martedì 14 maggio 2024

fatevi i gatti vostri n. 2043 "Non ce ne sono molti così"

Nei momenti di crisi del blog la sottoscritta è sempre stata chiamata al timone. Non perché non vi siano persone in grado di farlo altrettanto bene e probabilmente meglio per quanto attiene alla qualità della scrittura ma forse perché io sono la redattrice più distaccata dagli eventi familiari che in qualche modo si ripercuotono sul blog. Dani è stata a lungo ad aiutammi qui a Livorno, al Bar Nado. E' stata una mano eccezionale. I miei vengono tutti i giorni ma sono stanchi e anche un po' scorbutici. La clientela, si sa non è più quella di un tempo, fatta dia avventori che  si rifugiavano qui a smaltire il peso di giornate di lavoro durissimo, a mettere tra parentesi le discussioni familiari, ad animare la consueta partita a scopone o tressette. La classe coeva di Don Luigi e Uliano ha trasmigrato tutta nell'aldilà. I loro eredi, come Dino, Dante, ir mi babbo, Armandino (il babbo di Samatta) hanno tutti settanta o più anni. Adesso la nuova clientela è fatta di giovani che vengono a bere cocktails e spritz . Quest'urtimi Dani, da brava veneziana, li prepara benissimo. Da quando si è messa al banco siamo doventati il bar più ricercato per lo spritz all'Aperol e al Bitter. Novità delle novità, poi, è stato introdotto anche il Select (tipicamente veneziano) che Dani mi aveva portato in notevole quantità. E' la versione che preferisco, meno amaro del Campari e meno dolciastro dell'Aperol. Se miscelato solo con prosecco docg di Valdobbiadene, senza aggiungere soda, ha per me un gusto fantastico. I giovani, parlo dei ventenni o giù di lì, purtroppo hanno una caratteristica che non apparteneva alla generazione mia e del Tafano. Sono pesanti nel farti i complimenti e inclini a scatenare risse. Anche perché buona parte di loro o bevano troppo o si impasticcano. Un paio di volte Dino e r mi babbo ne hanno dovuto pigliare qualcuno pelle trombe del culo e sbatterlo fuori, ma l' urtima volta che ciò s'è verificato c'è stato r seguito. La mattina dopo abbiamo trovato tutti i finestrini del Doblò da carico frantumati, le gomme tagliate e la carrozzeria ammaccata da calci. Oltre dumila euro di danni. Per fortuna r  mi babbo temendo la guida dela mi mamma e la mia ha sempre fatto un' assicurazione 4x 4 che copre anche l'atti vandalici. Dino brontalava: "ci sosse stato qui Dantino s'andava a piglialli a casa uno per uno que pezzi di merda". Ma non si rende conto che non si tratta più delle scazzottate dure ma leali d'un tempo. Questi 4 stronzi se  prendon dele belle legnate ner muso so capaci di tornà cor una pistola o di tirà fori un cortello. Così se al banco siamo solo donne è meglio. Almeno se litigano lo fanno tra di loro  e noi  si pole chiamà la polizia. Samatta poi è in grado di picchià duro più di un omo. E' arivata a un so quanti livelli nela boxe tahilandese e se qualcuno propio ci aggredisse ci dovrebbe fa bene i su conti. Comunque un si vive più tranquilli e mi fermo perché la storia sarebbe lunga. Ora Dani è tornata su perché da primavera a ottobre Holly ha parecchio lavoro cola barca. Potrebbe esse l'urtimo anno che la tiene. Per ora, comunque, seguita a mèttila n moto ogni mattina all'arba. Dante, s'era già bell e detto, ha subito na trasformazione. Cola morte di Balena è come se gli fosse andato via un pezzo del su spirito. Da più recenti aggiornamenti, ricevuti da Dani, resulta che: lui la mattina s'arza prima di tutti e prepara le tre colazioni poi dice ogni giorno la stessa frase: "allora bimbe se un avete bisogno d'altro io vo via. Ci si vede stasera". Parte in bici o in motorino se la stagione lo consente o in autobus se piove. La meta è sempre Malcontenta dove ha barca, camper e la sua rimessa cogli attrezzi. La barca però è da settembre che non la usa e il camper non lo move. Lo mette solo in moto ogni tanto. Spesso quando è lì fa il pane da sé o frigge qualcosa, nzomma tutte quelle attività che a casa sporcano e così si prepara da mangiare pel mezzogiorno. Dani dice che è disponibilissimo per quarsiasi cosa loro gli chiedano ma se un gli chiedan nulla lui un dice una parola. Sta da solo tutto il giorno. La sera ritorna un po' rossiccio in volto, segno che ha bevucchiato ma non attacca più colle su storie e le su polemiche. Mangia zito, ascolta il telegiornale di Mentana, dopo  fa solo un commentino su vestitini di Lilly Gruber, per la quale ha sempre avuto un debole.  Roba del tipo: "bada cosa è ndata a cercà Lilli Bube! Quell'è un optical di Vasarely. Bisogna avé un certo senso estetico pe andà a sceglie quella roba". Poi beve ir caffé la grappa e si congeda cor una frase simile a quella dela mattiuna: "Allora bimbe, se un avete bisogno d'altro io vo a letto".  Resterebbe Bob ma Bob...chi lo acchiappa più Bobbe? Perzo tra le casette di Osforde e le zampette dell'ingresi. Bello r mi Bobbe, com'è cambiato da quando s'era ragazzi. 

