sabato 30 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1027 " Ho pensato che ti sarebbe piaciuto sapello"

 Serata moscia ieri sera al barre.
Holly e Dante sono partiti in treno per tornare dai gatti e soprattutto al lavoro.
Dino, dopo giorni e giorni di succhi di frutta, ha richiesto mezzo whisky e ho dovuto faticare per convincerlo a non prendelo.
E' come se quando ci separiamo mi chiappasse un' angoscia strana che mi porta a pensieri tristi: 
Il bar Nado che pian piano si spenge, 
Livorno che peggiora sempre di più, 
i miei eroi giovanili che invecchiano, 
i gatti che si spelacchiano 
e le mie tette che guardano sempre più verso il basso, 
come i mi  occhi che hanno perso la sfrontatezza e l'ardire di guardare dritto avanti.
La mia mamma dice che "è così, lo deve fà, poi è come con le corna, ci si abitua".
Sarà ma mi viene difficile pensare che ci si possa abituare.

Per fortuna verso le dieci è arrivata Daria col suo George e col fratello di lui Ted che non parla mezza parola d'italiano ed è qui ospite di George. Ted ha anche lui una bella voce  più bassa e profonda di quella del fratello e, a richiesta di Daria e nostra, ha accettato di improvvisare una cover di una canzone di Cash molto bella ma nella quale, a differenza di tutte le altre che son state rifatte da artisti come Dolly Parton, Joan Baez e perfino Dylan, nessun autore di livello si è cimentato. 
Che sia difficile? Non mi pare.
Che sia troppo banale? Forse. Tutto sommato non mi pare.
La musica è dolce e accattivante e la filastrocca, beh non è peggio delle altre che si sentono nel country in cui quasi sempre un uomo o una donna si rivolge alla persona del cuore o all' ex e così via ricordando, rivivendo, recriminando, quello che poi succede anche nela vita dele persone normali.
Dino se l'è sentita di accompagnallo e ne è venuta fuori questa piccola ma simpatica registrazione.
Tanto per dare una idea metto le parole e anche una versione cantata da Johnny Cash in persona, come personale omaggio a "The man in black" personaggio controverso ma musicalmente delizioso che tanto materiale ci ha fornito in quest'ultima settimana.
Baci Zanza


I just thought you'd like to know
Since you'd made your plans to go
It's gonna hurt me so to see you go
But I hope you find another love
And he'll be good to you
But still and yet I can't forget
The things we used to do
I just thought I'd tell you this
I love you since that first sweet kiss
It's gonna hurt to miss
Your tender kiss
But I hope you get to do the
Things you say you wanna do
But still and yet I can't forget
The happiness we knew
I just thought you'd like to know
How much you've hurt my pride
I just thought you'd like to know
How much my heart has cried over you
But, darling, you could never see
The misery you caused for me
So I will tell you so cause I just
Thought that you'd like to know
Compositori: Charlie Rich / William E. Jr. Justis

venerdì 29 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n 1026 "una dolcissima nenia"

E ormai chi li regge più! Si sono scatenati i piccioncini
Eccoli in una dolcissima nenia, accompagnati da Bobby col quatro e sempre Evan col banjo.
Ma che dolci!

Saluti da Dante, scusate la brevità ma si sta preparando il viaggio, stasera si torna da Esserino e Balena


giovedì 28 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1025 " Dani che riga dritto? mmm...."

Insomma ci devo credere che la mia grande amica si sia legata mani e piedi al tenebroso chitarrista inglese che risponde al nome di Evan. Chissà! Io faccio loro i migliori auguri per divertirsi e trarre il massimo dalla vita giorno per giorno.
Una cover di cash con il parlato di questa semplicissima eppure deliziosa canzoncina ci mancava e Dani con la sua bellissima voce e il suo inglese perfetto che, da perfezionista qual'è, adatta perfino all' american english richiesto dal country, ce ne regala un bell' esempio. Bobby suona un quatro venezoelano (un chitarrino non dissimile dall' ukulele caro a Marylin) Evan si cimenta con un banjo che a dir del Ciampi gli sta meglio in mano della chitarra.

Baci Zanza


mercoledì 27 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1024 "ai uolk delain / rigo dritto"

Dino si è ripreso, ogni mattina andiamo da Ito, purtroppo domani sarà l'ultima nostra giornata a Livorno. Io e Dante abbiamo un lavoro con la barca a Venezia e i soldi ci servono ma torneremo, penso dopo metà luglio. Mi sono riposata e rilassata con le cure di Zanza e di Nara e l'atmosfera di questo bar è veramente qualcosa di unico e indescrivibile: un tuffo nel passato e in valori che non si conoscono più ma anche una sferzata di energia dovuta a queste ragazze che ogni giorno rilanciano in alto la palla e si inventano un nuovo gioco lasciando poco spazio a noia e pensieri negativi.
Qui posto un pezzo che hanno realizzato dante all' Armonica, Dino alla chitarra e pianorgano e Ampelio alla batteria.

qui sotto le parole e la traduzione (appartiene sempre alla discografia di Cash che è stato preso a modello per questa serie di esecuzioni)
Un abbraccio a tutte le amiche e amici che hanno la pazienza e la costanza di seguirci

