Allora,
tanto pe distrammi un po', l'altro giorno, so' andato al circo.
Il circo è una dele mi grandi passioni. A suoi misteri e alle sue meraviglie mi introdusse il saltimbanco Cecco, di cui fui tanto amico nell' infanzia e di cui ho scritto varie volte su queste pagine, fu lui a ispirarmi la canzone l'alchimista. Così, da sempre, quando vedo un tendone sento il desiderio di entracci e di godemmi lo spettacolo.
Ora per l' appunto, abbastanza vicino a noi, a San Giovanni Lupatoto in provincia di Verona, ha sede l'American Circus, uno dei vari che appartengano alla famiglia Togni e, dato che programmavano deli spettacoli dar 7 ar 24 di vesto mese, sapendo che Dani doveva passare da Verona a riscotere alcune traduzioni che ha fatto, le ho proposto una serata nzieme a vedere de numeri che, armeno dale locandine, si prospettavan come fori del comune. Tanto ala su zia è nutile propogglielo perché, dice lei, il circo gli fa tristezza. Ci siamo goduti un bellissimo spettacolo e quando siamo sortiti, per tornare ala macchina dela mi nipote, per combinazione, un pezzo di cartone mi è arrivato guasi su piedi volando.
Sebbene fosse spiegazzato, sudicio e strappato, quel fatto che mi fosse arrivato a guisa d'un segno, m'ha messo in moto n'idea e, 'na volta a casa, ne ho ricavato questo quadretto. Mi sono ispirato un po' al grande Paolo Masi pittore fiorentino, oramai novantenne, per anni obliato e oggi finalmente riconosciuto ma mai abbastanza dal grande pubblico. Masi del cartone dipinto ha fatto la su principale forma espressiva. Femito di colorare cosi come le varie difformità del supporto mi suggerivano, gli ho fatto anche na cornice, del resto a Firenze tra gli altri mille mestieri feci anche il corniciaio, e ala fine l' ho attaccato ar muro 'n salotto col beneplacito dela padrona di casa, dela su nipote e de gatti che del salotto sono i veri padroni.
C'ho scritto dietro, nzieme ala firma, anche na specie di leopardata che sona così:
Nello spiazzo davanti al circo Togni
un pezzo di cartone svolazzava
coperchio d' una scatola di sogni
d' antica data e ai piè mi si posava
Curioso presi quella cosa scura
e mi venne l' idea piuttosto strana
di vedervi abbozzata una pittura
di certo non dovuta ad arte umana
Picchi azzurrini e mari rossi e gialli
man mano che il color io vi versava
sorgean da macchie, strappi et altri falli
e 'l sogno piano piano riaffiorava
Per quanto riguarda il testo originale di Luci a San Siro, promessovi da Dani, ma a cui dovrei penzare io, dovrò fare un grande sforzo di memoria perché lo conobbi da fonte certa e autorevolissima ma ho perzo l'appunto che scrissi a lapisse su un foglietto di fortuna, quest'altra settimana ce la dovrei fare.
Bona Domenica
Dante
In questi giorni il cielo ci regala colori davvero particolari - almeno, qui da noi un paio di sere fa c’è stato un tale trionfo del rosa che sembrava di stare su un altro pianeta. Non conoscevo Masi ma hai fatto benissimo a prendere il cartone, perché il risultato è molto suggestivo - di più non mi attento a dire perché di arte non ci ho mai capito nulla. Penso però che se il cartone ti è venuto a cercare aveva i suoi buoni motivi e aveva capito chi eri. sul serio.
RispondiEliminaSaluti a tutta la banda, in particolare da Holly che da una vita non si fa sentire 💙💛💙
Grazie troppo buona, un bischero che lo raccattava ci doveva pur essere, magari il cartone non pensava che lo vestissi da sera.
EliminaIn realtà voleva proprio quello ^__^ (Murasaki, again)
EliminaE come sempre ho dimenticato di firmarmi. Chiedo scusa, sono Murasaki 😥
RispondiEliminaPlaudiamo a questo esperimento di pittura informale, molto ben riuscito almeno come impatto estetico. La cornice giova non poco a dare risalto alle note evocative che Dante sa trarre da quell'umile pezzo di carta. Neanche io, come la collega Murasaki, conosco Masi e se voleste presentarcelo, in qualche futuro post, non sarebbe male. Della poesia, a parte il notevole mestiere che la costruzione denota, mi piacciono alcune immagini esplicative del quadro stesso: il "coperchio d'una scatola di sogni", il contrasto dei "picchi azzurrini e mari rossi e gialli" a dimostrazione che niente è ovvio e tutto può essere il contrario di quanto definito dai luoghi comuni e infine il riaffiorare del sogno, tematica spesso riproposta da Dante.