Ora per none sta a parlà sempre de cazzi nostri vorrei   recensire il libro di un collega che ovviamente guardo dal basso in alto con estrema ammirazione. Ho letto con molta attenzione e con gusto l'ultimo libro di Antonio Padellaro. Me lo ha mandato in regalo Dani sapendo che un tempo ero una giornalista e li spritz li bevevo invece di preparalli. Secondo me di giornalisti così non ce ne sono molti e il libro è na sorta di testamento professionale.  Compratelo se vi fa voglia, non vi deluderà. Io la mi copia l'ho messa al bar Nado e Dani dopo avella letta, la sua l' ha sistemata nela biblioteca di Esserino a disposizione di chi va a sedessi lì pe un po di riposo e na bona lettura.

Ecco la sinossi del libro:


«Sì, mi sono divertito ma la festa è finita da tempo. Il pianeta cartaceo si sta rapidamente sgonfiando sotto i colpi implacabili della rete e del disinteresse. Ancora qualche anno e le vecchie redazioni non esisteranno più come sistema pensante. E l’idea del giornale come idea del mondo rimarrà in una forma estremamente elitaria e con numeri sempre più piccoli. Mi sento come il sopravvissuto di un pianeta che progressivamente scompare».
Antonio Padellaro è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Pur riconoscendo che “sangue e merda”, in una celeberrima definizione di Rino Formica, potere, politica e interessi degli editori abbiano da sempre condizionato la professione, l’autore ci racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l’accompagnano. Più di cinquant’anni di giornalismo, di scoop e ricordi autobiografici, di ritratti di personaggi potenti o eccentrici che si sono succeduti, di “maestri” e amici di sempre.
Solo la verità lo giuro è un libro sincero, che non fa sconti a nessuno, tanto meno a chi scrive, un diario intimo fatto di confessioni, riflessioni e rivelazioni, spesso dirompenti e amarissime. Senza mai perdere il gusto dell’ironia (e dell’autoironia) a cui Padellaro si è sempre affidato.

domenica 21 aprile 2024

fatevi i gatti vostri 2042 "Il Tatami Meraviglioso" raccontino zen dello zio Dante

Con opera lenta e paziente sto cercando di ricreare in casa la vecchia serenità che al mio rientro da Livorno mi era parsa volata via, insieme a Balena. Purtroppo questo tempo freddo, che non ricordo di aver mai sentito in aprile inoltrato, non aiuta molto. Ieri ho trovato su un pezzo di carta da pacchi tutto stropicciato un manoscritto dello zio. Non avendolo mai udito prima ho pensato che fosse opera abbastanza recente.



