domenica 12 ottobre 2025

fatevi i gatti vostri n 2023 Rigo dritto se sto ritto ma se bevo troppo vino io barcollo nzieme a Dino


La rima der titolo l'ha pronunciata r nostro Vate (subito rinominato "vater close" dar mi babbo) propio qui al barre durante la su trasferta in Toscana per oramai ben noti lavori all'orto. Gli avevo chiesto che titolo dà ala performanze musicale che loro tre s'accingevano a mètte n piedi. Ovviamente "n piedi" si riferisce ala performanze perché loro tre, senza la sedia, une stavano nemmeno ritti. Gli avevo procurato na fiasca da 5 di quel rosso di Bolgheri, che Dante ama tanto, ma n'una mezza serata e l'hanno sgocciolata fine n fondo, sti natidancane. Io purtroppo rimpiango i tempi in cui mi riesciva di scrive du paginate di poste ar giorno. Ora mi stianta la vescica e un posso nemmeno andà a piscià. Così scrivo cor una mano sola e le gambe serrate, pe un fammela addosso, mentre coll'altra mano vèrzo da beve all'assetati. Il lavoro c'è e bisogna pigliallo ora che c'è, quindi niente lamenti, "stringi r culo ed anche i denti" dice la mi mamma.

Meno male che Dino ha capito r mi segnale e s'avvicina, con passo cindolante, ar banco pe dammi du menuti di cambio. Io la musica ero digià riescita a mettela on line (mi scuso pe avé mozzato l'urtimo secondo di gnaulìo cola registrazione) quindi un mi resta che nvitavvi ad ascoltalla e abbracciavi tutti ringraziandovi pe la federtà co cui seguitate a leggeci.

Zanza

(P.S) l'esiti dell' indovinello delo scorzo poste saranno dati la prossima settimana.



mercoledì 8 ottobre 2025

fatevi i gatti vostri n. 2022 Un test d'ingrese pe nostri lettori: O che piangi a fa?

Vi domanderete com'è che co na settimana ricca di notizie come  questa io possa dedicà un poste a un test d'ingrese.

Si di notizie, bone e cattive ce n'erano.  Nel titolo, tuttavia, non ho voluto mettene neppure una. Troppo banale parlà der  nobelle sfuggito a Trampe. 

Troppi i morti, troppi gli innocenti



che di fronte a una pace decisa a un tavolino di risiko sembrano quasi perdere importanza. Ma se la cosa era tanto semplice bisognava lascià morì tutta quella gente? Anche a fine covidde mi vennero penzieri simili. La gente festeggiava l'escita dala pandemia e a me mi veniva da penzà ai morti che s'era lasciata dietro. Avrei messo volentieri un titolo di saluto a Paolo Sottocorona



un amato interprete del tempo metereologico che ci ha lasciato improvvisamente. Ero abituato al su notiziario meteo su la7 e lo sentivo come na persona di famiglia. Non posso che auguragli di trovà  subito la strada per il prato de mi gatti perchè di quell'altri posti e de loro direttori diffido. Meglio r Gatto Eterno.

Ora siccome oggi mi viene da penzà solo a morti voglio postà n po' di musica di quella che mi piace a me. Ricorro quindi a na registrazione recente fatta durante le mi serate al Bar Nado qundo so ndato a fa r muratore in Toscana.

Canta Susan na  vecchia compagna di George Dalton ospite sua a Livorno in que medesimi giorni che la sera ci sbarcavo io. 

La su prima moglie l'avete sentita, penzo ricorderete, n'annetto fa in un forsennato yodelle. Da lei George aveva avuto le su du figliole. Kate dala voce secsi vi s'è fatta sentì, quell'altra un me ne ricordo. 

Di Susanne ho scritto  compagna di George ma si tratta di parecchio tempo fa. Dopo di lei Gerge ha artalenato divers'anni cola Trombante Maior prima che lei lo mandasse n culo na vorta per tutte. 

Da allora George non ha più na compagna fissa. Lo si vede spesso abbracciato ala bottiglia e sostiene che abbia r buco più stretto che gli è stato concesso di conoscere in vita sua. 

Ogni tanto, siccome, nonostante tutto, pare che le su ecchisse seguitino a volegli un po' di bene, ne nvita quarcuna a Livorno. 

Stavorta è toccata a Susanne che su di lui ha espresso n opinione non dissimile da quella che ci regalò Lisa  delo  yodel (ar secolo Elisabeth). 

"Era un bell'omo, davvero bello a vedessi arto e co na faccia da attore di Hollivud. Poi na bella voce e sonava la chitarra. Anche gnudo faceva la su figura ma era difficile da addoprassi perché era guasi sempre briaco".

La canzone dice "Ho pianto per tutto ir percorzo nfino all'altare, sul viso avevo n sorriso ma lacrime nel cuore",

Nzomma la storia d'una  che si rivolge a un amato con cui si so mandati affanculo e gli dice che, mentre si apprestava a sposassi cor un altro, dentro si sé piangeva perché si rendeva conto di quer che aveva perzo ma che oramai è troppo tardi. Roba da fassi arzà la glicemia oltresoglia. ma un vero classico del country americano. In quer genere lì  la voce e la musica contan molto di più delle parole. 

Un vi dico chi la cantasse in originale, provate voi a ndovinà. 

Come Test d'ingrese nvece dovreste prova a ndovinà in quale stato d'America si parla con l'accento di Susanne. Io l'ho capito subito ma ero avvantaggiato dal sapere indove bazzicasse George a su tempi d'oro

Bon uicchend

Dante

sabato 4 ottobre 2025

fatevi i gatti vostri 2021 "Meglio lègge che caassi addosso"

Eh in questi tempi di merda, indove chi dovrebbe avè voce  laddopra solo per becere provocazzioni e si caa addosso ogniqualvolta dovrebbe manifestà na linean dissenziente dal trampe, io preferisco lègge. Per oggi ho scelto un bel ricordo di Otello Chelli, secondo me una dele meglio penne livornesi. Il racconto comparve, almeno per quel che ne ho, quale prova documentale, in un mirabile libriccino rosso che si chiamava "Livorno, il Mediteraneo in cucina" edito dalle Edizioni del cerro e distribuito ai soci dela Coop nel lontano 1989.Tra le imperdibili, originali ricette ci sono vecchie foto


e racconti di un tempo che fu. Non ci voglio fa tanti discorsi intorno, non serve. Chelli si legge e si capisce al volo.


Lo corredo cor un brano struggente di quel grande Marco Teglia, compianto amico, musicista e scrittore, del quale ebbi a dire svariate volte in questi spazi.


Bon week end Dante