Holly




[Chorus]
I keep a close watch on this heart of mine
I keep my eyes wide open all the time
I keep the ends out for the tie that binds
Because you’re mine, I walk the line
[Verse]
I find it very, very easy to be true
I find myself alone when each day is through
Yes, I’ll admit that I’m a fool for you
Because you’re mine, I walk the line
As sure as night is dark and day is light
I keep you on my mind both day and night
And happiness I’ve known proves it’s right
Because you’re mine, I walk the line
You’ve got a way to keep me on your side
You give me cause for love that I can’t hide
For you, I know I’d even try to turn the tide
Because you’re mine, I walk the line
[Chorus]
I keep a close watch on this heart of mine
I keep my eyes wide open all the time
I keep the ends out for the tie that binds
Because you’re mine, I walk the line
[Coro]
Tengo sottocchio questo mio amore
Tengo sempre gli occhi spalancati
Tengo le estremità per il legame che lega
Perché sei mia, rigo dritto
[Versetto]
La trovo molto, molto facile per essere vera
Trovo me stesso solo quando ogni giorno è passato
Sì, ammetterò che sono pazzo di te
Perché sei mia, rigo dritto
Sicuro come la notte è buia e la giornata è luminosa
Ti tengo nella mente giorno e notte
E la felicità che ho conosciuto dimostra che è giusto
Perché sei mia, rigo dritto
Hai un modo per tenermi al tuo fianco
Tu mi dai la causa all’amore che non posso nascondere
Per te, so che proverei anche a girare la marea
Perché sei mia, rigo dritto
[Coro]
Tengo sottocchio questo mio amore
Tengo sempre gli occhi spalancati
Tengo le estremità per il legame che lega
Perché sei mia, rigo dritto

martedì 26 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n 1023 " X ki ci piace il blus"

Dino è di nuovo perfetto, pare che non abbia avuto un cazzo. Beato Lui, rischia di morire e dopo 10 giorni è di nuovo al suo piano.
Nei giorni passati vi abbiamo parlato della storia di Cash e della sua prigione restituita all' audience con incredibile successo. Ve l'abbiamo fatta sentire e avete anche lo script e la traduzione ma ascoltatela fatta dal maestro Ciampi e poi mi direte se si può fare meglio del meglio.
Buon Ascolto a Tutti

Zanza

lunedì 25 giugno 2018

fatevi i gatti vostri 1022 " la macchina del tempo by Dani"

Non si fa sentire spesso ma quando lo fa riesce a farlo in modo da non passare inosservata sia per le scelte musicali stupende sia per le sue esecuzioni. Dino ha sempre avuto una passione particolare per la sua voce che ha conosciuto fin dai primi esperimenti vocali quando la nostra Dani si sarebbe vergognata da morire a postare una propria esecuzione. Io le ho insegnato poco tecnicamente ma i suoi gusti musicali sono stati pesantemente influenzati dalle mie malinconie e dalle mie allegrie. Holly con quel biennuccio di conservatorio mai finito e sempre rimpianto le ha insegnato l'impostazione vocale e altri trucchi della base del mestiere. Il resto lo hanno fatto la predisposizione naturale e la passione. Oggi Dani esegue, in una maniera che mi rende estremamente orgoglioso, sia i duetti mielosi col fratello con cover di Ed Sheran sia pezzi più datati e impegnativi nei quali sfoggia un registro vocale talmente ampio che che Dino l'aveva battezzata tempo fa "la Mina Vagante" associando il suo errabondare alle le similitudini con la grande cremonese non perché le voci si somiglino ma per la facilità a cantar basso ed alto a piacere e a giocare colla voce. Qui ce ne dà un esempio brillante, sempre col suo chitarrista del cuore che, non sarà il Ciampi ma è bravo a far coppia con una eccentrica come mia nipote.
Abbiamo intitolato la macchina del tempo perché non credo ci sia chi, tra lettrici e lettori, nel sentire le prime note di questo pezzo non torni indietro nel tempo e mormori "mamma mia che bei tempi!"

Un caro saluto a tutti

Dante


domenica 24 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1021 "Boia dé ci manca l'ingresi"

Nzomma, visto che in questi giorni di estate che manca specia a livello di sole vero, giorni anche di stress regalatyoci da quer bischero der Ciampi,  il country è stato un ber toccasana: na bona chitarra, n'armonichina, du birre, du rutti e via, omini e donne alla pari al Bar Nado si rilassano cole gambe sur tavolino. I pezzi da eseguire sarebbero tantissimi e per questo motivo ci siamo buttati sulla vastissima produzione di Johnny Cash che, se come figura d'uomo è stato abbastanza discusso, fu di certo un talento indiscusso nella musica country.
Oggi ci arriva fresco fresco dall' Inghilterra un pezzo davvero bello del vecchio Cash. Tanto bello che sebbene non fossero culo e camicia non si peritò a cantarlo neppure l'immensa Joan Baez.
Tra noi quella che meglio canta alla Baez è di certo la mitica Dani che da Londra cor su Evan ala chitarra ci regala sta bella covere. Ni manca quarcheduno, dice, dé a noi ci manca lei e Bobby. Visto che l'omo l'ha trovato spero che a mancanni sieno i gatti, li zii, Venezia, e magari anche il Bar Nado e ste povere coglione di quaggiù

Baci Zanza

Dani si scusa per la versione eccessivamente casereccia, nella quale lei è costretta a salire un po' oltre il suo tono naturale perchè Evan la chitarra non la sona ma la picchia. A un certo punto si perdano anche un pochino. Ma li comprendiamo sono in reciproca adorazione e il Ciampi e Samatta hanno dato il loro placet sulla qualità dell' esecuzione. Stecche non ce ne sono e il fori tonalità è più un pregio che un difetto. Se lo dicano loro.



venerdì 22 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1020 "torna a casa Ciampi!"

Si n'hanno detto proprio come a Lèssi i r cane (femmina collie) che tornava sempre a casa ne firmi pe ragazzi che si vedevano ala televisione di Nado mentre si facevano le bombole cola cingomma. E lui è tornato cola solita aria ciondoloni ha detto a Nara: "me lo dai beve? " Ma s'è contentato d' una gazzosa anche se il vino rosso non glielo hanno proibito der tutto.
tanto pe vedé se è sempre ir medesimo e, considerato che siamo nela fase bluegrass, tanto pe festeggiare ir su ritorno abbiamo sonato l'anello di foco, pezzo clou del repertorio del sempreverde Cash.
Eccoci:
Dante ala chitarra e quarche inserto d'organo, le trombanti ale trombe e io...quale onore a fa ir solista co la mi armonica in mezzo a du fiati come quelli.
Holly vi ringrazia dell' auguri e de complimenti. E' entrata trionfarmente nei 49 e c'è entrata bene visto che porta una una 38 large o una 40 stretta di taglia, di pocce rasenta la terza e le mele (diciamo meline va!) le porta sempre belle arte, nzomma è un tipo e fatta benino ma se ci fosse varche pretendente è bene si ricordi che so arrivato prima io!