Si tratta di una storia simil zen, di quelle che allietarono molte delle mie sere da ragazzina, quando con Bobby stavamo accanto alla stufa ad ascoltarlo. L'ho faticosamente letta e trascritta qui sperando che vi piaccia o vi faccia sorridere. Lo zio al posto dei nomi dei maestri zen ha messo solo le iniziali. Forse per non urtarne la suscettibilità. Pare che siano tremendi anche dall'aldilà. Ho rispettato la sua scelta.

Buona domenica a tutti


Dani


Il tatami meraviglioso.


Il famoso maestro zen T.N. viveva in una maniera così semplice e sobria da rasentare l'indigenza. I suoi abiti erano ormai logori, non portava calzature, la sua modestissima abitazione aveva il pavimento pieno di crepe e fessure in cui si annidavano formiche e altri insetti. Nondimeno era riconosciuto in tutta quella regione del Giappone come il più saggio e venerabile dei maestri. Molti erano i discepoli che lo frequentavano avidi dei suoi insegnamenti. Tra di essi, l'allievo G.Z. soffriva nel vedere le miserrime condizioni in cui versava  un sì grande faro di saggezza e conoscenza e desiderava onorarlo donandogli qualcosa di consono alla statura morale di quel vecchio saggio. Non osava tuttavia intervenire tentando qualche restauro della casupola. Né si azzardava a donare una veste lussuosa. Penso così a qualcosa che non alterasse niente di ciò che il maestro aveva dintorno ma che almeno eliminasse alla vista  le brutture di quel pavimento sconnesso e pieno di insetti. Si rivolse così ai migliori intessitori di stuoie e chiese loro di realizzare un grande tatami da pavimento cercando di tirar fuori  quanto di più bello e stupefacente avessero mai creato. Ci volle quasi un anno ma quando il tatami fu pronto G.Z. rimase attonito in contemplazione. Non aveva mai visto niente di così bello: Il tatami comprendeva tre grandi mandala. Il numero tre voleva rappresentare probabilmente i tre tesori del buddismo. All' interno ogni mandala si suddivideva in altre tre mandala più piccoli che contenevano a loro volta altri 3 mandala minuscoli. Il  meraviglioso stava  nel fatto che nessuno riusciva a contare tutti i mandala presenti. Gli occhi e la mente perdevano la concentrazione e chi si era cimentato nell'impresa cadeva in una specie di trance. Se questa era la meraviglia prodotta a livello di effetti psicofisici, i tecnicismi usati non erano da mano, i milioni di pagliuzze costituivano mosaici perfetti e nessuno comprendeva come potessero stare insieme in una maniera così solida. Il costo fu salatissimo ma G.Z. veniva da una famiglia agiata e non gli pesò investire in quella meraviglia tutto quanto aveva come sua riserva personale. La notte prima del mattino in cui aveva programmato la consegna G.Z non riuscì a chiudere occhio. Temeva che qualcuno potesse rubare il tatami nonostante avesse assicurato il manufatto al suo polso con una corda e avesse messo a guardia i 6 cani posseduti dalla sua famiglia. Il mattino seguente, aiutato da due servitori, si recò alla dimora di T.N. e inginocchiandosi davanti al maestro srotolò il tatami  dichiarando che era un dono per lui da parte del suo umile allievo. Il maestro fece un lieve cenno di ringraziamento con la testa, poi sempre col gesto ordinò ai due servitori di arrotolarlo e poggiarlo in un angolo. Gz non dormì neppure la notte seguente, pensava a quale destinazione avrebbe dato il maesto al suo meraviglioso tatami. Lui lo aveva pensato per coprire il pavimento ma forse il maestro vedendo quella meraviglia lo avrebbe appeso non volendo che alcuno lo calpestasse. Grande fu il suo dolore e la mortificazione quando il mattino seguente, recatosi alla casa del maestro vide la stuoia srotolata sull'aia antistante la casa. Per di più due maiali e  un cane vi stavano stesi sopra. Il cuore batteva forte nel petto del giovane monaco  e avrebbe voluto chiedere conto del motivo per cui il maestro l' avesse umiliato in quel modo. Non poteva però rivolgere una domanda così diretta. Certo TN avrebbe reagito a tale insolenza bastonandolo e cacciandolo dalla scuola. Così pensò di chiedere a H.K. un altro grande e venerato maestro che, però, non aveva ancora raggiunto lo status di T.N. Conosciuta la storia H.K. disse soltanto: "Se avessi ricevuto io quel tatami lo avresti trovato nella stanza del cesso" e lo licenziò con un gesto imperioso che non ammetteva repliche di sorta.

