In realtà, come sempre quando non voglio metter titoli che siano adocchiabili dalla siae, uso dele perifrasi che non c'entrano una sega col tema ma rendano l' idea.
Un pezzo d'armonica inconsueto perché non fa parte del mio repertorio col quale rispondo a una mail di una nostra lettrice napoletana che non è riuscita mai a inviare commenti a dire suo per la complicatissima procedura esposta in margine all' area che consente appunto a voi lettori di dire la vostra.
In effetti per aggirare le complicazioni di Blogger e fornire a tutti la possibilità di firmarsi abbiamo dovuto arrampicarci un po' su gli specchi e sfruttando i concigli di vecchi lettori come Patty o di acheracci come Amedeo abbiamo dato a tutti il modo di non restare anonimi e di mettere anche un linke funzionante a loro pagine o siti webbe senza dover per forza aprire un account blogger. Le spiegazioni però possan resultare lunghe e a tratti farragginose, quindi per chi non vuol rompersi le palle a pensare troppo consiglio sempre: dal menu a tendina che appare nei commenti clikkate su anonimo scrivete il commento, se volete alla fima aggiungete la vostra mail (ma non è assolutamente necessario) .
La signora Lina ci chiede dunque perché con tanta musica che mettiamo, del pur vastissimo repertorio napoletano lei abbia potuto ascoltare solo una tarantella, osole mio, dove sta zazà, e pianofortissimo masterpiece di Renato Carosone, riprodotto da Dino Ciampi.
Ha buona memoria Lina perché se l' avessero chiesto a me a malapena mi sarei ricordato un titolo fra quelli eseguiti e pubblicati in 11 anni, e forse sarebbe stato malafemmena o munastero e santachiara, così corroboro la lista di Lina.
Certo è poca roba ma almeno a discolpa dello scrivente posso dire che la musica napoletana ideale per mandolino chitarra e pianoforte che è pur sempre uno strumento a corde non rende facilissima la vita dell' armonicista, troppi alti e bassi (Malafemmena ne è un esempio mirabile) troppe note brevi quasi da pizzicare appunto su un mandolino che non lasciano tempo di ripigliare fiato a uno spompato come me.
Ciò non vuol dire che tra i musicisti napoletani non ve ne siano che abbiano reputato l' armonica degna damigella nelle loro arie, basta citare Bennato e Pino Daniele.
Comunque per farmi perdonare voglio provare una canzone assolutamente nuova per me la faccio co na bravi arpini a 40 voci e m'accompagno da me, così copro un po' di borzichio che mi sale vando mi manca r fiato,
dopo c'è il testo se no è difficile da seguissi
Bona giornata a tutti
Dante
jènno vennenno spíngule francese...
Nu juorno mme ne jètte da la casa,
jènno vennnenno spíngule francese...
quanta spíngule daje pe' nu turnese?"
Mme chiamma na figliola: "Trase, trase,
quanta spíngule daje pe' nu turnese?
sùbbeto mme 'mmuccaje dint'a 'sta casa...
"Ah, chi vò belli spingule francese!
Ah, chi vò belli spingule, ah, chi vò?!
Ah, chi vò belli spingule ah, chi vò!?"
te dóngo tutt''e spíngule francese...
Dich'io: "Si tu mme daje tre o quatto vase,
te dóngo tutt''e spíngule francese...
e puo' ghiénchere 'e spíngule 'o paese...
Pízzeche e vase nun fanno purtóse
e puo' ghiénchere 'e spíngule 'o paese...
'e vase vanno a cinche nu turnese!...
"Ah, Chi vò' belli spíngule francese!
Ah, Chi vò' belli spíngule, ah, chi vò?!
Ciao a tutti voi,
RispondiEliminasiamo stati in montagna per una decina di giorni, senza pc e con cellulare vecchio tipo senza internet telegram twitter e diavolerie varie. Solo chiamate alla famiglia e urgenze. Lo consiglio a tutti. Oggi stiamo recuperando con la lettura dei vostri post. Certo che siete bravissimi a tenere una cadenza giornaliera. Questo brano è simpaticissimo e mi pare un doveroso omaggio alla canzone napoletana che tanto ha dato e da al prestigio di tutta la musica italiana.
un Abbraccio Anna
Approfitto del commento di Anna
A me sembra un brano piuttosto difficile, ho provato ad orecchio ma mi viene uno schifo Bravo Dante, senza base non è facile da suonare
Giacomo
A noi ce piace
RispondiEliminaPatty e Vale