Rispondo a Elenamaria per quanto riguarda il salvataggio delle musiche: la piattaforma non consente il salvataggio diretto quindi ho usi uno dei tanti audiodownloader o se non vuoi diventar matta te le mando via mail. Però della tua ricordo solo che c'era qualcosa di "Rosa" in mezzo ma me la dovresti riscrivere perché avevamo perso la casella postale e abbiamo dovuto rifarla ex novo essereinoebalena@email.it
perdendo però la rubrica. Fammi sapere, ora che ci sono io il pc funziona.
Così per oggi posto una bella foto dei gatti dormienti e con un po di tempo vi racconterò la spassosa storiella della tortora che li tiene impegnati giorno e notte.
Qui dormono sfiniti dai turni di guardia.
Posto poi una simpatica poesiola in romanesco che ho trovato tra i fogli dello zio.
Ricordo che a una lezione di psicopatologia cui ebbi l'avventura di assistere, il professore spiego in 2 parole la differenza tra psicosi e nevrosi:
lo psicotico esordì è convinto che 2+2 faccia 5, e nessuno lo potrà convincere del contrario
il nevrotico sa benissimo che 2+2 fa 4 ma.....gli secca.
Ricordo che raccontai l'analogia a zio Dante e lui ci scrisse subito queste due settine ricordando un matto di Montenero di nome Amedeo universalmente conosciuto come il Duca D'Aosta, lui ne era fermamente convinto e spesso si vedeva arrivare scendere fino ad Antignano a cavallo di un asina. Per il servo che posa da padrone non credo abbia avuto bisogno di esempi ricavati dall' infanzia, ne è pieno il mondo anche oggi.
Sul perché lo zio ami scrivere anche versi in romanesco mi intratterrò con più calma ma la sua storia con la zia nacque proprio a Roma dove lui trascorreva una felice esistenza da homeless, probabilmente quegli anni gli permisero di apprezzare la vasta sinonimica di quel dialetto e la notevole opportunità di troncamenti ed elisioni che facilitano la metrica.
Te sbaj amicomio, quanno che pensi
che appalesando la realtà s'induca
l'omo a far miglior uso de suoi sensi
ed Amedeo che ariva su una ciuca
a capì che nun è duca reggente
Si sa ch'è matto e ascorta poco o gnente
ma vive bene nella sua follia
Quanno invece d'estate sulla via
tu te vedi arivà cor solleone
un altezzoso servo su di un mulo
a dije che a dispetto dela posa
a nissuno je pare lui er padrone
può darsi anche che ignori questa chiosa
però de drento je ce rode er culo
Meravigliosi!Sembrano umani! Balena dorme come un bambolotto!
RispondiEliminaViene voglia di mangiarli di baci
Questa è la natura che amo
Baciotti anche a voi tutti
Patty
Scusa Dante veramente ben fatta e significativa la poesia, presa dai mici non avevo commentato il novello Trilussa o Belli?
RispondiEliminaPatti ancora
Aspetto la storia della tortora!
RispondiEliminaUff, sono indietrissimo col vostro blog e non parliamo della correzione dei compiti. Vedo però con piacere che anche in mia assenza i mici sono sempre bellissimi e Dante sempre poeticissimo. Del resto, se non lo è lui...
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