Il giovane continuava a non capire e volle fare un altro tentativo con R.T. maestro in ascesa, non ancora al livello degli altri ma che sapeva essere un po' più loquace.

"Mia povera zucca vuota- disse questi- come puoi tu interrogarti sull'operato del venerabile T.N.? Quale incredibile presunzione ti muove a ciò?"

"Il monaco balbettò: "io ...io.. volevo solo abbellire la sua casa rendendola degna della sua grandezza"

Il maestro lo fece ruzzolare a terra con un calcio nel sedere e lo bastonò ma essendo il più loquace degli interpellati gli pose tre  domande affinché il giovane  avesse la opportunità di aprire la sua povera zucca.

Come poteva egli aver pensato che una deliberata scelta di T.N. sul proprio modo di vivere potesse essere messa in qualche modo in discussione?

Come poteva pensare che il venerabile maestro potesse essere sensibile a tali sciocche ostentazioni?

Infine come poteva non comprendere che chi modifica la propria immagine o quella del proprio modo di vivere per mostrarla ad altri o per compiacerli, è come se cedesse ad essi un pezzo della propria libertà?

DDD




 


sabato 13 aprile 2024

fatevi i gatti vostri 2041 "aggiornamento"

Ringrazio tutti gli amici che ci hanno scritto e si sono uniti nel saluto a Balena. 

Io sono venuta  a Venezia per un breve periodo quando la zia Holly mi ha detto del mio Balena. 

Bale se ricorderete era il mio gattone di riferimento mentre Esserino faceva coppia con Bobby. 

Poi sono tornata a Livorno perché Zanza mi aveva fatto un contrattino pro tempore per aiutarla al bar. Tanto per essere in regola con tutte le formalità. Mi sono resa conto di quanto sia difficile lavorare con tutti i balzelli esistenti. Pensate che in una settimana ci sono molte giornate in cui gli incassi non bastano a coprire i costi quotidiani del suo stipendio e della collaborazione mia e di Samatta. 

Adesso sono tornata a Venezia. Con la stagione migliore il lavoro in barca triplica. Il maggior numero di turisti fa aumentare molto la popolazione giornaliera e quindi servono più prodotti e più trasporto. 

La zia vorrebbe fare il suo ultimo anno in barca, io da sola non so se potrei continuare, ho i titoli necessari ma dovrei assumere un aiutante e si ripeterebbe il discorso del bar Nado.

Lo zio dopo la partenza di Balena è diventato taciturno e pare aver perduto l'abituale buonumore col quale lo ho sempre conosciuto. Passa le giornate vicino all'ormeggio della sua barca dove tiene anche il camper e il suo box .

A sentir lui sta sistemando migliaia di cose perché mi ha detto: "dopo Balena ci sono io in prima linea per la partenza  e non voglio lasciare problemi a nessuno".