Bon ascorto

Dante


giovedì 21 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1019 "tanti laugurii mama"

Anca se avevi indata via lassiandoci me solisimo et eso gato Serino çume di me. Io et eso gato dito Serino si ava intenduto che no era pe sempe ansi sapevimo che avevi indata a pottare il tono e il macignato e il tachino al nostro babo gato Benito anca dito Ito. Noi si ava visto un firme nel cui il babo gato di me e di eso gato Serino dicie tantisime cose in ingua gata et senbra che la mama lumana lo ava intenduto. In onni caso si ciera dei dubi sula tradussione dal gatese al lumano noi si ava cui il profesor gato Serino che ava furnto tradussione stantania e notamenti al piedo pa gina.
Alora la tradussione ava istata

TANTI LAGURI HOLI  BON CUNPLIANNO

Holly incontra Ito
 Ito dichiara che Holly è di sua proprietà



Una vera love story in Filmato Auguri Zietta,
Dani e Bobby

se non si vede il filmato e vi appare una finestra nera

martedì 19 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1018 "Bone Nove"

Sebbene durante l'attacco embolico Dino abbia avuto tutti i segni esteriori che potevano far pensare all' infarto il primario ci ha rassicurati il vecchio cuore di Dino ha retto e l'embolia pur non potendosi classificare tra le micro non ha avuto dimensioni rilevanti e o devastanti.  Lo terrano pero tutta la settimana o forse fino anche ai primi della settimana nuova ma la cosa non dovrebbe lasciare tracce e sarà anche un monito positivo per una vita regolare e controllata.
Holly è arrivata e siamo tutti felicissimi. Domani avro un toccante documento del suo incontro con Ito.
Nel frattempo ho sistemato il brano che Daria ha fatto con George.
E' doveroso dire che Daria e Marina tra noi sono quelle che hanno le voci meno blues quanto a tonalità naturale ma hanno un capacità di gorgheggio quasi strumentale. Quindi ci piaceva che la facesse una di loro ed essendo daria quella accoppiata con l'americanone la scelta è stata pilotata dall' ovvietà.
Metto anche le parole 
A Dino l'ho già fatto sentire e Dino che mi ha sformato la rima commentando:" che Dantino non pensi d'essere l'unico ad approfittarsene della messa in poesia".

che sia Daria o sia Marina
che sia sera o sia mattina
che sian suoni oppure canti
ma che brave le trombanti!

Baci Zanza

qui per ascoltare Daria e George

Il testo e la traduzione di Folsom Prison Blues
I hear that train a-rolling, it’s a-rolling round the bend
(Sento quel treno arrivare, arriva da dietro la curva)
I ain’t seen the sunshine since I don’t know when
(Non so più neanche io da quanto non vedo la luce del Sole)
I’m stucked in Folsom Prison and time keeps dragging on
(Sono chiuso nella prigione di Folsom e il tempo scorre lento)
And I hear that whistle blowing all down to San Antone
(E sento quel fischio che soffia giù a San Antone)
When I was just a baby my mamma told me: son
(Quando ero solo un bimbo mia mamma mi disse: figlio)
Always be a good boy, don’t ever play with guns
(sii sempre un bravo ragazzo, non giocare mai con le pistole)
But I shot a man in Reno, just to watch him die
(Ma ho sparato a un uomo a Reno, solo per vederlo morire)
When I hear that train a-pulling I hang my head and cry
(Quando sento quel treno che avanza piego la testa e piango)
I bet there’s rich folks in their fancy shining cars
(Scommetto che ci sono persone ricche nelle loro auto lucenti)
They’re probably drinking coffee and smoking big cigars
(Probabilmente bevono caffè e fumano grossi sigari)
But I know I had it coming, I know I can’t be free
(Ma so che dovevo aspettarmelo, so che posso essere libero)
But I keep on keep a-movin’, well that’s what tortures me
(ma continuo a muovermi, beh è questo che mi tormenta)
If they’d free me from this prison, if that railroad train was mine
(Se mi liberassero da questa prigione, se quel treno fosse mio)
You bet I moved it on a little further down the line
(Puoi scommette che lo sposterei ancora lungo i binari)
Far from Folsom Prison that’s where I long to stay
(Lontano dalla prigione di Folsom, è lì che devo stare)
And I’d let that lonesome whistle blow my blues away
(E lascerei che quel triste fischio si porti via la mia tristezza)

domenica 17 giugno 2018

fatevi i gatti Vostri 1017 "Arrivederci Dino"

