lunedì 8 gennaio 2018

Fatevi i gatti vostri n. 822 "le baruffe dantesche"

Oggi Dante è impegnato nel suo box, a sistemare non so bene che cosa, probabilmente qualche vecchia bici e qualche macchina per scrivere che vorrebbe portare in vendita ai mercatini periodici. Avrebbe moltissimi  oggettini interessanti e migliaia di libri da vendere ma gli manca totalmente l'attrezzatura per creare uno stand, tipo tavoli pieghevoli, gazebo ecc. Non ha neppure un furgone e, anche se il camper potrebbe ugualmente prestarsi alla bisogna, caricarlo è molto più complicato e la capienza interna viene ridotta dall'allestimento con letti stufa, fornelli, bagno pensili e varie.  Lo scorso anno partecipò ad alcuni mercatini, qui nel centro di Venezia. In tal caso la roba può essere portata in barca ma caricare e scaricare da una barca che dondola è ben altra cosa che farlo in terraferma. Io ci sono abituata, essendo nata qui ed avendo visto portare tutto così: dal frigo alla lavatrice, dal televisore ai mobili. Comunque servono tecniche consolidate ed esperienza. A Dante non fa difetto l'inventiva, talvolta però ne abusa e una cosa che per secoli è stata fatta in un modo quando arriva al momento dell' applicazione dantesca subisce emendamenti rivoluzionari. Dante ha abbastanza destrezza perché comunque viene da una città di porto, ha visto il babbo scaricare per una vita, sia nel posrto sia negli scali che, a Livorno come a Venezia sono accessi via acqua a magazzini sottostanti le case. Cambia però un aspetto,  a Livorno in acqua, specie in inverno,  anche ai tempi di Uliano immagino si vedessero solo pescatori e scaricatori, i canaletti presenti nel centro servivano infatti princapalmente a fini commerciali. Non è così a Venezia dove, di continuo, passano gondole, taxi, barche da carico, vaporetti, artigiani che portano vetri, legname, ecc. fattorini che consegnano (qui il corriere  Bartolini ha la barca non il camion) per non dire di chi porta i figli a scuola, la moglie al lavoro o di chi usa la barca per andare alla Coop. Lo scorso anno anno Dante aveva creato un ponticello mobile su cui scorreva un carrello con ruote, dalla barca con quello era facile spostare anche pesi rilevanti sia in carico che in scarico ma era macchinoso ormeggiare la barca in modo che stesse piuttosto ferma e bloccare anche il ponticello a riva. Avevo un bel dirgli io che se nessuno usa quel sistema dovrà pur esserci un perché ed ecco la risposta: Perché qui non capisce una sega nessuno, difatti la città more, tutto quello che è stato inventato è der tempo de Dogi, ora c'è un sacco di indolenti che sfruttano quello che ha lasciato loro il passato. Nel frattempo nel canale sotto casa si formavano ingorghi, ovviamente creati dalla nostra barca che occupava troppo spazio, con gente che bestemmiava e diceva ogni cosa all' indirizzo di Dante. Lui, ovviamente, imperterrico proseguiva nella sua opera rispondendo a chi lo insultava: vieni a dimmelo qui vicino quello che hai detto così guardo se i Veneziani sanno notà sott'acqua, con l'ovvio rischio di trovare qualcuno che accetta e di trovarsi a fare a botte a 63 anni. Questi sono i nostri litigi, poca cosa in confronto ai sottili veleni che scorrono in altre famiglie ma con lui o ti rassegni o lo mandi a quel paese è tanto generoso e disponibile quanto testardo e litigioso e Dino conferma che è stato così fin dalla culla.
Adesso sia lui che Dino hanno la pressione alta del tipo 100  160. Dino non si è mai curato sostenendo che così lui ha in tasca la sua eutanazia e che se gli piglia un colpo in du menuti s'è risolto tutto il tran tran, alla fine Costanza è riuscita a convincerlo a fare una visita cardiologica e gli hanno prescritto un farmaco antipertensivo che lui prende quando gli fa voglia ovvero quando è stato da noi l'ha sempre preso ma pare che pare gli  abbia creato, ma solo sporadicamente, dei problemi nei  rapporti intimi con  Costanza. E qui nasce il problema siccome alla visita andarono insieme in novembre e dato che hanno fatto una vita assai simile per stravizi anche a Dante fu dato lo stesso farmaco. Non gli aveva dato alcun fastidio, o per lo meno io non me ne sono mai accorta ma da quando Dino ha sollevato l'ipotesi che non faccia bene alla potenza maschile è scattata una nuova follia. Ora pretende di verificare la propria efficienza tutti i giorni, possibilmente  anche mattina e sera e quando è stato accontentato intorno alle 4 di pomeriggio mi fa: bisognerebbe che lo provassi anche di pomeriggio perché me lo sento tarmente strano che un mi pare nemmeno il mio. . Non è per fare la difficile, magari c'è chi non viene neppure guardata per mesi ma insomma diventare il tester di un membro non è la mia massima aspirazione  per quanto esso sia attaccato all' uomo che amo. Da notare inoltre che prima passavamo intere giornate senza neppure pensarci

2 commenti:

  1. Ecco, brava: che qua ci avete raccontato di tutto e di più ma i gatti questo Natale sono stati un po'... no, non penso certo "trascurati" che di sicuro li avete serviti e riveriti come smpre, ma un filino dimenticati, e di sicuro con tutta quella gente tra le zampe gli è venuto un gran mal di testa. Adesso si staranno finalmente rilassando nella casa finalmente riconquistata

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  2. Mamma mia quanti errori di ortografia che ho fatto! A metà ho sltato un rigo intero, adesso provo a sistemare. Ho mandato il filmino a Bobby ma non ho ricevuto risposta forse starà giocando i recuperi con qualche lentigginosa figlia di Albione.
    Bacioni
    Holly

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