Qualche volta, lo ammetto ho pensato che potesse essere accumunato agli accumulatori seriali ma ho dovuto ricredermi. Lui ha un suo ordine particolare. Da lui persino un bullone ha il suo posto e lui sa come ritrovarlo. Niente di sporco, unto o di pericoloso. Però chi entra nel suo box deve sapercisi muovere perché si tratta di svicolare tra una infinità di oggetti ben sistemati ma presenti ovunque. Solo di bici, tra smontate e montate  ne saranno presenti almeno 20 e poi motorini, motociclette e una infinità di attrezzi da lavoro come morse, saldatrici, seghe, mole. In 25 mq ha infilato il mondo!

Nemmeno se vivesse 100 anni potrebbe usare tutta quella roba.

Veniamo alle pelose delle quali mi avete chiesto notizie.

Non mi pare che abbiano accolto tragicamente la scomparsa di balena. Dormono, mangiano e fanno i loro bisognetti come sempre han fatto. Solo che quando entro io se ne vanno sotto al letto. Forse mi stanno facendo pagare la lunga assenza da Venezia. Anche lo hanno capito che per le questioni di cuore sono davvero inaffidabile.

Qui ci sono due foto che le ha fatto la zia. Alice (detta Cice) sul tavolo vicino al pc

 ed Emma sulla cassa di legno che era di Balena. Lei però ha preteso una cuccia di stracci.

Quanto a Balena la zia ha espresso il desiderio ti tenere in casa quel che resta del suo corpo mortale. Ecco la sua urna cinerari con foto. Realizzata artigianalmente.






Un abbraccio a tutti voi e buon fine settimana

Dani

lunedì 26 febbraio 2024

fatevi i gatti vostri n. 2040 Il saluto del Gatto Balena

 Balena ha raggiunto Esserino mercoledì 21 nel tardo pomeriggio.




Aveva retto con grande coraggio fino a quel momento senza mai un lamento, trascinandosi con le sole gambe anteriori e dispensandoci dimostrazioni di affetto che ci spezzavano il cuore. Poi intorno alle sei è crollato completamente e riusciva solo a muovere gli occhi. Gli mancavano  3 mesi al compimento dei 18 anni. Alle 19 abbiamo optato per risparmiargli le ultime sofferenze. Anche perché la clinica dove lo abbiamo portato gli concedeva pochissime ore di vita e riteneva inutile ogni forma di intervento. 

Ha trascorso una bella vita ed ha sofferto solo per non poter saltare e mangiare come suo solito. Noi lo ricorderemo sempre così spanciato e felice. Speriamo davvero che il Gatto Eterno esista come anche i suoi prati. 

Non chiuderemo il blog ma di comune accordo can Dani Zanza e Bobby, che ormai cooperavano con difficoltà a causa degli impegni personali, abbiamo deciso di dare ai nostri post una cadenza occasionale, qualche numero l'anno insomma. A tutti voi che ci avete sempre seguito con affetto il nostro abbraccio e naturalmente quello di Esserino e Balena


martedì 20 febbraio 2024

fatevi i gatti vostri 2039 "chiavi e codici"

 Sono in ritardo, scusatemi.

Sono giornatucce, 

Bobby è ripartito, Holly influenzata, Balena appare serenamente ma irreversibilmente sulla via della conclusione di questa  sua parentesi terrena. Lo assistiamo e ricambia testimoniandoci come il distacco sembri preoccuparlo più per noi che per sé stesso. 

Quanto a me, forse per la prima volta mi sento davvero troppo stanco. Esco e tutto mi pare grigio, rientro in casa e tutto mi pare avere lo stesso colore.

Ieri sono andato a fare la spesa col bancomat di Holly. Mi aveva  detto il pin e l'avevo rassicurata sulla mia elefantina memoria, nonostante i suoi ragionevolissimi dubbi in proposito.

Una volta arrivato alla cassa non lo ricordavo più. Per fortuna ho potuto telefonarle per farmelo ripetere. L'esperienza mi ha un po' abbacchiato.

Poi ho cercato, come mio solito, di trarre un vantaggio da ogni caduta. Così mi sono messo ad elaborare un piccolo codice che mi permettesse di scrivere i vari pin di carte elettroniche e simili con un grafia decisamente incomprensibile per chi ne fosse venuto casualmente in possesso.