Si suonava e si rideva tutti insieme facendo programmi per quando sarebbe arrivata Holly ossia lunedì. per lei che è provetta donna di mare c'è un unica sfida che le si possa proporre, i tuffi dali scogli e così si studiava su quale fosse uno de punti più belli dela nostra mitica scogliera bello sì, da far paura sì ma che un ci fossero troppi rischi. Dino stava sonando Folsom Prisom di Johnny cash tanto per prendere un po' pel culo Dante che a dir suo stette si un pochino in gattabuia per via del su cane ma ha strumentalizzato la vicenda  alla stregua di Johnny Cash che lo messero in galera pe na cazzata, o droga o ubriachezza non me lo ricordo ma che ne approfitto per aggiungere al suo fascino di cowboy anche quello dell' aver conosciuto il sole a scacchi. In guasi ogni concerto lo rimarcava e i concerti che tenne nelle più famose strutture penitenziarie degli Usa cominciavano sempre colle parole, ehi ragazzi so cosa si prova a stare lì dentro, parole che, ovviamente riscotevano una vera ovazione.
Mentre sonicchiavano e cercavano l'accordi c' ès tato appunto il momento in cui Samatta e Daria hanno detto meglio che falla tuffa a Calafuria e Dino che è stato un gran tuffatore come Dante, del resto e come guasi tutte noi ha detto sìeee arrivederci come a sottolineare la quasi impossibilità per una veneziana di buttasi giù in uno strapiombo sfiorando le rocce cor muso. mentre diceva così Dante ni fa te la ricordi come la cantava Armandino (sarebbe il babbo di Samatta che quarche vorta vi s'è fatto sentì)
Boia dé me lo ricordero ma anche Ampelio faceva stiantà la cantava tutta cor naso e la gente ni berciava levati le caccole ti viene meglio! Mentre rievocavano quelle stagioni mitiche quando la bar Nado, dietro ir banco c'era ir Vero Nado, ir mi nonno, Dino s'è messo a falla ar pianoforte e ni veniva bene che mi pareva di un avella mai sentita così bella poi mentre coll' occhi chiusi navigavo nel mare d'un tempo che non ho conosciuto ho senti un bercio e na bestemmia, ir piano aveva smeso di sonà con un frastono di note fatte tutte insieme e Dante berciava Dino Dinoooo che haiiii rispondimi. Ma Dino era per terra s' è chiamato ir 118 e meno male che è arrivato subito. All' ospedale hanno trattato ir caso come infarto ma poi si so accorti che un era un infarto vero e proprio ma na tromboembolia polmonare acuta che propio pe le manifestazioni simili che ha e per non avenne di propie viene chiamata ir grande imitatore. Dovrebbe tornò a casa presto ma comunque non è roba da scherzacci perché anche se la mortalità è dimorto più bassa di quella dell' infarto anche co ste bestie ci lasciano le penne in diversi. Siccome la sigla dela tromboembolia è ATE Dante n'ha subito elaborata na versione che sona così A TE'  CAATA PE STAVORTA SI RIFIATA. Chissà se ne faranno una canzone.
E allora è propio il caso di di Arrivederci a presto Dino. Ner frattempo  la versione di Folsom prison sarà fatta, in sostituzione di Dino e Dante da Daria e dar su sordatone Americano che lei un lo lascia un menuto. Domattina dovrebbe esse pronta
Bacioni Zanza

sabato 16 giugno 2018

fatevi i gatti vostri 1016 "allarme rosso pel Ciampi"

Ci scusiamo per questo paio di giorni di silenzio.
Dino non sta bene è ricoverato in ospedale. Non è in pericolo di vita ma ci ha fatto tremare.
Al più presto vi ragguaglierò sulle sue condizioni.
Un saluto a tutti
Zanza

martedì 12 giugno 2018

Fatevi i gatti vostri n 1015 "una vecchia quistione filosofica ingrese e i cazzotti der mi babbo"

