venerdì 20 aprile 2018

fatevi i gatti vostri n 926 " un progetto del cazzo "

Holly ha sollevato una questione che, a parer mio, non tiene conto di alcune considerazioni che io avevo fatto a monte, in primis l'angosciosa condizione che le persone disabili si trovano a vivere in merito alla sessualità.
Anche chi può è costretto spesso a intermediazioni umilianti avvalendosi di prestazioni a pagamento o comunque dovendo fari il bilancio tra le proprie legittime pulsioni e la difficoltà di interfacciarsi col mondo normale.
Ancor più mi ha colpito il pensiero di chi per ragioni fisiologiche non può avere rapporti con l'altro sesso (o anche con lo stesso, ci mancherebbe ora di far torto alla categoria dei disabiliomosessuali).
E' vero che ho la testa dura, è anche vero che ho la presunzione di risolvere tutto. Quando ci rifletto e quando mi ci fanno riflettere me ne dispiaccio. Devo dire che questa mia fede nelle mie idee l'ho sempre pagata a caro prezzo e che, tuttavia, se le persone che sono deputate a risolvere i problemi, tipo politici nostri, ci mettessero la metà dell' impegno che io metto anche in un progetto banale o fallimentare staremmo sicuramente meglio tutti.
La sfida che mi ero posto era quella di creare un marchingegno che permettesse a un uomo impossibilitato al coito, di render lo stesso felice la propria partner. E qui Holly me ne ha dette mille: che è un modo semplicistico di vedere la cosa che una donna non ha bisogno di uno stecco che le si muove dentro per star bene. 
Ha ragione ma io non volevo fare ne lo psicanalista nè il sociologo né il filosofo. Volevo solo fare il meccanico. Quindi la mia idea va bene solo se due partner sono ambedue felici di usarla.
Non ho neppure la pretesa di avere inventato nulla, di queste macchinette per il sesso ne sono sempre esistite ed ecco la prima idea  da cui ho tratto spunto si tratta di un modellino che vidi molto tempo fa in internet, un motore sterling ad aria che manovra una macchinetta del sesso, mi par chiaro che il problema e il progetto animassero la curiosità e l'inventiva di sperimentatori di oltre un secolo fa

Bobby appena gli ho chiesto il favore mi ha trovato l'immagine e poi con un mio schizzo fatto a matita e inviato a mezzo mail  ha incaricato un suo amico di farmi una simulazione al pc di come verrebbe fuori una macchinetta moderna con la medesima funzione



 Con un po' di materiale di recupero e un paio di ore di lavoro ho tirato fuori questo grazioso modellino, quello che ha tanto fatto infuriare Holly. Vabbé, alla sua amica Nicoletta  potevo evitare di dire cosa era  e, soprattutto di gongolare dichiarando  che in cima ci si avvita un bel cazzo di gomma! Ammetto di essermi lasciato andare ad una gag che, tuttavia,  al bar Nado avrei potuto dirla anche a Nara con Ampelio accanto ma che in questa anticamera dell' oratorio e di marie vergini non stava bene. 
Secondo me poi  la sua amica ha strabuzzato gli occhi pensando a come deve essere divertente un giocattolino così....E forse Holly che è acuta più di un angolo di 30 gradi si è incazzata proprio per questo .




 
Le ha rotto le palle il fatto che io intrattenessi un'altra donna su questo argomento.
  Qui sotto invece vederete un gran casino ma è un semplice motorino recuperato da un elettrodomestico e la ricostruzione del sistema a manovella che permette di trasformare un moro circolare, prodotto dall' albero motore, in un moto lineare avanti e indietro. Per renderlo più stabile sul banco, qui, lo vedete muoversi dal basso in alto. Ovviamente la velocità va ridotta, la spinta calibrata e il braccio deve muoversi in maniera più rettilinea anche se con questi scostamenti assiali dovrebbe produrre uno stimolio che farebbe sgranare gli occhi anche ai più esperti dell' arte.



Le immagini non rendono giustizia ma per me vederlo funzionare in continuità è stato un trionfo. Non avevo soldi da buttare  in un motorino bellino e potente da applicare al modellino manuale e così ho fatto questo accrocco con pezzi di tubo e materiale di scarto ma mi interessava di dimostrare che va.
Avevo in mente di fare molte domande al pubblico femminile magari si con un test su durata in secondi di ogni andata e ritorno, colore, densità della gomma e a chi meglio che a delle donne potevo chiederlo? Ma non voglio far arrabbiare Holly ulteriormente poi ci sono tutte le ragazze del bar Nado che possono darmi suggerimenti sui particolari della realizzazione.
Mi limito quindi a chiedere  a voi lettrici una riflessione di carattere meno prosaico:
 Se foste innamorate di un uomo che non può o non può più avere rapporti, vi sconvolgerebbe tanto se tra le gambe avesse un congegno di questo genere?
Non pensate alla rudimentalità di questo prototipo, potrei farlo delle dimensioni di un piccolo pimmer da cucina ed esternamente si vedrebbe solo un bell' articolo di gomma color carne, dato che il motore potrebbe essere alloggiato tra le gambe del partner o occultato dai boxer.

Ancor più importante di tutto cio sarebbero degli elettrodi da collegare all' area cerebrale del portatore di questa protesi ma non ho le competenze per affrontare questa parte. So che al S. Anna di Pisa hanno fatto mani robotichee  gambe robotiche quasi perfette. Ora se una mano robotica afferra gli oggetti  pesanti e li solleva vuol dire che ci sono micromotori potenti e stabili che la muovono. Io non so se abbiano progettato un pene robot e di sicuro costerebbe al momento centinaia di migliaia di euro forse oltre il milione e ci vorranno tanti anni prima di averlo in commercio. Allora meglio la mia manovellina che costa 4 euri e che tutti possono realizzare.

