domenica 28 luglio 2019

Fatevi i gatti vostri n. 1307 " di nuoto, voga et altre robe d' acua"

Piove oro mondiale sugli azzurri. trionfano l' inossidabile Fede Pellegrini nei 200 stile libero



e Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero
 affiancati nella conquista dell' aureo troveo da una smagliante Quadarella  (1500 stile libero)
 
 e dall' intramontabile Settebello
  che nella pallanuoto, per il secondo mondiale consecuitivo relega gli spagnoli pigliatutto al ruolo di secondi. Senza contare che la Quadarella porta a casa anche uno stupendo  argento negli 800 insieme agli stupendi argenti di Martina Carraro nei 100 rana, della staffetta mista 4x 125, dei 25 km di fondo di Alessio Occhipinti al doppio argento nel due mixed libero e tecnico di Minisini e Flamini all' argento di squadra della hihlight routine e ai non meno emozionanti bronzi conquistati da Detti nei 400 stile libero e da Rachele Bruni nel fondo da 10 km. 
Lo zio è in estasi i Francesi che lui non sopporta hanno perso il tour de france dove ha trionfato Bernal un giovanissimo ciclista colombiano cresciuto sportivamente in Italia. Nel nuoto che uno dei suoi sport preferiti gli Italiani trionfano!
Che bello stare in acqua e vincere mentre abbiamo caldo caldo caldo in tutta Europa. Quindi non ci sarebbe da lamentarsi se non fosse per questo 90% di umidità che rende i 33 gradi di Venezia insopportabili quanto i 40 di Bruxelles.
I gatti dormono sui marmi di casa e a intervali le due gemelline passeggiano sotto la gocciolina d'acqua che gemica del rubinetto stanco della vasca da bagno.
Io per la prima volta dopo tanti anni ho una stupenda abbronzatura da operaio quella contornata dal bianco della canotta per intendersi.
Da più di 20 giorni ogni mattina sono sulla barca di zia Holly e dato che a Venezia persibno ai facchini è proibito stare a torso nudo, uso le stupende canottiere da vogatore di zio Dante che, quest' anno per la seconda volta ha dovuto lasciare appese al chiodo in occasione della Vogalonga a lui tanto cara ma impraticabile nelle attuali condizioni della sua schiena.
Mi piace lavorare con la zia ed ho ripreso bene la mano nella conduzione della barca che avevo appreso sin da adolescente.
In realtà per quanto i veneziani vivano a "bagnomaria" quelli che hanno una barca di proprietà sono relativamente pochi" così se i rudimenti essenziali delle manovre sono noti ai più l'abitudine a praticarle quotidianamente è roba per pochi. Idem dicasi per il nuoto abbiamo una Pellegrini che ci regala ori e prestigio ma son parecchi i veneziani che se cadono in acqua annegano perché non sanno nuotare. Un distinguo è necessario: una caduta in acqua in inverno con giaccone pantaloni scarpe e acqua gelata costituirebbe un bel problema anche per me che nuoto bene ma ricordo che dei miei compagni di liceo su 24 di cui si componeva la classe solo in 6 eravamo buoni nuotatori. Se considero la realtà degli amici del Bar Nado invece l'acquaticità degli avventori tocca il 100% compresa Nara che in un mare per nulla facile come il tirreno sottostante Livorno e tra la risacca degli scogli se la cava come un pesciolino.
Eppure nelle regate delle repubbliche marinare è quasi sempre Venezia a primeggiare su Amalfi, Pisa e Genova come si spiega questo fatto?.
Lo si evince piuttosto facilmente a Venezia chi vive in acqua e di acqua rappresenta una minoranza della popolazione ma essendo tutti i trasporti di merci e persone affidate alle vie d'acqua il numero di chi lavora in acqua è decisamente superiore a qualsiasi altra realtà Italiana ma credo che il primato si estenda anche a livello extranazionale. Senza dubbio in passato in ogni repubblica marinara doveva esserci un numero esorbitante di maestri del remo ma ormai si tratta di ricordi mentre a Venezia almeno per quanto riguarda gondole, sandoli  e mascarete si conta ancora un gran numero di utilizzatori professionali e amatoriali.
Così un gondoliere Veneziano alla fine voga per molte più ore di quanto faccia un qualunque sportivo che non sia un olimpionico. Ovvio che in gare di voga il loro fisico e la loro consuetudine prevalga sui pur agguerriti avversari. Tuttavia a Venezia non c'è alcuna necessità di nuotare anzi un bagno nei canali non è troppo salutare per la pelle quindi chi nuota lo fa al Lido o a Jesolo sulla spiaggia o in piscina come in ogni altra parte d'Italia. L'alta percentuale dei livornesi bravi nel nuoto,secondo zio Dante, deriva da diversi fattori
il primo è che a Livorno l' accesso al mare richiede di sapersi tuffare e  per il rientro servono destrezza e buone braccia perché a ridosso fegli scogli  cingono la costa  si forma risacca e un inespereto potrebbe restare un ora a dieci metri da riva senza riuscira a guadagnarla ma per un livornese andare al mare in spiaggia è quasi un' umiliazione e così fin da piccoli cominciano a tuffarsi e risalire, in pratica se vuoi fare il bagno devi essere bravino. Il fatto di diventare subito destri in questo splendido esercizio implica però una sorta di livellamento qualitativo, i livornesi amano poco la piscina che come dice lo zio "già dal nome stesso sa di piscio" e insofferenti come sono dell' autorità e della disciplina mal si piegano alla vita ordinata dell' atleta così, sebbene siano abilissimi nuotatori non hanno mai avuto la soddisfazione di avere tra loro qualcheduno che si avvicini alla nostra Federica portatrice di ori, una ragazza  che ha iniziato a masticare cloro fin da bambina e che una volta fuori d'acqua invece di contemplare i tramonti sul tirreno dalla stupenda terrazza di Calafuria deliziava ale sue orecchie col canto delle rane  sovrane delle campagne di Spinea.
Non dimentico l' impegno del filmL' episodio odierno è uno di quelli che mi piacciono particolarmente. Nonostante il titolo in originale e la scritta Columbo ha tutti i dialoghi in Italiano

