ITO nasce nella casa di Dedo, trascorre la prima giovinezza presso l'osteria lì vicino e, nel frattempo, durante le sue scorribande familiarizza con le case dei vicini. Quando Ito viene arrotato dalla macchina ha già una discreta familiarità con la casa del nespolo, lì vive Agata la mamma di Esserino e Balena e di altri tre deliziosi micetti diversi dei quali dovrebbero essere stati generati dalla Medesima e da Ito. Per chi non ricordasse bene le vicende che narrai illo tempore metto il racconto letto in due puntate. ecco la prima
Dato che non mi ricordo neppure dove metto le chiavi di casa sicuramente ci potranno essere delle piccole contraddizioni o incoerenze spazio temporali, non me ne vogliate, tali vezzi caratterizzano anche la prosa di blasonati autori, come potrebbero esser esenti dalle saghe narrate a voce davanti alla stufa.Dani, proprio ieri sera si è messa vicino alla stufa e guardando il fuoco che scoppiettava e le castagne (l'ultime purtroppo) che s'abbrustolivano diffondendo il loro tipico aroma per casa ha detto: ci sono dei momenti e delle sensazioni che non cambieresti per tutto l'oro del mondo per me lo stare in questo cantuccio con voi e coi gatti è il paradiso. Bobby è arrivato anche lui e dato che in Inghilterra stanno meno male che qui ha portato un vagone di regali, una sciarpa e una pipa per me (che non fumo da anni) un giubbotto tipo chiodo per la sorella, molti libri di uncinetto e modelli per Holly e una serie di congegni per tessere ma soprattutto un sacco di queste
per Esserino e Balena
specialissimo Tonno che Balena appena l'ha visto si è messo a rotolarsi sulla schiena e poi a leccare tutti e ad arpionarci le gambe con le unghie tanto da farci domandare seriamente se i gatti non sappiano leggere. forse leggere non sanno ma riconoscono la forma della scatoletta! Comunque Natale o non Natale ne abbiamo aperte due e i porci han fatto bisboccia.
Domani metto il secondo pezzo dal nostro archivio e vi si racconta il dramma domestico di Esserino che ha rischiato di farci passare il natale colle lacrime.
A dopo
Dante
Elenamaria ringrazia voi dal profondo del suo cuore. Il suo blog langue, nel rimpianto e nella nostalgia. Che belli gli anni di splinder, eh. Facebook e twitter ci hanno spinto via da certi luoghi virtuali, ma a me piace passare qui ogni giorno. Leggo, raramente commento. Ma leggo. Prima o poi scriverò ma il momento non è adatto. Invece di una manciata di more sarebbe una bracciata di geremiadi. Ve le risparmio. Il vostro blog è un gioiello nascosto, un diamante tra le foglie, fortunato chi lo trova. Ogni notifica di un nuovo post è una capriola del cuore. Grazie un milione di volte.
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