Pensa e ripensa, dopo aver scartato molti metodi, che avevo già visto in uso ma non mi convincevano, ho trovato la mia soluzione

considerate un pentagono


l' angolo in alto sia il n.1 quello immediatamente alla sua destra il 2 e così via fino al 5


disegnando  il 5 con l' uno accanto avremo il 6 e così via fino al doppio 5 che starà per lo Zero


se adesso io dovessi scrivere


71954 

guardate questo piccolo schizzo

Abbiate cura di spaziare abbastanza i vari geroglifici in modo che ad esempio un n. 7 vi appaia come tale (composto da 5+2) e non equivocabile come due distinti numeri (5;2) A tale scopo li ho scritti verticalmente
spero sia chiaro e magari utile a qualcuno di voi. Ovviamente la chiave che ci interessa potrebbe essere scritta all'interno di una serie molto più lunga

per esempio

iniziamo una stringa con un n.5 questo mi indicherà che dal 5°posto in poi troverò il mio pin. .

Buona giornata a Tutti voi
Dante





lunedì 12 febbraio 2024

fatevi i gatti vostri 2038 "L'eros in punta di matita"

No, non si tratta di infilarsi una matita chissà dove, Una matita, poi, potrebbe anche far danni notevoli. Non è lo zio che scrive, né Zanza. E' Bobby che torna a salutarvi. Il titolo scherzoso voleva far riferimento a quei disegnatori italiani che si sono distinti nel disegno a fumetti di storie erotiche. Roba lontana miglia e miglia da quegli orridi cartoons giapponesi in cui fanciulline e ragazzini dagli occhioni a mandorla si cimentano in amplessi degni dei porno più triviali. Mi riferisco, invece ad un filone iniziato timidamente negli anni sessanta esploso negli anni e poi tornato a ridimensionarsi lasciando il posto a quegli orrori di cui ho sopra detto.

Il confine tra l' erotico e l'esplicitamente sessuale o il porno può essere colto forse attraverso questa differenza sostanziale: Ciò che è erotico non viene mostrato: c'è un'allusione che può addirittura aumentare l'eccitazione. Nella pornografia, invece, non c'è nulla di allusivo. Tutto è mostrato. Ovviamente la distinzione non è così netta e l'avvicinamento alla linea rossa di confine deve essere visto come una gradualità. Così avremo un erotismo accennato, deciso e spinto e una pornografia che potrebbe essere categorizzata come macelleria sessuale, porno con preliminari, porno con storia talvolta anche detto porno d'autore. 

Partecipando a una cena a casa di un mio collega ho notato che alle pareti aveva diversi quadri riproducenti disegni di Crepax e di Manara. Per la precisione questa stupenda valentina allo specchio di Crepax 


E questa incantevole "Miele" di Manara




Quando, sorridendo  maliziosamente, gli ho chiesto la ragione del suo apprezzamento per questi due formidabili disegnatori italiani mi ha detto che sin da ragazzino collezionava fumetti erotici. Tra tutti però ha sempre considerato le matite italiane come le migliori in assoluto. Ricordando che nella immensa biblioteca dello zio alloggiavano molti albi di Crepax di Manara, di Giardino,Casotto,  Donzellini e altri nomi degni dell'albo d'oro del fumetto erotico italiano glieli ho citati a memoria così come sto facendo adesso e l' ho visto in deliquio












Debbo precisare che  Tom ha corso il rischio di diventare mio cognato. Infatti è fratello di quell' Evan che tanto rimase colpito dalle grazie di mia sorella. Appena ho sentito Dani, per telefono, le ho detto scherzosamente: Sono venuto a conoscenza di una sorta di venerazione da parte di  Tom per il fumetto erotico. Chissà se nell' adolescenza Evan avesse maturato la stessa passione. 

Ovvio che sì mi ha risposto lei senza alcun turbamento.

E tu che ne hai pensato?