lo trovate nella videoteca di Esserino alla quale potete accedere seguendo le indicazioni che vi ho dato nel post precedente.

Buona Domenica 

Bobby


domenica 21 luglio 2019

fatevi i gatti vostri n. 1306 "era da farsi...."

Non c'è troppa allegria nella domenica odierna e non vorremmo intristire chi ci legge ma in fondo questo Blog è di Esserino e Balena e proprio del primo, da tempo, ci dovevamo occupare o quantomeno della sua parte fisica. Quando lo zio e la zia lo portarono in montagna il 23 febbraio, riuscirono a malapena a scavare la fassa nella terra ghiacciata. La casetta della nonna era inaccessibile alle auto a causa del ghiacchi e degli alti pini caduti attraverso alla strada e per raggiungere il cucuzzolo isolato gli zii impiegarono più di un' ora a piedi. Zio Dante aveva coperto la terra con tavole e secchi da vernice colmi di acqua ma per mesi, ogniqualvolta il discorso cadeva su Esserino, lui concludeva sempre con la stessa frase: "E ci sto male e ci sto a penzà  a quer lavoro così arrangiato alla ioboia... ma se un portano via l' alberi come ci si arriva?"
Alla fine con pazienza e consistente contributo in soldi la nonna ha trovato un boscaiolo che ha fatto un po' di pulizia e questa mattina siamo arrivati con l' auto fin quasi all' aia della casa.
La zia ha rimosso tutte le erbacce e lo zio ha sistemato l' ultima dimora terrena del nostro dolcissimo angelo peloso. Ha optato per un a soluzione più sobria e meno cimiteriale di quella che era stata pensata inizialmente. Un letto di sassi bianchi per fare il piano, due lastroni di calcestruzzo pesantissimi e inamovibili per qualsiasi animale, una cornice di sassi bianchi più piccoli.


Sta proprio dietro a questa rotondina
 
 che circonda l' aia  antistante la casetta.