In margine al fatto di ieri che, ovviamente ognuno ha inquadrato dal su punto di vista anche se mi pare che nessuno ne al barre ne tra i lettori abbia fatto panegirici di Sarvini o abbia predicato la caccia al diverso. Pe la cronanca il tipo la stessa sera è entrato in un barre di Follonica e siccome voleva una birra senza soldi ne ha rotta una vota e ha minacciato ir cameriere, so arrivati i carabinieri, dentro una notte e stamattina riera a giro cola medesima biciletta, lui a un fa na sega e io a rompemi i coglioni cor plexiglas pe aggiustà la finestra del camper. Rispondo però ala solita signora che le su rimostranze ce le fa per meile e mi dice che scrivendo post di questi tipo  io velatamente soffio sur foco e faccio propio ir gioco di Sarvini. 
Chiariamo varcosa allora
seddercaso io non fossi stato chiaro o quarcuno m'avesse confuso:
In tutto il bar nado Sarvini un l'ha votato nessuno e solo uno ha votato di Maio. Io Dino Zanza ir Tafano e Samatta un si vota. Le trombanti hanno provato Grasso come Ampelio e Nara. Parecchi non sono andati non per fede anarchica ma perché si so rotti i coglioni. Quarcuno è andato e ha sprcato di merda la scheda, si sà chi è ma un si pole dì, è reato.
Io tutte le mattine piglio ir treno co negri e né li sento puzzà ne mi da noia se berciano come ossessi so omini come e me di razze diverse e meno male ve lo immaginate se i cani o i gatti fossero tutti eguali? E un credo che un cane lupo quando incontra un bracco ni faccia schifo o si senta superiore. Ma se uno dei due ha in bocca un osso e qull'altro glielo vole prende so casini. Così è per me. 
Ner passato dela filosofia si ricordano le posizioni di Locke e Hobbes, uno fautore del giusnaturalismo, l'altro del giuspositivismo.
Io ho sempre amato le idee di Locke, non perché fossero perfette e quelle di Hobbesse sbagliate ognuno diceva cose sensate e altre meno ma ho sempre pensato che se le leggi me le devano fa l'altri facendoci i su porchi conti e i su interessi io d'una legge che mi dovrebbe tutelà e me lo mette nel culo non me nefaccio d'una sega nulla. Ovviamente so costretto a compromessi perché vivo a Venezia in mezzo ala gente ma quando s'arriva ai minimi termini la giustizia so disposto a fammela prima da me e in caso dopo, a fammi giudicà da quella dell' omini. Salvini che forse sa chi era Locke perché dice che il liceo l'ha fatto, sostiene invece una logica Hobbesiana basata sul fatto che le leggi servano  e devano essere in mano a uno stato forte che protegga gli interessi e la libertà dei propri cittadini. In realtà  il su stato ideale controllerebbe  tutto e tutti e la storia suggestiva di farsi paladino della legittima difesa maschera ben altri disegni.
Per me se è difesa è legittima sempre e un mi serve che me lo dica Sarvini o che la Serracchiani mi dica che lo sa lei quando io mi devo difende e quando no.
Nela mi vita ho sempre dato e messo a disposizione di tutti tutto quello che ho, se uno m'ha chiesto 10 lire e l'avevo so rimasto senza io ma perdio se me li chiedi e se te li voglio dà no che arrivi e mi metti le mani in tasca o mi sfondi l'uscio. In quer caso scatta l' istinto der gatto e der cane e m'incazzo di brutto e se m'incazzo anche a 64 anni è meglio un essemi davanti.
Coll' intruso der campere ho adoprato ir cortello pe fagli paura perché paura cole mani a uno che ha 40 anni meno di te un gliela fai e allora  se reagisce  poi ti tocca troncallo davvero a forza di cazzotti e se gli fai male come è inevitabile che sia, ti tocca pagallo.
Allora la solidarietà è un discorso, il razzismo è un altro discorso, Sarvini soffia sule paure e piglia voti ma è un altro discorso ancora, il mio è semplice semplice, m'arrangio da me. Mi piglio la briga di esse giudice dela gravità o meno der fatto. Dietro l'uscio di casa mia c'era ir fucile prima che nascessero  Sarvini e la Meloni. A Livorno Uliano lo teneva scarico (ma cole cartucce a portata di mano) mentre a casa dela mi nonna in campgna era sempre coi pallettoni dentro. Un c'è mai stato bisogno d'adoprallo ma quando ar mi poro babbo ni chiesi perché quer fucile fosse sempre pronto lui mi disse: "perché quando uno un vole capì che un deve fa na cosa, se gli berci ci sta che smetta ma se gli berci e gli dai du manate capisce meglio. Il fucile è per quelli che sai già che so disposti a fatti der male e allora se capiscano a vedello so du vite risparmiate se un capiscano allora è bene decide per primi è na cosa brutta  brutta ma se capita è meglio sbaglià e restà vivi che stacci a pensà e fassi ammazzà.
Un ho mai visto ir mi babbo fa un spruso a na persona, un l'ho mai visto rubà uno spillo, un andava in chiesa ma se Don Luigi veniva al barre e parlava di gente che aveva bisogno lui era il primo a mette mano ala tasca. Eppure na volta ar porto, ci sera anche io e Dino, un tedesco gosso come lui e forse di più prencipiò  a insultallo e a sputanni ner viso un si sa bene per quale questione. Ir mi babbo fece finta di niente  si girò e mi disse: chiama Dino e andiamo a casa. A me il fatto che non avesse reagito non mi tornava e ni domandai: "pensavi di un faccela babbo?
" Se pensi di un faccela è certo che un ce la farai mi rispose, no era briaco e poi c'eri te e Dino, questi so affari da omini grandi"
Il giorno dopo il tedesco non era più briaco e il mi babbo prese il fazzoletto che ci s'era ascigauo dalo sputo e ni disse solo, " mangialo"
Il tedesco rise
"Mangialo è meglio per te."
Il tedesco rise più forte.
Mangialo
il tedesco stava per sganasciassi ma  un rise più pe tutta la su vita perchè il cazzotto gli aveva portato via tutti denti e resa la faccia piatta come quell'a d'un cinese.
 Reagì perché era un omo forte o meglio tentò di reagire  ma il mi babbo a forza di cazzotti lo buttò giù dal molo.
 Io gli dissi" bravo babbo sei il mi eroe" e lui mi rispose
" bimbo uno che fa a cazzotti un è un eroe ma  quando un testa di cazzo  ti sputa ner muso bisogna che capisca che un è ir caso di fallo più"

Un abbraccio a Tutti
Dante


lunedì 11 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n 1014 "perché votano Salvini"