Quando mi andava gli ho  semplicemente rifatto dal vivo le pose delle modelle di quei fumetti. Del resto, esattamente come te, li avevo presi a prestito dalla biblioteca dello zio quando avevo 13 o 14 anni e ovviamente memorizzati per farne un'arma di seduzione.

Adesso mi spiego perché Evan continui a chiedermi di te.

Non banalizzare, quelli sono momenti scherzosi di una relazione. Con Evan  abbiamo avuto una storia seria e intensa ed ho corso il rischio di sposarmi e venire a vivere a Londra.

Perché no?

Non lo so, compromessi col mio innato senso di libertà, non me la sentivo di avere obblighi. Di dover  adempiere a ruoli e sciropparmi deliziosi ma insopportabili mocciosetti, se non ci pensi tu credo proprio che i nostri genitori non diventeranno mai nonni.

Chissà?

Anche per quanto riguarda me ho seri dubbi. Ma parliamo d'altro, visto che della nutrita collezione di matite erotiche italiane ho parlato mi pare giusto che trovino posto in una sezione speciale della biblioteca di Esserino. Provvederò. Li troverete nel palchetto in fondo a sinistra della sala grande non vi potete sbagliare vicino al palco c'è questo poster




Buona settimana

Bobby 

domenica 4 febbraio 2024

fatevi i gatti vostri n. 2037 Il bibliotecario umano

Come potrete immaginare, dopo la rivelazione della volta scorsa, la settimana è stata spesa nel riordinare la stupenda biblioteca che Esserino ha ricevuto in eredità. Se entrare e sedersi è opera che può compiersi con un pizzico di fantasia e socchiudendo gli occhi,  riordinare i libri non è proprio la stessa cosa. Ho provato a farlo in sogno ma ronfavo dopo pochi attimi e così ogni sera ho  dedicato un paio di ore al lavoro del bibliotecario umano. 

Per adesso ho dato risalto al settore riviste che mi pareva carente almeno per quanto riguarda quelle in edizione italiana.

Così, chi ci voglia venire a visitare a Venezia, troverà, sul primo tavolo a sinistra entrando:gli ultimi numeri de L'Espresso, di Panorama, di Limes, dell' Internazionale. Con mio sommo dispiacere non ho potuto mettere una rivista anarchica ma mi sto organizzando. 

Non è molto, lo so, ma ci vuol tempo per ogni cosa e molto del mio tempo lo passo con Balena. Mi pare che il vecchio tigrotto abbia una gran voglia di raggiungere il fratello. Da Gatto Dogie qual' è sempre stato lo fa con estrema dignità. Accasciato tra le sue ancelle pelose e confortato da borse termiche lascia che il corpo sempre più magro si scaldi con quei tepori. E' ancora interattivo con noi e dorme attaccato a Holly. Mangia con appetito ma non assimila e sotto la pelle gli si sentono le ossa. Per il resto è tranquillo. Sembra quasi si preoccupi più per noi che per sé stesso. Abbiamo molto da imparare dai gatti anche per quanto riguarda il rapporto con la vita.

Dani è ancora a Livorno e credo abbia voglia di farci Pasqua. Ieri sera è arrivato Bobby da Londra e si fermerà per tutta la settimana. Ha già deciso che darà il cambio in barca a me o Holly. Vorrei che lei se

ne stesse a casa a riposare un po' perché d'inverno, quando va bene, la condizione è questa: ce ne stimo per tutta la giornata lavorativa a sguazzare nell' umido come rospi.

Far riposare Holly non è semplicissimo. Sia io che Bobby abbiamo l'abilitazione al comando di barche, anche di stazza superiore al mototopo di Holly. Non abbiamo, però,  la specifica autorizzazione per il tipo di servizio svolto con questa imbarcazione (in pratica un trasporto di merci per conto terzi) e non possiamo permetterci contravvenzioni.  Vedremo. La domenica porta consiglio

Buona Domenica anche a voi

Dante