Il posto è magnifico ma non c'era allegria 
e la zia ha voluto che ritornassimo a Venezia quasi subito Così alle 12 eccoci di nuovo in laguna (eravamo partit alle 8). Nel pomeriggio ci sarebbe da sistemare la copertura della barca di zio Dante che in una delle ultime serate di vento caldo ha perso un pezzo di coperta. Un discreto lavoro perché bisogna portarsi dietro il pontile dato che lo zio lo toglie creando una sorta di antifurto naturale. A dire il vero la barca è raggiungibile via acqua ma nessuno la ruberebbe, secondo me ha uno scafo largo e chigliato e non è adatta alla laguna mentre era nel suo regno sul Tirreno. Da terra però le barche subiscono spesso azioni vandaliche e renderne problematico l' accesso salvaguarda da parecchie spiacevoli sorprese, alcuni dementi si sono divertiti ad affondare barche forandone lo scafo e ad altre hanno dato fuoco, quando a cretini e delinquenti la Serenissima non si differenzia da altre città d'Italia.
La settimana scorsa sono riuscito a postare l' episodio di Colombo per il quale, almeno pro tempore, ho dovuto ricorrere a Vimeo. 
Tale piattaforma non mi piace e, in fondo, tutto conduce a un imbuto per abbonarsi. Visto che nella nostra politica non c'è mai stato l' obiettivo di guadagnare un centesimo o di farlo guadagnare ad altri tramite questo blog, ho optato per l'apertura di un settore speciale nella audioteca di Esserino. Si chiama Videoteca di Esserino vi si accede come per l' audioteca. L' episodio si chiama "Effetti molto speciali".  Il link non lo posso pubblicare perché non diffondo pubblicamente libri audio o altro. Come sapete  permetto solo ad alcuni amici di entrare nelle nostre teche ma non è un accesso per cani e porci. Per voi che ci seguite da sempre con affetto: il link qualora non ve lo siate trascritto a suo tempo, lo trovate nella Biblioteca di Esserino per la quale ognuno di voi ha la sua tessera di frequentatore della biblio.
Se non ve la ricordate o l' avete smarrita richiedetecela con un messaggio indicando un vostro indirizzo email
o scriveteci a esserinoebalena@email.it
E' nuvoloso qua e, pertanto qualcosa di pronto da guardare potrebbe essere utile a qualcuno di voi

Buona domenica

Bobby

domenica 14 luglio 2019

fatevi i gatti vostri n. 1305 "Poscia più che il vigor poté l' ingegno"

Eccoci di nuovo alla Domenica!
Incredibile come passa veloce il tempo quando siamo in vacanza. 
A Londra le giornate mi paiono interminabili, qui volano. Certo l' aiuto dato alla zia, in barca, contribuisce a tale sensazione: Alle 5 del mattino siamo già col motore acceso e in un attimo arriviamo alle 12,30 senza neppure guardare l' orologio. Inevitabilmente, tra riormeggiare la barca, fare un po' di spesa, andare a casa e cucinare se ne va un'altra ora e mezza. Alle 14, finalmente, ci sediamo a tavola. Dimenticavo: prima degli umani debbono mangiare i tre pilastri della casa: Balena, Alice, Emma
A quell' ora rientra di solito anche zio Dante che, nonostante le condizioni di salute alquanto precarie, si è impegnato in un opera titanica. Ha svuotato la casa da tutta la sua roba che ha trasportato in terra ferma, nel suo box vicino al camper. Un'operazione che in qualsiasi altro posto sarebbe lunga, faticosa e noiosa ma che a Venezia rappresenta l' improponibile.  Due rampe di scale senza ascensore e poi bisogna caricare tutto in barca e impiegare quasi un ora per raggiungere un approdo che è  si vicino al suo box ma si tratta pur sempre di circa un chilometro e ciò implica di avere in barca un carrello e possibilmente la disponibilità di un amico che controlla la barca quando non ci sei. Lui ha optato per il trasporto via terra.  Ovviamente, conoscendo le condizioni delle sue gambe, la zia gli ha urlato rimproveri e vaticinii ma la sua replica è stata pronta: "Non li porto mica sulle spalle giù per le scale  e poi li faccio al massimo di 25 kg gli scatoloni". Mezzora dopo aveva già fatto il progetto una sorta di paranco autocostruito perché quelli in vendita sono troppo cari, a sentir lui. Comunque con  quattro vecchie carrucole, recuperate tra il  materiale  che ha pazientemente accantonato negli anni, ha creto questo piccolo paranco che arriva a ridurre lo sforzo del 75%!   Quindi  25 kg  gli comportano uno sforzo di poco superiore a quello necessario per calare o sollevare  8 kg.