Credo che accoglierò davvero il consiglio della saggia Murasaki e alla prima occasione volerò da Dani sperando che l' Inghilterra riempia se non il vuoto del mio cuore almeno quello delle mie zampe.
Mi scuso per essere in questi giorni la firma ricorrente del post ma Holly è in deadline per raggiungerci e fra lavoretti gatti e preparativi non respira proprio. Dani ha collaborato ma richiede anche lei un trait d' union tra la produzione artistica e la messa on line della medesima. Dante da sempre racconta ma è restio a mettersi davanti al pc e allora se mi deve dare una velina fatta con la fedele olivetti perché io la trascriva tanto vale che si rilassi davanti a un buon rosso e sciorìni a voce il materiale del post.
Oggi ce n'è e anche troppo:
Stamattina Dante quasi con un sesto senso mi ha svegliata quasi mezz'ora prima perché lo portassi alla stazione.
" oh he hai fatto stanotte?" n'ho detto. "Il Ciampi russava in do maggiore?" "
"No no ho dormito," ha risposto "ma ho fatto brutti sogni, ho sognato che rièro in galera"
"boia dè" n'ho fatto io chissa come avrai stretto 'r buo der culo".
"Si te ci ridi ma quando andetti in gatta buia pe la storia der cane dei Dino mi tocco guasi ammazzanne uno pe fanni capì che ne pe scherzo né pe burla ntorno ar buo der culo n ci voglio nulla"
"Ma davvero ci provano con tutti?"
"E' guasi di norma o se  ale docce vedano che sei appetibile davanti, ti ritrovi diversi finocchi che ti si propongano e quelli mi riesciva peggio di levammeli da coglioni perché mica li poi picchià lorolì poerini".
"Boia, meno male so donna"
"O perché? voi andà n galera anco te?
"No ma un si sa mai"
"Dice che tra le donne è peggio che dall' omini come arrivi devi lecca la topa a tutte e poi costruiscano de cazzi co tutto ir materiale disponibile e l'adoprano co più cattiveria dell' omini ti sfondano davnti e di dietro".
"Nzomma speriamo ir sogno sia restato sogno mi viene digià da rigetttà" n'ho detto mentre sputavo ner secchio mezzo caffé che, a quell' immagine der carcere femminile, m'aveva preso l'ascensore dalo stomaco ala gola.
"E invece i sogni so strani so premonitori vand'ero
in Tibette sognai che avevo visto la mi mamma che li squartatori di cadaveri ni staccavano i bracci pe danni all' aquile. Ni telefani e stava bene. Un brutto sogno. Dopo na settimana tornai a casa pe raccattalla in braccio morta dopo la prima sera dar mi arrivo. Siamo capaci di vedé avanti, ner futuro ma un ci si vole crede e si penza sieno superstizioni".
"E come s'è avverato ir sogno"
"S'è avverato che appena arrivato a Follonica ho preso la bricicretta ala stazione e mi so precipitato al camper pe prende il tonno e l'arrosto pe Ito che gli avevo messo via ieri. Ner campere ci tengo i piatti plastica, i sacchetti pe un fa sudicio e ir cibo pe ito nonché varcosina pemmé".
"E che è successo?"
"Dé arivo ar campere e ala scaletta c'è na bici legata.
Penso, sarà quarche ragazzo briaco che abita di fronte e pensavo già a come trovallo.
Poi mi so detto va be vo dar gatto e quando torno vedo.
Entro e vedo du piedi gnudfi  nela cuccetta.
Dio boia mi so detto e te lo sai come so fatto io un è passato nemmeno iun secondo che avevo digià ir cortello da subbe in mano e ir beduino cor cortello ala gola mi sentiva dì:Oggi l' Isisse lavora all' incontrario ora ti taglio la gola." Siccome in questi casi un si pole fa finta, perché possano reagì,  ho pigiato e n'è sortito un ber rivolotto di sangue arché Amedde ha cominciato a sbercià:
"No no amigo io no sa dove dormire, io bono, io no preso neinte guarda tuta tua roba dentro, tua torcia tuo rologio sub tuto qui. Perdona Perdona amico."
Per entra aveva spaccato ir lunotto e l'ho preso pela collottola e ni ciò picchiato la fronte "questo come cazzo lo aggiusto?  Ci vorrano dugento euri."
"No soldi amico no soldi perdona io porto domani pillia mia bicicletta leiu vale dugiento euri."
"Si poro te! Piglio na bici rubata. A me m'arrestano è a Te che un ti fanno una sega nulla per questo non ho chiamato i carabinieri." Per questo la gente che un vole trovassi nessuno in casa vota Sarvini anche se dubito che anco lui faccia varcosa per loro. Ner dubbio io fo da me a costo d'andà in galera, mentre ni facevo ir culo quadrato a pedate n'ho chiarito un concetto.
Amico io so islamico integralista, se anche un bimbo fa uno sfregio in questo camper io vengo a cercà te e te lo faccio ner viso, se mi manca uno specchietto vengo coll'accetta e ti taglio una gamba. Se piglia foco il campere io ti trovo e brucio te la tu moglie il tu babbo e tutti i tu figlioli.
Poi mi metto in ginocchio e ringrazio Allah che mi ha chiarito qual'è la strada"

Qui termina ilr acconto di Dante. Non ha fatto le foto ma poveretto ha dovuto lavà tutto, disinfettà tutto e ora n'è venuto in mente di rattoppà l'oblò spaccato cor una scritta on the road since 1982
L'ho convinto io. Lui ci voleva scrive:
Allà akbar

Zanza


domenica 10 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1013 " rose dal cuore di Dani"

Cara dolcissima Dani
diventerei patetica a descrivere quanto mi manchi, quanto mi manca il tuo profondo senso di amicizia, la tua calma tenerezza e anche i tuoi silenziosi magoni. Siamo state conoscenti e amiche per tanti anni ma solo l'anno scorso ci siamo confrontate, ormai cresciute, ormai donne coi nostri amori e non amori, con la nostra voglia di vita e anche una puntina di discgusto per come la si vede vivere. Mi mancano le notti insonni a chiacchierare finite con una mattina in cui cantavamo come due matte.
Ormai rapita dall' Inghilterra che ci aveva già sottratto Bobby, dubito che possano di nuovo esserci tali momenti di intenso cameratismo ma plaudo alla tua scelta, al tuo coraggio nelle decisioni al saperti tirare fuori da queste sabbie mobili della lamentazione quotidiana.
Sono felice nel saperti realizzata e nel sentire che, finalmente, il tuo cuore ha ricominciato a battere per qualcosa di concreto: un bel giovanottone  che è adattissimo a una stangona come te.
Lavora, divertiti, realizzati, sposati se è il caso e fai un sacco di ragazzetti. Delle lezioni di tuo zio Dante e di Dino e degli scambi di opinioni con me trattieni solo le parti liete ma non quelle che portano al nichilismo. Sei d'altra pasta tu e credimi è meglio costruire che star sempre a riflettere su tutto con occhio critico per poi non fare un cazzo.
Un abbraccio a te e al bel giovanotto che con la chitarra non avrà, come tu osservi, la mano del Ciampi ma la suona va a tempo e si armonizza con te e che si vuole di più?
Un abbraccio fortissimo
Zanza

Qui posto  un bellissimo pezzo cover di Johhny Cash che Dani mi ha pregato di pubblicare con queste parole:

Non ho neppure il tempo di respirare ma va bene così, ho un ragazzo si chiama Evan, mi pare quello giusto ma vado con i piedi di piombo, suona la chitarra anche se a ben altri livelli da quelli del Ciampi. In uno dei pochissimi momenti di relax abbiamo registrato questa cover di un famosissimo brano di Johnny Cash che ricordo come uno degli autori che piacciono a Zio e a Dino. Si adatta anche alla modulazione della mia voce.
Un grande abbraccio a tutti voi e, naturalmente a tutti i lettori, vecchi, nuovi e ritrovati
Dani

sabato 9 giugno 2018

fatevi i gatti costri 1012 " Cowboys cercansi"





