venerdì 14 dicembre 2018

fatevi i gatti vostri 1172 " sull' Arno che a Pisa è color merda" 10 menuti di Strausse by Ciampi

Qui ar Bar Nado di musica se n'è bevuta tutti un poina col latte materno ner senzo che guasi tutti canticchiano o sonano no strumento
ci so ovviamente i dilettanti come me la mi mamma e Roberta la mamma di Samatta e Dani quando viene anche se lei è na dilettante co fiocchi perché ha na voce che ni permette varsiasi cosa.
Ci so' i praticanti come ir tafano e ir mosca i mi du fratelli  che sonicchiano diverse cose ma tutte in maniera sfaticata, senza troppo mpegno e Bobby che nvece la chitarra la sona piuttosto bene ma da ste parti un capita guasi mai, forse pe paura di tutte queste donne scoppiate che ci sono al barre. Scoppiate in tutti i senzi, di testa in primisse e senza coppia come situazione di fatto. Si sa lui abituato all' ingresi che quando vedano un ber ragazzo come lui ni svengano a piedi chi gklielo fa fa di confrantassi co ste cinque o se streghe di Livorno....
Ci so i professionisti : Ir mi babbo. Armando Giusti babbo di Sama, George (boy attempato e ad interim di Daria che in America cantava il country come mestiere E ci metterei anche Holly che il conservatorio un l'ha fenito ma avrebbe preso la lode anche lei se ni fossero bastati i soldi pe sudià fine in fondo. Magari nel moderno si cimenta poco ma nela lirica schioda davvero e se si considera che è un sopranino di 43 chili pare davvero un miracolo che tiri fori na voce potente quanto dei soprani che hanno un metro e venti tra torace e poppe.
Ci so i maestri Dino Ciampi, Samatta, Daria e Marina tutti sortiti dar Mascagni di Livorno e cola lode e infine
c'è un outsider che si definisce amatore ma che è in grado di sonà quarsiasi cosa e con chiunque anche se co suempi e co su modi, chiosa il Ciampi, mi riferisco a Dante che a dispetto der mondo, come suo solito, ha portato un armonichina da du sordi di latta e legno ala dignità di strumenti assai più blasonati.
Dante non ha le doti di natura di molti dei musicisti che ho nominato ma non lo mettete  di fronte a na sfida perché lui è capace di chiudesi in casa coll' uscio sprangato il primo di gennaio e di sortì fori pela befana rifacendovi tutti i pezzi del concerto di capodanno cola su armonica.
Dino invece le sfide non le ama, forte di una sua sdegnosa superiorità retta soprattutto dal fatto che se ne frega degli altri e dei loro giudizi vive così restando sui coglioni ai più ma incantando tutti quando si mette al pianoforte o ala chitarra.
L'altro giorno è venuto L' Artusi, che fa l'aiuto coco in una bettola dell' angiporto. Fòri che le porpette rifatte e ir baccalà frollato un 'è bono a fa na sega ma lo tengano perché non ha casa né famiglia e così quando la trattoria chiude lui resta dentro e fa il guardiano notturno a gratisse.
Dino era lì che beveva un ponce bollito da ustione e l' Artusi ni fa: "Oh Dino ma che ci avrà Bollani che lo rammentano tutti e lo nvitano a tutte le trasmissioni dela tele?"
"Dé ha risposto Dino, ntanto è bravo e poi è n personaggio che in tv conta anche di più che esse bravi".
"Ma secondo te- ha ripreso l'Artusi, che secondo me lo voleva fa ncazzà e co Dino un'è difficile, - luilì quando fa tutti quell' arrangiamenti e picchietta e e si dimena lo fa  pe fa scena o perché è talento?"

"R talento ncentra na sega nulla, velle so tenniche di interpretazione ci so i puristi che sonano sempre in maniera scolastica, perfettina e ci sono dell' istrioni che sonerebbero anche cor naso e cor pisello".
"E te a che categoria appartieni?"
"Ai briachi che so la penurtima categoria l' urtima è quella dell' imbecilli come te".
L' Artusi è sortito dar barre prima che n' arrivasse na pedata ma io che avevo assistito n'ho fatto:
"Ascorta Dino ma se uno adoprasse na tecnica un po' personalizza che so percotendo i tasti invece di liscialli o d'accarezzalli un pezzo classico sistravolgerebbe?"
"Macché! Penza che i clavicembalisti o anche Mozarte li picchiavano e comoe i tasti certo bisogna sapello fa sennò si fanno dei rumori di ferraglia ma se sai lavora sull' echi e sule dissonanze a vorte sortano fori dele cose molto particolari"
"Fammene senti una dai!"
"Va bene Zanzina propio perché se te ti facci Ir bell' arno d'argento che a Pisa doventa color dela merda".
"Boia o chi l'a scritta quello dell' autospurghi?"
"No la scrisse Strausse io poi l'arrangio a modo mio e r Danubio Cambia nome e colore".
Ascortatela perché è davvero n' interpretazione particolarissima, da collezione!
Baci Zanza



3 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
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    Zanza Livorno, on line fino alle 24.00

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  2. Caspita che reinterpretazione del Danubione di Strauss, già scaricata e archiviata, ormai quando ci concediamo qualche cena con amici ascoltiamo il Bar Nado che almeno nella nostra ristrettissima cerchia sta diventando un cult.
    Buonissima giornata a Tutti
    Patty con week end casalingo

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  3. Bella questa disamina dei talenti che afferiscono a quel luogo incantato dove fantasia e reltà si fondono e la gioia dell' animo si sorregge su musica doc e ponci d'autore.
    A proposito, il plurale di ponce è ponci? Nessuno meglio di una Livornese può togliermi un dubbio che la grammatica mi chiarisce senza soddisfare l' orecchio.
    Questo pezzo è davvero da archivio. Bravissimo il Ciampi, geniali le dissonanze!
    Complimenti a Voi Tutti
    con forte, persistente affetto
    Giovanni Martinelli

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