domenica 16 novembre 2025

fatevi i gatti vosti 2025 " La domenica delle ceneri" - Quel che resta di Cice.

Termino con oggi il mio dovere di cronista. Dal 2007 ho postato resoconti della vita dei gatti e nostra, spesso ci ho inventato su storie, altre volte ho colto l'occasione per rimandi di ben più alto spessore.

Ho narrato con gioia l'arrivo di Alice ed Emma e ho esaltato la loro bellezza e grazie. Con Alice, detta Cice,  ho forse avuto un rpporto affettivo connotato da maggiore tenerezza perché era più goffa e batuffolosa. Così spesso ne ho voluto vedere l'erede di Balena, rotolante e affamata ma ferma di zampa e adatta all'acqua. 

L'invidia degli Dei, ben nota agli antichi, ha voluto colpire questo tenerissimo rapporto.

Ieri sono ritornate le sue ceneri. Di una meraviglia vivente (nel post precedente la vedete sul mio pc) di due occhi che ti irretivano al solo guardarti resta una cassettina col nome il sigillo di ceralacca e una chiusura realizzata con un cuore spezzato, molto kitsch ma adatto a rendere l'idea di come siano i nostri. 


 



Non narrerò le imprese e le sorti dell'unica micia che resta padrona della casa. 

Unanimemente abbiamo deciso di non prendere più animali. Io invecchio rapidamente e spero di togliere il disturbo prima di dover salutare anche Emma. 

Holly è più giovane ma stanca per trentasette anni di barca. 

Dani cogita viaggi in terre senza guerre e senza politici. 

Il blog sopravviverà, come ho scritto nel precedente post, grazie alla ferrea resistenza di Zanza coadiuvata talvolta da Dani e, ove lo volesse, dal Ciampi. Ho scritto e ne ho combinate tante in vita mia,  il mio materiale è a loro disposizione. 

Un abbraccio a tutti i lettori e a quelli che hanno fede nel Gatto Eterno  e anche a quelli che non ci credono.

Dante

mercoledì 12 novembre 2025

fatevi i gatti vostri n. 2024 "anche Alice e di là dal ponte"

Ancora questa estate ne magnificavo la bellezza e le zampine palmate, rare ne gatti. Invece, il 4 novembre, l'abbiamo dovuta salutare. Portata via da un linfoma malignissimo. Davvero in poco tempo, dopo aver speso quelle poche migliaia d'euro che s'avevano per tenella in clinica a fargli tutti l'esami. Si sperava in qualche miracolo da poter tentare  ma ci siamo dovuti rassegnare. S'è tenuta a casa na diecina di giorni e il 4 l'abbiamo addormentata per sempre. Non poteva andà avanti in quel modo  e a vedella così ha fatto piange anche me. Impresa in cui non erano riesciti Esserino, Ito, Balena e neppure la mi Mamma e l mi Babbo.



Qui nela foto sembrava stare benone mentre  sonnecchiava nzieme a me.

Spero stia bene, anzi meglio, in quel pezzettino di aldilà in cui anche un ateo come me è costretto a crede per lenire l'idea che un bene così grande posa finì in modo così irrimediabile.

Non ho cuore né voglia di scrive al momento, col tempo magari. Per adesso semmai ci penseranno Zanza e Dani. Saluto tutti gli amici che attraverso queste pagine on line  hanno conosciuto i caratteri più simpatici dela nostra gattina.

Dante


domenica 12 ottobre 2025

fatevi i gatti vostri n 2023 Rigo dritto se sto ritto ma se bevo troppo vino io barcollo nzieme a Dino


La rima der titolo l'ha pronunciata r nostro Vate (subito rinominato "vater close" dar mi babbo) propio qui al barre durante la su trasferta in Toscana per oramai ben noti lavori all'orto. Gli avevo chiesto che titolo dà ala performanze musicale che loro tre s'accingevano a mètte n piedi. Ovviamente "n piedi" si riferisce ala performanze perché loro tre, senza la sedia, une stavano nemmeno ritti. Gli avevo procurato na fiasca da 5 di quel rosso di Bolgheri, che Dante ama tanto, ma n'una mezza serata e l'hanno sgocciolata fine n fondo, sti natidancane. Io purtroppo rimpiango i tempi in cui mi riesciva di scrive du paginate di poste ar giorno. Ora mi stianta la vescica e un posso nemmeno andà a piscià. Così scrivo cor una mano sola e le gambe serrate, pe un fammela addosso, mentre coll'altra mano vèrzo da beve all'assetati. Il lavoro c'è e bisogna pigliallo ora che c'è, quindi niente lamenti, "stringi r culo ed anche i denti" dice la mi mamma.

Meno male che Dino ha capito r mi segnale e s'avvicina, con passo cindolante, ar banco pe dammi du menuti di cambio. Io la musica ero digià riescita a mettela on line (mi scuso pe avé mozzato l'urtimo secondo di gnaulìo cola registrazione) quindi un mi resta che nvitavvi ad ascoltalla e abbracciavi tutti ringraziandovi pe la federtà co cui seguitate a leggeci.

