Un accostamento ardito nelle mie intenzioni, giocato sul parossismo, retto forse solo dal titolo identico che caratterizza due lavori tanto diversi. Lavori che rimandano a periodi non lontani tra loro ma altrettanto dissimili per la situazione politica e sociale del nostro paese.
Tutti voi ricorderete e avrete visto più volte quel pezzo di storia del cinema italiano anni sessanta che è Il sorpasso di Dino Risi. Le esilaranti vicende aventi per protagonisti il già magistrale Vittorio Gasmann e il timido, ma decisamente affascinante, Jean Luis Trintignant tenevano banco. In quel lontano 1962 l'Italia si affacciava al benessere economico e al desiderio prorompente di scordare guerre e fame per correre al mare in 600 o con una stupenda decappottabile, per chi poteva.
Quattordici anni dopo, nel 1976, Italo Calvino riceve dalla "New York Times Review of Books" l’incarico di scrivere un articolo per spiegare al pubblico americano la situazione politica italiana a cavallo delle elezioni del 20-21 giugno, quando, dopo trent’anni, il Partito comunista sembra sul punto di insidiare il primato della Democrazia cristiana con uno storico “sorpasso”.
Calvino coglie l’occasione per valutare la situazione politica ed economica dell’Italia di quel tempo, in un momento di incertezza politica assoluta ma di sicuri e radicali mutamenti nella società. Rimasto inedito perché – dopo aver ricevuto e discusso le puntuali osservazioni dell’editor della rivista, Robert B. Silvers – Calvino decise di lasciar perdere. Nel testo, che qui si presenta per la prima volta, lo scrittore focalizza l’attenzione su un momento cruciale della storia del Paese – tra allargamento della democrazia, legge sul divorzio e stragismo e stupisce i lettori con una serie di osservazioni che suonano oggi lungimiranti e quasi profetiche, alternate alla narrazione di gustosi aneddoti e agli icastici ritratti di uomini politici, da Almirante a Berlinguer.
Ho ricevuto ieri il libro, in dono. Ovviamente, in attesa di leggerlo, lo lascio al suo posto nella biblioteca di Esserino.
Buon Weekend
Dani
Anna ed io abbiamo ripreso a leggervi con piacere. Sebbene ami Calvino non sapevo di questo suo saggio. Lo leggerò con interesse. Spero di ricordarmi la strada per la biblioteca di Esserino.
RispondiEliminaUn caro saluto da me ed Anna
Giacomo
Ciao Giacomo,
Eliminati sento con vero piacere. Ti rinfresco la memoria per la biblioteca del micio. All'ingresso serve la tesserina che ha un codice stampigliato sopra poi, una volta dentro: stanza Europa, scaffale Italia, palco Giornalisti e saggisti, nome Italo Calvino. Questo perché alla fine l'ho messo tra i saggi, altre sue opere sono in letteratura italiana contemporanea.
Un abbraccio a te ed Anna
Dani
Evvai! Bentornato anche a Giacomo! Nemmeno io conoscevo questo "Sorpasso". Per una bella Lancia Aurelia come quella del film farei follie. Ma costano tanto e bevono assai, mi dice Vale, così, visto che sono una fan calvinista, leggerò il libro. Dubbio atroce ma ai calvinisti cadono i capelli? In tal caso me lo leggerebbe Valerio.
RispondiEliminaBuona Dom
da Patty in vena di scemenze e da Vale assai più serio
Grande spazio alla cultura in questo ritorno dei nostri redattori. Mi compiaccio. Neppure io conoscevo il sorpasso di Calvino e lo leggerò, magari non tutto d'un fiato. Ci crederà Patty che tante volte che ho letto Calvino fin da ragazza non mi è mai passato per la testa di pensare al tema "calvizie"?
RispondiEliminaBuona Domenica
Eliana
molto interessante,Dani, ma temo di non saper entrare nella biblioteca
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