Avessi aspettato quarche artro giorno avrei fatto un mese pieno di ferie dal blogghe ma mi sembrava troppo, così contentiamoci di questo lungo stacco che ha coinciso anche cor un certo riposo dal lavoro.
Vi racconto com'è andata: Intanto per mia grandissima anzi incommensurabile gioia Dani si è presa una mesata di ferie ed è ancora qui da me. Era tanto che un ci si concedeva un bel tocco di cameratismo e quando l' ho vista arrivare cor su zaino enorme ho capito che va bene la barca, va bene i traslochi le conzegne e tutto quer che si vole ma c'è un momento che bisogna fa r bagno in un mare serio e allora un c'è niente di meglio che Livorno er su Tirreno.
Visto che io di barre ero piena infino all' occhi la mi mamma m' ha suggerito: " O perché care le mi bimbe, o perché voi due un vi levate dale palle pe na diecinaia di giorni e poi magari quando tornate ci date ir cambio a me e er tu babbo che magari anche na settimana sola di stacco si farebe dimorto volentieri?"
La mattina dopo s'era sur traghetto pe la Corzica. S'era proposto di venì anche anche ale trombanti e a Samatta ma sturtima è fissata coi francesi che si sciacquano le palle er gigi cor profumo invece che coll' acqua er sapone, mentre Federica e Marina o se preferite Tromba Daria e Tromba Marina avevan dei ricordi corsici che a lorolì un gli piaceven punto.
Marti ci s'era fidanzata con Bobby e ancora sta storia se la strascica dietro e anderà avanti pe chissà quanto. Fede aveva sperimentato le varie forme di briachezza e d' infedeltà del vecchio George Dalton e sebbene un abbia esitato a rendegli corna ramificate con interessi abbondanti e ci si sia poi rimessa nzieme come fa da diec' anni a sta parte, un gli faceva voglia di andà in posti troppo rievocativi. Cos' anche le trombanti so andate in terra di Francia a caccia di piselli sciacquati colo Scianelle numero cinque.
Io e Dani s' ha una simbiosi speciale e ci siamo dette subito: "Un ci mettiamo obbiettivi ner capo. Si va lì si nòta, si piglia r sole e se si trovano du ragazzotti ci si ruzza un pochino, però siamo d'accordo che se se ne adocchiasse uno solo, allora si lascia pèrde. Difatti unè ir caso di sciupassi la vacanza perché una magari rimedia n' avventurina agostana e l' altra restà n bianco".
Pe l' occasione Dante ci aveva prestato la su vespa rimessa tutta a novo un par d' anni fa. La raccomandazione era stata:
"Cercate di stacci attente perché mi ci so fatto un culo così a rimettela a posto". Difatti aveva ancora la sella coperta col nailon e le manopole fasciate cola pellicola domopacche perché in un momento di folli ha scelto sella bianca e manopole bianche.
Io la vespa la mando abbastanza bene perché è sempre stato un mezzo abbastanza presente da Nado e ho imparato da ragazzotta. Quella di Dante è grossa e pesa ma è potente e permette anche giri lunghi. Dani tanto sicura un si sente ma comunque la sa mandà anche lei e mi ha datto qualche cambio nele tirate più lunghe. Grossi problemi cole restrizioni covidde un si so avute anzi, in Corsica un se ne parlava proprio. La gente era vaccinata e si comportavano benino senza fare troppi assembramenti o almeno così è stato ne posti visitati da noi.
S' è avuto culo. S'era ad Ajaccio per visitare dele isole bellissime dette Sanguinarie e Dani, una mattina, dopo essere andata colla vespa a comprare del cibo mi torna al campeggio seguita da du tipi che a vedelli a prim'occhiata facevano nvidia a bronzi di Riace. " Sono Tedeschi, in moto,- mi fa lei- e mi hanno chiesto indicazioni proprio per il nostro campeggio" e lei, ovviamente ce li aveva portati invitandoli a seguire la vespa. Visto che posto un ce n' era, Dani, che ha inaugurato il mese dell' intraprendenza, ha proposto loro di divide la nostra piazzola, è poi andata a sentire la direzione che, ben lieta di pigliare più soldi, ha dato l' ok e i due ragazzi ne son stati felicissimi. Le piazzole sono abbastanza ampie e le du tende c'entravano senza stare troppo appiccicate. Efficientissimi hanno prencipiato a montà la su roba a torzo nudo e n costume e ammé ogni tanto mi ci cascava l' occhio. Belli arti biondi di quelli che Itle ci voleva fa na razza da allevamento. Avevano na bella tenda a iglù grossa
guasi quanto la nostra mitica canadese avuta in prestito da Dantino.
