Oggi siccome me n'ero dimenticato sono andato amettere l'antigelo nel camper, è l'unico mezzo che mi può consentire un viaggio a 4 rote e alcune attenzini gli sono dovute, specie in questi giorni che avvia a fare freddo e la mattina si prencipia a vedé r diaccio nele pozzanghere. Verso le 10 aspettavo il tramme per venire via, preferisco il tramme anche se la fa lunga e devo cambiare all' autobus perché su quest'urtimo un ci si riesce mai a sedere e cola gamba in queste condizioni non me la sento. Donque ero ala fermata e mi si so avvicinate du donnette che dall' aspetto inequivocabile ho subito0 identificato per du testimonie di geova.
Di solito li mando in culo ma queste vedendo la stampella hanno preso il discorso dala larga e mi hanno chiesto cosa mi fosse successo. Ni volevo dire che il candiddio non aveva trovato altri bersagli e aveva colpito me ma poi n' ho detto che era sciatica. Dopo du menuti erano ala parola di Geova e allora n'ho detto che credo ner Gatto Eterno e dato che rispetto tutte le confessioni religiose è bene che anche la mia venga rispettata alla medesima maniera. Dopo 10 minuti visto che il tramme tardava l'avevo guasi convinte a venì a na riunione di adepti del Sinio Gato Eternisimo ma poi per fortuna è arrivato l' uno sono salito e l'ho lasciate ad adescare qualchedun'altro.
Nel viaggio però pensavo che, sebbene mi professi ateo, a quarcosa mi sa che credo anche io, il problema è che un so a che cosa e se la dico in tutta franchezza anche la storia del Gatto Eterno, che mi piace come favola, non riesce a contentammi der tutto. Allora arrivato a casa ho deciso di dedicà na bella canzone coll'armonica proprio a sto dio ignoto che magari a sentissi dedicà na canzone potrebbe fa no sforzo e mandà un tuitte dicendo "io sto bene e spero altrettanto di voi grazie dela dedica ma un mi rompete più i coglioni che quassù c'ho un sacco daffà".
Era il 64, la cantava Edoardo Vianello quello dele pinne fucile ed occhiali e piaceva ala mi mamma, che insieme ala paloma all' amapola e a quarche artro ballabile mi chiedeva spesso di sonagliela. Così armeno oggi fo contenta lei. Per eseguilla bene mi so avvalso d'una base che m'ha rimediato Zanza e che anche se non è come avé ir Ciampi e Ampelio dar vivo, rende dimorto bene, l' armonica è la più vecchia Bravi Alpini che ho un mito! Ha 50 anni e cor microfano davanti e l'amprificatore yamaha da 4 watte pare un organo.
Era il 64, la cantava Edoardo Vianello quello dele pinne fucile ed occhiali e piaceva ala mi mamma, che insieme ala paloma all' amapola e a quarche artro ballabile mi chiedeva spesso di sonagliela. Così armeno oggi fo contenta lei. Per eseguilla bene mi so avvalso d'una base che m'ha rimediato Zanza e che anche se non è come avé ir Ciampi e Ampelio dar vivo, rende dimorto bene, l' armonica è la più vecchia Bravi Alpini che ho un mito! Ha 50 anni e cor microfano davanti e l'amprificatore yamaha da 4 watte pare un organo.
Ecco mi basterebbe che mi sentisse la mi mamma dovunque sia, senza cercà artre cose troppo compricate pe sto povero ateo che in un modo guasi di merda, co diversi anni addosso e i dolori comincia a sentissi stanchino
Bona giornata
Dante
L' argomento mi tocca ma purtroppo non ho risposte soddisfacenti
RispondiEliminacon affetto
Giovanni Martinelli
Dimenticavo, il brano è bello ed eseguito alla perfezione! Bravo
RispondiEliminaGiovanni Martinelli
Questa canzone mi piace molto anche se di solito il repertorio di Vianello non è tra i miei preferiti. Dante la esegue molto bene e così solo strumentale la versione è da preferirsi a quella cantata il cui testo non sfugge e discrete banalità. Mi ha colpito questa riflessione di Dante, si forse la speranza che ci sia qualcosa nell' aldilà magari anche il sorriso della mamma senza scomodare Dii e Santi è molto efficace e commuove alquanto.
RispondiEliminaDavvero bravo nel delineare questi momenti intimi ma comuni a molti di noi
Anna Ferrari