sabato 22 dicembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1182 " tra realtà e fantasia si dimena l'alma mia"

Grazie so commosso pe tutte queste lodi che avete fatto al poste dell' armonica sonata cor culo. In fondo erano solo du pernacchie colla marin band.

 Quanto al mio modo di raccontare o al meno a come lo vedo io,  vorrei citare du parole che ho sentito a un filme l'altra sera in tv. Parlava dell' incontro tra la Travers autrice di Mary Poppins e Walt Disney che lo produsse in versione cinematografica. A un cert punto parlando de narratori Walt dice

E m' hanno colpito queste parole perché anche io cerco di inventare una realtà meno grigia di quella attuale dando ai fatti narrati un collante che si chiama speranza, risata, musica, sodalizio di amici tutto quello che dal vero va scomparendo. Talvolta qualcuno  che non riusciva a trovare il Bar Nado a Livorno  o la Calle dei Gatti a Venezia mi ha chiesto se avessi creato luoghi magici della fantasia .
Mi veniva voglia di dinni è questi luoghi ci sono ma bisogna sapelli trovà e  Il confine tra realtà e fantasia è sottile come un foglio di carta velina.
Queste parole le  disse la mi prof d'italiano ar liceo e quando me ne chiese un commento, giusto pe rompimi le palle avendomi visto perso nella contemplazione delle cosce di Katia che prorompevano dagli hot pants allora in gran voga Ecco in quer momento  io, che in italiano avevo otto e quarche vorta nove,  m' impappinai e un sapevo che dire perso com'ero nell'estasi di du secondi prima. Allora il Ciampino che era di banco commé, pe suggerimmi, prese un pezzettino di carta igienica (perché a que tempi  aveva sempre il corpo sciolto e la portava in tasca arrotolata "un si sa mai -diceva- mancasse la carta ner bagno") e lì mi balenò fulminea e devastante l' immagine d'una analogia a commento  di quanto richiesto dalla prof. 
"Bè -dissi ripigliando coraggio- il confine tra la realtà e la fantasia è guasi impalpabile  ma ci vole a scanso di delusioni pesanti a non mettecelo. Quer confine è come la carta igienica è un velo sottile ma la su presenza ti lascia le mani pulite invece che piene di merda cosa che avverrebbe fatarmente se non ci fosse detta carta.
Il Ciampi si buttò per terra a ride come un tarantolato, Katia si ricompose le cosce e vortandosi mi disse ma te  sei di fori sai Dantino?
La prof mi mise una nota sul registro ma ammise che che cole figure retoriche mi ci destreggiavo benino.

E ora vado dall' ortopedico a fammi l' infiltrazioni speriamo di un fa natale sula sedia a rotelle

Dante

5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Dante Venezia on line dopo le 18

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  2. Bellissima, estremamente appropriata, risposta al mio commento al post precedente che, a ulteriore dimostrazione, della propria verve comica Dante correda con un aneddoto spassosissimo avente per tema le figure retoriche e l'atmosfera del Liceo in quegli anni.
    Davvero in forma! Almeno per quanto attiene la scrittura, per la lombosciatalgia i più sinceri auguri
    Giovanni Martinelli

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  3. Caro Dante questo post e il precedente mi sono piaciuti particolarmente, dissacranti nei confronti dei più triti luoghi comuni e allos tesso tempo ricchi di saggezza e di umanità. E' un piacere aver conosciuto questo vostro blog e spesso un sollievo per l'animo
    Anna

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  4. Caro Dante coteste parole del babbo di Topolino che te sapientemente sei andato a ripescare cola tu memoria elefantina mi colpiscano molto. Senza sogni e fantasia io sarei sottoterra da quel dì ma sebbene ne conoscessi la potenza i miei sogni erano di rabbia di invidia malmostosi da fa paura. Da quando vi leggo m'avete aiutato a cambiare, molto lo devo a Zanza e Sama ma anche a te a Holly ar Ciampi e a chi commenta, tipo Patty che mi ricorda sempre. Sento che ho degli amici e che vale la pena di vive anche solo per legge cosa hanno scritto oggi. Grazie voi il regalo di Natale me lo fate tutti i giorni
    Amedeo

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  5. Ma prima o poi ci si sveglia. O finisce la carta igienica.
    Buon Natale a voi. Comunque sia.

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