Saluti a tutti
Dante

5 commenti:

  1. Si magari l'argomento è imbarazzante ed anche il commentarlo ma siamo nel 2018 e non si sta parlando di un sex toy per signore inquiete. Che comunque è cosa comune e non tale da destare scandalo. Non ho dubbi che Dante sia stato mosso dalla questione recentemente comparsa sul blog. Il modellino che arriva da Bobby è delizioso anche a vedersi. Il prototipo a manovella un opera d'arte (secondo Valerio) quello elettrico fa paura ma si capisce che non lavorerebbe a quella velocità e con quelle scosse.
    Ecco la risposta congiunta mia e di mio marito. Capisco quello che dice Holly, forse quando c'è amore basta uno sguardo, forse una carezza ma esistono anche certe necessità diciamo più intense.
    Certo che sì che se, speriamo mai, lui avesse un problema così grave lo adotteremmo. Preferirei un motorino in mezzo alle gambe all' uomo che amo che un amante di nascosto.
    Con affetto
    Patty

    RispondiElimina
  2. Eccomi qua per la prenotazione. Sono vedova (anche se solo di fidanzato) quindi accampo diritti. Uno per me prenotato! Magari Dantino fai piccino il motore e discretoccio l'esterno! Anche l'occhio vole la su parte.
    Sei un mito, ma sula scenetta nela calle dò ragione a Holly queste cose bisogna dille a chi le capisce non a tutte.
    Zanza

    RispondiElimina
  3. Il progetto è ben realizzato, si vede che il collega di Bobby è un eccellente fruitore dei mezzi grafici messi a disposizione della rete. Il modellino manuale, riprodotto da Dante, è assai ben fatto. Quello elettrico ovviamente serve solo a far capire che lo si puù automatizzare semplicemente. Non ne ho piena contezza ma penso che negli Stati Uniti qualcosa di simile sis stato progettato e brevettato. Ciò non toglie il giusto tributo da rendere all' impegno di Dante.
    Sulla questione familiare, da donna comprendo cosa dia fastidio a Holly, ma non è cosa grave e penso che Dante incappi in alcune leggerezze proprio perché è giovane dentro e il suo entusiasmo talvolta esubera da alcuni limiti convenzionali.
    Come donna, ancora, concordo in pieno con Patty che ben inquuadra il nocciolo della questione.
    Per amore del mio uomo? Ben venga qualsiasi congegno piuttosto che la meschinità del tradimento. Mi sa però che non siamo in molte a pensarla così
    Saluti a tutte
    Anna Ferrari

    RispondiElimina
  4. Ammetto di avere opinioni piuttosto lassiste su tutte le questioni sessuali. Nel caso specifico, se mai mi ci troverò, esaminerò il problema sul momento ma so che da tempo sono state elaborate svariate soluzioni, manuali meccaniche e perfino virtuali, quindi a priori non scarterei niente (incluso il tanto vituperato tradimento). Certo, tutto quel che esiste è migliorabile e quindi Dante fa bene a darsi alla sperimentazione e tentare nuove strade - e assai meno bene a parlarne ad alta voce a uditorio non accuratamente selezionato, se la cosa dà fastidio alla sua compagna. Troppo comodo dire "ah, ma io son così, l'entusiasmo giovanile" e tutto questo genere di menate: l'ipocrisia è una bellissima dote e va coltivata, particolarmente per quella parte dove si tratta di non dire tutto quel che passa per la testa e che ci permette di non scannarci tra di noi ogni due per tre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero Amica mia! Come non essere d'accordo? In un mondo retto dall' ipocrisia dire quel che passa per la testa paga poco e male e in effetti ὑποκρίνομαι (fingere) è azione che aiuta a convivere con gli altri evitando frizioni. Tra varie cose che mi riescono ed altre in cui fallisco miseramente, questa appartiene al secondo gruppo. Chiaro che quando il mio modo di fare urta sensibilità alle quali tengo come nel caso di Holly mi scuso e me ne dispiace sinceramente. Io pago il prezzo per la mia libertà, lei quello di avere accanto una persona sboccata sì, irrispettosa anche ma che non fa l'occhiolino alle sue amiche sperando di riincontrarle da sole, arte in cui molti ipocriti eccellono.
      Un caro saluto
      Dante

      Elimina

Il tuo commento è il benvenuto, ci fa sentire bene e ci incita a scrivere ancora GRAZIE
___________________________________________________
Se non hai un tuo profilo puoi commentare come ANONIMO scegliendo tale opzione dal menù a tendina (per conferirgli maggiore personalità puoi aggiungere la tua email)
Se non desideri comparire come ANONIMO hai a disposizione un altro modo semplice: apri una tua pagina qualsiasi su un host gratuito. Dopo aver scritto il commento seleziona la voce URL dal menù a tendina che ti viene proposto. Potrai inserire la tua firma o un tuo nickname e confermarlo scrivendo nella riga sotto l' indirizzo del tuo URL. I tuoi commenti saranno personalizzati e firmati. Un ulteriore modo, forse il più elegante di tutti, ma un po' più complesso è quello di aprire un blog, anche se non hai intenzione di pubblicare. Blogger ti guida passo passo alla creazione e ti farà aprire un account google. I passi sono parecchi ma se tu avessi difficoltà ti aiuteranno i nostri redattori o gli affezionati lettori.
_________________________________________________
COMMENTI PRIVATI: indirizzare a esserinoebalena@gmail.com
_________________________________________________