fatevi i gatti vostri 1176 " incontri veneziani"

Un giorno eravamo in barca io a pilotare e Dante a scaricare pacchi sulla riva del rio dela fornase, vicino a punta della Salute, quando lo vedo salutare un signore sulla settantina   con cappello occhiali  e baffoni. "Maestro bon giorno" gli fa Dante con la sua voce rauca ma piuttosto potente. Il signore volta la testa e risponde appena  con un cenno di saluto della testa ma non sembra che tra i due ci sia conoscenza, il signore con cappello par  piuttosto una persona abituata a ricevere molti saluti perché pur rispondendo adeguatamente ha continuato a camminare assorto.
Lo inquadro meglio e quando Dante scende di nuovo in barca gli chiedo: "lo conosci quel signore che hai salutato?"
"A dire il vero no ma un giorno sono entrato in un bar  col mio  solito fare frettoloso  ho urtato quel tale  e il barista mi ha detto: 'sta atento  al maestro  che no ghe n'avemo molti come lu'. Non so se sia maestro di bevute o di scuola ma da allora lo incontro spesso qui vicino alla punta della Salute e lo saluto sempre chiamandolo maestro".
Sorrido perché io invece da buona veneziana doc l' ho riconosciuto eccome.
"Fai bene a chiamarlo maestro ma forse non ti sei accorto che il signore in questione è Pino Donaggio".
"Boia Dé- replica lui- ma fai sul serio?" Appena a casa apro il pc e dal repertorio Internet gli mostro il maesto Giuseppe Donaggio nato a Burano nel 1941 e autore di bellissimi pezzi musicali nonché di innumerevoli colonne sonore per il cinema onore e vanto per Venezia tutta.

"Meno male che un ho detto quarcheduna dele mi cazzate" mi dice  Dante e poi aggiunge vedi a Venezia è facile incontrare tutti e di tutto, quel tu amico col motoscafo presempio m'hai detto che fa l' autista a Clooney, Donaggio lo incontri al barre! Magari  vedo du omini a braccetto e mi scappa una battuta tipo "bada sti due  sembrano du fidanzati" poi si girano e m'accorgo che so Sarvini e Dimaio".
Raccontai la cosa a Zanza per telefono e lei ha voluto provare a regalarci , col superCiampi, AmpeLiio e Samatta, un toscanissima versione della più bella canzone del più veneziano dei compositori.
Certo non è Mina che per potenza e interpretazione, come ammise Donaggio, se avesse avuto lei da cantare quel pezzo avrebbe relegato  il nostro Pino  a star per sempre dietro le quinte. Zanza però gira la melodia a modo suo e la sua voce, fresca e più aperta di quella che abbiamo di solito noi nordiche, mi sembra davvero adatta ad una canzone piena di passione.

Buona giornata a tutti

Holly