  Ha poi  fissato alla finestra di casa un palo di ferro sporgente che termina con un gancio al quale è appeso il piccolo  paranco.  Lui imbraca lo scatolone in una sorta di gabbia di robuste corde e lo cala. Fin qui semplice. Restava da risolvere come fare  a far calare il paranco stando dabbasso senza che nessun partner dalla finestra agganciasse lo scatolone.  Se il paranco fosse  autobloccante non ci sarebbero stati  problemi. Avrebbe appeso il carico in sospensione  oltre il davanzale della finestra  dopo di che buttata giù la corda del paranco, una volta in calle, al di sotto della finestra, avrebbe potuto  sbloccare e calare il peso. Ma oltre all' ovvio pericolo di sospendere un peso su una calle stretta dove passa gente restava il problema di un bloccaggio non previsto nella realizzazione del manufatto. Lui ha risolto così. Imbraca lo scatolone in una sorta di gabbia di corde, lo aggancia al paranchino e lo lascia sulla finestra non troppo in dentro ma neppure in bilico da poter cadere giù; poi allaccia un'altra corda al gancio  e la butta giù dalla finestra  insieme a quella del paranco. Scende le scale e appena sotto afferra la corda del paranco con la destra, fa una trazione verso il basso  e lo scatolone si solleva di una trentina di centimetri dal davanzale, poi con l'altra corda impugnata nella sinistra lo tira verso l' esterno mentre con la destra comincia a calare, in pratica lo mantiene sempre ben discosto dalla facciata della casa. Funziona meravigliosamente! L' ho provato anche io con ammirazione non tanto per aver concepito un marchingegno noto forse anche ai sumeri ma per averlo reso operativo in un attimo senza prove e riprove. Una volta che il carico è a terra usa un carrellino tipo quelli per fare la spesa (senza sacca) che ha rinforzato con del tondino di ferro perché non si piegasse sotto il peso. E' quello che usa anche per portare i valigioni enormi dalla Toscana. Per non affrontare gli alti predellini del bus, si serve del tram che ha l'accesso pari terra e così, cambiando linea una volta, a Mestre, arriva fino a Marghera dove ha il box. Dalla fermata non ha troppa strada da fare e comunque ogni 50 metri deve sedersi su un muretto o su qualche scalino per riposare le gambe che, altrimenti si bloccano. Una volta  al camper l' organizzazione è perfetta. Lì ha tutto: ha perfino realizzato un allaccio all' energia elettrica, così può tenere il frigo in funzione, azionare ventilatori e può cucinare se vuole. Spesso, una volta arrivato è talmente stanco che si mette a letto. Lì può concedersi la visione di qualche vecchia videocassetta perché ha installato una piccola tv e un videolettore recuperato in un cassonetto. Dimenticavo la cosa più importante:
col piccolo paranco (che porta con sé)  fa un cappio attorno alle  proprie caviglie che in precedenza ha  fasciato con un cuscino sottile  e tirando la fune del paranco  solleva le gambe il più in alto possibile, lui sostiene che le vertebre si distanzino e ciò, assicura, gli dà sollievo.

Spero che la bella stagione vi dia motivo per snobbare la visione dell' odierno episodio di Colombo che ad ogni buon fine io pubblico, fedele all' impegno preso ormai molto tempo fa. Okkio perché è un pezzo da collezione. Si tratta del  il primo fra tutti gli episodi della serie Colombo apparsi in TV.

Buona domenica a Tutti

Bobby

Purtroppo Youtube ha cancellato la maggior parte degli episodi completi di Colombo ottemperando alle pressioni di non so quale casa che vantava diritti su di esse Si tratta di roba talmente vecchia da rendere ridicole queste posizioni ma tant'è, non siamo noi i gestori di Youtube.

Così posto il film odierno grazie a Vimeo che si vede ugualmente bene con l' unica differenza di avere primo e secondo tempo separati.Apporto correzione a quanto avevo scritto in prima istanza non sempre cliccando sul link di Vimeo si apre il film quindi per maggiore sicurezza 
copiate e incollate sul vostro browser in questo modo funziona sempre mi scuso per il disagio arrecato ad alcuni lettori e ringrazio il prof. Martinelli che me lo ha cortesemente segnalato
Bobby

Primo tempo (copiate e incollate)

https://vimeo.com/346818847





Secondo Tempo  (copiate e incollate)

https://vimeo.com/346820173






domenica 7 luglio 2019

fatevi i gatti vostri 1304 " Boccheggiando e gatteggiando"