La danza, come la musica, ha sempre espresso dinamicamente lo spirito e la personalità di ogni cultura.
La Country Western Dance è il risultato della fusione di stili di ballo provenienti da paesi e culture diverse e le sue radici corrono lontane e profonde: le possiamo rintracciare nelle taverne dell’Irlanda e nelle sale da ballo d’Europa, nei palazzi degli zar della Russia, e ancora indietro nei rituali tribali dell’Africa.
I rappresentanti di tutte queste culture hanno portato le loro danze native quando sono arrivati pionieri in America e si sono ritrovati a ballare su un suolo comune.
Il cowboy non era sicuramente una creatura delicata, provato dalle lunghe ore in sella e dal lavoro faticoso; non aveva il temperamento per imparare passi di danza complicati e neanche per accompagnare una dama nella pista da ballo al suono di una musica romantica. Il selvaggio west ha prodotto dei ballerini di dubbia grazia ed eleganza, che preferivano riunirsi in una danza accompagnati da urla selvagge e goliardiche. Joseph McCoy, uno dei primi grandi proprietari di mandrie, scrisse nel 1874 che il cowboy saltava in pista senza togliersi cappello, pistole e speroni, e adattava alla musica, spontaneamente, i movimenti tradizionali portati all’ovest dalle varie culture degli immigrati.
I pensieri puritani, le proibizioni religiose e le abitudini tradizionaliste tipiche dell’est si sono mosse ad ovest insieme ai pionieri. I piaceri della danza erano spesso disdegnati e, se non completamente vietati, i balli erano studiati in modo che il contatto e la spontaneità fossero mantenute al minimo. Di conseguenza i balli preferiti dai primi pionieri erano le danze figurate e i balli folk.
Gli spazi aperti ed inesplorati dell’ovest hanno contribuito ad influenzare l’interazione fra i suoi pionieri e a modificarne il carattere e le abitudini.
Come unico punto di ritrovo e divertimento, sulla base di un passaparola, venivano organizzati balli nei fienili e per evitare il caos in pista (poche persone conoscevano gli stessi passi) emerse una figura che divenne presto leggendaria: “the caller”. Il suo compito era quello di guidare la folla eterogenea nell’esecuzione di movimenti armoniosi.
Lavorando sui passi delle quadriglie formali ed i balli tradizionali, venne aggiunta una posizione di “valzer cowboy” che ha contribuito a promuovere la Square Dance. Questo nuovo ibrido era notevolmente più alla portata di tutti rispetto alle danze tradizionali dalle quali derivava, ma inibiva ancora i giovani che non erano pronti per un ballo che consentiva un contatto con la partner.
Un nuovo ballo chiamato Polka cominciò a muoversi verso ovest, aveva l’intimità di un valzer e la vivacità di un allegro ballo irlandese e venne accolto con entusiasmo. La popolazione dell’ovest includeva gruppi di polacchi, tedeschi, francesi, irlandesi, ebrei, scandinavi, cecoslovacchi e russi, e tutti continuavano a divertirsi con i loro balli folkloristici, ma nella Polka trovarono un rifugio comune.
Rimase comunque una forte influenza dettata dai cowboys: lo slancio della gamba quando si scende da cavallo diventò un forte galoppo nella polka, e le donne erano trattate come se il cowboy stesse lanciando un vitello a terra, pronto per essere marchiato. I pesanti stivali contribuivano a far sì che i passi fossero maldestri, letteralmente “trascinati” a tempo di musica, e l’abitudine di portare gli speroni anche sulla pista da ballo obbligava i cowboy a tenere i piedi ben distanti. Alcuni di questi atteggiamenti da cowboy, benché mitigati, sono sopravvissuti sino ad oggi nella danza western moderna: la posizione base “push pull” rievoca il movimento delle braccia che impugnano le redini quando si cavalca. Il Folk unì tutte le persone che volevano ballare, essendo adatto a qualsiasi ambiente (i ranch, i granai, i cortili all’aria aperta). E’ così che un ballo che poteva definirsi “western” cominciò ad affermarsi.

Ora toccherebe a noialtre impratichirsi per metterlo in pratica nei nostri numeri, per la musica non c'è problema, leballerine ci sarebbero ma i nostri aged cowboy saranno all'altezza?

  volendo andare sul difficile ci sarebbe da cimentarsi in questo 
abbiamo bisogno del vostro incoraggiamento
baci  Zanza


venerdì 8 giugno 2018

fatevi i gatti vostri 1011 "Non sparate sul pianista"

Nel west, nel “selvaggio west”, come in un film di Leone, tra bicchieri di whisky e un mazzo di carte, qualche rara donnina che consuma la sua allegria, tra le urla. 
Ogni tanto qualche ceffone, un baro, il solito ubriacone. L’atmosfera di per sé è persino simpatica, un “universo” in piena autonomia, un “caos” di voci, rumori, schiamazzi, dove la bella di una partita diventa una questione di vita. Fuori, un passante non può percepire assolutamente nulla, solo avvicinandosi comincerebbe ad intuire un rumore indefinito, fine a se stesso, che non fa germogliare niente, però non stanca i protagonisti, fieri del loro dolce gozzoviglio.
Ma dall’esterno si sente anche la musica, la musica del pianista, che nella distrazione generale, continua imperterrito a suonare.
A tutti gli “ospiti” dovrebbe interessare il tema che si sente sollevare dal piano, ma nessuno si gira, nemmeno a guardare.
Ah! Il pianista, sempre col sorriso e col fare gentile, convinto che in fondo nessuno lo possa capire. Perché lui è l’unico che mentre gli altri si accapigliano  si dedica a riscaldarsi dal sacro fuoco dell’arte!