Zanza

(P.S) l'esiti dell' indovinello delo scorzo poste saranno dati la prossima settimana.



mercoledì 8 ottobre 2025

fatevi i gatti vostri n. 2022 Un test d'ingrese pe nostri lettori: O che piangi a fa?

Vi domanderete com'è che co na settimana ricca di notizie come  questa io possa dedicà un poste a un test d'ingrese.

Si di notizie, bone e cattive ce n'erano.  Nel titolo, tuttavia, non ho voluto mettene neppure una. Troppo banale parlà der  nobelle sfuggito a Trampe. 

Troppi i morti, troppi gli innocenti



che di fronte a una pace decisa a un tavolino di risiko sembrano quasi perdere importanza. Ma se la cosa era tanto semplice bisognava lascià morì tutta quella gente? Anche a fine covidde mi vennero penzieri simili. La gente festeggiava l'escita dala pandemia e a me mi veniva da penzà ai morti che s'era lasciata dietro. Avrei messo volentieri un titolo di saluto a Paolo Sottocorona



un amato interprete del tempo metereologico che ci ha lasciato improvvisamente. Ero abituato al su notiziario meteo su la7 e lo sentivo come na persona di famiglia. Non posso che auguragli di trovà  subito la strada per il prato de mi gatti perchè di quell'altri posti e de loro direttori diffido. Meglio r Gatto Eterno.

Ora siccome oggi mi viene da penzà solo a morti voglio postà n po' di musica di quella che mi piace a me. Ricorro quindi a na registrazione recente fatta durante le mi serate al Bar Nado qundo so ndato a fa r muratore in Toscana.

Canta Susan na  vecchia compagna di George Dalton ospite sua a Livorno in que medesimi giorni che la sera ci sbarcavo io. 

La su prima moglie l'avete sentita, penzo ricorderete, n'annetto fa in un forsennato yodelle. Da lei George aveva avuto le su du figliole. Kate dala voce secsi vi s'è fatta sentì, quell'altra un me ne ricordo. 

Di Susanne ho scritto  compagna di George ma si tratta di parecchio tempo fa. Dopo di lei Gerge ha artalenato divers'anni cola Trombante Maior prima che lei lo mandasse n culo na vorta per tutte. 

Da allora George non ha più na compagna fissa. Lo si vede spesso abbracciato ala bottiglia e sostiene che abbia r buco più stretto che gli è stato concesso di conoscere in vita sua. 

Ogni tanto, siccome, nonostante tutto, pare che le su ecchisse seguitino a volegli un po' di bene, ne nvita quarcuna a Livorno. 

Stavorta è toccata a Susanne che su di lui ha espresso n opinione non dissimile da quella che ci regalò Lisa  delo  yodel (ar secolo Elisabeth). 

"Era un bell'omo, davvero bello a vedessi arto e co na faccia da attore di Hollivud. Poi na bella voce e sonava la chitarra. Anche gnudo faceva la su figura ma era difficile da addoprassi perché era guasi sempre briaco".

La canzone dice "Ho pianto per tutto ir percorzo nfino all'altare, sul viso avevo n sorriso ma lacrime nel cuore",

Nzomma la storia d'una  che si rivolge a un amato con cui si so mandati affanculo e gli dice che, mentre si apprestava a sposassi cor un altro, dentro si sé piangeva perché si rendeva conto di quer che aveva perzo ma che oramai è troppo tardi. Roba da fassi arzà la glicemia oltresoglia. ma un vero classico del country americano. In quer genere lì  la voce e la musica contan molto di più delle parole. 

Un vi dico chi la cantasse in originale, provate voi a ndovinà. 

Come Test d'ingrese nvece dovreste prova a ndovinà in quale stato d'America si parla con l'accento di Susanne. Io l'ho capito subito ma ero avvantaggiato dal sapere indove bazzicasse George a su tempi d'oro

Bon uicchend

Dante

sabato 4 ottobre 2025

fatevi i gatti vostri 2021 "Meglio lègge che caassi addosso"

Eh in questi tempi di merda, indove chi dovrebbe avè voce  laddopra solo per becere provocazzioni e si caa addosso ogniqualvolta dovrebbe manifestà na linean dissenziente dal trampe, io preferisco lègge. Per oggi ho scelto un bel ricordo di Otello Chelli, secondo me una dele meglio penne livornesi. Il racconto comparve, almeno per quel che ne ho, quale prova documentale, in un mirabile libriccino rosso che si chiamava "Livorno, il Mediteraneo in cucina" edito dalle Edizioni del cerro e distribuito ai soci dela Coop nel lontano 1989.Tra le imperdibili, originali ricette ci sono vecchie foto


e racconti di un tempo che fu. Non ci voglio fa tanti discorsi intorno, non serve. Chelli si legge e si capisce al volo.


Lo corredo cor un brano struggente di quel grande Marco Teglia, compianto amico, musicista e scrittore, del quale ebbi a dire svariate volte in questi spazi.