Sono qui da una settimana e confesso che la mia principale occupazione nel tempo libero sono state le gattine. Ormai hanno tre mesi e uno sviluppo fisico notevole. Emma è  un pò più grossa ed anche particolarmente forte  a livello muscolare.Alice è una esploratrice molto piu dedita all' ambiente e a Balena che agli umani i quali, invece, riscuotono l'80% dell' interesse della sorella. Pare rinnovarsi la storia di Esserino e Balena. Il grosso, sonnacchioso, piuttosto indifferente e sornione, perennemente affamato, micidiale cacciatore nonostante la mole. Esserino semi umano preoccupato dal gestire costantemente il suo amore per la zia e dal manifestare interesse per ogni attività intellettuale o manuale dello zio.
 A parte la mole, Alice, che  è decisamente magrina, ricalca ogni azione di Balena: dorme con lui, se lo sbaciucchia







va a chiamarlo quando lui sta sotto il letto al fresco, si affila le unghie come lui, si lava alla stessa maniera e dimostra già una zampa micidiale nella caccia alla zanzara. Emma dorme con la zia sta sulla tavola, manda in loop i pc e, per quanto si avvicini spesso a Balena, dopo i primi giochi con la coda di lui, mantiene un po' più di distanza a perché, dato il suo caratterino  amorevole ma invadente,  Balena le ha fatto sentire  varie volte il peso della sua zampa senza peraltro tirar mai  fuori le unghie.
Il caldo è quasi insopportabile e ho deciso di devolvere il mio ultimo stipendio in un impianto di aria condizionata che serva sia casa mia e di Dani che quella della zia. Quest'ultima ha sempre preferito i ventilatori (per ragioni ecologiche e monetarie) ma quest'anno soffre particolarmente e non ama veder boccheggiare i suoi gatti e lo zio. Dante non sta né bene né male. Limitato nei movimenti spera in una operazione o in una cura che lo sollevi un po' da questi fastidi. Sta interpellando vari specialisti e speriamo che trovi la strada giusta. Causa i lavori a casa e una nutrita serie di commesse per il mese di agosto la zia ha deciso di non andare in Toscana per l' estate. Dani parte oggi per Livorno dove ha in mente qualche scorribanda insieme a Zanzara. Io  ho quasi due mesi di vacanze e così aiuterò la zia e lo zio qui a Venezia  fino a fine luglio, poi vorrei andare per 15 giorni a Follonica dove lui mi ha garantito un buon posto  alloggio a casa della sua zia ormai ultranovantenne. Spero di poter vedere là il gatto  Ito che ormai da anni incontro solo sul blog.
Non so quanti dei nostri lettori guardino Colombo in questa stagione ma a Venezia, ad esempio, oggi dovrebbe piovere e un buon gelato sul divano non dovrebbe essere disdicevole.

Buona Domenica a Tutti 

Bobby

giovedì 4 luglio 2019

fatevi i gatti vostri n. 1303 " L' eredi der Banti, che classe! "

Boia dé è stata na tragedia e cor pensiero corro vicino ale famigli di que poveracci ma un' è dela discgrazia che voglio parlà quanto dell' ennesima dimostrazione di stile giornalistico dell' eredi der Banti, no der nostro Don Luigi che di 'ognome faceva anche lui  Banti  ma tutti lo chiamavano ir tromBanti, voglio dì ir Banti che  ner 1877 fondò il quotidiano caro a tutti noi Livornesi cor nome de "Il Telegrafo" poi mutato in Tirreno perché ir telegrafo pareva ormai na roba ossoleta.








Nzomma se uno legge ni pare di capì che Lo stromboli abbia mangiato ir polpo co troppo aglio e abbia ruttato un morto e du feriti proiettandoli sull' isola tra il terrore de vippi che so abituati a vedé piove pietre sopra la classe operaia ma morti e feriti su di loro li lasciano sconcertati nel dubbio se mette in moto lo yotte e andà via o se reclamare presso r Padreterno  pe tanta disorganizzazione. Speriamo che r vulcano si carmi perché potrebbe scurreggia un barcone di clandestini e Sarvini farebbe mette le catene ntorno a tutta l' isola con ulteriori disagi per que poveri vacanzieri.

Era tanto che un ci si sentiva e pe un po' ho seguito l'avventure di Balena e dele gemelline so na forza dela natura e mi dispiace solo che quando le potrò toccà saranno digà du gatterellone d'otto o 9 mesi.

A Livorno i giorni scorrano lenti e puzzano di piedi e d'ascelle pe un dì di peggio. 
Io resisto a oltranza e il Ciampi m'aiuta co' su commenti nihilistici da stiantà,  der tipo:   speriamo la terra pigli foco e si bruci tutti.....

Baci

Zanza