangiamenti di Mario Saroglia, sotto l'etichetta Carosello, venendo pubblicata nell'estate 1981 e diventando velocemente un vero e proprio tormentone. Nel 1982 la canzone fu mixata da Tony Carrasco e pubblicata su Moon Records.

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Giuni Russo  “Un’estate al mare”  (1982)



Scritta da Franco Battiato proprio per lei.Il brano è il più grande successo discografico di Giuni Russo. Entrò nella top ten il 7 agosto 1982 per restarci fino alla settimana iniziante il 6 novembre dello stesso anno; raggiunse la posizione più alta, la 2ª, il 4 settembre.[1]Il testo parla di una prostituta che sogna una vacanza al mare e una pausa dalle difficoltà della sua vita ("nelle sere quando c'era freddo si bruciavano le gomme di automobili...").Con questo brano Giuni Russo diede una significativa testimonianza della sua notevole estensione vocale, spaziando dai toni bassi fino all'imitazione del verso dei gabbiani mediante l'emissione di note acutissime. In due parti del brano, inoltre, è sempre Battiato a cantare come seconda voce.

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Miguel Bosé - Bravi ragazzi  (1982)



Re assoluto delle estati anni 80, il cantante italo-spagnolo ci ha deliziati con un sacco di canzoni indimenticabili. Tra tutte, una di quelle ancora oggi più piacevoli è Bravi ragazzi, con cui Miguel Bosé si è aggiudicato il Festivalbar 1982 insieme a Non sono una signora di Loredana Berté e Anima di Ron.

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Non sono una signora Loredana Bertè (1982)



Grazie all'interessamento della sorella Mia Martini, allora partner di Ivano Fossati, che chiese al cantautore genovese di comporre un pezzo per la sorella, il brano venne scritto 'su misura' per la Bertè.[3][4] Il brano fu pubblicato nell'estate del 1982 e diventò uno straordinario successo, vendendo oltre mezzo milione di copie e risultando il singolo di maggiori vendite dell'artista in Italia.

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Righeira – Vamos a la playa (1983)



questa canzone del duo torninese Righeira a piena ragione pole esse definita letteralmente un tormentone anche perché viene ripetuto in maniera quasi ossessiva il ritornello “Vamos a la playa oh oh oh oh oh”. Ebbe enorme successo e ancora oggi tutti la conoscono. È da notare però che nonostante la musica allegra, il testo, cantato in spagnolo, nasconde invece uno scenario apocalittico in cui si parla di bombe atomiche e radiazioni.

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Cindy Lauper – Girls Just Want to Have Fun (1983)



Scritta da Robert Hazard nel 1979, questa versione di Cindy Lauper fu pubblicata alla fine dell’estate del 1983 e divenne uno dei più famosi brani della cantante newyorkese.

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Gruppo Italiano – Tropicana  1983



Il Gruppo Italiano fu attivo giusto per pochi anni, ma nel corso della sua breve carriera ci ha consegnato Tropicana, uno dei pezzi più allegri e gradevoli nell'intera storia della musica italiana. O per lo meno degli anni 80.

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Tony Esposito – Kalimba de Luna (1984)



Il tormentone estivo del 1984 fu questo brano scritto da Tony Esposito, percussionista e cantautore napoletano. La canzone ebbe un successo mondiale e ne furono registrate varie cover.

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Luis Miguel – Noi, ragazzi di oggi (1985)



Il cantante messicano Luis Miguel divenne famosissimo dalle nostre parti nel 1985 quando aveva appena 14 anni. Il merito? Tutto di un pezzo scritto da Toto Cutugno: Noi, ragazzi di oggi, poi realizzato anche in una versione spagnola intitolata Los muchachos de hoy.

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A-ha – Take On Me (1985)



Pubblicata alla fine dell’estate del 1985, Take On Me del gruppo norvegese a-ha ottenne grande popolarità tra il 1985 e il 1986. Anche il videoclip, in cui si mescolano immagini reali e fumetti, ottenne molti premi. Anche questa canzone è un’evergreen degli anni ’80, intramontabile.

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Giuni Russo – Alghero (1986)



Uscita a giugno del 1986, Alghero è rimasta un evergreen e ancora oggi è molto conosciuta. Il testo, scritto da Giuni Russo, parla di una ragazza che progetta di andare ad Alghero “in compagnia di uno straniero”, di nascosto dalla madre.

Diversi anni fa, sempre n estate, n occasione d'una gita, anche allora n barca, ma mi pare si fosse sur gozzo di Armandino, r babbo di Samatta, nacque na sorta di sfida mista a presa di 'ulo e, cor Ciampi che m'accompagnava ar piano, la sera, nela veranda del barre, la cantai così. La ripesco dall'archivio del barre apposta per voi.



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Kaoma – Lambada (1989)



Pubblicato dal gruppo franco-brasiliano Kaoma nell’estate del 1989, questo brano ebbe un successo mondiale, raggiungendo la prima posizione in classifica in undici paesi. Una curiosità: i produttori della Lambada vennero accusati di plagio da due fratelli boliviani, Gonzalo & Hulises Hermosa, che sostennero che la canzone fosse stata copiata dalla loro Llorando se fue. La melodia in effetti è esattamente la stessa.

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Raf Cosa resterà degli anni '80  (1989)



è una canzone di Raf (Raffaele Riefoli) scritta assieme a Giancarlo Bigazzi e Giuseppe Dati. In seguito il brano viene incluso nell'album Cosa resterà...Presentato per la prima volta in gara al Festival di Sanremo 1989, il brano si classifica soltanto quindicesimo. Tuttavia viene ripagato da un ottimo successo commerciale che toccò la sua punta massima surante l' estate del medesimo anno

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Pe oggi mi pare tutto, da sta settimana le pubbricazioni dovrebban proseguì regolari, seguiteci e si cercherà dìintrattenevvi ar meglio

baci

Zanza