Una vorta che si sò sistemati sono tornati a ringraziacci, ci hanno offerto dele birre diacce marmate che un so come avevavo fatto a portalle così gelate e ci hanno nvitate ala spiaggia. Peter e Friederik avevano 25 anni da fenì, du bimbi in confronto a du trentennone come me e Dani ma erano talmente ben strutturati che anche Dani che è una stanga e io che al mi metro e 70 c' arrivo, si sembrava comunque du bimbette accanto a loro. Na bella mattinata, sole, acqua e tanta rispettosa educazione che è na roba rara da trovassi. Nel pomeriggio abbiamo fatto, nzieme a loro, l' escursione a pagamento alle isole Sanguinarie. Trenta euri a testa, un po' parecchi, ma meritava. Una meraviglia. Al ritorno siamo andati a cenare tutti e 4 nzieme un bel locale sur mare che durante e anche dopo mangiato faceva musica. Sebbene sempre in un clima di estrema educazione e cortesia ci s'era un po' sciolti tutti e si ragionava in inglese, non troppo, si beveva, molto più di quanto si parlasse e s' ascoltava quella bona musica. Così ala fine visto che du bei ragazzi accanto ci s' avevano e se in quer momento m' avessero fatto sceglie un avrei saputo su quale orientammi n'ho chiesto a Dani: " E ora bimba bella che si fa? Io prencipio già a entrà n' anzia, a te intanto quale ti garba?" Leilì oramai era su di giri e mi ha risposto cola voce mpastatella: "Ma che ti importa Zanza? Lasciamo che facciano loro, tanto stasera mi va bene proprio tutto anche di scambiarseli se ti va". Ho riso forte perché non è sua consuetudine esprimesi così liberamente come tutte le nordiche è assai più misurata di noi livornesi ma negli anni ho avuto modo di vedere che quando si fa prendere dall' estro è di fori come Samatta. Fra mangiare e bere nel locale ci siamo rimaste più del previsto guasi fino all' una e verso la fine dela serata s'è visto che i tedesconi dovevano essesi organizzati tant'è che uno si stava pigliando cura di me e quell' altro di Dani. Siamo tornate al campeggio che era guasi notte e uno dei ragazzi, quello che stava più vicino a Dani si è allontanato con lei verso la tenda a iglù. Io ho preso pe la mano Peter e l' ho guidato verso la nostra. Tutti e quattro si penzava e si voleva la stessa cosa e non ci sono state mosse false o incomprenzioni. Pur in una piazzola ampia le tende erano vicine e, se per un minimo di discrezione, ho cercato di pensare solo a quello che avevo a du dita dal mi naso e intorno ale mi zampe, sentivo comunque Dani e lei, la mattina dopo, mi ha raccontato che sentiva me e così ci siamo messe a ride tutte e due come du sceme. "Boia Dani- ni dicevo io- ma te lo sai che bèrci di brutto quando sei sur pezzo e lei ridendo mi rispondeva "Ah forse perché tu non ti senti, non solo soffi e mugoli come una gatta ma commenti a voce alta peggio che in un film porno".
Comunque dopo un altra bella giornata e na nottata pari ala prima, dove però Dani è stata nela tenda italiana e io in quella tedesca che anche in questa ci si stava benino. Per fortuna, visto che ormai ci s'era detti tutto quello che c'era da dissi, siamo riuscite a sbolognalli senza troppi problemi o forze anche a lorolì stava bene così perché hanno ripreso la moto e noi la vespa dirigendoci in du direzioni diverse e d' estate v' assicuro è na benedizione perché trovassi tra le palle uno per un mese perché magari c' hai passato una notte post birra e mojiti unnè proprio r massimo, due poi pole esse addirittura mbarazzante.
S'era tutte e due d'accordo su sta linea e così siamo riuscite a girare parecchio l' isola concedendosi anche quarche artra avventuretta che ci ha rialzato l' autostima ma non indulgo ad altri racconti perché come vanno ste cose lo sapete meglio di me e un serve scende ne particolari in maniera ricorrente.
Dante ci aveva suggerito la strategia per rimanere simpatiche ai Còrsi che, specie sula parte di costa che quarda la Toscana, so parecchio indipendentisti e la Francia e i francesi gli stanno dimorto su coglioni a lorolì.
Il suggerimento si basava su una sua antica esperienza. Luilì, quando c'era l' occasione, nelle afose mattinate estive aveva presa l' abitudine di beve il Pastisse che è na specie di anice der quale si fa molto uso anche sula costa azzurra. Proprio lì, nfatti, nzieme aun caro amico di Bordighera, aveva fatto conoscenza di quell' aperitivi serviti colla brocchetta dell' acqua er diaccio e li pretendeva anche ar Bar Nado rimediando dei colossali vaffanculi che comunque venivano poi mitigati dal casareccio tentativo di creare una sorta di surrogato adoprando l' ottima anice del Varnelli. Successe dunque che un' estate cor Ciampi vennero in Corzica co questa medesima vespa che adesso ci ha affidato e ar primo barre che trovarono penzò bene di far provare ar Ciampino un vero Pastisse. A Dino un gliene mportava na sega perché per lui due erano le bevande canoniche: ir ponce ne mesi autunnali e nvernali e la perziana in quelli primaverili ed estivi. La perziana poi si faceva coll' anice e un aveva una gran voglia di assaggiarne un parente che per lui era inferiore in partenza. Ma pe fallo sta zitto e soprattutto per riposassi ir culo dale troppe scosse subite in vespa accondiscese e si stianto sur una sedia. Dante vide che nzieme ale marche francesi ce n' era una che si chiamava Damì e si vedeva dall' etichetta che era fatto in Corzica. Cor su francese splendido chiese: "De Pastì Damì sivuplè" .E ir barrista sorrise e gli rispose in decente italiano: "Pastis Corso signore, una scelta molto sensata, grazie per l' apprezzamento".