RispondiEliminaCon affetto
Giovanni Martinelli
Grazie anche a lei, Giovanni i suoi commenti mi sono sempre di sprone per sollevarmi
Eliminaun' po dall' ovvio e cercare vie di fuga se non verso il sogno almeno verso qualcosa di differente.
Dante
Ciao Dante, il circo affascina molto anche me anche se condivido con Holly il fatto che un po' di tristezza la mette ma penso che anche in quello stia la sua bellezza. La storia del cartone è super e ne hai fatto una cosa davvero carina come è bella anche la poesia che lo correda. Ricordo che parlasti di un amico pittore che dipingeva, mi pare, circhi e anche treni ma non ricordo il nome. Mi piacerebbe comprare un suo quadro per Natale, erano molto belli. Sai dove lo posso trovare senza incappare in mercanti spregiudicati?
RispondiEliminaSaluti
Luci
Grazie per i complimenti. Il pittore di cui parli si chiamava (perché purtroppo non c'è più) Marcello Scuffi e i suoi circhi sono davvero da collezione, anche i treni e le piazze d'acqua. Se ti fa voglia di guardare orler tv spesso le propongono ma potresti anche rivolgerti, credo, direttamente a sua moglie che lo aiutava nella preparazione delle tele e che certo gradirebbe sentire che c'è interesse per la sua opera. Non ho indirizzi da darti ma con pazienza, in rete, dovresti trovare qualcosa. Fammi sapere
RispondiEliminaDante
mi rammento adesso che varie opere le ha la Corniceria Franco Ristori dalle parti di Piazza Leopoldo è una delle migliori cornicerie di Italia te lo assicuro, non sarà economica ma di grandissimissima qualità, ho trovato anche indirizzo e tel.
EliminaFranco Ristori Via F. Gianni 10-12-5r - 50134 Firenze Telefono: +39 055 48.63.92 | +39 055 46.32.025 Fax: +39 055 48.24.88
Grazie Dante, per tutte le preziosissime info. Grazie alla tua guida ho preso oggetti bellissimi in passato e mi fido anche per queste dritte di adesso.
EliminaVorrei un consiglio da te è meglio un olio o un acquerello di Scuffi e poi ho guardato un po' in rete ma vedo prezzi che per carità non discuto sull' adeguatezza ma per il progettino che avevo in mente sono altini vanno da 2500 a 4000. Ti sembrano adeguati?
Grazie
Luci
Bada che culo che hai Luci! Ho acceso ora il pc e vedo la tu richiesta. A volte tardo settimane a rispondere.
RispondiEliminaMi metti di fronte a un problema in cui giocano ruoli opposti razionalità e affetto, per come reputavo e reputo Marcello io, 20.000 euri non sarebbero abbastanza ma queste son questioni affettive anche se tra un po' di anni arriverà a quelle cifre ma a quei tempi io sarò da un pezzo dal gatto Eterno e magari andando a trovare Esserino, Ito e tante persone care che ho di là mi fermerò anche a fare du chiacchiere con Marcello che tra l'altro non ho mai conosciuto di persona. Stando con i piedi per terra e osservando il mercato direi che per gli olii quelle cifre che scrivi sono quelle attuali, ovviamente sebbene un quadro non vada a metraggio come la stoffa anche le dimensioni contano e più è grande il quadro più costa purché a pari livello di qualità e di storicizzazione. Gli acquerelli con pazienza si possono trovare sui mille euri, talvolta in base d'asta anche a meno e ti assicuro che l' acquerello di Scuffi è fatto con maestria pari alle altre sue forme di pittura.
Quando ero bambina volevo andare al circo per vedere gli animali. Poi ho cambiato radicalmente opinione e adesso, le pochissime volte che ci vado, rivolgo l'ammirazione a trapezisti e acrobati di vario genere. Qui però il circo è solo l'occasione in cui accade un piccolo miracolo. Mi piace molto l'idea che tu abbia voluto chiamare quell' anonimo pezzo di cartone "coperchio di una scatola di sogni" è un'immagine davvero evocativa. Il fatto poi che un colore casuale o voluto, non so, credo piuttosto guidato dalla tua istintualità, dia vita a quegli scenari di sogno con montagne e mari dal colore non ovvio, come nota il nostro prof: rende ancora più bella la suggestione. La poesia è un piacevolissimo esercizio di stile col quale racconti quel piccolo grande quadro. Complimenti
RispondiEliminaAnna