Dino Ciampi western

giovedì 7 giugno 2018

fatevi i gatti vostri 1010 "un americano a Livorno"

A richiesta di Giacomo pubbrico la musica del pezzo che abbiamo eseguito ieri, l'effetto particolare delle mia armonica è ottenuto solo assumendo una certa rotondità colle guance e di conseguenza amprifiando la cassa armonica naturale nonché da un discreto microfono e un bon amplificatore, un poinino giovano anche le mani a coppa ma non le considero determinanti nella qualità del sono.
4   -4   5     5    -5   -6   6  -5  5  
Born to lose, I've lived my life in vain.  

4  4   -6   -7  7 -8   7    -6    6  
Every dream has only brought me pain.  

5  -4   4    5   -4  4   5   6   -6  
All my life I've always been so blue.  

-6   7   -7  -6   6   5  -5 -4   4  
Born to lose and now I'm losing you.  

  
4   -4   5     5  -5   -6   6  -5  5  
Born to lose, it seems so hard to bear 
  
4   4  -6 -7  7 -8    7   -6   6  
How I long to always have you near 

  5     -4    4    5   -4  4   5    6     -6  
You've grown cold and now you say we're through 
  
-6   7   -7  -6   6   5  -5 -4   4  
Born to lose and now I'm losing you 

Ovviamente per non rompere troppo le palle co sta solfa che interessa solo all' armonicisti o a chi studia l'armonica, arricchisco il pezzo odierno con una chicca imperdibile George che oltre al pregio di dare pane e companatico all' ormoni di Daria (che difatti è la meno isterica dele nostre tigri) ha una bella voce tipicamente americana ci canta accompagnato dal Maestro Ciampi due pezzi immortali
uno è quello che s'è fatto tutti insieme, l'altro aiken stop lovin iu.
Pregate con me che Daria se lo mantenga perché una voce davvero americana ci mancava.

Un salutone a tutti Voi

Dante





mercoledì 6 giugno 2018

fatevi i gatti vostri n. 1009 "BONTULUS complimenti a' vincenti avete vinto stocazzo"

Sono contenta, le nostre serate musicali vanno bene. C'è qualche incasso, i clienti sono contenti, viene anche gente che non avevo mai visto prima. Abbiamo fatto una aggiunta al permesso Siae (leggi altri soldi versati) per suonare anche un pò fuori dalla sala prove. D'inverno è magnifica ma d'estate la gente vuole star fuori. Il mi babbo s'è ripreso dallo sconforto da estratto conto e mi ha detto che forse un altro anno dietro al banco lo faranno lui e la mamma. Vorrebbe andare in pensione e ha ragione ma la ritirata sua e della mamma significherebbe per noi figli o accollarci il barre o cederlo. Riccardo di certo non ne ha voglia per niente e Mosca pochina pochina. Io da sola non ce la farei e poi significherebbe carcerarsi a vita. Avevo pensato di proporre una società a Samatta ed  eventualmente a Daria e Marina ma sebbene tutte sostengano a spada tratta che la chiusura del bar Nado sarebbe sarebbe una sciagura per l'umanita, non se la sentono molto di impegnarsi fisicamente ed economicamente e le capisco. Ieri sera c'erano anche Camilla e Valentina ad aiutarmi ai tavoli e sono state davvero carine. I miei fratelli sono fortunati, hanno trovato due ragazze che a primo acchito sembrano strambe ma che, alla prova dei fatti, si sono dimostrate molto attente e rispettose delle loro relazioni. Sono contenta per loro, visto che non mi sposerò e non farò figli voreii almeno avere una nidiata di nipotini.
Nel pomeriggio con Dante e Dino si era parlato a lungo di temi esistenziali, di senso della vita di vincere e perdere che paiono le componenti dominanti nella vita dei contemporanei.
A un certo punto Dante è saltatò su con una affermazione: noi fin da piccoli eravamo nati per perdere e per fortuna tra qualche anno si perderà anche questa vita sgangherata. Ma chi vince, chi ha passato la vita a cercà di vince cosa ha vinto? Stocazzo!
A una mia richiesta di spiegazioni mi ha risposto:
Vedi Zanza noi a scuola s'andava bene, abbiamo fatto un sacco di studi e cosa ne abbiamo fatto? Nulla.
Dino è un musicista che avrebbe potuto dirigere non so quale cazzo di orchestra e che fa? Sona con me al Bar Nado. Io ho fatto di tutto, il pescatore, il professore, l'arrotino, il barbone. Forse però siamo contenti così.
In noi esiste una forma di malsano compiacimento nell' essere diversi ma anche nel cambià le regole der gioco come ci pare. Io poi tale destino lo porto anche nel cognome. Puoi immaginarti....
Non aveva bisogno di spiegarmi troppo, quel sentimento di rifiuto del conformarsi a ciò che è normale mi dilania da anni e non ci posso fare nulla se non chiedere loro una musica che stia bene col mio stato d'animo.
"Va bene" mi dice Dino "ma dinni  a Daria che porti il su trombante".
"Nantra tromba?" chiedo io.
"Ma no quer gigantone americano che  sona ir violino."
"Ah George voi dí ma unnè mia r su omo !"
"Ho detto trombante no fidanzato Zanzina te sei l' unica che dorme pe ste cose ma le sorelle bandiera un dormano lorolì".
"Ma saranno cazzi sua no con chi va a letto?"
"Mia no di certo."
Fo un giro di telefonate e in serata il gruppo è  formato
Ampelio: batteria
George: violino
Samatta:sax
Dante: armonica amplificata
Dino: ir solito esagerato, chitarra e pianorgano.

La gente si spella le mani già alle prime note
Bon ascolto
Zanza
nota:
C'è quarche rumore di fondo perché siamo fori ma armeno si sentono de battimani sinceri e a un certo punto si sente anche George che dice IOBOIA in ingrese