domenica 17 settembre 2023

fatevi i gatti vostri n. 2017 "un giorno dopo l' altro"

E così anche Zanza è ritornata al bar Nado a Livorno. Dani ha ripreso il suo lavoro barca con la zia ed io le mie peregrinazioni  all' ormeggio della mia barca e al mio vecchio camper che costituisce una sorta di luogo di rifugio e meditazione.

Il periodo in cui le due ragazze sono state insieme Venezia ha rappresentato per me e per Holly una discreta parentesi dalle tensioni tensioni quotidiane determinate da finanze familiari, economia  nazionale, politica e cazzi vari. Ho aiutato Holly in barca e quando c'è da movere mani e gambe alla svelta e da badare a non farsi male le quistioni dela Meloni passano in secondo ordine. Colle ragazze s0è chiacchierato la sera, le poche volte che stavano a casa. Le due ragazze conservano nei miei confronti un affetto è una stima che le porta spesso ad eleggermi come voce oracolo per qualche loro dubbio. Tuttavia questo aspetto che in passato era una mia attività pressoché quotidiana va scemando in ragione di tempo di pertinenza delle mie risposte. Cerco di spiegarmi meglio: intorno ai 15 vent'anni di Dani io riuscivo ancora ad avere una visione abbastanza chiara del mondo e mi permettevo di trasmetterle giudizi consigli e strategie di vita. Non è più così. Se qualcosa conoscevo del mondo, della gente e del suo modo di vivere tutto questo ha subito i colpi di una pesante obsolescenza sono cambiati i principali valori di riferimento. I miei consigli servirebbero più a creare una asociale o una disadattata piuttosto che  una persona integrata nella vita di questi tempi. Così dal ciarliero che ero, sono diventato taciturno e anche solitario. La mattina presto dopo che Holly e Dani sono andate al lavoro prendo il mio vecchio Ciao, raggiungo Piazzale Roma spingendolo. Poi di lì  mi avvio verso la zona Malcontenta dove, come sapete, tengo parcheggiato il mio vecchio camper e  la mia barca, ormeggiata in un canale poco lontano. La distanza da Venezia non è grandissima ma c'è comunque da attraversare tutto il Ponte della Libertà per raggiungere Marghera e poi nantra diecina di chilometri. Credo che, in totale, dalla porta di casa al camper ce ne siano una ventina. Negli ultimi tempi sono uscito in barca solo una voltam accompagnando Holly Dani e Zanza per una piccola gita con pranzo sulla spiaggetta della barena delle Giare.

Per il resto ho impiegato il tempo fare piccole migliorie alla barca e al posto di ormeggio che consiste in una Riva fluviale piuttosto malmessa e piena di erbacce. Col tempo uno dei due pali si è marcito ed è crollato. Così non potendo al momento comperarne uno nuovo per le consuete ovvie ragioni e non volendo tagliare un alberello per farlo da me,  l'ho sostituito con un tubo in ferro montato in due tempi. 


In più da tempo provavo una certa difficoltà nello scendere dalla strada fino alla barca. La riva è scoscesa ed ha una pendenza obliqua per circa 3 metri. Un tempo la scendevo e la risalivo con alcuni saltelli ma un fastidioso risentimento a un legamento esterno del ginocchio mi impedisce, al momento, questa prova di agilità. Allora ho costruito una scaletta rudimentale scavandola nella terra e mettendo alcuni assi fissate per dritto e sorrette da paletti per il contenimento della terra  che avevo spianata a mo' di gradini.
Poi le ho tinte di verde e coperto i gradini con della paglia per non turbare troppo l'habitat naturale. 


Qui mi fanno visita le anatre e anche un Cigno enorme,
 


da un paio di giorni viene a razzolare tra le ninfee. Sono i miei amici con loro non ho bisogno di fare discorsi e soprattutto di ascoltarne. Così si va avanti, un giorno dopo l'altro. come cantava Tenco e come vi metto qui in calce, anzi oggi pe scappà dall'autoreferenzialismi, tipici del bar Nado, ve la faccio sentì cantata da un livornese co' fiocchi: Bobo Rondelli


Buona Domenica
Dante

4 commenti:

  1. I post a firma Dante mi lasciano sempre piacevolmente sorpresa. Interessanti analisi politiche,
    pagine umoristiche da sganasciarsi e, talvolta, neppure troppo raramente, questi scritti "minimi", diari di giornate in cui ci si inventa un motivo per andare avanti. Poche parole che arrivano come un pugno nello stomaco. Un senso della vita fatta di piccole cose ma anche del sapersi meravigliare di una composizione di ninfee e di un cigno, questo incombere dell'avvenire che non fa in tempo ad essere assaporato che ormai è già quasi passato. Non bastassero le parole di Dante a farmi provare questa sensazione, arriva anche Bobo Rondelli con la bellissima cover dello stupendo pezzo di Tenco. Grazie Livorno
    Da Ferrara con affetto
    Eliana

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  2. Iniziamo dal fondo che mi riesce più facile. Bellissimo brano di Tenco interpretato alla grande da Bobo e ben scelto da Dante a corredo delle sensazioni manifestate nel post. Visto che è assente il prof. mi sbizzarrisco un po'io con le analisi complicate premettendo che non sono il mio pane. Il desiderio di solitudine e una certa nausea causata dai troppi discorsi, dalle troppe informazioni dai troppi dibattiti politici dalle troppe vessazioni quotidiane prende anche me e soprattutto mia madre che dovrebbe avere l' eta di Dante, lei è del 56. E anche mia mia zia che è del 53. Lei dopo anni passati in atelier a soddisfare le smanie di troppe oche adesso si dà ai viaggi esplorativi. Il lavoro della scaletta in riva al fiume è molto simpatico e mi fa piacere che Dante abbia un luogo non troppo lontano da casa dove ritrovarsi. Del resto mi pare che parte del giallo, che attendo ancora, fosse ambientata là.
    Buona settimana
    Patty

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  3. Caspita che bel lavoretto. Capisco cosa provi. Grazie per la bellissima canzone. Complimenti a Rondelli.
    Luci

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  4. Un ottimo rimedio per tirarsi fuori dal casino e meditare un po'. Semplice ed efficace la scaletta sfrutta al 90% la semplici risorse della natura e la puoi rimuovere con un mazzuolo quando vuoi. Capita anche a me di avere pensieri simili a quelli che descrivi. Bella la cover di Bobo.
    Un caro saluto Giacomo

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