O anche con una di quelle misure da vino in uso anche nelle osterie Italiane e destinate a contenere quartini, mezzi litri e litri.
Una maggiore diluizione ne fa anche un ottimo dissetante.
Di posti belli ce ne sono moltissimi, sebbene le guide non convenzionali inneggino all' interno, meno esplorato e meno turistico ve lo sconziglio in estate, troppe zanzare. Seganlo 4 tappe d'obbligo, nela prima, ala sola vista ci s'è aperto il cuore e dopo, come v' ho raccontato anche quarche cos'altro, sono le Isole Sanguinarie così dette pel colore rossiccio derivante dala presenza d'ossido di ferro imperdibili al tramonto.
Poi due posti classici che difficlmente troverete poco affollati come in queste foto, nell' ordine Palombaggia e Rondinara
infine Le famosissime Bocche di Bonifacio più belle dele bianche scogliere di Dover.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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E chi ci sperava più. Nemmeno guardo la posta in questi giorni. Oggi mi decido e vedo che avete pubblicato. Brave! Condivido tutto, compreso il mordi e fuggi che negli amorazzi estivi ci sta benone, per me ormai si tratta di ricordi arcaici ma ricordo come funziona. 30 anni siete ormai quasi delle Coguare in caccia di pollastrelli ah ah ah. Bastardissimo quel tuo modo di lasciarmi nel dubbio. WScrivi che hai cambiato tenda ma non dici se hai cambiato giovanotto, degno della miglior perfidia da scrittrice. Abbraccio te e Dani che in questa versione disinvolta mi piace tantissimo.
RispondiEliminaPatty
Ehilà queste sì che sono notizie! Sono passata dal blog almeno 5 volte ma oggi finalmente, avvertita da Patty, vi leggo di nuovo. Brave bravissime a staccarvi dal consueto quotidiano e a concedervi qualche botta di vita due cose che vorrei ma non riesco mai a fare. Se i consorti ci dessero vacanza proverei a fare vacanza con Patty ma la vedo dubbia.
RispondiEliminaConcordo con Patty sulla curiosità....
Un grande abbraccio
Lucy Milàn
@ Patty
RispondiElimina@ Lucy
Capisco la curiosità e so di averla provocata ma la risposta è una sola: No. Abbiamo cambiato tenda ma non partners. Del resto non vorrete mica che ci guadagnamo la nomea di "tegami autocertificati" no? Quanto al desiderio di Lucy direi che non c'è una età specifica per concedersi delle vacanze al femminile senza obiettivi specifici ma stando a vedere cosa ci porta il vento. Ovviamente quando siamo single come me e Dani la cosa è semplice....
Un abbraccio e grazie per la fedeltà al Blogghe
Torno a leggere con piacere questo vostro divertentissimo resoconto. Godetevi la vita e la giovinezza. Trenta anni sono poco più che una adolescenza al giorno d' oggi. Sono ancora da mia sorella a Losanna ma questo non preclude la fedeltà al vostro blog
RispondiEliminaun affettuoso saluto
Giovanni Martinelli
Grazie per questo bel resoconto di viaggio. Leggendo mi sentivo vicino a voi. Spero che con i mesi invernali i vostri speciali siano più frequenti
RispondiEliminaUn abbraccio
Eliana
Arrivo anche io! Aspettatemi!
RispondiEliminaUn bel racconto di viaggio e complimenti all' intraprendenza di Dani. Mi ricorda la mia carissima amica Monica che, a dispetto del nome era spigliatissima. Quando ci trovavamo in tre o quattro vacanziere nullafacenti, lei si metteva in caccia e tornava sempre accompagnata da piacevole compagnia maschile per sé ma anche per le timidotte come me. Devo a lei, infatti, la conoscenza di Giacomo, mio marito. Una volta ci svelò il suo segreto. Si presentava a un gruppo di ragazzi che soddisfacessero almeno il suo occhio e annunciava: "Mi mancano 3 (o 4 a seconda del caso) cavalieri per delle amiche carine ma imbranate. Di certo non lo era lei. Bei ricordi.
Grazie per l' amena lettura offertaci
Anna
splendida vacanza sotto tutti gli aspetti!!!!!
RispondiEliminaGrazie del racconto e delle bellissime foto che fanno sognare chi sta qui....
Grazie a tutti è bellissimo fare uno stacco anche lungo e vedere che chi ci legge anche da 14 anni non si dimentica di noi
RispondiEliminaGRAZIE
Dani