Bon week end Dante





martedì 30 settembre 2025

fatevi i gatti vostri n. 2020 Denzinghe "l'ulivi"

Dopo l'intermezzo Dantesco toccherebbe a me rimètte un po' di ordine. 
Intanto, Dante ha artalenato pe guasi du settimane tra Livorno e Follonica. Aveva grandi progetti ma pe adesso è riescito solo a fare la piattaforma su cui poggerà il su museo degli orrori. Ovvero un boxe nel quale trasferirà tutta la roba che al momento occupa un intero garage. Paga, infatti pel garage, un affitto che col tempo è cresciuto ed in effetti non è propio cosa saggia buttare soldi avendo un terreno di proprietà a disposizione. Si sa però che le costruzioni, anche semplici e mobili come le rimesse attrezzi, non nascono come  funghi. 
Bisogna fare una soletta, falla in piano, ben livellata, non muralla perché è proibito e nzomma, Dantino ha avuto il suo bel daffare a realizzare questo. 

Ha bestemmiato parecchio perché a sentì lui, a su tempi d'oro, in tutto sto tempo c'avrebbe costruito na casa e no solo r pavimento ma ala fine ha capito che bisogna contentassi perché a sforzassi troppo, come diceva Don Luigi, c'è anche il rischio di caassi addosso. Il Ciampi lo ha conzolato decretando: "hai fatto la più simpatica pista da ballo che ho visto in questi urtimi tempi: r denzinghe l'ulivi!" E tutti so scoppiati a ride.
Bagni in mare ne ha fatti pochi ma è riuscito a entrare in acqua sia a Follonica che qui a Livorno. Ovviamente nzieme ar Ciampi, che fa il bagno solo quando si trova insieme al fraterno amico. Altrimenti rifugge perfino da quello con la vasca e le mattonelle. 
Qui al barre, pe qualche serata, si è rivissuta la vecchia atmosfera. Ne mancan tanti, è vero: Uliano, Don Luigi, Renatino, Barabba, il dottore, l'avvocato, Vincenzino il pescatore e probabilmente qualche altro, meno assiduo del barre ma comunque ascrivibile alla cerchia degli amici. Ci s'era io, Samatta e le du trommbanti, r mi babbo, la mi mamma, Dino, Dante, e un par di sere anche i mi fratelli co rispettive donne. Il Mosca, s'è ripreso bene dal problema neurologico che era tornato a fargli ricodare d'avé battuto la testa e d'esse stato tassellato a Pisa come un cocomero quarche anno fa. La su donna è sempre Camillina, la sperverza, sorella minore di Samatta. Riccardo, r tafàno, mi gemello, ne cambia una ogni mese e stavolta è venuto co na francesina niente male. Di nome fa Amelì ma è stata subito ribattezzata Mele (che a Livorno sta per chiappe o natiche). Difatti ostenta un culetto così perfetto da un avé nulla da invidiare a quello mitico e tatuato dela prima ragazza der Tafano, Valentina. 
Come sempre sì è sonato e cantato ma soprattutto bevuto e mangiato. 
Il Ciampi ha dichiarato che pe passà una serata decente bisogna venga giù Dante altrimenti il barre pare un obitorio. 
Unè vero ma ma la su parte di ragione ce l'ha. 
Purtroppo i giorni belli passano e Dante è dovuto rientrare per affiancare Dani in barca dato che Holly sembra stenti a ripigliassi completamente. Domenica e anche Ieri non ce l'ho fatta a buttare giù ste righe conzuete, c'era gente a salutare la fine dell'estate e io mi sono prodotta ne primi pònci che ratificano, appunto, l'addio all'estate el prencipio dela stagione autunnale. Qui vi regalo una dele tante esecuzzioni avvenute al barre durante la presenza di Dante. Ali strumenti Samatta cor saxe solista, Dino ar piano e r mi babbo ala batteria. Una canzone dedicata a settembre che oggi se ne va mentre mi pare di vedé digià l'ombra der Natale. Speriamo sia un Natale di pace. Il pezzo è bello e i tre si esprimano ar meglio. Ad ave quarcuno da ballacci stretto stretto pole esse anche arrapante, oltre che semplicemente struggente come lo strutto.

Baci Zanzara

domenica 21 settembre 2025

Fatevi i gatti vostri 2019 L'orto vole l'omo morto

Purtroppo devo andare di corsa perché ha problemi abbastanza seri il Mosca a Livorno e anche Holly combatte con una  febbricola che non le dà pace. Corro dunque per ripassare da Livorno presto e poi andare a Venezia a dare il cambio a Holly. Peccato perché dopo un allegro weekend al bar Nado mi ero trasferito al mio orto per realizzare un box e smettere così di pagare un affitto per un garage che uso pochissimo. Ho terminato la soletta, devo solo livellare qualche piastrone. Il box però non posso farlo adesso per i motivi suesposti. In questo scampolo di tempo mi consolo coi mici: il tigrato modello Balena e doventato bellissimo e affettuosissimo. Pallino è presente con la Tigretta che ha dato alla luce in bellissimo micetto okkio perché nella foto è vicino alle zampe della mamma e non si vede bene ma c è. Ecco le foto 

Bona domenica

Dante